Lega cattolica per la preghiera di riparazione. Notizie e avvisi. Proseguiamo nella lettura dell’Epistolario di San Pio da Pietrelcina

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Calendario tradizionale. Giovedì 13 ottobre 2016. Sant’Edoardo, Re degli Inglesi e Confessore. Per il Martirologio clicca qui

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Gentili amici,

è importante mantenerci fedeli nel nostro impegno per la preghiera di riparazione, perché gli oltraggi al Sacro Cuore di Gesù sono quotidiani e condotti a ogni livello. Altrettanto insistente e continua deve essere la nostra preghiera di riparazione. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà. Possiamo rileggere, cliccando qui, le modalità della preghiera di riparazione. È prezioso anche l’ausilio del libretto con gli Atti di devozione al Sacro Cuore e le Litanie del Sacro Cuore (clicca qui).

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Per la nostra formazione, leggiamo un’altra lettera di San Pio da Pietrelcina al Padre spirituale, tratta dal primo volume dell’Epistolario. Il testo potrà anche essere scaricato in formato pdf cliccando qui; in tal modo potrete costituire e conservare la vostra biblioteca di letture di formazione.

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NOTIZIE E AVVISI

 I sacerdoti della Fraternità San Pio X celebrano la Santa Messa in rito antico in diverse città. Per l’elenco completo delle Cappelle in Italia e orari delle celebrazioni, clicca qui.

Ogni domenica e festa di precetto a Belluno, alle ore 8.00, nella chiesa di Santo Stefano, viene celebrata la Santa Messa in rito antico.

– In Alto Adige/Sud Tirolo viene celebrata la Santa Messa in rito antico: ogni prima Domenica al mese a Silandro in via Ospedale alle ore 18, ogni terza Domenica al mese a Bolzano in via Weggenstein alle ore 18, ogni quarta Domenica al mese a Bressanone nella chiesa Mariahilf/Zinggen alle ore 18, ogni 8 del mese nella chiesa parrocchiale a Cengles alle ore 17.

 Ogni domenica e festa di precetto a Bergamo, alle ore 9.00 e ogni venerdì alle ore 20,30, nella chiesa della Madonna della Neve, viene celebrata la Santa Messa in rito antico. Al termine della S. Messa del primo venerdì del mese, Adorazione Eucaristica e recita delle Litanie del Sacro Cuore di Gesù. Per scaricare l’elenco delle celebrazioni del mese di ottobre, clicca qui.

–  Ogni domenica e festa di precetto a San Lorenzo, frazione di Pizzoli (AQ), alle ore 18.00, presso l’Abbazia di Sant’Equizio, viene celebrata la Santa Messa in rito antico.

– Ogni domenica e festa di precetto a Milano, nella chiesa di Santa Maria della Consolazione, in largo Cairoli, viene celebrata alle 10.00 la Santa Messa in Rito ambrosiano antico. Per informazioni:http://messatradizionalemilano.blogspot.it/ .

– Ogni domenica e festa di precetto, a Monza, viene celebrata la Santa Messa in rito antico alle 18.45, nella chiesa delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, via Italia 37. Per informazioni, cliccare “La Messa di sempre – Monza” . 

– Ogni primo venerdì del mese, al Priorato Madonna di Loreto, a Rimini-Spadarolo, alle ore 21, Adorazione Eucaristica notturna per riparare le offese e gli oltraggi al Sacro Cuore di Gesù.

– a Firenze, nell’Oratorio di S. Francesco Poverino, Santa Messa domenicale in rito antico alle ore 10 e tutti i venerdì, alle ore 18.30, Preghiera di Riparazione (S. Rosario, Litanie del Sacro Cuore, Atto di riparazione ed altre preci anche per impetrare l’aiuto divino alla Chiesa martire della ferocia islamica). Per informazioni: Dante Pastorelli, dante.pastorelli@virgilio.it, tel. 055.600804.

