Letture consigliate per chi si gode l’estate a casa

Come ogni estate, c’è sempre qualcuno che invece di farsi gli affaracci suoi, si mette a dare consigli di lettura sotto l’ombrellone. Cominciamo dai princìpi base: se non si vuole seguire la corrente, come dice anche Chesterton, si deve evitare la massa. Solo le cose morte seguono la corrente, noi siamo vivi, ma un po’ stanchi. Siamo quel genere di persone che hanno l’equivalente di una “valvola psicostatica” nel cervello che scatta ogni qualvolta aumenta troppo la pressione dell’impegno. Perciò daremo consigli di lettura per chi rimane a casa.

Ormai siamo in piena estate, la calura ci fa sentire sudati come il commissario Charìtos ingolfato con la Mirafiori nel traffico sempiterno di piazza Omonia in La lunga estate calda del commissario Charìtos, di Markaris. Perciò, il primo consiglio è quello di scartare il set “Patio” da venticinque pezzi (1 sedia e 24 birre), acquistato al centro Outdoor più vicino a casa vostra la primavera passata e mettersi comodi in veranda.

Un buon giallo non è mai fuori stagione, quello consigliato oppure un Simenon scelto a caso, anche già letto. Soprattutto già letto. Poi dipende dai gusti: qualcuno preferisce qualche libro di fisica, altri la metafisica. Mentre il manuale di fisica ve lo cercate da soli, io ho consigliato a quante si iscriveranno a filosofia (e non potrebbero fare una scelta più intelligente) gli Elementi di Filosofia di Sofia Vanni Rovighi, Biblioteca la Scuola (chi ha buttato il biglietto adesso non ha scuse), seguito da Istituzioni di Filosofia, sempre della stessa autrice. I Topici di Aristotele sono invece quasi Tropici, se invece della birra avete preso il set “Patio Deluxe” col gin tonic.

In alternativa, un tema classico intramontabile è la poesia. Poesia antica o nuova, purché roba buona (soprattutto per chi le scrive). Perché, se è vero che una vita senza ricerca non è degna per l’uomo di essere vissuta, è anche vero che, come dice McCarthy, una vita sprecata dietro a una donna è una vita ben sprecata. Anzi, è forse l’unico buon motivo per sprecare la vita.

A proposito di amore e morte: tutti sanno che noi Confederati ci preoccupiamo solo di sposarci, di morire, e dell’onore della Virginia. L’amore rientra in tutte e tre le categorie, ma, siccome pare esistano cinquanta sfumature di grigio e noi le amiamo tutte, consiglio l’intramontabile Storia della guerra civile americana di Raimondo Luraghi.

Per finire, qualcosa di leggero per l’anima, non leggero per il tema, ma per il lettore: la Vita di san Francesco d’Assisi di San Bonaventura da Bagnoregio credo possa metter d’accordo tutti gli editori che non seguono la corrente al di qua del Reno. L’importante è aver presente una cosa: “una vita senza Dio non prepara a una morte senza Dio”. Non posso immaginare nulla di più tremendo.

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