di Rigoletto Corsini
E’ stata una settimana durante la quale , a lungo, ho discusso con Corradino ed Elsa sull’evento svoltosi stamani mattina 19 gennaio a Firenze, proprio in piazza San Firenze, di “Manif pour tous” in difesa della famiglia contro la legge sull’omofobia, una legge idiota e liberticida…io, naturalmente, ero dell’idea di partecipare alla manifestazione e di propagandarla, Corradino ed Elsa, al contrario, dicevano che non avrebbero partecipato (e sono stati di parola) in quanto…
Ma ecco una sintesi delle loro argomentazioni:
” Al solito una manifestazione organizzata per dare il pulpito a coloro che sono i responsabili e i complici delle leggi contro la famiglia e contro la vita a cominciare dall’Onorevole demoniacocristiano Carlo Casini, l’affossatore del Movimento per la Vita, colui che da trent’anni siede in Parlamento (anche con doppio incarico …e doppio stipendio…di Parlamentare italiano ed europeo) e che ha avuto la funzione storica di inscatolare la reattività dei cattolici, riuscendo a far perire sul nascere ogni seria iniziativa che si mettese in mezzo alle leggi omicide e liberticide…fu lui, con il frate traditore e apostata, l’iscariotita Giordano Bruno Alfonso Giuda, a cercare di sabotare la Marcia per la Vita…ma di questo già ne parlammo la volta scorsa…vengono poi gli altri “eroi”, da Giuseppe Fioroni, il cattocomunista che già, anni addietro, si disse favorevole, se non al matrimonio, almeno a una legislazione per le “coppie omosex”, a Carlo Giovanardi, anche lui pronto al compromesso sulle unioni civili, dall’Onorevole La Quagliarella, Ministro per le Riforme per il governo Letta, agli onorevoli ministri (con sedere attaccato alla cadrega o seggiolone governativo a prova di bomba) Gabriele Toccafondi e Maurizio Lupi (il prof. Vassallo lo vede più con un profilo di Cani), i due ciellini che hanno invitato a presentare il loro Meeting di Rimini la mammana Emma Bonino, quella ha confessato di aver effettuato oltre diecimila aborti con una pompa da bicicletta e di aver raccolto i resti maciullati dei piccoli cadaveri in “un barattolo di marmellata”, facendosi anche delle belle risate…e poi anche il prototipo fiorentino del “vecchio trombonismo italico-moderato”, quella stagionata matrona che risponde al nome di Stefania Fuscagni e che, da circa un trentennio, ha attraversato tutte le formazioni politiche e, ora, siede, dopo esperienze nella DC, nell’UdC, nel CCD, nel CDU, tra i seguaci di Cossiga, nel Polo della Libertà, nella Casa delle Libertà e Partito della Libertà , sui banchi di “Forza Italia” (anche il suo fondoschiena, come quello dei suoi due sodali Toccafondi e Lupi è incollato alla cadrega a prova di bomba) come portavoce in “Forza Italia” in Consiglio Regionale per il centrodestra …quella che quando ci fu da votare contro le indecenti proposte regionali sulla liberazione della droga e sul matrimonio gay si dette malata o latitò… Insomma, papà, – incalzano i due – tutta la schiuma dell’opportunismo, della viltà, del conformismo, del doppiogiochismo a cui ci ha abituato la politica…per cui andare a quella manifestazione sarebbe un po’ avvalorare i tradimenti di quegli stagionati politicastri che, alle prossime elezioni, se Dio vuole, si spera spariranno, e per sempre, da questo palcoscenico dove i guitti hanno recitato per anni e anni quel Feilleuton in confronto a cui le frase di Stenterello assurgono alla dignità di testi euripidei…eppure questa gente non la smonti: ha il coraggio e la faccia tosta di ripresentarsi come se nulla fosse successo. Io ricordo ancora – racconta tristemente e con tono concitato Corradino – quando in Ognissanti , con padre Serafino Lanzetta e con Mario Palmaro, organizzammo, di fronte a duecento persone, una manifestazione per la vita. Nel chiostro… mi chiamò da una parte quel personaggio che tu, papà, ben conosci e che, oltre tutto, dopo quella sua villania, mi tolse anche il saluto e mi disse:
“Veda, Corsini, siete in duecento, ma potreste essere anche in duemila…tanto voi non contate niente…ma proprio niente, mi creda!”
