di Antonio Socci
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Il pellegrinaggio di papa Bergoglio a Redipuglia, sacrario delle vittime della Prima guerra mondiale, è un evento ricco di significati. E non può essere ridotto a un generico e scontato appello alla “pace nel mondo”.
Anche perché i suoi toni sono stati drammatici: “forse si può parlare di una terza guerra combattuta ‘a pezzi’, con crimini, massacri, distruzioni…”.
E’ un avvertimento che somiglia a un cupo presagio e non può lasciare indifferenti. Anche perché è la seconda volta in pochi giorni che parla di “terza guerra mondiale”. C’è di che riflettere.
Già Benedetto XVI, nella sua prima udienza generale, il 27 aprile 2005, aveva spiegato la scelta di quel nome proprio con un sorprendente richiamo storico alla Grande guerra: “Ho voluto chiamarmi Benedetto XVI per riallacciarmi idealmente al venerato Pontefice Benedetto XV, che ha guidato la Chiesa in un periodo travagliato a causa del primo conflitto mondiale. Fu coraggioso e autentico profeta di pace e si adoperò con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell’armonia tra gli uomini e i popoli, profondamente convinto che il grande bene della pace è innanzitutto dono di Dio, dono fragile e prezioso da invocare, tutelare e costruire giorno dopo giorno con l’apporto di tutti”.
C’era, in quel richiamo storico di Ratzinger (un papa di straordinaria sapienza) una precisa filosofia e una teologia della storia. Infatti siamo adesso alla conclusione di un tragico ciclo che è cominciato esattamente cento anni fa.
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CENTO ANNI NERI
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Il 1914 ha rappresentato davvero l’apertura del vaso di Pandora, quello che nella mitologia greca conteneva tutti i mali che presero a dilagare nel mondo. Da allora i demoni (non solo quelli dostoevskjani) scorrazzano sul pianeta.
E’ infatti nel 1914 – esattamente cento anni fa – che scoppia la Prima guerra mondiale, il primo conflitto globale che fa un numero terrificante di vittime, che devasta la koiné europea e che provoca la rivoluzione bolscevica in Russia, con tutte le conseguenze tragiche che sappiamo per la diffusione del comunismo nel mondo (centinaia di milioni di vittime).
Quella guerra provoca pure l’avvento del fascismo in Italia e – poco dopo – l’avvento del nazismo in Germania. Quindi consegna il mondo ai totalitarismi più satanici e pone le premesse della Seconda guerra mondiale. Con la Shoah, l’atomica e tutto quello che ne segue.
Tutto comincia nel 1914. E solo la Chiesa se ne rese conto. Il papa san Pio X l’aveva più volte “profetizzato” dicendo ai collaboratori, che lo hanno testimoniato: “verrà il Guerrone” (in effetti venne chiamata la Grande guerra). E quel papa santo morì di crepacuore un mese dopo lo scoppio del conflitto.
In quella follia generale che scosse l’Europa, solo la voce della Chiesa, col suo successore, Benedetto XV, eletto proprio nel settembre 1914, si alzerà per avvertire l’umanità del baratro in cui stava precipitando.
Egualmente tutti i papi del secondo Novecento metteranno in guardia l’umanità da una sorta di grande botto finale, da un’indicibile catastrofe nucleare.
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DIRITTO ALLA VITA
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Per il Magistero della Chiesa il fondamento della pace è la difesa del valore della vita umana e dei diritti dell’uomo. Valore minacciato dai totalitarismi e dai fondamentalismi.
Ma oggi anche da una “dittatura del relativismo” che dilaga fra le élite politiche e intellettuali d’Occidente. E che rende smarriti i popoli. Cosicché sono senza bussola, confusi perfino nei buoni sentimenti. Lo si vede pure nelle notizie di cronaca e di costume.
Questa settimana – per dire – è passato nell’indifferenza generale il massacro di tre suore italiane in Burundi, a fronte della tragedia nazionale ancora in corso per la morte (accidentale) di un orso in Trentino.
Un fenomeno collettivo che impressiona ancora di più se confrontato con la freddezza generale verso il massacro in corso di migliaia di esseri umani (specie di cristiani) in diverse parti del mondo.
