Le suore lesbiche di Pinerolo, la felicità e San Francesco – di Roberto Pecchioli

“Dio vuole la felicità della persone”, cinguettano le neo-spose ed allora qualcosa occorre pur dire. Da Obama a Renzi , continua lo stucchevole tormentone secondo cui il matrimonio gay sarebbe una vittoria dell’amore e della felicità … Il principe di questo mondo lavora a pieno ritmo, e gode nell’accumulare nuovi scandali, che tali non risultano più in quanto quasi nessuno ormai li percepisce come tali.

di Roberto Pecchioli

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z-chsdstrttAllegria! Avrebbe detto Mike Bongiorno. A Pinerolo è stata celebrata la prima unione civile, termine light e politicamente corretto per non chiamare matrimonio le nozze omosessuali di due monache. Suor Federica e Suor Isabel, 44 anni, francescane fino a poco tempo fa, missionarie e con titoli accademici in filosofia diventeranno moglie e moglie, o come diavolo si chiama il legame introdotto dalla signora Cirinnà (madre, tra l’altro, di figli “non umani”, come scrive nel suo profilo pubblico). Seguirà a breve, poiché le due restano assai “religiose”, la benedizione da un prete spretato della zona, Franco Barbero, cacciato da anni e noto per aver officiato ben diciannove “matrimoni” tra omosessuali.

Fin qui la notizia; gioia contenuta del più laicista dei quotidiani, la torinese La Stampa detta una volta La bugiarda, pensosi corsivi della “tribù istruita” degli intellettuali tanto invisa a Solgenitsin, festicciola intima per le due ex monache. Non varrebbe la pena occuparsene, tanta è la tristezza per quel che vediamo accadere, lasciando la parola alla preghiera e il giudizio all’Altissimo. Due elementi, tuttavia, costringono a prendere posizione: le parole delle due poverette (ricordate il lapidario “la sventurata rispose” del Manzoni  nell’episodio della monaca di Monza dinanzi alle profferte di Egidio ?) e il nuovo  colpo inferto dall’interno alla credibilità del cattolicesimo .

“Dio vuole la felicità della persone”, cinguettano le neo-spose ed allora qualcosa occorre pur dire. Da Obama a Renzi , continua lo stucchevole tormentone secondo cui il matrimonio gay sarebbe una vittoria dell’amore e della felicità. Dio stesso, dunque, è d’accordo, giacché, secondo la nuova teologia, il suo progetto sull’umanità si basa sulla ricerca della felicità, come la costituzione americana.

Ci erano stati impartiti insegnamenti diversi: pareva, nel passato oscuro, che fossimo destinati alla beatitudine eterna attraverso una vita onesta, conforme alla legge naturale iscritta dal creatore nel cuore di ciascuno. Eravamo vissuti nella convinzione che il matrimonio sacramentale aperto alla nascita ed all’educazione dei figli fosse parte essenziale del disegno di Dio. Avevamo torto: egli non è che il garante del diritto al perseguimento della felicità, l’astratta quanto incauta affermazione della dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti divenuta pensiero dominante, specie da quando Dio è morto.

Felicità che significa poter fare sempre ciò che si vuole senza ostacoli legali o materiali. Immaginiamo che Landru fosse felice uccidendo le incaute che avevano creduto alle sue promesse di matrimonio, felici sono i tanti avaracci che vivono per accumulare denaro, certamente sono felici ladri, rapinatori e truffatori i cui colpi vanno a buon fine. Quanto all’omosessualità come tale, il pensiero corrente è lapidario: essa è “normale” in quanto è sempre esistita. Anche le tendenze omicide, se è per quello, ma le leggi non si sono mai sognate di legalizzare l’assassinio.

Le due suore, per le quali la felicità consiste nel loro rapporto erotico, dovevano avere una ben fragile vocazione, se è bastato un viaggio pastorale in Africa per dimenticare Dio ed innamorarsi tra consorelle. Occorre ammetterlo: la devastazione della modernità colpisce al cuore soprattutto la Chiesa, che non sa reagire, e, sembra evidente, non è più in grado di scegliere i propri ministri e le proprie religiose. Si dice – qualche libro sconcertante lo confermerebbe – che i seminari siano diventati la sentina di troppe vergogne e di autentiche eresie, tra le quali l’inversione sessuale è solo una.