E volevi anche non credergli a quel “pezzo grosso” (sacco di …..vuoto a perdere) ? Certo noi non contiamo e non contavamo nulla, ma mietevamo consensi…ma non per la nostra bella faccia, ma perché la gente ci conosceva, conosceva (e grazie a Dio conosce) la nostra battaglia e sapeva che era una battaglia ideale, che a noi non interessavano i posti in Parlamento, o al Consiglio Regionale o al Consiglio provinciale (certi topi di fogna, credi, papà, si accontentano anche di poco…pochissimo…pur di avere attaccata a “o’ culo” – per dirla alla napoletana – una cadrega, una poltrona)… E’ la poltrona, bellezza…per questo non andremo in piazza San Firenze dai “Manif por tous”…perché si sono già venduti, prima ancora di iniziare, al miglior offerente…a gente che per NON FARE la battaglia, per inscatolare, per tenere a bada la reazione cattolica, percepisce una somma che a me fa girar la testa e che non riesco nemmeno a quantificare…settecentomila euri all’anno…e con una cifra così noi riusciremmo a far girare al contrario il mondo… se pensi che, con pochi euro, i nostri amici riescono a organizzare la annuale Marcia per la Vita e a portare a Roma migliaia e migliaia di persone…alla faccia dei sabotatori…alla faccia di p. Alfonso Giuda Giordano Bruno e dell’Onorevole Casini…e quest’anno, alla faccia di tutti i “normalizzatori” il 4 maggio, a Roma, faremo il bis… o meglio il tris…e a qualcuno prenderà lo spargimento di fiele. Per questo, papà, tu andrai alla Manif da solo perché noi: Elsa, io…e tutti quanti si rifanno all’onestà, all’onore, ai valori sacri della Santa Tradizione diserteranno in massa: non verranno a manifestare – ricorda ciò che diceva il nonno – con coloro che, da sempre, sono stati i nostri veri nemici e hanno messo la loro non riverita firma sotto tutte le leggi anticattoliche e antiumane: il divorzio, l’aborto, la liberazione della marijuana (questi pagliacci la definiscono “droga leggera” quando, visti i danni irreparabili prodotti, in Olanda l’hanno catalogata tra le “droghe pesanti”), l’aborto…ricordi? Me lo raccontavi tu stesso, per paura di offendere gli “altri” fecero due referendum, uno massimale e uno minimale…insomma l’aborto e l’abortino…non parliamo, poi, della ciurma di “Scienza e Vita”…che, se fosse passato il loro progetto del testamento biologico, a quest’ora in Italia avremmo già l’eutanasia libera…vacci, vacci pure papà, ma noi – ripeto – con quella gente non vogliamo scambiare nemmeno il saluto! No con i traditori e gl’infami (con loro ci sono anche gli alleanzini (a)cattolici che sono i corresponsabili della distruzione dell’Ordine dei frati dell’Immacolata) non ci può esser dialogo né, tanto meno, collaborazione…questo se lo mettano bene in testa le verginelle dall’animo candido che vengono a dirci che “tutto va bene” che bisogna unire le forze…ma quali forze…ma fatemi il piacere…rinnegati…
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Benedetti figlioli! Talvolta quella sicumera tagliente dei miei due ragazzi – e in Elsa vedo ancor più risoluzione che non in Corradino – mi fa quasi paura; vedo in loro quell’ideale giovanile di purezza accoppiato a tanta fragilità…sono i ragazzi di oggi (ma anche noi, forse, eravamo uguali) che distinguono soltanto due colori: il bianco e il nero…per loro non esiste il bigio…e quando l’altra sera, forse sbagliando vocabolo, ricordai a Corradino che anche la tolleranza, in alcuni casi, può evitare il peggio, lui, beffardamente mi rispose lasciandomi senza fiato: “No, papà, per la tolleranza c’erano certe case che l’imbecillità umana dei falsi moralisti demoniacicristiani e socialisti fece chiudere…”
