Incontro mondiale delle famiglie? No grazie – di Aldo Maria Valli

Per gentile concessione dell’Autore:

http://www.aldomariavalli.it/2018/07/17/incontro-mondiale-delle-famiglie-no-grazie/

Si avvicina l’Incontro mondiale delle famiglie in programma a Dublino dal 21 al 26 agosto e i sacerdoti di una parrocchia irlandese hanno deciso che non vi parteciperanno. Come riferisce LifeSiteNews (https://www.lifesitenews.com/opinion/why-many-catholics-plan-to-skip-the-vaticans-world-meeting-of-families-next) la decisione nasce dal fatto che all’incontro interverrà, su invito del Vaticano, padre James Martin, il gesuita che sostiene la causa delle comunità LGBT.
I sacerdoti stanno ancora valutando se rendere pubblica o meno la loro presa di posizione, ma intanto il manifesto ufficiale dell’Incontro, che mostra un papa Francesco sorridente, è scomparso dalla chiesa nella quale prestano servizio.

La vicenda è il sintomo di un malessere diffuso in Irlanda. Dopo che il referendum sull’aborto ha visto la netta sconfitta dei sostenitori della vita e uno scarso impegno da parte dei vescovi locali, c’è chi pensa che disertare l’Incontro mondiale della famiglie sia un modo per testimoniare il disaccordo con una linea giudicata modernista, troppo improntata al dialogo a ogni costo con il mondo e all’annacquamento della dottrina.
In vista dell’Incontro mondiale, oltre all’invito rivolto a padre Martin altri fatti che hanno provocato sconcerto sono il materiale promozionale inizialmente distribuito e contenente immagini a supporto dell’agenda gay, la partecipazione negata a Courage (l’associazione cattolica che accompagna gli omosessuali aiutandoli a vivere la loro condizione nella castità secondo l’insegnamento della Chiesa) e l’organizzazione di un concerto con pop star dichiaratamente pro gay.
In alternativa all’Incontro mondiale della famiglie il Lumen Fidei Institute propone la partecipazione alla Conferenza delle famiglie cattoliche (22-23 agosto),che si svolgerà a Dublino e cercherà, dicono gli organizzatori, “di promuovere gli insegnamenti costanti della Chiesa cattolica sul matrimonio e sulla vita familiare” (https://www.lumenfidei.ie/product/a-conference-of-catholic-families-tickets/).

Netta la contrapposizione con l’iniziativa ufficiale vaticana. Punto di partenza della Conferenza infatti sarà “la grande enciclica di Papa Pio XI Casti Connubii” sul matrimonio cristiano, pubblicata nel 1930 dopo che la Conferenza di Lambeth aprì le porte della Chiesa anglicana all’uso dei contraccettivi, “contrari agli insegnamenti tradizionali e perenni di tutta la cristianità”.
“Il matrimonio cattolico e la vita familiare – scrive l’istituto nel promuovere la conferenza – sono sotto attacco come mai prima nella storia dell’umanità. L’Istituto Lumen Fidei invita i cattolici a sollevarsi, come i Maccabei, per difendere il matrimonio cattolico e la vita familiare. Vieni e unisciti a noi, alla nostra conferenza al Ballsbridge Hotel di Dublino, da mercoledì 22 a giovedì 23 agosto 2018. Che Dio ti benedica”.
Il titolo della relazione che padre Martin terrà a Dublino sarà “Esplorare come le parrocchie possano sostenere le famiglie con membri che si identificano come LGBTI+”, mentre il tema generale dell’Incontro mondiale riguarda Amoris laetitia, la controversa esortazione apostolica post-sinodale che tante discussioni e divisioni ha suscitato e continua a suscitare nel mondo cattolico.

