LA SIGNORA LAURA BOLDRINI TRADISCE GLI ITALIANI ANDANDO A RIVERIRE LE FESTICCIOLE OMOSESSUALI – di Andrea Moretti

di Andrea Moretti

 

 

bpcLa signora Laura Boldrini, anche se è difficile capire perché, è la presidentessa della Camera dei Deputati. I deputati rappresentano gli elettori e questi elettori non sono assolutamente tutti in comune armonioso accordo su questa ossessiva campagna omosessualista, in base alla quale sembra che un Paese allo sfascio possa rinascere solo “valorizzando” (boh…) i cinque, sei o sette sessi e altre forme transitanti tra un sesso e l’altro, che costituiscono ormai l’allegro panorama di chi non ha niente di meglio da fare che dire e diffondere pazzie.

Insomma, il Parlamento rappresenta le diverse idee e visioni della vita del popolo italiano. Chi presiede questo organo rappresentativo, se ha un minimo rispetto degli elettori, deve mantenere una posizione neutrale, scordarsi di essere stato fino al giorno prima un “signor signorsì” agli ordini di un partito, e preoccuparsi solo che l’organo rappresentativo possa funzionare bene e che sia garantita a tutti, ma proprio a tutti i rappresentanti del popolo la libertà di espressione. Tanto è vero questo assunto, che per prassi consolidata i presidenti di Camera e Senato non partecipano mai alle votazioni. Sono, o meglio, dovrebbero essere, organi “super partes”.

La signora Boldrini si recherà al raduno omosessuale nazionale (“Gay Pride”, per gli amici) di Palermo. Ora, la signora ha il diritto ovviamente di andare dove più le piace, ma poiché attualmente riveste un ruolo istituzionale “super partes”, se vuole andare a presentare le sue riverenze al raduno degli omosessuali dovrebbe avere l’onestà di rassegnare le dimissioni dal prestigioso ruolo di presidentessa della Camera.

La signora dovrebbe capire che il Parlamento rappresenta anche gli italiani, e sono tanti, che ne hanno le tasche piene di questa quotidiana ossessione omosessualista, che sono sani e normali e anche un po’ schifati a pensare che ci sono istituzioni pubbliche che patrocinando il cosiddetto “gay pride” sottraggono fondi a cose ben più serie e urgenti.

La signora spasima per gli omosessuali? Si accomodi. E poi scegliamo per la Camera un altro presidente, che sappia avere un po’ più di rispetto del suo ruolo e quindi un po’ più di rispetto degli italiani, che, almeno in bella teoria, dovrebbero essere rappresentati da deputati e sanatori.

Contrariamente dobbiamo pensare che la signora Boldrini dia per scontato e accertato il fatto che l’omosessualità sia chissà qual prezioso “valore” indiscutibile da custodire e diffondere. Vietato obiettare. Poiché è arcisicura di questo, la signora non ha preoccupazioni. Lei sa già come deve essere fatto “l’uomo nuovo”: così tollerante da essere addirittura pazzo, perché in contraddizione con le più elementari leggi naturali.

La Storia ci ha dato mirabili esempi di creatori di “uomini nuovi”. Hitler, Stalin, Pol Pot, tutti volevano creare “uomini nuovi” e sapevano già a priori come dovevano essere. Peccato che per fare queste innovazioni ci siano voluti milioni e milioni di cadaveri, salvo poi accorgersi che i suddetti signori, e tanti loro epigoni, avevano detto solo un sacco di criminali fesserie.

acNon se ne abbia a male, signora Boldrini, ma alle sue interpretazioni dei concetti di libertà e di diritto, noi preferiamo la parola della Chiesa, che esiste da un po’ più di anni di lei, e che ci insegna che la sodomia è uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Poi abbiamo anche il nostro banale buon senso che ci dice semplicemente che sostenere che l’omosessualità è una cosa normale, accettabilissima e da valorizzare, è solo una ridicola fesseria. E guardi che come noi, la pensano anche tanti tanti altri italiani, non necessariamente tutti cattolici, ma semplicemente dotati di buon senso.

Sa com’è, ci fidiamo di più della Parola di Dio, tramandata dalla Chiesa, che delle affermazioni apodittiche di chicchessia, anche se si tratta di una presidentessa della Camera o di un Titano del Pensiero come la signora Maria Grazia Cucinotta, “testimonial” del raduno degli omosessuali.

Comunque, le auguriamo buon divertimento. Pensi quanti bei lustrini e piume vedrà. Però, sia cortese, finita la festa, durante la quale non dubitiamo che si troverà benissimo, abbia la cortesia di lasciar perdere la carica di presidentessa della Camera. Non perderà le laute prebende di parlamentare e potrà, in tutta autonomia, continuare le sue “battaglie” per finalità tutt’altro che condivise da tutti gli italiani.

Cosa dice? Che verrà anche la ministra Idem? Vabbè, dai, siamo seri. Cosa vogliamo pretendere da una signora che ha passato gran parte della sua vita seduta in una canoa e  che all’improvviso si trova a fare la ministra, seppure in un Governo tutto da ridere come il governo Letta-Bonino? Ha tutto il diritto di avere un po’ di confusione in testa. Ma lei, signora Boldrini, ha una cultura e un fulgido passato in istituzioni internazionali. Che scuse ha per non voler capire che il suo ruolo le impone quella neutralità rispettosa che invece lei spezza andando a un raduno che ha una matrice ideologica ben chiara?

Grazie per l’attenzione.

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