E allora mi improvvisai predicatore: no, ragazzi, dovete fare attenzione, nelle vostre parole più che il “sì sì – no no” evangelico io trovo una certa disposizione alla vendetta, alla ripicca, alla – guardate che pondero le parole – sopraffazione…sì, alla sopraffazione, perché si può tendere a schiacciare, ad umiliare gli stessi che volevano schiacciare e umiliare noi, con lo stesso odio, con la stessa cattiveria…voi vedete in quella gente i corrotti, i traditori, ma pensate, di fronte a tutti quegli altri che se ne stanno nascosti nelle loro tane…loro sono venuti, bene o male, in piazza…per farsi un archivio, un indirizzario – dici, tu, Elsa – ebbene, se l’indirizzario, dopo, servirà a tenere i contatti con “il popolo della vita”…sarà stata forse una cosa fatta male? Cercate di vedere anche – dico anche – il lato positivo nelle cose…o almeno salvate la buona fede…e lo scendere in piazza con loro non è forse una possibilità per parlarci, a quattr’occhi…vedete che, oggi, la gente non si parla più…si offende, secondo quel linguaggio becero e urlante delle trasmissioni televisive di intrattenimento? Non siate, ragazzi miei – e , lo so, nel vostro cuore può albergare la rabbia, non l’odio – giudici, per di più “vendicativi”…Ricordate come viene definito il Signore nei Salmi : “Dio LENTO ALL’IRA…” Anche voi, come i vostri , chiamiamoli avversari “politici”, avrete avuto, o avrete in futuro qualcosa da farvi perdonare…come loro…e allora perdonate, perdonate con tutto il cuore ed evitate di essere, seppur inconsapevolmente, dei rivoluzionari giacobini…perché, vedete, oltre al Giacobinismo di “sinistra” ce n’è un altro che è della stessa matrice ed è il “giacobinismo di destra”…ambedue figli di una stessa Rivoluzione…voi dovete essere per la Tradizione, da tradere, tramandare, nel vero senso della parola…rifuggite gli slogan della Rivoluzione. “Bastardo…me la pagherai”, “Infame, troverai pan per i tuoi denti”, “Ha tradito e deve pagare!”…voi avete bisogno non dico di felicità ma di serenità che ci si guadagna, un po’ alla volta, giorno per giorno…e si è sereni quando, prima di addormentarsi, si potrà, dopo una preghiera, fare l’esame di coscienza : “Mi addormento in pace, senza portar odio o rancore nei confronti di alcuno…”. E quella serenità, quella pace dei cuori si chiama Tradizione: “Tradidi quod et accepi!” Non seguite le fantasime e – lo dico a Corradino – create dal sentimentalismo:
“…e i rei fantasmi oh non seguire;
i rei fantasmi che da’ fondi neri
da i cuor vostri battuti dal pensier
guizzan come dai vostri cimiteri
putride fiamme innanzi a passegger.”
Sì, ragazzi miei, io andrò dalle “Sentinelle in piedi”…fossimo pure in trenta persone(in effetti alla manifestazione eravamo in 37 n.r.c)…perché così intendo dare testimonianza…e cercherò di non vedere, ignorerò i politici…ma senza fare scenate, con classe…noi vogliamo difendere la vita non litigare o polemizzare…per quello ci sarà tempo poi…
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Fantasia dell’Avvocato Julo Alberto junior Scopetani . Lettera di p. Dicette e Facette (p. Rosarione Bruto Vilmarco F.I. – frati iscariotiti -) a S. E. Revma il cardinale Arcivescovo di Firenze
Gardinale, eccellendissimo egolendissimo, Badrino, Patremo, Patrino nostro,
essendo che da luglio sia venuto in quesda Firenze che – sgusade lustrissimo, Monsignore, Gardinale, Badrino, Patremo, Patrno nostro – non avrebbe scritto alla di lei bersona se non utilissimo e massimamente fosse e quandunque sia e sarebbe molto utilissimo alla gausa di Giuda Giordano Bruno Maggiore e dello gommissario del soviet p. Fiorenzo Rubagalline da Volpinaia (Dio lo brenda in cielo al più bresto ghe troppo sciupato fosse a sdare qui sulla derra dove vive anghe quello badre Serafino ‘nfamone, da voi Signore Gendilissimo Cardinale, malamene gonosciuto prgheé dando male facette ala chiesa fiorena e dicette bure brudde gose sul Congilio, che gli pigliasse un accidente driplo visto che dre scembi non adettero in fondo!) che addende da voi, Golendissimo, e io pure addendessi, dande cose tra cui :