A molti semplici credenti sembra che sia tramontata nel clero la fede in Dio: di Lui non si parla più, e neppure dei cosiddetti (una volta) Novissimi. L’inferno, se c’è è vuoto, in compenso del paradiso si tace, ed il male è derubricato ad errore, anzi, sembra che supremo giudice sia la coscienza individuale . In fondo, povere suore che credevano di amare Chiara e Francesco, ed invece aspettavano di poter godere, qui e adesso, lo spicchio di felicità terrena promesso dal Dio che hanno loro spiegato in noviziato.

Il principe di questo mondo lavora a pieno ritmo, e gode nell’accumulare nuovi scandali, che tali non risultano più in quanto quasi nessuno ormai li percepisce come tali. A chi scrive sembra abominevole, diabolico, che un sacerdote allontanato dal ministero si presti a “benedire” le nozze delle due suore che, sulla via di Damasco, dicono di aver scoperto la loro personale felicità .

Certo, il giudizio, quello vero, spetta ad un Altro, ma non si può scordare che lo stesso cardinale Bagnasco comunicò il noto attivista transessuale Vladimir Luxuria, al secolo Francesco/a Guadagno, nell’occasione dei funerali di un uomo come Andrea Gallo, un prete che ammise di aver fatto abortire alcune donne, disprezzava la gerarchia e comunicò al mondo l’esistenza del Vangelo secondo Fabrizio De André.  Non crediamo che il prelato genovese ignorasse l’identità di chi si presentò a chiedere l’ostia consacrata che, sino a nuovo ordine, rappresenta il corpo di Cristo . Ma chi siamo noi per giudicare, direbbe Bergoglio, ed allora avanti, verso nuovi baratri chiamati conquiste.

Forse non è neppure casuale che l’unione delle due ex francescane si celebri a Pinerolo. La città che fu sede della cavalleria sabauda, infatti, si trova allo sbocco delle valli Chisone, Pellice, Germanasca, dove vive da oltre sette secoli la comunità valdese, il cui livore anticattolico è noto. I suoi esponenti ricevono una rispettabile quota dell’8 per mille statale, offerto soprattutto da atei e da sostenitori dell’estrema sinistra, felici che non un euro raccolto dai seguaci di Pietro Valdo venga speso per motivi religiosi.

L’ultimo, desolato pensiero va a Francesco d’Assisi. Uomo dalla fede semplice, limpida e potente, dialogava da pari a pari con il Papa per riformare la Chiesa e con il Sultano d’Egitto per portarlo alla vera fede, e con la stessa  voce sapeva parlare alla gente umile del suo tempo.  Pensava che la felicità fosse in Dio, e si potesse perseguire abbandonandosi a lui con l’umiltà di cui l’uomo moderno è incapace.

Le sue monache ne sanno più di lui: felicità è seguire il proprio istinto, abbandonarsi ad ogni desiderio. Tanto, quel Dio lontano, posto che ci sia, perdonerà tutto. Questo è l’insegnamento corrente, anzi è addirittura l’anno della cosiddetta misericordia. Nei tempi bui del nostro catechismo, si diceva che la confessione, figlia del pentimento e del giudizio negativo che noi stessi davamo dei nostri comportamenti, cancellasse la colpa, ma non la pena e, quanto agli effetti, dovevamo essere noi stessi a cambiare attitudine.

Francesco era uomo fedelissimo ed amava i sacramenti. Le due ex suorine che vestivano indegnamente il saio che fu il suo e di Chiara si sposano davanti ad una legge empia. Il buon Dio dovrebbe davvero eccedere in misericordia, per perdonarle senza pentimento e senza cambio di vita.

Ma anche questa è probabilmente un’idea del passato cattolico: pecca fortiter, con quel che segue, non è Agostino d’Ippona, padre della Chiesa, ma Martin Lutero, padre dell’eresia, nonché di sei figli avuti da una ex suora.