D’altronde si assiste da decenni a una progressiva svalorizzazione della vita umana anzitutto – quel che è più grave – nelle legislazioni degli stati. Cominciarono gli stati totalitari. Poi seguiti dalle democrazie.
Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI avevano molto chiaro questo avvelenato lascito del Novecento e lo legavano indissolubilmente ai temi della pace e della guerra.
Insieme ai pontefici, Madre Teresa di Calcutta – che nelle periferie esistenziali ha vissuto tutta la vita – ha ripetuto per anni che “l’aborto è la peggiore minaccia alla pace nel mondo”.
Se guardiamo alle statistiche è difficile darle torto: 50 milioni di aborti ogni anno. Un numero di vittime pari a quelle della Seconda guerra mondiale. In trent’anni sono almeno un miliardo le vite umane spazzate via (e altrettante le madri ferite da questa pratica per l’indifferenza del mondo).
La Chiesa, fino a Benedetto XVI, ha gridato con tutta la sua forza per risvegliare le menti e i cuori di fronte a tale ecatombe. E ha pure rivendicato con forza il diritto alla libertà religiosa nei regimi totalitari o fondamentalisti.
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DEVIAZIONE
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Invece Bergoglio ha completamente cambiato strada. Ha dichiarato (Corriere della sera, 5 marzo 2014) di non capire la “non negoziabilità” della battaglia sulla vita, che è la base di tutti i diritti umani e della pace.
E nell’intervista con padre Spadaro ha rappresentato addirittura come “ossessionata” la Chiesa che insiste su questi temi. Poi ha messo la sordina alla richiesta di diritti umani e libertà religiosa verso i regimi islamici o comunisti.
E’ una svolta che nella Chiesa sta producendo fra i fedeli molto smarrimento. E ha provocato curiosi fenomeni di repentina “conversione” al bergoglismo fra ecclesiastici e intellettuali.
Uno dei casi più sorprendenti riguarda un influente “opinion leader”, padre Livio Fanzaga, storico direttore di Radio Maria dai cui microfoni tuona da anni su posizioni che lui stesso ha sempre definito ratzingeriane (“In teologia seguo l’ortodossia cattolica di Ratzinger”, 29 giugno 2009).
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IL CASO FANZAGA
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Fino a pochi mesi fa ha tuonato contro quegli ecclesiastici che non seguivano la battaglia della Chiesa sui “principi non negoziabili”. In un libro scritto l’anno passato, ma uscito a gennaio di quest’anno, ancora tuonava, col suo stile colorito, contro la “falsa pace” scrivendo:
“Il Diavolo prospetta la pace universale in cambio – per esempio – della resa sui valori non negoziabili, sostenendo che non serve continuare a discutere e far polemiche, quando basterebbe dar via libera a ogni ideologia a sostegno di aborto, divorzio, eutanasia, matrimoni omosessuali, etc per vedere realizzata finalmente la concordia tra gli uomini. In questo contesto, come reagire? Occorre essere intransigenti, non scendere a compromessi con la verità del Vangelo, essere luce del mondo e sale della terra, annunciando sempre e ovunque che solo Cristo è la nostra pace e che senza Dio non c’è via per la vera pace nel mondo”.
Padre Fanzaga aggiungeva pure una notazione che – letta oggi – si potrebbe interpretare come una durissima critica di Bergoglio:
“Stiamo dunque attenti ogni volta che ci battono le mani o ci fanno i complimenti, perché potremmo forse aver imboccato la strada della falsa pace, fatta di falso ecumenismo, di compromesso, di silenzi e tradimenti della verità. In fondo, è Gesù stesso che ci offre nel Vangelo un criterio di verità, preannunciando: ‘Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi’ (Gv 15,20). Se saremo perseguitati, sapremo che staremo camminando sulle orme di Cristo, nella verità”.
Tuttavia non sono più questi i toni che si sentono sulle frequenze della radio cattolica più ascoltata. Il suo direttore sembra sia diventato di colpo un entusiastico sostenitore della via di Bergoglio.
Se sarà confermato questo venire meno della Chiesa, nella difesa della vita e dell’uomo, sarà una svolta epocale. Tragica per tutti.