1) La nomina dello sottoscritto Facette e Dicette, Rosarione Bruto Vilamarco dei frati Iscaiotiti, al ganonigato del Duomo ghe moldo tenessi a quesda nomina dopo che badre Serafino – che gli si pigliasse lo male in corpo e in quella desdaccia piena di San Tommaso d’Aquine che fumasse quello cervello malamente…rotto allo male e alla amicizia con li tradizionalisde infame di cui io parlerebbe, poi, ai miei colleghi canonici a gominciare da quello che mi regalasse lo fondotinta per dare uno tocco di gentilezzallo mio aspetto vigoroso e succolento…che quando biccolo ero duddi allu paese mi dicettero: “Che bello Buddino…che bello puttino…gurarda come golpisce alle sballe…guarda come ese portato allotradimendo dando che duddi di me avettero paura e mi facettero “nu mazzo tante”…e io per tutta la vida bure alli dradizionaliste volessi fare “nu mazze tante”…alle sballe…quando non se l’aspettassero…
2) La nomina e la gaddedra allo Seminario dove duddi sono allo mio livello e io vi facesse fare bella figura in quando moldo studiai nelli domi che mi portettero da Barigi nella lingua della gallica nazione come voi, Badrino, Patemo, ben conoscette. E sono brobrio come li professori dello seminario che nulla sanno o sapettero dello latino, la lingua che manco lo Rubagalline sape e lo Giuda nostro Giordano Bruno sapessero perché altrimento reazionari sarebbe stati antegendentemete. e amandi di quella messa ladina che celebra pure quello fradaccio che tra i piedi ebbi qui, a Firenze, e nun sa che sdare nelo confessionale a berdere tempo e non ad aggattare e fare la limosimna per lo Rubagalline che ora non ave soldi da pigliare e in..gavolato (mi sgusasse lo colendissimo gardinale) fosse e sarà pure con quelle fedendi di monaghe con hanno rotto le…uova nellu paniere con quella “Voce di Padre Puo” manco sarebbe lo “Time” lo gurnale più bellissimo e famosissimo assaie al quale fu ghiamato a lavorare…nella pulizia delli cessi lo Giuda Maggiore Giordano Bruno Alfonsiello che gli infame tradizionaliste dicono che nun sape nu cappero e quello pure lo svizzero conoscesse e parlasse correttamente, alla barba delli fetentissimi tradizionalisde.
3) Uno degreto di dgomuniga per tudde le tradizionalisde infame e – come abbimi suggerito Monsignor Albertello Favini, badrino, patremo, che lo reazionarie infame Favoni chiameno- pure preparasse tanti belli roghi per abbruciare quesdi sgomunigati che erano duddi culo e camicia, come dicette lo Rubagalline, con lo papa (ma io dico che non fosse come non sia papa) Benedetto..che gli si pigliasse lo male in corpo…E io vedrete, Golendissimo Gardinale, Patrino, Patremo, eggellenza preziosissima come li fichi dottati e dolce come li datteri che indigestione mi facessero per la Befania che undici bacchetti me ne ingollai …che poi mi vienseno a gola e tutto rigettetti…vedrete, patremo, badrino, eccellentissimo, che io sarò sullo campanile e gridassi: “Brruciali, abbruciali, abbruciali tutti quelli masgalzoni delli tradizionaste…e per primo facessero quello avvogato Asganio Ruschio che tanto male facette e dicette della santa opera dello padre mio proprio, lo Giuda Maggiore Afonsiello che ora tutto preso dalli cessi dello “Times” lo giornale più grandisssimo del mondo.
4) Questo facoltativo fosse e sarà : una bella pergamena per mosdrare allo Rubagalline da Volpinaia e allo Giuda Maggiore Alfonsiello delli cessi, che aggio bene operado qui a Firenze in tutte’ e’ sante e aggio finido la mia opera disdruddrice senza – mi scusasse – lo aiuto dello cardinale fiorentino e dirollo e farollo, che poco facette e dicette contro lo tradizionalisde infame che dando male facettero.
Mi dighiaro vosdro p. Facette e Dicette dei frati iscarioti e bacerebbevi pure e’ mane…si potesse…ma a quelli fetente de li tradizionalisde nun bacerei manco lo…cordone fratesco, bruddi infami che fossero.
Mi ridiro con lo badre mio Rubagalline. Firmado: Dicette e Facette.