– Ogni venerdì un gruppo di fedeli si ritrova per la preghiera a Cremona. Per informazioni: Mauro Faverzani  – mauro.faverzani@gmail.com

– Ogni primo venerdì del mese viene celebrata la Santa Messa in rito antico alle 19.30 a Modena nella parrocchia dello Spirito Santo in via Fratelli Rosselli. Vi partecipano alcuni aderenti alla Lega di riparazione  secondo le intenzioni proposte dalla nostra iniziativa. Ricordiamo che nella medesima chiesa viene celebrata ogni domenica alle 17 la S. Messa (dal 2007) e, a richiesta, anche gli altri sacramenti.

– Se altri sacerdoti fossero disposti a fare lo stesso nella zona in cui operano, ce lo facciano sapere e provvederemo a darne comunicazione.

– Ricordiamo che è possibile anche il semplice incontro tra laici che preghino secondo le intenzioni della Lega come già indicato. Anche in questo caso, sarebbe utile segnalarcelo in modo da poterne dare comunicazione. Rimane il fatto che lo strumento più efficace per la diffusione è il passaparola, che sarebbe meglio chiamare apostolato.

– Nei limiti delle nostre forze, siamo a disposizione per incontrare gli amici che intendono impegnarsi in questa impresa. Per questo, si faccia riferimento all’indirizzo di posta elettronica della Lega di riparazione, legariparazione@email.it , e troveremo il modo e il tempo per farlo.

Paolo Deotto – Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

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LETTURA DI FORMAZIONE

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Dall’Epistolario – volume primo – Padre Pio a padre Benedetto

 per scaricare il testo in formato pdf, clicca qui

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San Giovanni Rotondo, 13 novembre 1918

J.M.J.D.F.C.

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Mio carissimo padre,

Gesù sia con voi sempre e vi faccia santo! Tremante sono a voi, e prima che incominci la deposizione della mia orribile posizione, mi fo premura a chiedere notizie della salute del padre lettore Agostino. In verità ho anelato sempre notizie al riguardo, ma nulla ho potuto sapere né da lui e né da altri. Fatemi la carità di dirmi voi qualche cosa della di lui salute.

E adesso veniamo al duro e dolorosissimo per me. Se debbo seguitare, come è necessario per non far torto alla verità, ad esporre con sincerità e schiettezza quanto si passi nel mio interno, credo che la mia mostruosità vi muoverà di più a ripugnanza e genererà in voi più stanchezza verso di me, e rassegnarmi dolorosamente anche questa volta a non aver risposta alcuna da voi. Ma fiat semper! esclamerò nella pace della mia amarezza che è superlativamente amarissima.

La mia mostruosità apparisce ributtante ai miei occhi istessi, come a quelli di Dio Purezza, e di ogni uomo; io mi aborro e mi odio; specialmente dal non saperne il modo come uscire da questa mostruosità. Padre, sono indegno di proferire questo nome e dirigere a voi la mia povera parola. Sono ridotto al punto da sembrarmi che la tentazione di disperazione di me stesso si sia già incorporata e che io già disperi. Sono assediato da ogni punto, costretto da mille istanze a cercare affannosamente e disperatamente colui che crudelmente ferì e continua ad impiagare senza mai farsi vedere contraddetto in ogni modo, chiuso per ogni lato, tentato per ogni verso, impossessato totalmente da altrui potere, sinistro o buono, io non il so: mi dimeno impotente nella ricerca del sommo bene, ma che!… ogni ricerca riesce vana.

Ah! padre mio, che vulcano io sento e constato che va riaccendendosi sempre più nel mio spirito. Mi sento bruciare ancora tutte le viscere. Breve, tutto è posto a ferro e fuoco, spirito e corpo. Ed io con l’animo pieno di tristezza e con gli occhi inariditi ed isteriliti dal versare lacrime, devo assistere, contro mia voglia, a tutto questo strazio, a questo sfacelo completo, senza poterne ritirare l’occhio perché impotente a poter reagire.

Ahimè infelice! chi mi libererà da questo corpo di morte? chi mi estrarrà da questa fornace accesa che con fuoco inestinguibile brucia, e non mai consuma?… Mio Dio, se è possibile, deh! passi da me il calice amaro che io vado giustamente bevendo per la tanta mia abominazione dinanzi agli occhi tuoi! Oh Dio! immetti in me un po’ di speranza che io ti rispecchi alla fine e veda, qual tu mi sei, il mio Dio, il tutto mio, il bene dell’anima mia, purgato e rifatto al crogiuolo del tuo giusto rigore!

