di Luigi Vinciguerra
Cos’è il signoraggio? In poche parole, è il sistema che permette alle banche che emettono moneta di addebitare allo Stato – cioè ai cittadini – non il costo “fisico” di ogni singola banconota (vale a dire la carta e l’inchiostro e che quindi che non varia di molto se viene stampata una banconota da 5 euro o una da 500), bensì il valore nominale della stessa. Un po’ come se la banca ci facesse pagare – all’atto dell’emissione del carnet d’assegni – non il costo materiale del libretto, ma il corrispondete della cifra che abbiamo intenzione di scrivere su ogni assegno.
Su questa vera e propria truffa sono stati scritti vari libri. Il primo ad occuparsene scientificamente in Italia è stato il professor Giacinto Auriti, di Guardiagrele (CH), i cui testi fondamentali sono riproposti in questi mesi da Solfanelli.
Ad essi si aggiungono vari altri studi e questo “istant-book” di Domenico Longo, direttore del mensile di politica e attualità “L’Altra voce” di Benevento e responsabile per la Campania del Forum Nazionale antiusura bancaria. Il volume, di agile lettura, che si avvale di una presentazione dell’economista Bruno Amoroso, docente emerito presso l’Università di Roskilde in Danimarca, e dell’introduzione del professor Piero Vassallo, ha una caratteristica particolare. Esso infatti prende le mosse non da considerazioni di carattere teorico, ma da una ben concreta azione legale: la querela presentata nel 2012 dallo stesso Longo nei confronti del “premier” italiano «per alto tradimento, truffa, abuso di ruolo preminente, resa in schiavitù, istigazione al suicidio e/o per altri reati che la S.V. Ill.ma vorrà ravvisare nei comportamenti e negli atti del prof. Mario Monti nelle sue funzioni di Presidente del Consiglio dei Ministri e nei comportamenti e negli atti degli altri Componenti dell’Esecutivo Nazionale» (p. 27).
Lasciamo al lettore seguire le vicende giudiziarie, che confermano lo stato di sudditanza della magistratura alla politica (a meno che non si tratti di Berlusconi) e all’alta finanza. Inutile dire che, almeno per ora, manca un “lieto fine”, almeno per gli Italiani che vivono dalla parte dei tartassati e non della “casta”…
Nelle pagine che seguono la querela e la sua tragicomica vicenda (perché ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere…), Longo ripercorre sinteticamente le tesi contro il signoraggio e la situazione dell’alta finanza italiana. Notevole una citazione del Premio Nobel per l’Economia Milton Friedman (1912-2006). A proposito della situazione economica italiana, Friedman affermò: «se il vostro Paese si regge ancora è grazie al mercato nero e all’evasione fiscale che sono in grado di sottrarre ricchezze alla macchina parassitaria ed improduttiva dello Stato per indirizzarle invece verso attività produttive» (p. 41).
Un paradosso? Purtroppo sembra essere l’amara verità ed il numero sempre crescente di suicidi motivi economici fa considerare un ulteriore crimine non solo l’attuale politica italiana “di banchieri a favore di altri banchieri”, ma anche la leggerezza con cui la denuncia di Longo è stata trattata dalla magistratura. C’è una via d’uscita? Piero Vassallo nella sua introduzione individua l’unico possibile superamento nell’uscita dal circolo vizioso capitalismo-marxismo-capitalismo. L’enorme sviluppo dell’economia italiana che si ebbe alla fine del Medioevo fu infatti dovuto soprattutto alla morale cristiana che sottostava al sistema giuridico ed economico: solo tornando ai quei principi e raccogliendo l’eredità del rinascimento cristiano potrà essere possibile realizzare una cultura politica che possa ripetere il miracolo economica italiano, perché, con buona pace di Marx e della sua scuola, è la morale e la religione che stanno alla base di una società e ne determina l’economia, e non viceversa. «Non si vede – conclude il filosofo – altra via d’uscita dalla catastrofe avviata dai profeti della globalizzazione liberale e dai beneficiari del sistema usuraio» (p. 15).
Domenico Longo, La più grande truffa di tutti i tempi. La dittatura silente dei finanzieri, prefazione di Piero Vassallo. L’Altravoce, Solpoaca (BN) 2013, p. 80, € 9
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