Angora una grazia chiedessi: che sanzionato fosse quello assai pessimissimo direttore dello giornalone “Corriere Fiorentino”…ghe schierato sembrasse con lo badre Serafino…gli pigliasse un altro accidente che dando a lui, fedendissimo padre Serfino, non attaccheno…e bure Monsignor Alberdello Favini, (AA), che lo dradizionaliste infame chimaneno Favoni, ave detto: “Quello Direttore fosse droppo vicino allu padre Serafino infame …e quesdo lo dice uno che settant’anni fa facesse lo Direddore dello “Oserrvatorio Fiorentino” e che, ber poco, non lo facesse chiudere allora…quindi sgominiga gome quelle gravissime per li pecadori con lu callo allo stomago…e pregasse pure che dio lo illuminerebbe come sembre dice lo Rubagalline nostro…
In (nessuna) Fede mi firmassi p. Dicette e Facette (p. Alfonsiello Vilmarco Bruto)
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“Gli disse dunque (il Signore): ‘La voce che grida a me da Sodoma e Gomorra si è fatta più forte, ed il loro peccato più grave’…I due angeli giunsero a Sodoma sulla sera, e Lot era seduto sulla porta della città. Egli avendoli visti, si alzò, andò loro incontro, s’inchinò fino a terra…Egli però li obbligò ad entrare in città, prendere stanza da lui…Prima che andassero a dormire, gli uomini della città, circondaron la casa, tutto il popolo, dai ragazzi sino ai vecchi. E chiamarono Lot per dirgli: : “Dove sono quelli uomini che sono entrati da te a notte? Conducili fuori che li vogliamo noi”. Uscito Lot (per parlare) a loro, si chiuse alle spalle la porta, e disse: ” Vi supplico, fratelli miei, non vogliate commettere un tal delitto. Ho due figliole che non hanno ancora conosciuto un uomo: ve le darò e ne farete quel che vorrete , purché niente di male facciate a questi uomini che si son posti all’ombra del mio tetto” Ma quelli dicevano: ” Esci di costì ” Ed ancora : “…farem dunque più male a te che a quelli”…(Gli angeli)dissero a Lot: “…Tutti i tuoi conducili via dalla città; perché noi la distruggeremo , troppo essendosi alzato dinnanzi a Dio il grido delle loro iniquità, e ci ha mandato a sterminarli.” …Allora il Signore fece piovere dal cielo …su Sodoma e Gomorra, zolfo e fuoco ; e subissò quella città , tutta la circostante pianura, tutti gli abitanti della città, e tutta la vegetazione della terra…”
(Genesi: 18-19)
Ecco, mi domando – io, modesto medico di base fiorentino, cattolico “autoreferenziale”, non abituato a frequentare “le periferie esistenziali” , che ai pazienti prescrive, per la salute del corpo, rimedi antichi come l’aspirina, il bromuro e lo ioduro…e anche quelli moderni come gli antibiotici, raccomandando, quando i pazienti me lo chiedano, come rimedio per l’anima, la preghiera e la penitenza, non prevedendo, né la Chiesa né l’arte medica, confezioni di “Bontamina”, di “Doverina”, di “Perbenina” o di “Misericordina”, – se un sacerdote leggesse – come dovrebbe leggere – in chiesa questo brano della Sacra Bibbia dove andrebbe a finire…ora che sta passando questo progetto sull’omofobia per cui la legge non sarà più uguale per tutti ma ci saranno, parafrasando Orwell, le persone uguali e quelle più uguali degli altri. Per cui se io percuoterò in una rissa un mio simile me la caverò prendendomi qualche sganassone…ma se per caso dovessi litigare con uno di quelli che il Signore, a Sodoma, sterminò con lo zolfo e col fuoco allora…si apriranno le porte della galera…e non solo. Ma verrò indicato a dito e messo all’indice come “omofobo” e rinchiuso “nel ghetto degli intoccabili” ora che, dopo che hanno parlato tutti i Soloni della “sinistra” sono scesi in campo anche i “cervelli” (sic) della “destra giacobina” : da Feltri a Filippo Facci (quello che il prof. Vinicio Catturelli asserisce essere il gemello meno dotato di Marco Travaglio), da Giordano Bruno Guerri fino al “destro divino” Camillo Langone…che intanto ha aperto agli “spinelli”, in attesa di altre “aperture”…e vorrei citare anche gli ottimi Gaylan, Capuzzone, Carfagna e Sandrino Bondi ma, visto che, poco sopra, ho parlato di cervelli qui mi fermo, sembrandomi inutile citare chi , per dirla con Fedro, “Cerebrum non habet”.
