L’asse Renzi – Berlusconi. La grande illusione – di Piero Nicola

di Piero Nicola

 .

brlscnrnzSpiace dirlo, il progetto di legge elettorale Renzi-Berlusconi avviato in parlamento, questo inizio delle riforme costituzionali aventi il dichiarato scopo di rendere governabile l’Italia ed efficienti i suoi poteri, è un disegno di bipolarismo che, quand’anche venisse attuato, farebbe un buco nell’acqua sporca.

  Il perché è presto detto. Le persone non cambiano, e uomini di ricambio non se ne vedono. Ci sono alcuni che hanno il potere di incantare (non tutti, ma una buona parte) accendendo la speranza d’un loro cambiamento, perché dovrebbero aver imparato la lezione dell’esperienza. Invece ci vuol altro che una semplice esperienza e intelligenza! Questi personaggi restano della pasta con cui li ha fatti madre natura

  Prendiamo Berlusconi: tra i suoi falchi, le sue colombe e le sirene. Come si comporta? Si procura un consigliere che ricorda assai l’ultimo candido giovanotto che ha capeggiato l’abbandono del partito e l’abbandono della protesta concreta contro l’estromissione del leader dal senato. Poi, l’estromesso dice che ancora si addolora per la perdita del transfuga; dice che non rottama nessuno, accarezza tutti: i cani e i gatti di casa sua, gli arrabbiati e i mansueti, tutti i discordi del partito. Ribadisce di essere un moderato, che rappresenta i moderati, cioè la maggioranza degli italiani.

  Questo andava forse bene ai tempi delle vacche grasse! Gli interventi necessari per risollevarsi richiedono vigore e non moderazione. La gente lo sa. Il 22% dei consensi a tutt’oggi riscossi da Grillo, lo scetticismo degli industriali rispetto alla moderazione del governo, il malcontento palpabile, i drammi dei fallimenti e della cresciuta povertà, dicono che la maggioranza degli italiani vuole iniziative coraggiose e repulisti.

  Ma il Cavaliere si preoccupa del numero e trascura la qualità. Non capisce che il numero di voti ottenuti con una cattiva qualità del partito, o della coalizione governativa, non serve che a procurare i soliti naufragi avvilenti, degni della Concordia che ha fatto l’inchino.

  Resta un mistero come un uomo che mette insieme cani e porci, abbia potuto costruire un mezzo impero economico. Mah, bisogna fermarsi davanti ai fatti. Per tutto coronamento, il grande ottimista  dice di non essere d’accordo con quel membro di Forza Italia che ha disprezzato l’offerta avanzata da Casini, per la quale costui rientrerebbe nell’area del Centro-Destra.

  Alcuni degli appartenenti a Forza Italia, alcuni dei pochi politici che hanno un po’ di forza e non sono invertebrati, hanno parlato di rifare l’alleanza con i transfughi soltanto a condizione che essi vengano a Canossa, chiedendo scusa con il capo cosparso di cenere. In verità, di questi incostanti ce ne sono di talmente dabbene, che non saprebbero far fruttare la propria inclinazione di banderuole ammettendo di essersi sbagliati, così da poter ritornare a sorprendere il buon padre, da cui sono stati riaccolti nell’ovile, con un altro abbandono che lo stroncherebbe una volta per tutte.

  Ad ogni modo, i giornalisti riferiscono che Berlusconi ha ricordato di aver più volte (o sempre? – non importa) rivoluto Casini suo socio. Forse la capacità di perdonare (Casini lo fece tribolare quanto mai e lo danneggiò gravemente, come presidente di Montecitorio e come capetto di fazione) gioverà a Berlusconi al momento di rendere i conti al Padre Eterno. Oggi, per il popolo di Forza Italia e per la Nazione egli sta comportandosi come farebbe un insensato.

  Formare una coalizione da cui si generi un parlamento e un governo dove si trovino parlamentari e ministri legati a certi alleati, significa il fallimento. Casini, Alfano & C. non fanno niente per niente, per contare come il due di picche a briscola dopo le elezioni. Fortuna per Berlusconi, che non si accorge delle conseguenze!