Padre mio, vivo morto, è vero, da tempo, ma trascinavo i giorni quando l’opera devastatrice non era così al completo, tutti gli agenti non erano accorsi a prestar l’opera loro… ma ora che la prova sta per toccare la sua cima, sono ridotto al punto che l’animo angosciato e soverchiato si è riversato stanco su di sé, e come abbandonato a se stesso, non più ha lena a volere, perché oppresso dalle tante disfatte nella ricerca del sommo bene che non riesce a ritrovarlo. Vorrei, e mi sforzo sempre a volerlo, anche per rendere meno malagevole la posizione mia quasi disperata, acquietarmi alle dichiarazioni fattemi dalla guida, ma che! il solo dire credo costituisce per me un atroce martirio, e quando si è giunti a proferire questo credo, che amarezza rimane in fondo all’anima che si va spegnendo alla luce creata, senza vedere altra luce!

Ma il più delle volte, e questo è ordinario, ed il peggio si è, che sparisce dalla mente ogni assicurazione, ogni dichiarazione, ogni esortazione, ogni consiglio che le è venuto dalla guida; ogni favore ricevuto dall’alto sparisce anch’esso, e se di questo ne ha memoria è per lei di maggior tortura, perché scorge sempre più la bontà di Dio da una parte, la malizia e l’ingratitudine e la sua mal corrispondenza da un’altra parte. Posto in questo stato, che è continuo, l’animo si vede solo, isolato da tutto e rigettato per la propria malizia dalla faccia del suo Dio. In questo stato si sente il bisogno di ritirarsi da ogni ambiente esterno e ritirarsi nel silenzio e nella quiete. Ma perché fugge la compagnia degli altri? L’anima porta con sé la convinzione che gli astanti abbiano a leggere sulla sua fronte il marchio del rigetto che Dio di lei ne ha fatto. Ma un altro strazio ancora; ritiratasi l’anima nel suo e per un più forte impulso che ella sente di ricercare Dio, si agita ancora di più in questa affannosa ricerca e non riuscendo se non vana la sua ricerca, si ripiega sopra di sé stessa e sentesi impietrire il cuore per il dolore, ed il corpo agghiacciato ed irrigidito perché il dolore che esperimenta nell’anima se lo sente anche riversare sul corpo, che agghiacciandogli il sangue e gli agghiaccia anche le membra.

Allora al dolore che esperimenta l’anima e il corpo per le ricerche riuscite vane, viene ad aggiungersi lo spavento della solitudine. Vorrebbe uscire da questa terrorizzante solitudine in cerca di aiuto, in cerca di conforto. Molte volte si riesce a frenare ed a soffocare in sé questo bisogno, ma molte volte vano riesce ogni tentativo. Avvicinata la compagnia per l’impellente bisogno di essere aiutato, confortato, pur riconoscendo che conforto al suo dolore non lo troverà, incomincia a sentire il martirio che le viene cagionato dalla compagnia per le ragioni poc’anzi dette. Deh! padre mio, come debbo fare? mi sento proprio morire, non sento quasi più la forza di vivere. La mia crocifissione continua ancora; nell’agonia si è entrato da tempo e dessa si va facendo sempre più straziante; ditemi, quando si partirà? fino a quando vorrete prolungare il mio consummatum est? Ah! padre, non siate ancora duro con il vostro figliuolo. Del resto io pronunzierò sempre il fiat della rassegnazione.

Vostro affezionatissimo figlio

fra Pio

2 commenti su “Lega cattolica per la preghiera di riparazione. Notizie e avvisi. Proseguiamo nella lettura dell’Epistolario di San Pio da Pietrelcina”

  1. Altre S. Messe vengono celebrate dal sacerdoti dell’istituto Mater Boni Consilii, i dettagli si trovano sul sito loro. Anche a Paese in provincia di Treviso ogni domenica e feste di precetto S. Messa ore 10.30

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