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fonte: Sito dell’Autore
45 commenti su “La pace “politically correct” di Papa Bergoglio – di Antonio Socci”
L’ho ascoltata radio Maria per tanto tempo: dall’11 ottobre 2013 l’ho tolta dalla presintonia di ogni radioapparecchio che ho abitualmente sottomano, anche se qualche voce da ascoltare c’era e c’è ancora. E mi dispiace, ma mi consola il fatto che continuo a voler bene alla Madonna.
Dalle mie parti si dice che prima di conoscer bene qualcuno, bisogna mangiare assieme un sacco di sale.
L’atteggiamento e il modo di comportarsi di Don Livio Fanzaga, secondo me, discende dalla sua volontà, più che un desiderio, che la Chiesa dichiari come vere e reali le apparizioni della Vergine a Medjugorie;
tutta una vita e un’opera fondata sulla veridicità delle apparizioni, una Radio diretta a tale fine, lo costringono ad attaccare i buoi dove vuole il padrone; guai a mostrarsi critico nei confronti della gerarchia, il rischio di finire come a Fatima, dove le richieste della Santa Vergine sono rimaste di fatto inascoltate per l’inerzia della Chiesa, non lo preoccupa, quello che teme è una dichiarazione negativa o parziale che possa smentire tutti i suoi pronunciamentii.
Triste a dirsi, ma penso che sia così
Siano pienamente d’accordo con Marco Gori. Oramai penso non ci sia nessun conduttore a Radio Maria che si possa definire cattolico. Grazie ad Antonio Socci per il suo ottimo articolo.
Esatto. Sa bene che se si arrivasse a un pronunciamento negativo su Medjugorje dovrebbe chiudere baracca e burattini.
Comunque non credo che con Bergoglio questo rischio sia reale , date le manifeste aperture verso pentecostali, carismatici ecc. e la evidente incapacità o non volontà di affrontare temi dottrinali, forse con Ratzinger sì. Socci finge di ignorare la questione.
Bergoglio non crede alle apparizioni di Medjugorje, questo l’ha fatto capire molte volte. Ha dichiarato però di voler cedere tutto il “pacchetto” -Medjugorje al Rinnovamento carismatico, perchè non gli piace affatto (parole testuali) la gestione che c’è là. La gestione è quella dei francescani. Il Rinnovamento, per la grande attenzione che Bergoglio gli ha dato, lo adora. Anche secondo me si potrebbe non arrivare a un pronunciamento negativo su Medjugorje, ma solo per motivi strategici, cioè per tenersi buoni i carismatici, grandissimi fans di questo pontificato.
Se è vera la storia del “pacchetto” si tratterebbe di un altro outsourcing della fede nei confronti dei movimenti, a scapito dell’unità ecclesiale e della possibilità di dirimere il vero dal falso.
Caro Antonio Socci, lei è uno dei miei autori cattolici preferiti, anche se per un po’ di tempo ho temuto che si fosse ritirato dall’agone del confronto rigoroso sui “valori non negoziabili”, così invisi al VdR (ero rimasto fermo al suo “Il 4° segreto di Fatima”). Da qualche tempo, però, la rileggo deciso, determinato ed energico, con grandissimo mio piacere. Giorni fa ho fatto una mail al caro Padre Fanzaga (a lui personalmente), chiedendo il perché della scomparsa della sua trasmissione del sabato sera: mi ha risposto che lei si era ritirato per motivi di lavoro e di famiglia (nessun riferimento alle sue recenti prese di distanza dalla linea pastorale bergogliana); spero tanto che sia davvero così, e che non ci sia stata un’altra epurazione. Comunque io non sono più ascoltatore di Radio Maria, né lettore dei libri dell Fanzaga (che tanto mi hanno appassionato in anni precedenti), così come da diversi anni ormai non leggo più Famiglia Cristiana (?).