Austin Ruse, presidente del Center for Family and Human Rights, ha detto a LifeSiteNews che padre James Martin, sostenendo che l’omosessualità non è disordinata ma semplicemente ordinata in modo diverso, “confonde i giovani” e “mina la grande opera di gruppi come Courage”.
Di contro, parlando alla rivista dei gesuiti statunitensi America, padre Martin (che l’anno scorso è stato promosso dal Vaticano a consultore della Segretarie per la comunicazione) ha detto: “Il messaggio [dell’Incontro Mondiale delle Famiglie] ai cattolici LGBT appare netto: voi siete una parte importante della Chiesa. Sono molto grato per questo invito, non tanto per quello che dice del mio ministero o di quello che io scrivo, ma per quello che dice ai cattolici LGBT, persone che da tanto tempo si sentono escluse. Spero che essi vedano questo invito, approvato dal Vaticano, come un segno inconfondibile di accoglienza da parte della Chiesa”.

Nel sito del Lumen Fidei Institute (https://www.lumenfidei.ie/) viene proposto un video che oltre a illustrare la “falsa e anti-cattolica ideologia LGBT” sostenuta da padre Martin mostra la drag queen Conchita Wurst (alias Thomas Neuwirth) mentre parla nella cattedrale di Vienna dopo un sermone del cardinale Schönborn. Al che nel video segue una domanda: “È questo ciò che volete vedere e ascoltare dalla Chiesa? O preferite il magistero fondato sulla verità di Gesù Cristo?”

30 commenti su “Incontro mondiale delle famiglie? No grazie – di Aldo Maria Valli”

  1. Sono sempre più schifata.
    Il gruppo Courage ovviamente escluso perché la misericordia e l’accoglienza non è mica per tutti….
    Consiglio vivamente di leggere ” perché non mi definisco gay” di Daniel C Mattson.
    Una splendida testimonianza su come vivere la castità di un ragazzo omosessuale e cattolico. Commovente

  2. jb Mirabile-caruso

    padre Martin:……. “Spero che essi vedano questo invito, approvato dal Vaticano, come
    ………………………….un segno inconfondibile di accoglienza da parte della Chiesa”.

    Sito Lumen Fidei: “È questo ciò che volete vedere e ascoltare dalla Chiesa?”.

    Da parte di entrambi – padre Martin ed il Sito Lumen Fidei – si fa riferimento alla “Chiesa”. Se è vero – com’è vero – che le due parti sono irreconciliabilmente antitetiche, non si capisce il perché, da parte del Sito Lumen Fidei, non si faccia perpetua chiarezza tra la Chiesa Cattolica e la neo-setta-religiosa-conciliare di padre Martin la quale – con malizia ed inganno – si SPACCIA per la Chiesa Cattolica.

    Si ha proprio la distinta impressione – tale è la magnitudine della negligenza chiarificatrice – che il Sito Lumen Fidei sia connivente delle forze del male che padre martin rappresenta nel mantenere l’equivoco e la confusione, letali entrambi per la quasi totalità del Popolo di Dio.

  3. antonio ascione

    avrei necessità e piacere di conoscere la mail di aldomaria valli per proporgli una coneferenza dalle mie parti.grazie

    1. Gentile Sig. Antonio, vada sul sito Aldo Maria Valli. it In alto a destra clicchi su CONTATTI. Li troverà un FORM per fare la sua richiesta indicando il suo NOME,EMAIL ,OGGETTO DELLA RICHIESTA e LA SUA RICHIESTA IN MANIERA DETTAGLIATA. Cordiali saluti.

  4. Il Male viene dalla radice in tutte le cose umane e divine.Padre Martin è la rovina.Il nostro santo Padre ha perso l’equilibrio.Bisogna pregare per lui, che Dio lo illumini. Altrimenti, presto non ci sarà,più l’unita dei cristiani cattolici.La lobby degli omoerotici saranno la rovina della libertà.

    1. jb Mirabile-caruso

      Roberto: “Il nostro santo Padre ha perso l’equilibrio. Bisogna pregare
      …………….per lui, che Dio lo illumini”.

