“Is the Pope catholic?”. Se lo chiedeva il Newsweek, e non era l’unico  –  di Marco Manfredini

di Marco Manfredini

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zzzzbrgrdn1Già da quell’inedito “Buonasera!” pronunciato l’ormai lontano 13 marzo 2013 dal balcone vaticano subito dopo l’elezione a Pontefice, qualche inveterato malpensante si insospettì: possibile che un Papa si rivolga in modo così informale alla folla dei fedeli? Ma i più, in preda all’entusiasmo da fumata bianca, pensarono: va bé, i tempi cambiano, e poi ci può stare che un argentino eletto al soglio pontificio non sia molto pratico del protocollo e improvvisi un po’; pian piano imparerà.

Sempre fiduciosi attesero per diversi mesi un qualche pronunciamento, discorso, insegnamento da buon pastore che potesse aiutare le povere pecorelle a rafforzare la fede, avere le idee chiare per districarsi in questo orribile mondo che sopravanzava a grandi passi verso la dissoluzione totale, e combattere le forze oscure che sembravano dominarlo.

Ma lui cosa faceva? Si intratteneva in amabili conversazioni con i nemici della Chiesa di Cristo, guardandosi bene dal tentarne la conversione o denunciarne la malvagità di pensiero e la pericolosità in ordine alla salvezza eterna, lasciando anzi intendere di trovarsi in buona sintonia con essi. Qualche povero fedele iniziò a preoccuparsi, molti altri si sentirono disorientati, ma i più resistevano fiduciosi.

Fu in quel frangente che si scoprì che il proselitismo era diventato una “solenne sciocchezza”; nel medesimo istante ai fedeli caddero solennemente le braccia.

Veniva nel frattempo inspiegabilmente smantellato, con vere e proprie procedure persecutorie, il fiorente ordine dei Francescani dell’Immacolata. Una vicenda tanto triste quanto inquietante, in cui sicuramente il Pontefice, come risulta dai documenti ufficiali, ha avuto una parte attiva.

Anche la ex-cattolica Irlanda si adeguava all’omicidio legale, approvando la legge per consentire l’aborto, nel silenzio tombale delle alte gerarchie.

Si inaugurarono, alla stregua di un nuovo genere letterario, “le interviste sull’aereo”. Fu così, che dialogando cordialmente ad alta quota coi giornalisti sui gay (parola che sta ad indicare i militanti omosessualisti), venne scolpito nell’immaginario collettivo mondiale quel “chi sono io per giudicare?” che paradossalmente diventò condanna per chiunque da quel momento in poi avrebbe osato dire la verità sui sodomiti e le loro pratiche contronatura.

Dopo le prime due o tre di queste interviste, ogni volta che egli manifestava il desiderio di compiere un viaggio, ad alcuni fedeli venivano i tremori, ad altri l’orticaria, alla maggior parte la febbre. I pronto soccorso si intasavano ad ogni partenza.

Ad un anno dall’elezione i valori non negoziabili vennero rottamati dall’autorevole pulpito del Corriere. La folla dei relativisti esultò: finalmente tornava lo spirito del Concilio, finalmente una Chiesa moderna.

Dall’altra parte molti, in preda all’ansia, iniziarono con riflesso morettiano ad attendere che il Santo Padre pronunciasse qualcosa di cattolico, e i malpensanti intanto si moltiplicavano esponenzialmente.

Lui per contro prese l’abitudine di telefonare a destra e a manca; soprattutto a manca, tanto che chiamò preoccupato quel Giacinto Pannella detto purtroppo Marco per accertarsi del suo stato di salute. Non avreste mica voluto che gli succedesse qualcosa che gli impedisse di portare avanti l’opera di morte e distruzione sociale che lo ha sempre benemeritamente contraddistinto vero? Non avreste mica voluto farci mancare i suoi lucidissimi discorsi sulla partitocrazia e la liberalizzazione delle droghe vero? Ai fedeli intanto cadde, con improvviso tonfo, anche il mento.

Ad un certo punto, per fare un po’ di chiarezza nella confusione che si era creata, pensò bene di convocare un monumentale Sinodo sulla famiglia in due parti, con tanto di sondaggio preparatorio. Molti “profeti di sventura”, consapevoli delle variopinte idee che occupavano indebitamente le menti di alcuni alti prelati e di molti teologi in voga, cominciarono a temere il peggio. L’inizio infatti non fu dei più promettenti, trovandosi l’alto clero a discutere di cose “da far venire i capelli ricci ad un calvo”, questioni che in epoca civile nessuno, credente o miscredente, si sarebbe mai sognato di sollevare.

