LA BUFALA LAICISTA DELLA TERRA PIATTA – di Emilio Biagini

di Emilio Biagini

 

Laicisti e positivisti non arretrano certo di fronte alla menzogna e alla calunnia. Sul Medioevo non hanno esitato a scatenare l’indegna chiassata della “Terra piatta”: una vera sciocchezza cucinata appositamente per screditare un’epoca colpevole di essere profondamente cristiana.

tpblIl primo menestrello della disinformazione laicista che attribuì ai medievali l’idea della Terra piatta fu lo scrittore americano (massone) Washington Irving (1783-1859), in una biografia di Cristoforo Colombo (1821), nella quale affermò, senza alcuna base storica, che il grande navigatore, con la scoperta dell’America, avrebbe dimostrato la rotondità della Terra.

Il mito della Terra piatta si affacciò anche nei manuali scolastici, quando il medico e storico dilettante inglese (massone) John William Draper (1811-1882) pubblicò il libercolo “Storia del conflitto tra religione e scienza” (1910, pubbl. la prima volta 1874), in cui tentava di dar da bere ai lettori l’“incompatibilità” tra scienza e fede, e che ebbe un enorme successo editoriale, data la cristianofobia che allora si andava diffondendo (e che tuttora dilaga).

Alla pagliacciata laicista contribuì anche il superficiale divulgatore scientifico francese (massone) Nicolas Camille Flammarion (1842-1925) nel 1888, con lo scritto L’atmosphère: météorologie populaire. In esso lo sprovveduto raccontò di un “missionario medievale” che avrebbe riferito di essere giunto ai confini della Terra e di aver trovato il punto in cui tocca la Terra “piatta” toccherebbe la volta celeste: un’assurdità inventata di sana pianta. Non vi è il minimo riscontro di una baggianata del genere in alcun documento medievale.

Che la Terra fosse sferica era già noto nell’antichità ellenistica. Eratostene di Cirene (275 a.C. – 195 a.C.), bibliotecario ad Alessandria, era perfino riuscito a misurarne con ottima approssimazione le dimensioni. I dotti medievali non avevano mai perduto questa nozione. Grandi figure del medioevo cristiano, come il Venerabile Beda (VII-VIII sec.), Ruggero Bacone (sec. XIII, allievo del grande Robert Grosseteste), Giovanni Sacrobosco (sec. XIII), San Tommaso d’Aquino (sec. XIII) e Nicola Oresme (sec. XIV) avevano chiaramente sostenuto nei loro scritti la forma sferica della Terra. In particolare Nicola Oresme aveva correttamente affrontato il fenomeno del moto armonico di un oggetto lasciato cadere in un ipotetico pozzo passante per il centro della Terra, il quale avrebbe dovuto capovolgersi prima di iniziare la risalita. (Pennetta 2011, p. 82).

Dante Alighieri, genio universale aggiornatissimo su tutte le branche dello scibile, nella Divina Commedia rappresenta la Terra sferica. Nell’attraversarla, dal fondo dell’inferno fino al purgatorio, che si trova agli antipodi, Dante e Virgilio superano il centro di gravità “al quale ogni gravezza si rauna” (Inferno, XXXI, 73), e appunto si capovolgono prima di salire.

La bufala positivista della “Terra piatta” è stata smascherata per intero solo nel 1991 dallo storico Jeffrey Burton Russell nel libro Inventing the flat Earth. Ma incredibilmente vi è ancora chi, dall’alto di paludati scranni universitari, la agita contro i cristiani che si ostinano a ragionare e non si lasciano intimidire.

E veramente senza ritegno è il parallelo tra le critiche all’evoluzionismo contenute negli atti del convegno di De Mattei (2009) e chi sostenesse che la Terra è “piatta”, azzardato sull’ineffabile Repubblica, da un biologo dell’università di Lecce, Ferdinando Boero.

Ovviamente il Boero è troppo in alto per riuscire a vedere le falle scientifiche e le motivazioni inconfessabili della frode evoluzionistica darwiniana che sostenendo l’idea (non provata) della “selezione naturale” puntella le più sfacciate, invereconde e razzistiche dominazioni dei padroni mondialisti della Terra, quelli che, fra l’altro, ci stanno massacrando con la presente crisi.

Ma certo, il superbanchiere che sposta miliardi con un batter di ciglia, forte della sua appartenenza a qualcuno dei sinedri mondiali che decidono chi dovrà ingrassare e chi dovrà soffrire la fame, come il Council of Foreign Relations statunitense, il Gruppo Bilderberg, la Trilaterale, la B’nai B’rith (una loggia massonica composta esclusivamente da ebrei, dalla quale emanò la banca Lehman, quella che tanto si attivò per promuovere la pederastia in Asia: e perché lo hanno fatto? domandatelo a loro), il superbanchiere, dicevamo, è un essere superiore, benedetto dalla “selezione naturale”. Che colpa può avere se gli altri, meno favoriti dalla mitica “selezione naturale”, sono così facili da abbindolare?

Bisogna comprenderlo, il Boero. È come un astronauta che, dallo spazio, non può naturalmente vedere le formiche. Chi, come il sottoscritto e migliaia di altri, si muove modestamente più terra terra, vede invece benissimo le falle nelle teorie più strombazzate, e vede pure le formiche, le persecuzioni laiciste e cosa sta dietro alle dichiarazioni di fuoco fatte per compiacere i padroni del vapore mondialista e materialista e tappare la bocca a chi cerca di districarsi nella ragnatela di menzogne che i paludati “scienziati” ammanniscono dalle mal acquistate cattedre agli indifesi studenti.

 


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI


DE MATTEI R. (cur.) (2009) Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi, Siena, Cantagalli

DRAPER J.W. (1910) History of the conflict between religion and science, London, Kegan Paul, Trench, Trübner & Co., 21st ed. (pubbl. la prima volta 1874)

PENNETTA E. (2011) Inchiesta sul darwinismo. Come si costruisce una teoria. Scienza e potere dall’imperialismo britannico alle politiche ONU, Siena, Cantagalli

RUSSELL J.B. (1997) Inventing the flat Earth, New York, Praeger, 2nd ed. (pubbl. la prima volta 1991)

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