Grazie ad Antonio socci per aver sollevato ancora una volta il velo del pacifismo, per mostrare il compromesso col mondo che esso nasconde. Ho avuto l’onore di lavorare in quelle zone e posso capire lo sconcerto delle istituzioni militari presenti a Redipuglia, ( c’era pure lo stendardo di Gorizia) di fronte alle dichiarazioni di Papa Bergoglio. Ancora una volta, egli ha dimostrato di non conoscere la nostra storia: il sacrario di Redipuglia è un monumento alle virtù civili che gli italiani di allora dimostrarono combattendo con dignità quella guerra terribile. Che sia stato un macello folle ed inutile, ne conveniamo. Ma non si può dire A REDIPUGLIA, dove le pietre proclamano PRESENTE, con buona pace dell’impatto ambientale. Non trova, caro Socci, che ci sia una retorica appropriata per ogni circostanza e che in questo caso il papa gesuita non si è dimostrato all’altezza dell’evento? Con amicizia, le auguro buon lavoro.
Complimenti vivissimi a Socci che, come al solito, centra perfettamente il bersaglio. Padre Livio, come molti, tiene più alla cadrega che ai valori veramente cattolici. Preghiamo molto e, ciascuno nel suo piccolo, facciamo capire il nostro dissenso nei confronti dei pastori: soprattutto di quello più in alto.
Guardi che la posizione del papa sulla guerra, specie di questa ennesima guerra voluta dagli USA è probabilmente il miglior aspetto di Bergoglio. Guarda caso ora è nel mirino dell’ISIS
Che non sia un doppio gioco dell’ISIS e dei suoi sostenitori OCCULTI E NON, TRA CUI MOLTI UOMINI DI CHIESA E CRISTIANI PROGRESSISTI.’
Macchè nel mirino dell’ISIS! viene da ridere a leggere certe notizie sui quotidiani, palesemente false e che servono a manipolare coscienze ed emozioni nel popolo!!
“La pace oggi è minacciata dall’aborto, che è una guerra diretta, un’uccisione compiuta dalla stessa madre. Anche il bambino non ancora nato è nelle mani di Dio. L’aborto è il peggior male e il peggior distruttore della pace. Noi non ci saremmo se i nostri genitori non ci avessero voluto. I nostri bambini li abbiamo desiderati e li amiamo. Ma che ne è degli altri milioni? Molti si preoccupano dei bambini dell’India e dell’Africa, che muoiono di fame e malattie, ma milioni muoiono per espressa volontà delle madri. L’aborto distrugge la pace: se una madre può uccidere il proprio bambino, che cosa impedisce a me di uccidere voi e a voi di uccidere me? Niente”
Beata Teresa di Calcutta nel ricevere il Premio Nobel per la pace, Oslo,10/12/1979
Un bambino lo si può uccidere in molti modi, sia quando è ancora un embrione o un feto nell’utero materno, sia quando è già venuto alla luce e ha ormai compiuto 3 anni, 6 anni, 12 anni: ci sono luoghi, anche in Italia, dove i bambini vengono educati al male, viene loro mostrata solo violenza e corruzione, oppure vengono abusati in molti modi. Anche questo è ‘aborto’, forse anche peggio, perché distrugge il progetto che Dio ha sulla creatura deviandola nel male. Non possiamo continuare a pregare con un solo occhio aperto e fare discriminazioni fra ‘poveri’. I bimbi che soffrono non sono solamente in Cina, in Africa, in India, sono a pochi chilometri da noi e non ce ne accorgiamo. Non basta avere il pane in tavola, perché Gesù disse che l’uomo non vive di solo pane. Mi auguro che qualcuno si unisca alle mie preghiere (quando ancora ho la forza di pregare) per i bambini di tutti i ‘Terzi mondi’, senza dimenticare quelli che nascono nei quartieri degradati e malsani delle nostre città italiane.
Intendere e annunciare la pace soltanto come assenza di guerra non è cattolico!
La Chiesa (o almeno una parte di essa) non smetterà mai di difendere la vita umana, dal concepimento alla morte naturale, per 2 motivi: 1)Il quinto COMANDAMENTO è di origine Divina, appartiene al Depositum Fidei e pertanto non può essere abolito da nessuno; 2)innumerevoli atti di Magistero condannano l’aborto, fra cui una dichiarazione EX CATHEDRA di Giovanni Paolo II (dichiarazione di tipo definitivo e quindi altrettanto infallibile e irreformabile di una di tipo definitorio).