Durante un viaggio in Sudamerica, ricevette dal presidente boliviano Evo Morales due singolari doni: un medaglione atto a contenere foglie di coca, e la scultura di un crocefisso su falce e martello, che accettò prontamente senza battere ciglio. La terra tremò: secondo stime prudenziali, almeno un centinaio di milioni di vittime dei regimi comunisti si rigirarono tre volte nella tomba. Tra i viventi alcuni svenirono, altri particolarmente sensibili si isolarono, non riuscendo più ad accendere né il televisore né collegarsi a internet, per il timore di scoprirne ogni giorno una nuova.

In quel periodo il Newsweek si chiedeva: “Is the Pope catholic?”. E non era l’unico.

Per non farci mancare nulla arrivò il pubblico elogio dell’operato di nientemeno che Emma Bonino e Giorgio Napolitano, quali grandi italiani da non dimenticare. In ogni caso non li avremmo dimenticati, su questo si poteva dormire sonni tranquilli.

Non si immischiò nella politica Italiana nel momento in cui ce ne sarebbe stato molto bisogno (Cirinnà), ma si immischiò in altre questioni dai risvolti politici opinabili che si potevano tranquillamente trascurare (Trump).

Con la seconda puntata del Sinodo le cose non andarono meglio, anzi, lo spettacolo fornito fu indecoroso. Nell’anno trascorso le parti (soprattutto quella in forte odore di eresia) ebbero modo di affilare le armi: tra i cardinali chi tirava di qua, chi tirava di là, chi diceva che sarebbe cambiato tutto, chi sosteneva che non c’era quasi niente da cambiare, tanto che sembrava di assistere ad un dibattito democratico su questioni che in realtà erano già state risolte da decenni, quando non da secoli. I più pii e fiduciosi continuavano a sperare: “ci penserà il Papa a mettere fine a questa canea”.

Intanto lui, che aveva prefigurato “una Chiesa povera per i poveri” andava a braccetto coi potenti della finanza e della tecnocrazia, concordando con loro sulla necessità per l’Europa, che non aveva abbastanza problemi, di una bella invasione islamica. Ai fedeli nel frattempo era caduto tutto ciò che poteva cadere.

Infine arrivò l’esortazione che doveva chiarire una volta per tutte l’esito del Sinodo. E dato che il buongiorno si era visto dal mattino, fu il caos più totale: essendo questa scritta in maldestro ecclesialese corretto in salsa modernista post-post-conciliare, ognuno si sentì libero, non senza una buona parte di ragione, di interpretarla come meglio riteneva. Dai riferimenti al Magistero precedente, agli spiragli di apertura verso la dissoluzione, c’era dentro tutto. E come alla fine di ogni consultazione democratica che si rispetti, tutti avevano vinto.

Tutti, tranne la Verità, che si era smarrita tra le 263 pagine.

La storia continua, perciò chiediamo ai gentili lettori di pregare una decina del Rosario per il Pontefice ogni giorno nel mese di maggio, perché si ricordi che anche se “Dio non è cattolico” (espressione quantomeno ambigua), l’unico vero Dio rimane quello in cui i cattolici credono, e che la Chiesa guidata dal Papa questo è ciò che dovrebbe insegnare, sempre che tenga ancora alla salvezza delle anime.

20 commenti su ““Is the Pope catholic?”. Se lo chiedeva il Newsweek, e non era l’unico  –  di Marco Manfredini”

  1. “Tra i viventi alcuni svenirono, altri particolarmente sensibili si isolarono, non riuscendo più ad accendere né il televisore né collegarsi a internet, per il timore di scoprirne ogni giorno una nuova.”
    Ecco io sono particolarmente sensibile da non accendere più il televisore se non in ore neutre (tipo la signora in giallo).
    Pregare una decina cotidie per il vdr…… perchè diventi cattolico??? Mah……
    Prego ogni giorno, perchè Dio ci mandi un papa santo. Forse vi esaudirà, ma io credo che quel signore a Roma sia una ……punizione.

    1. … Spegnere il televisore o cambiar canale quando appare il dottor Bergoglio, è quello che faccio anch’io e, a quel che so perché mi è stato confidato, è quel che fanno vari preti. Anch’io prego il Signore Gesù affinché mosso a compassione per la Sua sposa, ci doni – possibilmente presto! – un vero pastore. Tuttavia qualche raggio di sole già s’intravede. I vescovi e i preti che hanno tradito il Vangelo ed hanno sposato quel mondo cui non dovrebbero appartenere, seminano morte: seminari vuoti, parrocchie senza parroco, laici languidi … Ma vedo anche che gli istituti clericali che abbracciano la Messa di sempre aumentano il numero del loro membri, anzi che sorgono nuovi istituti tradizionalisti. I giovani soprattutto sono attratti da quelle realtà. Un giorno, forse – a Dio piacendo! – non troppo lontano, quando la maggior parte delle parrocchie saranno senza parroco, i conventi e i monasteri saranno vuoti, i fedeli dovranno per forza rivolgersi a loro per avere i sacramenti, la Fede.