Dunque mi domandavo l’altro giorno, parlando con l’amico Julo Alberto junior Scopetani, cosa succederebbe se nel Seminario fiorentino facessero queste citazioni, tanto per dirne alcune delle migliaia che se ne potrebbero fare citando la Sacra Bibbia, i Santi, i Padri della Chiesa…?
“Questo vizio (la sodomia) non va affatto considerato come vizio ordinario, perché supera per gravità tutti gli altri vizi. Esso infatti uccide il corpo , rovina l’anima, contamina la carne, estingue la luce dell’intelletto, scaccia lo Spirito Santo dal tempio dell’anima, vi introduce il demonio istigatore della lussuria…” (San Pier Damiani in “liber Gomorrhanus, scritto nel 1051 per Papa San Leone IX)
“(La sodomia) è sommamente riprovevole…ripugna sommamente all’umana eccellenza, trattandosi di piaceri che abbiamo in comune con i bruti…ripugna sommamente alla nobiltà e al decoro , in quanto (in questi) piaceri viene offuscata la luce della ragione dalla quale deriva tutta la nobiltà e la bellezza della virtù”
(S. Tommaso d’Aquino – 1224-1274 – in “Summa teologica”, II-II,q.154a.12)
“Quali ciechi e stolti (i sodomiti), essendo offuscato il lume del loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono; poiché essa fa schifo non solo a Me, che sono somma ed eterna purità…ma dispiace anche ai demoni, che di quei miseri si sono fatti signori” (Santa Caterina da Siena; 1347-1380 in “Dialogo della Divina Provvidenza”, cap.124)
“Tutti sodomiti, uomini e donne moriranno su tutta la terra, secondo quanto ricordò San Gerolamo commentando il salmo: “E’ nata una luce per il giusto , per evidenziare che Colui che stava nascendo veniva a riformare la natura e a promuovere la castità”. (san Bonaventura 1217-1274)
“Quell’orrendo crimine per colpa del quale le città corrotte e oscene vennero bruciate dalla Divina condanna, macchia di acerbissimo dolore e scuote fortemente il nostro animo, spingendoci a reprimere tale crimine con il massimo zelo…pertanto…stabiliamo che qualunque sacerdote o membro del clero sia secolare che regolare di qualunque grado e dignità che pratichi un così orribile crimine…venga privato di ogni privilegio clericale, di ogni incarico, dignità e beneficio ecclesiastico, e poi una volta degradato…venga subito consegnato all’autorità secolare , affinché lo destini a quella pena, prevista dalla legge come opportuna punizione…” (San Pio V,in “Horrendum illud scelus” , 30 agosto 1568)
“Questi peccati – spiega il Catechismo – si dicono gridare al cospetto di Dio, perché lo dice lo Spirito Santo e perché la loro iniquità è così grave che provoca Dio a punirli con i più severi castighi” (San Pio X nel suo “Catechismo” del 1910 al n. 967)
“Basandosi sulla Sacra Scrittura che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la tradizione ha sempre dichiarato che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati. Sono, infatti, contrari alla legge naturale, precludendo l’atto sessuale il dono della vita, e non sono frutto di una vera complementarietà affettiva e sessuale. Non possono essere approvati in nessun caso.” (Catechismo della Chiesa cattolica del Beato Giovanni Paolo II n.2357)
“Secondo l’ordine morale oggettivo, le relazioni omosessuali sono atti privi della loro regola essenziale e indispensabile. Nella Sara Scrittura esse sono condannate come gravi depravazioni ed anzi vengono presentate come funesta conseguenza del rifiuto di Dio…gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati…non possono in nessun caso ricevere una qualche approvazione” (Card. Joseph Ratzinger – Congregazione per la Dottrina della Fede, “Persona Humana” n.8).
