di Irma Trombetta Marzuoli
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Vorrei giocare in nazionale! Centravanti.”
“Anni? Carriera sportiva?”
“Quarantotto! Mai fatto sport, muscoli zero, mai toccato un pallone.”
“Lei non ha i requisiti”
“Mi sento un centravanti di sfondamento!!”
“Altezza e peso…”
“1.70, 55 chili”
“Guardi, lei non sfonda nemmeno un muro di moscerini”
“Lei è discriminatorio. Io mi sento fortissima!”
“Ma lei non lo è e poi, anche se lo fosse, questa è una squadra maschile e si gioca al massimo fino a 35/38 anni”
“Cambiamo le regole!”
“Le regole hanno un senso! I ragazzi dello stesso sesso e della stessa età hanno forze equivalenti. Possono giocare assieme garantendo spettacolo nella sicurezza. Immagini cosa accadrebbe se un ragazzone di 1.90, di 25 anni, le desse una spallata!”
“Faranno una legge perché tutti e tutte possano entrare e giocare nel ruolo per il quale si sentono nati/e!”
“Ma così distruggerete la squadra, il campionato e lo sport del calcio! Sarà un disastro per voi che non siete pronte e … per tutti! Che ci faccio con una squadra di signore vicine ai cinquanta che vogliono giocare contro giovanotti allenati e ventenni?!Impedirete anche a loro di giocare come si deve!”
“Caro mio, quel che conta è il desiderio, la passione! Io desidero essere quello che sento di essere: centravanti di sfondamento!!! E’ da quando avevo cinque anni che so di esserlo!!!”
“No signora, ci vogliono le caratteristiche fisiche e mentali per fare il giocatore. Non basta volerlo essere!”
“Io giocherò lo stesso”
“Lei non giocherà. Io glielo impedirò, la società calcistica le dice di no per tutelare lei e se stessa”
“Lei mi odia!”
“No, le voglio bene. Le impedisco di fare quel che non può fare, semplicemente perché la sua natura di donna di mezza età non glielo consente! Le impedisco anche di portare un gran danno alla società che rappresento.”
“Mi vestirò da giocatore di calcio, da centravanti di sfondamento e così lo sarò…sarò, con i miei calzoncini e la maglia, uno sportivo di prim’ordine, un centravanti di sfondamento della nazionale!”
“No, lei sarà sempre una signora di quarant’otto anni. Sarà una signora travestita da centravanti di sfondamento!”
“Mi ci vesto! Lo sono!”
“Pronto???Si, mi passa il reparto di psichiatria? Ho qui un’amica …”
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12 commenti su “La discriminazione spiegata ai miei figli – di Irma Trombetta Marzuoli”
Grandiosa! Talmente ovvio che farà sorridere anche i gay. ……….. O No? No, hai ragione: troppo tristi per lasciarsi vincere dall’amore, quello Vero. Non potrebbero, perchè, come te, davanti all’evidenza dice la Verità.
Hahahaha bellissimo.. Attuale soprattutto..
Ben detto!
In effetti sono tante le discriminazioni ancora presenti nella società, non è proprio giusto. A me, ad esempio, piacerebbe fare l’astronauta, ma la Nasa non mi prende in considerazione. Perché ad altri sì e a me no? Non ho anch’io gli stessi diritti della Cristoforetti? E’ un’ingiustizia, però. Propongo una legge contro l’astrofobia.
Invece non ho mai pensato di fare il ministro o il presidente del consiglio, anche se mi hanno detto che di questi tempi ci sarebbero buone possibilità; pare che per questi ruoli non servano qualifiche, selezioni, competenze. Non parliamo poi di valori, servizio, bene comune o quant’altro di simile: questi sì, hanno preso il volo e non si sa più a quale quota orbitino lontano dalla terra.
Dimenticavo il presidente della repubblica…
Condivido……
Fantastico!
considerando che in Occidente s’è perso il senso della realtà qualcuno potrebbe veramente controbattere a questo articolo…adducendo il fatto che il campionato -scapoli VS ammogliati- esiste (in surroga) a quello ufficiale e nel rispetto dei “desideri” di chi vuole giocare a calcio, nonostante i pervenuti limiti d’età e rischio cardiaco, e sulla base di questo magari anche tentare una proposta di legge riguardante il “matrimonio” di coppie gay! Pensate se “succedesse” una cosa del genere! Sarebbe tutto possibile…anche situazioni di gay sposati e con figli surrogati! Veramente da clinica psichiatrica. Per fortuna noi viviamo in un paese dove, calcioscommesse a parte, le regole del calcio professionale sono cosa ben chiara…o no?!
Cara Irma, il problema sta nell’epilogo: con la perversa mentalità comune corrente probabilmente lo psichiatra asseconderebbe, giustificherebbe e difenderebbe il “travestimento”!
Splendido articolo!
non si cammina piu’ rettamente con una propria natura pulita, tutto viene cambiato, tutto viene stravolto dal mondo che troviamo, e dalla nostra natura corrotta concepiti nel peccato originale, molti politici si considerano cattolici, e mettono in pratica riforme contro natura, non pensano che vanno a colpire e a stravolgere la psiche dei loro figli, dei nostri figli, vivere in questo mondo per loro le cose normali diventeranno anormali, e quelle ANORMALI diventeranno normali, tante volte anche gli psichiatri sono matti di loro, pensando ci curare distruggono, come i medici, come i politici, nelle scuole, viene a mancare la grazia Santificante nelle menti
PACE E BENE
Semplicemente FANTASTICA!
Chiara, incisiva, sintetica e divertente!
Soprattutto applicata a certe unioni di oggi
COMPLIMENTI!
Davanti a certi articoli, e pensando a certe donne nelle alte sfere della politica, scorfane tanto sono tristi e antipatiche, un solo commento sorge spontaneo: “IRMA FOR PRESIDENT!” Non si offenda, viste le sue simpatie politiche che ho verificato nella rete, se Mussolini avesse usato questo stile anziché i manganelli, probabilmente avremmo ancora le piazze a lui intitolate. Non dico che l’umorismo basti a governare, ma mostra impietoso la verità. E non è poco!
La signora 48 enne sfugge alla camicia di forza e si fionda in pantaloncini dentro lo stadio, una palla dell’avversario (25enne muscoloso ed agile)la prende in piena faccia, la signora barcolla e si acascia sul campo, fine di una carriera calcistica.
Grazie Irma per l’ironia, diretta intelligente e gradita, che però lascia al tema cui si riferisce tutta la sua tragicità. Questa gente purtroppo non si sente un centravanti di sfondamento, ma Dio. Un nuovo Dio di una nuova religione fatta di sentimentalismi e non di sentimenti, non di alto e duraturo sentire ma di un sentire alla moda del momento. Quale e che vittoria di amore è quella che vince sui diritti del più indifeso degli esseri, il più piccino. Io voglio, io desidero, io ho diritto…NO, NON AVETE NESSUN DIRITTO SULLA NASCITA DELLA VITA DEGLI ALTRI, nessun diritto di stravolgere il naturale bisogno di un bambino di voler sentire il profumo della mamma che lo ha concepito tenuto in grembo e partorito. Vogliono spezzare il più nobile e sacro vincolo di sangue. Più spietatamente di voi, cari uomini e donne pieni di diritti reali di godimento delle vite degli altri, sarà la natura di Dio che saprà ritorcersi contro di voi ferocemente con la legge del contrappasso.