  2. Capito oggi in una chiesa per me nuova. Santa Messa vespertina.

    Immagine del Biancovestito in asse con l’altare (cioè il celebrante se lo vede di fronte) – Eresia, perchè in chiesa devono essere presenti solo immagini di culto (Dio, Madonna, Santi).
    Ripetute formule “Il Signore È con voi” – Eresia conclamata: “Voi siete Corpo Sociale di Cristo”.

    Questa è la foto perfetta -e atroce- della Neo-Pseudo-Chiesa

  3. Fantastica sintesi!!! Concordiamo su tutto! Purtroppo non capiamo ancora come tanti nostri amici e conoscenti sedicenti cattolici, tra cui anche sacerdoti, frati e suore, non abbiano ancora aperto gli occhi….. tanto da definirlo addirittura un…. ‘Santo Papa’. Noi, invece, abbiamo cominciato a vedere sotto un’altra luce gli scritti del tanto vituperato Lefevre!!! Direi che anche a noi è caduto tutto ciò che poteva cadere e adesso…. non ci resta che piangere e pregare…. Una coppia di fedeli sposi cattolici del gregge di Gesù ….ormai anacronistici!!!

    1. Anch’io sono giunto ad amare Mons. Léfèbvre e ad apprezzare i suoi scritti dalla nausa che mi provocava la Chiesa uscita dal CV II, dalle enormi bugie che proferiscono i preti da 50 anni a questa aprte, papi inclusi. Da giovane potevano anche mettermi in imbarazzo, confondermi, ma dopo aver approfondito le mia conoscenze in materia di origini, sviluppi e stato attuale del modernismo nella Chiesa Cattolica, non ho più alcun dubbio : i modernisti o progressisti (quelli odierni) sono la “summa vivente” di tutte le eresie, la quintessenza del diavolo in terra. Stiamone, e staene, lontani il più possibile, l’inganno e l’odio per la Chiesa pre CV II sono il loro pane quotidiano.

  4. Possibile?….Possibile?…
    Sta capitando tutto ciò?
    Ci sta scivolando tutto,sotto il naso,con tanto garbo e misericordia?
    O Gesù,fatti sentire…
    Fa che stiamo vedendo male,e che nella tua chiesa va tutto bene.

  5. Annarosa Berselli

    Appena ho sentito la frase “Sono il vostro vescovo”, ho pensato al
    vescovo vastito di bianco del terzo Segreto di Fatima!

  6. Carla D'Agostino Ungaretti

    Se non sono mai riuscita a digerire quei Buongiorno e Buonasera (ascoltabili ancora purtroppo in uno spot Tv) figurarsi se riesco a digerire le esternazioni successive, dall’enciclica ecologica in cui piuttosto che annunciare Cristo si esorta a non usare i bicchieri di plastica, fino all’esortazione sinodale in cui viene scoraggiata la castità, in un mondo in cui imperversano il sesso adolescenziale e la pedofilia. E’ possibile che un papa non sappia che il saluto normale tra cristiani è “SIA LODATO GESU’ CRISTO!” e che lo scopo della pastorale (se è vero che essa è ispirata dallo Spirito Santo) è quello di trovare sempre nuove modalità espressive, non per adattarla ai tempi (perversamente) mutati, ma per rafforzare nelle anime il “depositum fidei” e la Parola di Dio, che è sempre quella, perché lo ha detto Gesù Cristo e non può essere cambiata. Mi sembra così elementare tutto questo! Eppure mi sembra che la chiesa (lo scrivo con la c minuscola) ci voglia convincere che 2+2=5
    VENI CREATOR…

    1. “E’ possibile che un papa non sappia che il saluto normale tra cristiani è “SIA LODATO GESU’ CRISTO!”
      Il saluto è solo fra cattolici: infatti i protestanti e gli ortodossi non lo conoscono. Un vero Papa ovviamente saluterebbe da cattolico. Un “papa” non cattolico ovviamente saluta da non cattolico.
      Sia lodato Gesù Cristo!

      1. Carla D'Agostino Ungaretti

        Ha ragione, Signora Adriana e la ringrazio per avermi corretto, come ringrazio tutti coloro che mi correggono quando, scrivendo di getto, mi sfugge qualche imprecisione.