Quindi la dottrina sull’aborto non potrà essere cambiata, al massimo il papa e gran parte dei consacrati smetteranno di predicare contro di esso (cosa che di fatto sta già avvenendo) ma ci saranno sempre dei laici e dei sacerdoti che suppliranno a tale mancanza, nonostante le persecuzioni del mondo e le irrisioni del Galantino di turno: la profezia della Chiesa potrà ridursi moltissimo ma nessuno riuscirà mai ad annullarla!
il fatto è che non si rendono conto che la guerra è uno stato naturale nel quale vive il cattolico, come può essere dunque che la pace si ottenga solo con il cessare la guerra? la pace si ottiene con il combattere la buona battaglia, nel senso di combattere contro i propri vizi, le proprie debolezze, il combattere contro lo spirito del mondo, contro le legioni infernali, la pace si ottiene nel restaurare tutto in Dio come ci diceva S.Pio X, cioè fare ogni cosa prima di tutto per la maggior gloria di Dio. Così si ottiene la pace, che è poi la pace dei santi, che in realtà non sono mai stati in pace nel senso oggi inteso, ma portando le loro croci il loro cuore era invaso di delizia.
Possibile che persino il Vicario di Cristo abbia perso il significato di pace?
Solo che quella stelle e striscie è molto lontana dall’essere la “buona battaglia”. Fosse per gli USA la terza guerra mondiale con le continue provocazioni alla Russia sarebbe dietro l’angolo
Concordo che la buona battaglia non sia sotto lo stendardo USA, ma solo sotto quello di Gesù, certo comunque non si trova nemmeno sotto lo stendardo arcobaleno.
Padre anzi San Pio da Pietrelcina diceva che se per un solo giorno si smettesse di fare aborti cesserebbero tutte le guerre.
Sembra che tutto contribuisce alla creazione dell’ONU delle religioni…poveri noi…ci sarà pace solo quando l’ONU militare avra’ portato la guerra ovunque….
http://www.appuntiitaliani.com
Bravissimo Socci! Non sapevo che anche la trasmissione del sabato sera di Socci a Radio Maria sia spirata. Non l’ascolto più da mesi e invito tutti quelli che ancora lo fanno a smemorizzare la sintonia delle frequenze di questa radio. Non serve scrivere email a Padre Livio, l’ho fatto anch’io pochi mesi fa per protestare (gentilmente) per la fuoriuscita di Gnocchi, Palmaro e De Mattei; Fanzaga non risponde perché non accetta il contraddittorio; almeno quello dei suoi ascoltatori e dei suoi tanti ex ascoltatori.
Gli aborti provocano la morte di un essere umano prima che possa essere battezzato, inoltre provocano all’embrione (o al feto) sofferenze atroci se vengono eseguiti dopo il secondo mese (c’è già il sistema nocicettivo ma non quello dell’analgesia), molto maggiori di quelle che proverebbe un bambino, un adulto o un anziano se fosse fatto a pezzi o corroso dai sali (sali che vengono anche ingeriti e corrodono quindi sia dall’interno che dall’esterno, provocando una morte lentissima e con sofferenze inimmaginabili; il tutto dura circa 24 ore)!
I bambini abortiti VIVI vengono lasciati a morire di freddo e di insufficienza respiratoria nelle sale operatorie, in preda al terrore, alla disperazione e fra l’indifferenza dei presenti!
Ma di tutto ciò Bergoglio non parla: è questa la MISERICORDIA BERGOGLIANA? Come fa Bergoglio a dormire sonni tranquilli?
Padre Livio dovrebbe soltanto vergognarsi per appoggiare una tale “pastorale” e per non aver parlato della marcia per la vita!!!!
