Invocazione a San Carlo Borromeo. Benedici i pittori che resistono dove cedono i preti – di Camillo Langone

di Camillo Langone

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Giovanni Gasparro, San Pio V e San Carlo Borromeo difendono il Cattolicesimo dall’islam e dall’eresia protestante (particolare)

San Carlo Borromeo flagellatore dei protestanti, ti invoco in occasione della tua festa e dell’infatuazione di tanti chierici verso Lutero, testimoniata finanche da mostre ambrosiane e francobolli vaticani. Ma dove cedono i preti resistono i pittori: Sergio Padovani che espone in questi giorni a Imola un ritratto opportunamente intitolato “Martin Lutero, eretico”, e Giovanni Gasparro che ad Adelfia sta dando le ultime pennellate al seguente clamoroso soggetto: “San Pio V e San Carlo Borromeo difendono il Cattolicesimo dall’islam e dall’eresia protestante”. Commissionato non da un ecclesiastico, figuriamoci, bensì da un laico. Colui che San Giovanni Bosco definì “accecato eresiarca” e San Pietro Canisio “empio bestemmiatore” vi è raffigurato insieme a un maiale e con occhietti suini: inclinato al male, alle gozzoviglie e alle monache, i contemporanei lo chiamavano infatti Porcus Saxoniae. Benedici, San Carlo, questi due pittori che spesso dipingono Santi e che oggi, con coraggio e coerenza, mostrano chi era l’uomo che il culto dei Santi osò aggredire.

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fonte: Il Foglio

Giovanni Gasparro, San Pio V e San Carlo Borromeo difendono il Cattolicesimo dall’islam e dall’eresia protestante

8 commenti su “Invocazione a San Carlo Borromeo. Benedici i pittori che resistono dove cedono i preti – di Camillo Langone”

  1. Vedo con piacere uno scritto di Longone. La distruzione dell’arte sacra cristiana e cattolica è stata completata nel dopoguerra come danno “marginale” nella guerra della CIA contro il comunismo. Tutto è stato narrato egregiamente dalla giornalista Frances Stonor Saunders nel suo libro: GLI INTELLETTALI E LA CIA. La risorgente arte italiana del dopoguerra è stata la principale vittima di questa offensiva. Gli artisti più di sinistra hanno abboccato, gettandosi nel’arte astratta. I preti ed i critici d’arte non si sono accorti di nulla, oppure hanno finto di non capire. Così oggi non resta altro che chiamare in soccorso l’anima di San Carlo Borromeo, come giustamente dice Longone.

  2. bellissima raffigurazione, e coraggiosa, in questi tempi di vili ripiegamenti…Proviamo a immaginare – e non si fa fatica – la posizione del nostro Bergoglio in questa rappresentazione…

  3. Carla D'Agostino Ungaretti

    Grazie al grandissimo Papa S. Pio V, al mio grande Santo protettore e ai pittori che hanno avuto il coraggio che manca alla Chiesa istituzionale del nostro tempo! Prego perché sia il primo segno di una vera “metanoia”.

  4. Nella mia personale “Antologia del modernismo nella Chiesa Cattolica” (33 fascicoli, per oltre 3.000 pagine, suddivisi in 4 sezioni ; le origini, il 2° dopoguerra, i giorni nostri, Fatima e i modernisti, vecchi e nuovi) un’intero fascicolo è dedicato all’arte sacra modernista, in particolare ali nuovi edifici sacri costruiti dall’epoca del CV II in poi ; una vera e propria galleria degli orrori; il fascicolo include anche un saggio su “la chiesa a forma di croce latina” ed un saggio sull’arte sacra moderna del card Celso Costantini, che la riteneva eretica. Chi volesse riceverlo può contattarmi tramite il direttore Deotto. pace e bene a tutti. L.J.C.

  5. Sabato 4 novembre ad Arona città natale di San Carlo Borromeo si é tenuto un concerto musicale con confronto di musiche cattoliche e protestanti in occasione dei 500 anni della “riforma”.
    Se la riforma di lutero era cosa buona e giusta perché si é perso tempo a fare la controriforma a Trento e perché ci sono state migliaia e migliaia di martiri che pur di rimanere Cattolici hanno preferito morire per Cristo? Me lo può spiegare qualche vescovo “cipolla o paglia”. Grazie…

    https://www.aronanelweb.it/2017/11/04/concerto-la-festa-san-carlo-la-schola-cantorum-perosi/

  6. Cesaremaria Glori

    Quadro stupendo e chiarissimo nel suo significato. Lutero e l’Islam sono ancora i nostri avversari, gli avversari della vera Chiesa come da 500 anni ad oggi. Non perdiamoci d’animo se sembra che la stessa Chiesa sembra aver preso la strada sbagliata. Sembrava che così potesse essere anche cinquecento anni fa. Lo strappo era stato violento e anche l’Italia pullulava di eretici e di seguaci degli eretici, molti fra le file della Chiesa stessa. Molti di essi caddero in sonno e risorgeranno poi dando vita alle congreghe segrete dei vari Paracelso, Pomponio Leto, Pomponazzi, Valla, Platina e altri miscredenti più o meno seguaci di quell’Umanesimo simpatizzante di un laicismo in fieri che aveva avuto il suo fonte battesimale nella corte medicea di Lorenzo il Magnifico. Dalla riscoperta di Ermete Trismegisto nacque il laicismo rinascimentale e tutto quello che vien dietro. Ora siamo alla battaglia finale ma vincerà Maria, la condottiera di Cristo, la vera madre che sta guidando i suoi figli contro i negatori della vita nascente e sofferente.

    1. Ma la (vera) Chiesa mai è stata piena – lei dice “pullulava” – di eretici, quando mai! La Chiesa gli eretici li espelleva, come corpi estranei; non li teneva “nelle sue file”! Quella di oggi alla quale lei si riferisce, è solo fatta di bastardi della fede, anzi di nulla-credenti ( se non nel dogma dei Sacro Migrante)!

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