Risponde ironico l’avvocato Scopetani: “Tranquillo, Rigoletto, in Seminario non corrono codesto pericolo , questi testi è da un pezzo che sono stati messi al bando – molti addirittura, essendo scritti in lingua latina, non sono stati letti neanche dai docenti che ignorano, insieme ai loro discepoli, facendosene anche un vanto, il latino – oggi i Maestri son altri : don Gennari , Don Milani e don Ciotti, quello che sfrutta la povera gente e dopo la prende a sberle e pedate, don Gallo, ai cui funerali il Cardinal Bagnasco ha dato, pubblicamente, la Comunione al sodomita Luxuria, don Farinella e don Mazzi, il pagliaccio che si esibisce nei programmi televisivi, e , comunque, aspetta che termino io, con un’altra citazione, che manda in soffitta, o, se preferisci, in cantina, Santi, papi, concili e Sacra Bibbia, eccola:
“Chi sono io per giudicare ” (Francesco , attuale “vescovo di Roma”- 2013 in risposta alla domanda di un giornalista sugli omosessuali)
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L’Erminia mi regalò, l’altra sera, l’ultimo numero de “La Voce di Padre Pio” (N. 42 Anno XII- 27 ottobre 2013); ne aveva avuti una quarantina da una suora di Ognissanti che glieli consegnò, in lacrime, raccomandando: ” Lo regali pure: questo giornale che aveva tantissimi abbonati, che i nostri fedeli prendevano in fondo alla chiesa, non può essere più diffuso, è stato soppresso in odio alla Chiesa e alla sua Dottrina…dal Komissario del Soviet in accordo con il nuovo capo il p. Giordano Bruno Alfonso Giuda…lo regali perché padre Pio tocchi ancora qualche cuore… e lo converta”
A sera, stanco, sulla mia poltrona apro questa rivista e leggo:
“Sono i frutti della sofferenza che dimostrano il valore e la preziosità della stessa sofferenza, quando è accettata con generosità, e viene offerta con amore sacrificale per il bene grande da ottenere. Se la sofferenza, infatti, come dice con chiarezza p. Pio: “dà gloria a Dio, salva le anime, libera quelle del Purgatorio”, chi potrà mai negare che essa sia una cosa davvero grande?”
Già , in queste parole sembrava che già fosse delineata la “sofferenza” che diabolicamente verrà, poi, inflitta ai membri di un Ordine affidato alla Beata Vergine che hanno non il diritto, ma il dovere, di combattere – sia pur con sofferenza – la buona battaglia per la salvezza delle anime, una battaglia fatta per la Verità, ossia per Cristo che è la Via, la Verità e la Vita.
8 commenti su “La chiacchierata domenicale… questa volta, di lunedì – di Rigoletto Corsini”
una legge idiota ? No e’ una legge delinquenziale. Non in linea con la Costituzione peche’ un problema cosi’ grave per la societa’ andrebbe comunque messo ai voti. Ero scettico sulla presenza di Satana. Ma adesso tale presenza la avverto su certi politici.
Basta chiamare matrimonio una che dovrebbe, ancorche’ delinquenziale, essere chiamata unione. E dare in affidamento dei bimbi a questi e’ inconcepibile e ci ispira lo schifo più profondo. Più che mai dobbiamo impugnare il Crocifisso e fermare Satana
Caro dottore, mi associo su tutto meno che sulla caustica (tanto più caustica quanto meno commentata) critica alla citazione delle parole di Papa Francesco: chi sono io per giudicare. Personalmente preferisco interpretarla alla luce della Prima Corinzi 5,12, ove Paolo scrive:” Tocca forse a me giudicare quelli di fuori? Non sono forse quelli di dentro che voi giudicate? Quelli di fuori li giudicherà Dio”. Se interpretiamo la frase di papa Francesco al modo di Paolo, il giudizio si ribalta completamente. La difficoltà sarebbe rinviata al come conciliare l’insistente richiamo di Papa Francesco alla misericordia con questa esclusione dei portatori di questo osceno peccato dalla compassione per i peccatori che deve guidare il cristiano. Io credo e voglio sperare che l’interpretazione paolina sia la più condivisibile e giusta. La sodomia è un peccato talmente grave che chi lo commette si pone fuori dalla natura umana e il solo giudice che può scrutare sino in fondo la profondità devastante di questa colpa e di come essa sia penetrata nella psiche e nella volontà del peccatore e quale rovina essa abbia provocato nella personalità di chi di essa si fa schiavo può essere