Padre Livio, come la maggioranza dei Sacerdoti (purtroppo), vive in un orizzonte clericale, e perciò è entrato nella sindrome da terrore: il terrore di entrare nel mirino delle Gerarchie “finalmente non più costrette a fingere” (di non essere massonizzanti), e quindi di essere depennato, dall’oggi al domani
Di questi abominevoli, sacrileghi orrori è vietato parlare perché si contrarierebbe il potere dalla cui compiacenza derivano interessi enconomici enormi. Che importa se si adora mammona, l’importante è curare le “periferie”, tornare a far dir messa agli scomunicati, lavare i piedi il giovedi Santo a qualche musulmano, auspicare l’ecumenismo, organizzare partite per la pace e perché no, per l’occasione farsi pure una bella foto abbracciati a Wanda Nara.
Caro Diego, questi si ostinano ancora a volersi chiamare pastori di anime, ma in effetti non lo sono più, e forse non lo sono mai stati (cosa avranno insegnato loro in seminario i docenti modernisti? si ricordano il catechismo di San Pio X? ne dubito fortemente). In gioventù ho avuto un periodo di crisi, volevo quasi prendere la strada del sacerdozio, ma adesso ringrazio Dio di non averlo fatto; non ci sarei rimasto a lungo, a ricevere certi insegnamenti e ad obbedire a vescovi modernisti. Questo lo ho capito soltanto in seguito, quando ho avuto modo di documentarmi (dato il tempo a mia disposizione, una volta arrivato alla pensione), di conoscere cose che i preti ci ha tenuto nascoste per decenni. Pensi che il prof. di religione alle superiori ci diceva che l’inferno, come luogo, non esiste, è solo uno stato mentale, la privazione della presenza di Dio, ma io non ci ho mai creduto, memore del catechismo impartitomi da un prete in tonaca e con il Catechismo di San Pio X.
Caro Pascaliano, io alle superiori avevo una prof. di religione che negava i miracoli, compresi quelli di Cristo: la cosa più brutta di tutto ciò era vedere i miei compagni di classe che perdevano la Fede (quelli che ancora l’avevano)!
Alle medie avevo un professore di religione che diceva che all’Inferno c’è soltanto la privazione eterna di Dio ma nessuna sofferenza fisica.
Il modernismo sta corrodendo tutto e la degradazione dottrinale e morale degli uomini di Chiesa si riflette sulla società!
se ci si guarda attorno e si ascolta, si rimane sgomenti, pare che il mondo sia invaso da pazzi che delirano, il buon senso è partito e non si sa quando tornerà. Credo che oltre all’aborto che grida vendetta al cospetto di Dio assieme alla perversione contro natura spacciata per normalità, ciò che oggi ferisce il cuore del Buon Dio sia anche la presa in giro quotidiana di sua Madre. Cosa succede a Medjiugorie in questi anni se non uno svilimento della figura mariana? Le fanno dire cose insulse, addirittura eretiche, le fanno dare orari per le apparizioni come fosse una negoziante, e ci fanno soldi sopra. Non credo che il buon Dio tollererà ancora per molto che si offenda sua Madre. Per chi vuole essere fedele al buon Dio già il vivere dentro questa crisi della Fede e dei principi morali ,è un castigo pari al martirio, ma c’è chi invece gongola in questo silenzio di Dio e nel silenzio della sua Chiesa, per questo temo che il castigo non potrà solo rimanere un castigo spirituale.
Questo giudizio su Medjugorje è un qualcosa che davvero non capisco.
Non cerco di “dimostrare” Medjugorje, perché non tocca a me. Quello che non capisco è quale male faccia il pellegrinaggio là, e l’ascolto dei messaggi, al mondo cosiddetto tradizionalista.
Padre Livio ha avuto la molla per muoversi verso Medj. nel fatto di essere stato bambino a pochi chilometri dalle Ghiaie di Bonate, fra Milano e Bergamo: apparizioni mariane del 1944, con grandiosi segni esterni, cestinate come irrilevanti dal Vescovo diocesano mons. Bernareggi. In fondo la mentalità, specie dei Vescovi italiani, era ed è “Cara Madonna, per la pastorale ci siamo già noi”.
Solo a Siracusa (1953) la Chiesa reagì in modo completamente diverso. Chissà cosa avrebbe fatto se ci fossero stati dei messaggi?