22 commenti su “Le suore lesbiche di Pinerolo, la felicità e San Francesco – di Roberto Pecchioli”

  1. In una trasmissione televisiva un prete interpellato sull’argomento si è detto perplesso sulla scelta delle due suore.Evidentemente nella chiesa non ci sono più certezze.

    1. jb Mirabile-caruso

      Raimondo: “…Evidentemente nella chiesa non ci sono più certezze”………………………

      È dal 1965 – chiusura del Concilio Vaticano II – che la Verità ‘Assoluta’ Rivelata della Chiesa di Dio ha lasciato il passo alla verità ‘relativa’ massonica della chiesa di satana. Su questo relativismo da fantasticheria mentecatta si sta speditamente realizzando – con il decisivo incondizionato contributo dei ponti di esclusiva costruzione Bergogliana – il livellamento di tutte le religioni cosicché l’agognato obiettivo massonico relativo ad una sola religione – unitamente ad una sola nazione, ad una sola razza umana, ad una sola cultura, ad un solo sesso unificato e ad un solo governo – possa speditamente realizzarsi.

      Non Le sia di scioccante sorpresa tuttavia, signor Raimondo, che – a progetto realizzato – salterà fuori che quello del relativismo era, di fatto, un concetto anch’esso relativo, la SOLA Religione Assouta essendo quella della Sinagoca di satana e la SOLA Razza Umana quella Scionista di sesso, NON unificato, ma differenziato e complementare.

    2. se ti riferisci a don pietro ( mi pare che si chiami cosi,per capirci.è il.sig ospite della vita in diretta) ti devo correggere meglio puntualizzare; ha detto che rimane perplesso sulla possibilità che le due suore.si sposassero e non.invece anche sul fatto in se della relazione ormai ritenuta cosa normalissima. altro prete che ha scambiato.la Chiesa x un’associazione benefica dove il.divino non.ha spazio alcuno a favore di.una.religione.di.umana pianificazione

  2. Due eretiche scandalizzatrici pubbliche che non hanno mai capito nulla del cattolicesimo: il loro “amore” è scambiarsi reciprocamente peccati mortali, segno che sono assolutamente prive di carità.

    La frasetta “Dio vuole la felicità della persone” la possono usare benissimo anche i mafiosi e gli stupratori per continuare a fare i loro comodi e a divertirsi a modo loro…ma ciò non cambia il fatto che Dio vuole innanzitutto la felicità ETERNA delle persone e che coloro che scelgono la sodomia o il lesbismo o l’abortismo o i due comportamenti sopracitati (senza poi pentirsi sinceramente e cambiare vita) finiranno all’Inferno (e molto meritatamente)!

  3. Uno sfacelo. Altro che Pastori con l’odore delle pecore. Pastori che hanno ormai perso tutto il gregge. Quello stesso gregge per il quale Gesù ha offerto la propria vita. E c’è stato chi in Tv ha elogiato “il coraggio”. Un Sacerdote.

  4. È evidente che, come dice il Maestro, “dai frutti riconoscerete l’albero”. Ho sempre avuto grande attrazione per i francescani e ho avuto un ottimo confessore molto anziano anni fa in viale Piave a Milano. Ma era un francescano in via d’estinzione, perchè ti cazziava pesantemente in confessionale. E predicava il cammino ascetico, testimoniava l’abnegazione, parlava di spiritualità autentica.
    Ora mi pare a volte di sentire solo prediche sui poveri, sui migranti e sulla misericordia non ben definita.
    La regola di Francesco ormai ultra alleggerita.
    Il veleno contemporaneo, quindi, deve essere entrato anche in quei noviziati. E di getto anche per le suore.
    Non è pensabile che una suora scopra di essere lesbica dopo. O meglio di avere quelle tentazioni. Cosa allora si è fatto nel percorso vocazionale? Il problema è talmente gravemente diffuso a tutti i livelli che senza un intervento del Signore finiremo a precipitare sempre di più. Del resto al vertice c’è uno che non si è mai espresso chiaramente, anzi ha detto: chi sono io per giudicare? La chiesa chieda scusa ai gay!
    E…

  5. Amici carissimi, la Cirinna’, Renzi, la cricca intellettualoide, le due exsuore, exdon Barbero, possono fare tutto, ma proprio tutto: tranne una cosa. Cambiare la legge morale, che è stata scritta da Gesù, ed una volta buona per tutte. Quando spunterà l’ultima alba sarà divertente ascoltare i salti mortali dialettici di coloro che hanno seminato l’iniquità spacciandola per il bene, ed hanno fatto di se stessi e delle loro voglie il proprio idolo.