soltanto Dio. La Bibbia da lei citata ci pone su questa strada. Quelle persone angeliche che invitarono Lot ad andare via da quella città gli consigliarono, in sintesi, di non preoccuparsi di giudicare le azioni di quelli e la sua proposta (di Lot) di voler lui stesso o le sue figlie accondiscendere alle morbose e schifose voglie di quei peccatori ossessionati pur di risparmiare quegli ospiti inviati da Dio. Se ne vadano da quella città e basta. Al resto penserà Dio e il Suo giudizio sarà quel che la Bibbia ci narra della distruzione delle due comunità. MI sforzo, caro dottore, di interpretare sempre dalla parte giusta certe frasi alquanto dubbie e ostiche da interpretare di Papa Francesco. Per me un cattolicesimo, anzi un Cristianesimo, senza Papa non è più tale, perché se viene a mancare la roccia sulla quale poggia la Chiesa, rischiamo di andare fuori strada. Ce ne da conforto la stessa storia dei papi. I suoi due concittadini, Leone X e Clemente VII, Medici ( non come lei) entrambi, non brillarono certo per prudenza e senso della misura nelle loro azioni umane. Non furono eretici ma nemmeno esemplari. Eppure non fallarono in materia di ortodossia. La stessa cosa potrebbe dirsi di papa Liberio: cedé all’imperatore Costanzo per pusillanimità e nostalgia sottoscrivendo un accordo di scegliere il male minore (Ah, come è attuale per certe tematiche odierne!) per addivenire ad una pacificazione generale. Firmò per scelta del male minore, ma non ammise che quel male fosse bene. Ci sono altri esempi ma non è il caso di approfondire, perché mai la sostanza della fede fu messa in discussione. Mi perdoni la lungaggine e mi tenga sempre per un suo entusiasta estimatore.
Grazie a Cesaremaria Glori per quella puntualizzazione che si riferisce alla Prima Corinzi 5,12 e per quel suo credere e sperare che, riguardo al “chi sono io…” l’interpretazione paolina sia la più condivisibile e giusta. Ci fa tutti un po’ riflettere sulle perplessità che con sincero dolore esprimiamo da tempo. Ma è di questi giorni un’altra espressione -rivolta ai rifugiati che ricevono aiuto e assistenza dalla parrocchia del Sacro Cuore- che ci lascia un po’ sospesi: “…il Papa è un uomo, un uomo ‘qualunque’ e ha le sue sofferenze…”. Il Papa è dunque un uomo qualunque? Questa umiltà che però travalica il ruolo e questo sminuirsi di fronte a chi chiama i cristiani “infedeli”, sono recepiti nel senso giusto, quello che sicuramente il Vescovo di Roma voleva intendere, o in altra maniera? E dunque mi sorge questo pensiero: A che valsero i morti eroicamente a Lepanto?
Carissimo amico,che ne dice se andassimo sotto le balconate dei”nostri” cattocomunisti per fare questa serenata:=Cortigiani vil razza dannata,per qual prezzo vendeste il mio bene,a voi nulla per la carega ( sono veneta ) sconviene……etc.etc. Cordiali saluti Itala
Però andrei anch’io a manifestare in favore della famiglia e contro varie schifezze . Anche a me piacerebbe fossimo solo cristiani perfetti senza alcuna macchia, ma purtroppo non siamo così. Certamente non mi accompagnerei con beliar per difendere le sante cose di Dio,fosse solo per il fatto che il Signore vomiterà dalla sua bocca i tiepidi:” Poichè non siete ne’ caldi ne’ freddi sto per vomitarvi dalla bocca “ap.3 .Combattiamo la buona battaglia tutti insieme,per la gloria di Dio e per la salvezza delle genti. Ancora saluti Itala
Per spiegarmi meglio; se tale manifestazione fosse stata organizzata dal quel ” Bonino Giacinto Panellone Belfagorre ” certamente non andrei. Ciao ciao I.
Ogni volta che da S. Marta escono dichiarazioni imbarazzanti, i normalisti si affrettano a precisare che esse sono state travisate dalla stampa laicista.
Mi prermetto di osservare quanto segue: 1) Si può travisare solo ciò che è travisabile; 2) Se ci si accorge che le proprie parole sono soggette a essere travisate, si deve usare particolare prudenza nel parlare; 3) “absit iniuria verbis”, ma questo atteggiamento mi ricorda quello dei berlusconiani “doc”di fronte alle polemiche spesso suscitate dalle esternazioni del loro leader: poverino, sono gli altri che non capiscono o travisano le sue parole.
parole sante corradino ed elsa! non si deve manifestare insieme con screditanti buffoni!