Per un po’ non potrò rispondere – Saluti a tutti
Partendo dal fatto che Dio guardando i cuori può convertire ovunque, anche a Medjugorie, senza che ciò significhi che è grazie a tale luogo che uno si è convertito, ci sono alcune cose che dovrebbero già farci capire che qualcosa non va in quel posto: intanto la disobbedienza dei frati che nonostante siano stati sospesi continuano a fare ciò che gli pare nel santuario, poi partendo dall’inizio il fatto che i “veggenti” inizialmente si siano contraddetti più volte su ciò che avevano visto, il che sarebbe impossibile, nel senso che suor Lucia si ricordava perfettamente ciò che vide e sentì a Fatima anche dopo decenni, perchè quando vedi la Madonna o Gesù è impossibile dimenticare i messaggi o ciò che si è visto. Poi la Madonna non si scomoda per decenni per dire sempre le stesse banalità e la Madonna non può dire che c’è verità in ogni religione. Poi veggenti che subito dopo l’apparizione si mettono a fumare (parlo degli inizi).
Se la Madonna è apparsa a Medjugorjie, cosa che io credo anche dopo esserci stata, soprattutto dopo esserci stata, neanche la Santa Sede potrà negarlo, si tratta di ricordare che ‘Dio è padrone del tempo’. Chi crede in Medjugorjie deve cercare di dimostrare di amare davvero Cristo e seguirne le orme, costi quel che costi, cosa che purtroppo a me riesce molto difficile.
Non capisco per quale ragione Socci non abbia annoverato il liberalismo e la moderna democrazia, tra le disgrazie degli ultimi due secoli. La radice del male è la modernità, in tutte le sue declinazioni culturali e politiche. Inoltre fatico a vedere una rottura netta tra il pontificato di Bergoglio e quello dei suoi predecessori (da Giovanni XXIII a Benedetto XVI). La vera rottura è quella avvenuta tra i pontefici venuti dopo il Concilio Vaticano II e quelli che lo hanno preceduto. Bergoglio certamente colpisce sotto diversi aspetti: è impreciso, ambiguo, banale, inquietante. Ma si colloca perfettamente nel solco del Vaticano II. Egli rappresenta degnamente quel fronte progressista, per alcuni anni relativamente contenuto dai pontificati pseudo-conservatori di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. I quali, però, non si sono certo distinti per una vera opera di definitiva chiarificazione dei tanti gravi problemi causati dal Vaticano II, anzi …
Anche io sono perplesso per padre Livio
Ero un fervente ascoltatore di Radio Maria. Da un po’ di tempo mi sono raffreddato.(vedi le epurazioni avvenute). Però devo ammettere che di tanto in tanto mi prende di sintonizzarmi . Non nascondo che mi capita di ascoltare ancora diverse cose interessanti, seppure tra queste capitano atteggiamenti che mi “infastidiscono. Trovo saggio” prendere il buono”, ” lasciare il non buono”.
Secondo me ,senza l’enorme pubblicita fatta dai microfoni di radiomaria a medjugorje da padre livio, le “apparizioni” della gospa non avrebbero avuto quell’eco mediatico,che ha portato ingenti guadagni ai veggenti e a creare un network presente in ben 70 paesi nel mondo. In questi anni ci sono state altre presunte apparizioni e segni ( es..zaro a ischia, monte misma a bergamo, san damiano a piacenza, fontanelle a brescia ecc..), ma non avendo avuto un padre livio che le ha pubblicizzate , ben pochi le conoscono.
padre livio deve salvare tutto quello che ha costruito in questi 30 anni, e per paura di essere eliminato mediaticamente da ragione a tutte queste eresie massoniche illuministe(vedi onu delle religioni).
Preghiamo per lui .
Caro Franco,
condivido quello che Lei scrive, padre Livio ha paura!
Comunque la paura non è una scusa che giustifichi il tradimento della propria Fede, don Abbondio non è nè un modello da seguire nè qualcuno che possa essere giustificato!
Padre Livio ha promesso di appoggiare sempre il Pontificato, che il Papa sia simpatico o no, e dobbiamo capire questo voto che ha fatto, si trova ora di fronte a un dilemma di coscienza. Per noi è facile criticare, ma non siamo nei suoi panni, siamo laici. Ciò che mi sorprende di più è questo eccentrico pontificato di Bergoglio, il fatto che Benedetto XVI si sia ritirato, i presunti errori al conclave, un periodo di grande confusione, un periodo in cui non resta che affidarsi alla coscienza, consapevoli di poter commettere errori, in umiltà.