      Grazie, signor Roberto, per condividere con noi tutti la Sua diagnosi – non medica, ovviamente – del Suo santo Padre. Contraccambio, condividendo la mia: il signor Bergoglio è un individuo che, zotico di suo, ha fatto il fatidico passo di ‘vendersi l’anima al diavolo’. È pienamente consapevole del male che fa alla Chiesa, ma ne trae piacere, carico di odio luterano com’è contro di Essa. Culturalmente è come tutti i preti di strada, del tutto dimentico d’esser prete e tutto preso dal suo impegno sociopolitico. Superfluo ricordarlo, conosce molto bene chi gli ha dato il presente incarico e le condizioni ad esso legate.

      Pregare per lui? È un dovere per un cattolico, anche se si può fallire nel fervore!

  5. Situazione di immensa gravità. Questo Martin odora di zolfo come tutti i suoi promotori e sostenitori. A tutto ciò non può trovarsi riparo se non affidandosi unicamente all’intercessione della Madonna Santissima. “Contra nequitiam et insidias diaboli” da soli nulla possiamo.

  6. Ho capito bene? abbiamo un ragazzo, tale Daniel, che dice di essere omosessuale (faccio fatica a usare questo termine perché l’omosessualità non esiste, eventualmente la sessualità è una sola ed è quella che tutti conosciamo) ma che non si definisce gay e vive da casto e poi abbiamo un’associazione che si chiama Courage che difende i sodomiti che vogliono vivere da casti? Ma ci rendiamo conto di quale idiozia stiamo parlando?

      1. Prima di dire sciocchezze dovreste leggere il libro.
        L’autore infatti dice che l’omosessualità non esiste di per sé ma esiste l’attrazione per lo stesso sesso, che è disordinata ma non è certo un peccato.
        La castità è obbligatoria ovviamente è Courage aiuta queste persone nel percorso.
        Quindi non capisco le vostre obiezioni, tra l’altro esposte con sussiego e un certo disprezzo.

        1. Cara Paola, qualcuno ha detto: “se dovessi dare retta a tutto ciò che mi passa per il cervello dovrei essere, come minimo, agli arresti domiciliari.

        2. Anche se è un fatto puramente mentale, l’attrazione per persone dello stesso sesso io la trovo già un peccato.
          Non è che l’assenza di atti materiali implica l’assenza di peccato.

          1. C’è il comandamento di non desiderare la donna d’altri. Ma con tutto ciò che passano i media e le donne stesse che ci spiattellano quotidianamente il loro armamentario, l’inferno è assicurato, credo, per tutti. O no?

  7. Pienamente d’accordo coi sacerdoti irlandesi che non vogliono sottostare alla mascherata dell’incontro nazionale delle famiglie organizzato dagli impostori.
    Infatti, come non tutti coloro che dicono “Signore Signore” entreranno nel Regno dei Cieli, analogamente non tutti quelli che si riempiono la bocca con “famiglia, famiglia” vi entreranno.
    AnzI, nella fattispecie, temo proprio che ad ogni spendita impropria di questo termine così importante e delicato, sempre più si aprano per i falsari le porte di un’altra realtà.
    E poi sarà tardi.

      1. Ma continuo a non capire. Stiamo parlando di persone attratte dallo stesso sesso che non vogliono avere rapporti perché sanno che è un grave peccato. Infatti non si definiscono gay e nemmeno omosessuali.
        Che c’entrano i gay con la Chiesa cattolica? Forse stanno bene in quella di Bergoglio.

    1. La B sta per bisessuali. Se intende la P per pansessuali, secondo me e’ bene o male la pansessualita’ e’ coperta dalla bisessualita’.

  8. La Pira è un santo io lo conosciuto.Pregava per notti intere.Sfamava i poveri e dava conforto ai senza fede e amava i Dio alla follia.Molto diversa da Moro.

  9. Non Metuens Verbum

    Ma la vogliamo smettere di dare il titolo di “padre” a certa gente ? Come anche i titoli di “cardinale” e di “vescovo”, a certa gente. Scegliete voi. Per quanto riguarda la somma autorità “De Prima Sede Nihil Tibi Praecipiam”.

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