  Nel Partito Democratico le cose non vanno meglio se, come è verosimile che sarà, per far tornare i conti della maggioranza Renzi avrà bisogno di Sel, dei dissidenti interni (D’Alema, Cuperlo, Bersani) e di qualcun altro.

  Ma, vista la razza venale, pavida, vanesia e assai versipelle del classico ceto politico democratico –  docile alla guida forte e da essa selezionato – non si capisce neppure quale governo monocolore potrebbe essere abbastanza omogeneo al suo interno e sostenuto con certezza dai deputati. Sono all’ordine del giorno quelle seduzioni che lo paralizzerebbero e lo condurrebbero alla morte, tanto più se volesse operare bene. Ammesso che un Renzi si sbarazzi della fronda e degli infidi, e che vinca le elezioni facendo eleggere candidati di cui si fida, il loro numero sarebbe tale che non lo metterebbe al riparo dalle fellonie.

  Il motivo dei tradimenti è sempre la miseria umana (brame, viltà). Fattori contingenti possono essere le crisi sociali o belliche e i potenti interessi stranieri, che comprano gli uomini o li minacciano, un po’ come agisce la mafia. La debolezza umana ubbidisce soltanto alla paura e al denaro. La miglior cura per essa sarebbe incuterle un timore legale, legalmente accettabile. Il guaio è che il dramma della potestà civile resta assai incompreso. Gli sfruttatori della libertà hanno buon gioco. È storia antica e sempre attuale. Ma l’ignoranza in materia resta grande.

  Beninteso, la retta impostazione del problema si regge sul presupposto che il governante rispetti abbastanza la Legge di Dio. Della qual cosa attualmente, qui, non si vede l’intenzione.

4 commenti su “L’asse Renzi – Berlusconi. La grande illusione – di Piero Nicola”

  1. sempre puntuali le tue analisi – la politica italiana è sotto la cenere di un’eruzione vulcanica – berlusconi e renzi rappresentano la caricatura della sentinella di Pompei, in piedi sotto la cenere del ridicolo-
    l’urlato silenzio del magistero cattolico poi.— complimento e affettuosi saluti, piero..

  2. Luigi Maria Ventola

    Purtroppo, non saranno questi i personaggi in grado di tirarci fuori dal pantano, ma, sfortunatamente, non si vedono alternative.

  3. Certo, non è una prospettiva allegra, non solo per la nostra povera Italia, ma per l’intero Occidente. Si sente molto parlare, anche dai vertici della Chiesa, di un maggior coinvolgimento nelle due realtà delle donne … Ma anche queste, venendo dallo stesso “brodo sociale”, non so quanto di meglio saprebbero fare …
    A questo punto ho davvero l’impressione che sia si, una donna, a tirarci fuori dai guai, ma è una Donna speciale: si tratta di Maria! Anche oggi, a quasi 100 anni di distanza dalle apparizioni di Fatima, i suoi appelli di allora rimangono attualissimi. Sarà l’esercito orante che ancora a Lei si affida a vincere ancora contro la stoltezza umana! Se i responsabili delle nazioni e le elite culturali che ci propongono ogni anno il ricordo della Shoah – ma non solo, dico io: cè anche l’altra bestia, il comunismo -, avessero imparato dalle tragedie del passato, potrebbero farci evitare quelle future.
    Se penso alle pesanti e continue critiche che l’Occidente rivolge alla Russia di Putin e all’Ungheria di Orban, mi rendo conto che siamo guidati da guide cieche.
    Regina della Pace, prega per noi!!!

    1. non sono, ahimè, guide cieche. ci vedono benissimo e sono decisissimi a traghettarci nella terra del Nulla Cosmico, ove vige la loro di pace, felicità lugubre senza speranza. hanno l’esperienza di 3 secoli di tentativi, il denaro accumulato con la schiavitù monetaria, la proprietà dei mezzi di comunicazione, il controllo sui politici.
      E certamente Lei ha ragione nell’indicare la via. Le Scritture, gli scritti dei Santi e le apparizioni autentiche ci confortano in queste momenti di tribolazione: è a Maria SS.ma che è stato affidato il compito di ricondurci sula via del bene tracciata per sempre dal Suo Figlio Divino.

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