  6. Buongiorno, io penso che nn bisogna giudicare nessuno però cavolo per quale motivo farsi pubblicità!!! Pare di tornare a Sodoma e tutti nella leggerezza dell’allegria e del “poter” fare tutto ciò che porta alla “felicità”. Ma che cavolo!! La felicità su questa terra nn esiste. Verrà con la nascita al cielo. La felicità su questa terra ne abbiamo un assaggio solo nell’Eucarestia. Cmq se proprio nn riuscivano a trattenere il loro amore e il desiderio di stare insieme OK ma in silenzio!!

  7. Gentile Dr. Vassallo, il Vaticano con a capo Bergoglio, che sappiamo bene, ha abolito definitivamente il peccato,schierandosi dalla parte del Male…
    quindi, cosa aspettarsi?

  8. E se non uscivano,le due suore,allo scoperto,che cosa avrebbero continuato a testimoniare?
    Che testimonianza avrebbero dato?Non si cambia in poco tempo….
    E quanti testimoni cosi convinti,ha Gesù?
    Non nascono oggi,hanno solo il coraggio di dire e fare,ora che non c’è più il senso del peccato e tutto è accettato..
    Testimoniano non l’amore di Dio,ma la chiesa che non c’è..e da tanto.
    E domani sarà ancora peggio-

  9. “Ognuno ha una propria cognizione del bene e del male, e deve perseguire il bene come egli lo concepisce”
    Mi pare che queste due persone abbiano fatto proprio questo.
    Ora, se leggiamo ciò che la scrittura dice sugli “Ultimi Tempi” (ma anche da parte dei mistici riconosciuti dalla Chiesa), mi pare che ci siamo dentro fino al collo, detto in parole povere, siamo alla resa dei conti, e la “Chiesa di Cristo” risorgerà dalle macerie della chiesa secolare.

  10. un commento? Credo ormai impossibile formulare un commento adeguato data l’enormità del fatto. Forse il rimpianto di non aver protestato in modo veramente eclatante quando il farlo avrebbe potuto produrre una reazione positiva nell’opinione pubblica, ancora non totalmente subornata dall’armata mediatica infernale.

  11. Maria Maddalena

    Innanzitutto ringrazio Roberto Pecchioli x l’articolo.
    Faccio presente una realtà di cui aveva parlato Sr. Lucia di Fatima a Padre Fuentes. Raccomandava al P. Fuentes di dire esplicitamente di “vagliare” le vocazioni perché Satana avrebbe fatto entrare giovani e ragazze senza vocazione x poi creare scandali e così, attraverso tali scandali distruggere la Chiesa….!
    Quanti scandali hanno allontanato dalla Chiesa i cristiani di debole fede!!! Riflettiamo, ed anche quando non comprendiamo, preghiamo, ripariamo e “alziamo con coraggio la nostra voce”. Anche il silenzio di fronte allo scandalo, all’eresia…. È COLPEVOLE!!!

  12. mi chiedo chi abbia formato queste due…mi chiedo quale discernimento abbia usato per vagliare la loro vocazione…
    p.s. visto che Provenzano metteva i pizzini nella Bibbia e si diceva cattolico fervente, ovvio che Dio lo volesse felice…ovvio che le due povere indemoniate dicano la stessa cosa…

  13. Personalmente sono stupito dalla assenza di qualsiasi presa di posizione della Chiesa Ufficiale, attraverso i suoi Ministri, i Vescovi. Anche nei riguardi della presenza in TV di un ex sacerdote sconsacrato. Una qualsiasi Associazione o Ordine Professionale insorgerebbe qualora sia convocato quale suo rappresentante una persona indegna. Si abbandonano occasioni di catechesi, di discernimento, adeguandosi su posizioni di anestesia spirituale

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