  7. Bellissimo articolo Dr. Manfredini, esaustivo e completo in tutto!
    Certo, la preghiera è un’arma potentissima…contro il Male che ha messo sul trono di Pietro questo papa…
    Noi cattolici abbiamo il dovere di opporci al Male, di gridare il nostro NO a questa scellerata dottrina che Bergoglio ci propone….
    Abbiamo il dovere morale di difendere la Verità del Vangelo,della parola di Cristo, senza indugio e senza sentirci ridicoli agli occhi del mondo, perchè è così che ci giudica questa società.
    Ma a noi non importa, seguiamo imperterriti (per quanto grande siano le nostre debolezze), Gesù, e siamo sicuri che Egli è in mezzo ai nostri cuori più di quanto possiamo credere e immaginare.
    Sia lodato Gesù Cristo.

  8. Basta vedere quanta gente va ancora a sentirlo in piazza San Pietro per capire che purtroppo sono tantissimi quelli che non hanno ancora aperto gli occhi e lo considerano un buon papa vero e santo!Di solito si prega perchè “Dio conservi a lungo il Papa a guida della Chiesa”,ora invece occorre pregare che Dio liberi presto la Sua santa Chiesa dall’antipapa eletto su ispirazione di satana che,quel 13-3-2013,dev’essersi abilmente infiltrato nella Cappella Sistina,forse sotto le sembianze di un cardinale,eludendo il controllo dei metal detector.Quanto a Pannella, pare che sia ormai gravemente malato:Bergoglio gli ha inviato un libro sulla misericordia divina in regalo per l’86° compleanno:è singolare come il telegiornale e tutte le massime autorità dello Stato italiano abbiano incensato e celebrato il satanico guru per tutto il gran “bene” che ha fatto alla nazione con le sue “battaglie di civiltà”.Quando arriverà all’inferno satana gli organizzerà un buffet di benvenuto per riconoscenza.

  9. … “pregare una decina del Rosario per il Pontefice…. Casomai potrei sforzarmi a pregare una decina perchè Bergoglio (non cattolico, quindi non Papa) faccia ammeda pubblica e diventi cattolico, il resto seguirà….

  10. Credo che ormai abbiamo capito tutti chi sia Bergoglio “il vescovo di Roma”.
    Noi preghiamo, eccome! (… preghiamo particolarmente San Michele Arcangelo che ci liberi da Bergoglio) ma non dimentichiamo il vecchio proverbio “aiutati che Dio ti aiuta”. Ebbene, che fanno i cardinali , i vescovi, i prelati, i parroci fuori dal coro bergoglioso? oppure anche loro aspettano silenziosamente, con gioia, il cosiddetto e auspicato “rinnovamento della Chiesa Cattolica”? E noi, addolorati obsoleti cattolici che cosa possiamo fare?
    Penso che sia tempo di prendere iniziative serie ed agire oltre che pregare e commentarcele inter nos, prima che il colpo di grazia si abbatta sulla cupola di San Pietro e sul Suo Trono.
    “porte inferi non praevalebunt ” !

  11. dimenticavo: la foto postata del papa, esprime in maniera encomiabile, quanta leggerezza e superficialità aleggia in bergoglio, totalmente “incosciente” (?)o magari consapevole, (della serie macchisenefrega),del ruolo che un papa fedele alla Parola di Cristo dovrebbe sapere assolvere!

    1. In effetti non si era mai visto un Papa serio del passato o anche dei tempi recenti farsi delle grasse risate come si fa questa specie di vescovo di Roma vestito di bianco!

      1. Gent.le Camerata , sul sito annbarnhardt.biz c’e’ forse ancora reperibile un’analisi molto interessante della cosa che Lei ha notato .

  12. Bravissimo Marco!
    Quelle battute piene di umorismo e verità mi hanno fatto scoppiare dal ridere.
    Risate accompagnate da tanta, tanta sofferenza.
    Comunque …,se mi è permesso completare, dopo tutto quello che poteva cadere è caduto, con l’esortazione post sinodale, c’è stato un taciuto grandissimo boato finale … per la rottura di scatole dei semplici di cuore.

  13. Cito solo una delle tante eresie di Bergoglio in Amoris Laetitia (quella di suo predecessore Lutero). All’inizio di nr. 297: ” Si tratta di integrare tutti, si deve aiutare ciascuno a trovare il proprio modo di partecipare alla comunità ecclesiale, perché si senta oggetto di una misericordia “immeritata, incondizionata e gratuita”. NESSUNO PUO’ ESSERE CONDANNATO PER SEMPRE, PERCHEì QUESTA NON E’ LA LOGICA DEL VANGELO! ”
    Si capisce che per Bergotero il peccato – tra altro – va in prescizione.
    Questa eresia mi basta e avvanza.

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