Grazie ad Antonio Socci per l’articolo; condivido tutto. Riguardo Radio Maria, sono d’accordo con quello che scrive Enzo; mentre per quanto riguarda Medjugorje, sono più che certa dell’ autenticità delle apparizioni essendo andata più volte in pellegrinaggio e avendo ricevuto personalmente grandi grazie. Sono anche certa dell’ autenticità dei messaggi che possono sembrare (forse) ad alcuni troppo semplici (?) ma in verità sono profondissimi. Sono le parole accorate della mamma che ama di amore immenso tutti i suoi figli (e siamo tutti suoi figli!).
Siamo nei giorni che seguono la Festa della Santa Croce. Nel 1985, in questi giorni, ero in pellegrinaggio a Medjugorje, e la Madonna aveva dato questo messaggio : “Pregate davanti alla Croce! Dalla Croce vengono grandi grazie.” Allora, ascoltiamola … lei vuole aiutarci!
Lei puo’ anche essere certa in cuor suo dell’autenticita’ delle apparizioni. Ma dobbiamo attenerci al giudizio della Chiesa, la quale non ha ancora dato parere definitivo.
Lasciando perdere le dietrologie sul perche’ e il percome della mancanza di questo parere definitivo, voglio concentrarmi sul fatto in se. E il fatto in se e’ questo: non c’e’ pronunciamento ufficiale che ci dice “constat de supernaturalitate”.
Il giudizio e’ pertanto ancora sospeso. Sia docile al Magistero e aspetti.
Ma è talmente ovvio che ancora non ci sia un pronunciamento ufficiale in fase di avvenimenti ancora in corso.
Proprio perchè un giudizio ufficiale è di per sè definitivo. Ma come può essere definitivo se si riferisce a dei fatti in corso ?
Per quanto quest’albero porti ottimi e copiosi frutti, non si può sapere quello che avverrà in futuro, e proprio per questo non si può esprimere un parere definitivo, ma solo un pronunciamento temporaneo e dettato da prudenza.
Ma di una cosa si stia certi: se è davvero opera divina e a Medjugorje appare davvero Maria (cosa di cui non dubito affatto, personalmente), non saranno certo i pronunciamenti ufficiali, neanche quelli più alti, a mettere i freni alla volontà del cielo.
Scusate, per informazioni corrette sulle apparizioni di Ghiaie di Bonate, mi permetto di segnalare il serissimo e documentatissimo sito del http://www.madonnadelleghiaie.it e l’ottimo libro del prof. Alberto Lombardoni “Non mi hanno voluta”.
Grazie dott. Socci della sua analisi, aderente (purtroppo) alla realtà.
Mi spiace per l’andamento di Radio Maria, che ha fatto tanto bene in passato e dalla quale hanno parlato persone assolutamente cattoliche oltre che esimie.
– 1944 Ghiaie di Bonate, Italia, Adelaide Roncalli, nessun carattere soprannaturale Mons. A. Bernareggi vescovo di Bergamo
Mi scusi, gentilissimo, se si informa potrà verificare che la Curia non ha mai emesso un giudizio definitivo sulla questione. Il caso è passibile di riapertura. Cordialità.
Articolo interessante, come sempre.
Sorpreso anche io della simpatia dichiarata e della sintonia aperta verbis da parte del Direttore (verso certe posizioni di Papa Bergoglio): magari non m’avrebbe sorpreso un prudente silenzio.
Tuttavia davvero non riesco ad immaginare un padre Livio “opportunista” (certe critiche lette m’appaiono davvero ingenerose)
o, peggio, deviante dalla Retta Dottrina.
LJC
“La Madonna è furba e canonizza..” http://www.youtube.com/watch?v=diC1ZhRyzB4
La vera imprudenza è rinunciare a difendere con costanza la vita umana dal concepimento alla morte naturale.
Il silenzio in questo caso non sarebbe un “prudente silenzio” ma un “silenzio colpevole”!