La protesta contro le leggi infami non può fingere o sognare l’inesistenza di un infame legislatore e, in ultima analisi, non può sottrarsi all’obbligo di dichiarare apertamente il rifiuto della disgraziata mitologia assolutista, attiva nelle democrazie liberali e/o progressiste.
di Piero Vassallo
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Nelle sabbie mobili del clerico progressismo è affondata la memoria della strenua opposizione cattolica ai dispotismi delle maggioranze legiferanti contro il Decalogo.
Con la consueta intrepidezza, il filosofo Piero Paolo Ottonello visita le storie cattoliche proibite dal potere e sconsigliate dal buonismo e rammenta che, nel lontano 1952, in un convegno ad Assisi, don Luigi Sturzo denunciò l’insorgenza di “un panteismo di stato, nel quale Dio è scomparso e l’uomo è diventato schiavo” [1].
La sentenza di don Sturzo fu in seguito confermata e aggravata dal filosofo del diritto Giorgio Del Vecchio, che definì “delinquente” lo stato che si costituisce quale unica fonte del diritto, “onde nessun delitto può essergli imputato”.
Se l’aborto è un delitto che grida vendetta al cospetto dell’Altissimo non si capisce come la protesta cattolica possa non imputarlo allo stato che lo permette o addirittura lo promuove.
In altre parole: occorre che la protesta cattolica si separi, senza pentimento, dall’illusione che, tra le righe della carta costituzionale del 1948, approva o venera la traccia lasciata dalla compromessa e illuminata mano dei democratici cristiani.
Alla luce del concorde insegnamento di don Sturzo e di Giorgio Del Vecchio, la presenza cattolica, che rifiuta di estenuarsi nella pia caccia alle farfalle in volo sotto l’arco di Tito, deve farsi carico della risoluta contestazione dell’assolutismo malcelato tra le righe della costituzione italiana.
Le mostruosità agenti nelle leggi contro la vita sono, infatti, il risultato coerente della dottrina che disconosce il diritto naturale e attribuisce allo stato democratico un potere assoluto e supremo.
E’ perfettamente inutile inveire contro i totalitarismi defunti e sepolti, quando i rappresentanti dell’assolutismo democratico, la cui incombente minaccia fu segnalata da Pio XII alla sordità democristiana, agiscono indisturbati o addirittura sotto lo scroscio dell’applauso conformista.
La protesta contro le leggi infami non può fingere o sognare l’inesistenza di un infame legislatore e, in ultima analisi, non può sottrarsi all’obbligo di dichiarare apertamente il rifiuto della disgraziata mitologia assolutista, attiva nelle democrazie liberali e/o progressiste.
Per non affondare nel rosolio, la protesta degli anti-abortisti deve dotarsi di una coscienza storica e politologica capace di vedere l’origine del male che si desidera combattere. Senza il sussidio di tale coscienza andrebbe in scena il collaudato saltarello democristiano: la dura protesta è buona per la destra, l’indignazione strizza l’occhio alla sinistra.
[1] Cfr. Pier Paolo Ottonello, “Ideario filosofico”, Marsilio, Venezia 2013, pag. 155.
4 commenti su “Lo stato delinquente – di Piero Vassallo”
la protesta degli anti-abortisti deve dotarsi di una coscienza storica e politologica capace di vedere l’origine del male che si desidera combattere. Senza il sussidio di tale coscienza andrebbe in scena il collaudato saltarello democristiano: la dura protesta è buona per la destra, l’indignazione strizza l’occhio alla sinistra.
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Ringrazio il dott. Vassalo per la felice segnalazione, vorrei aggiungere che oltre alla coscienza, noi Italiani in primis, dobbiamo dotarci din una coscienza ma ANCHE di una conoscenza storica e politologica.
E d è proprio la conoscenza storica che ci viene negata e censurata da pseudo storici contemporanei, i quali non son altro che artefici di una confusione studiata a tavolino per nascondre i veri ed unici responsabili dello sfacelo di quella che fu la Civiltà Europea baluardo di valori come difesa della vita, (dalla nascita alla morte) e dei valori della famiglia tra uomo e donna come Dio l’ha istituita, di conseguenza l’armoniosa vitalità economica e spirituale di una Nazione.
Bisogna diffidare dei libri in dotazione alle scuole sia pubbliche che private, che illustrano la storia puntando ad un approffondimento quasi esclusivo sulla 2° guerra mondiale, come se la storia, la tradizione e la nostra cultura cominciasse a partire da quegli anni. Oltretutto una storia rieducata e compromessa da varie censure political correct.
Una vergognosa rieducazione “storico culturale” che avrebbe la pretesa di cancellare millenni di NOSTRA Storia che è fatta di Fede Cattolica, di Arte, Cultura e Tradizione, di amici e di terribii nemci.
A proposito vorrei segnalare anche un buon lavoro della dott.ssa Ida Magli:
http://bur.rcslibri.corriere.it/libro/6677_difendere_l_italia_magli.ht
http://www.italianiliberi.it/
[ …Ida Magli spinge gli italiani a ritrovare il proprio orgoglio, e lavorare per una rinascita italiana degna di questo nome: un programma politico e intellettuale per riappropriarci delle decisioni fondamentali per la nostra vita e salvare il nostro Paese….]
così come, nel 2012 con un altro saggio dal titolo ” Dopo l’Occidente ” non esitò a dire che:
[… l’acquisizione di una piena dimensione “europea” costituisce un’ulteriore tappa verso il definitivo declino della nostra cultura, l’accettazione passiva di falsi valori, arrivando ad accusare
( giustamente) il Vaticano, la Chiesa e il suo clero, colpevoli di non saper difendere la storia, l’arte e la tradizione le ricchezze autentiche delle Nazioni. …]
Grazie, gentile signora Giustina, grazie delle sue puntuali osservazioni. spero di leggere quanto prima un suo articolo su riscossa cristiana, e intanto le invio cordiali auguri di un felice anno nuovo piero vassallo
Grazie a Lei carissimo dott. Vassallo.
Dopo aver scoperto questo meraviglioso sito, che tratta argomenti di Storia, di Fede e della Nostra Meravigliosa Cultura ….non so più farne a meno. Mi scuserete se ogni tanto metto link di articoli tratti da altri siti (che ritengo validi) in virtù degli argomenti trattati, ma questo solo per cercare di approffondire.
Ricambio gli Auguri di Felice Anno Nuovo a Lei e al dott. Deotto.
Carissimo professor Vassallo,
Le è un po’ meno giovane di me, ma molto più attivo di me nel segnalare le cause profonde – culturali, filosofiche, teologiche – dei mali che ci affliggono. Dio Le conservi a lungo l’energia e la grazia del “bonus miles Christi” (e il buonumore che scopro in molte Sue battute qua e là nel web…).
Visto che sono stato di recente vicino a Genova (Suo campo d’azione principale), guardi il video della mia conferenza a Sestrri Levante (www.fidesetratio.it), svoltasi non grazie ma malgrado gli orientamenti pastorali del clero locale.