Londa (FI): Cacciato il prete dalla scuola. “Questa benedizione non s’ha da fare… né domani… né mai…”  –  di Vinicio Catturelli

In nome della “laicità” uno zelante professore impedisce al parroco di benedire la scuola… Riflessioni su servi sciocchi, sulla vita sana (un tempo) di paese, sull’ansia demolitrice dei “progressisti”…

di Vinicio Catturelli (*)

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(clicca sule foto di Londa per ingrandirle)

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zzzzlndbrv“Signor curato,” disse piantandogli gli occhi in faccia …”Or bene,” gli disse il bravo…in tono solenne di comando, “questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai…che vuol che si dica in suo nome all’illustrissimo signor don Rodrigo?”

Sostituite al vocabolo matrimonio “benedizione”, sostituite “illustrissimo signor don Rodrigo” con “illustrissimo signor Filippo Gelormino” e avrete davanti, viva e palpitante, la scena dell’altra mattina andata in onda per le scale della scuola media di Londa, nella Val di Sieve, dove un “bravo”, sembra un docente di materie letterarie di detta scuola, agli ordini del Preside di Dicomano, da cui dipende il plesso londese, ha sbarrato la strada al parroco, il giovane sacerdote romeno don Felix Olog, impedendogli l’accesso ai locali scolastici che intendeva benedire. Il tutto in nome della laicità (che, in questo caso, fa rima con viltà, stupidità, laidità), concedendo (bontà dei “cavalieri antichi”) all’allibito sacerdote, al massimo, la facoltà di incontrare i ragazzi, ma senza “acqua santa”, non accettando quella benedizione  (dal latino bonum dicere = parlare bene) del parroco, verso il quale l’intrepido “bravo” in servizio permanente effettivo ha scagliato la sua maledizione (dal latino malum dicere = parlar male)…Così il priore di Londa se n’è tornato in canonica, tristemente, di fronte a quel muro, costruito improvvisamente di fronte a lui.

Questo hanno raccontato, mi dice Nevio Baldi, i ragazzi tornando a casa agitati e umiliati ; sì, umiliati e addolorati, perchè con quel gesto (molte volte la violenza in giacca e cravatta, in nome di un’ideologia, è molto più grave di una scarica di pugni sferrati in un attimo di rabbia) non si è oltraggiato solo un giovane prete che, dopo aver chiesto, come aveva fatto anche questa volta, i permessi, si era recato, come ha sempre fatto da sei anni a questa parte, a portare la benedizione e una parola di pace ai ragazzi della sua comunità… sono stati umiliati gli stessi ragazzi, molto legati al giovane sacerdote e gli stessi genitori che sono rimasti sconvolti e addolorati. Ma chi è rimasto probabilmente più male sarà stato, immaginiamo, quel bambino di diversa religione che, così facendo, si è voluto prendere per scudo, in nome del rispetto delle minoranze, mettendolo così, suo malgrado, al centro di una trista “querelle” dovuta all’ideologia; gente che “si adegua ai tempi”, che “annusa il vento”, che sa come, per andar d’accordo con il potentato, per far carriera, occorra marciare e leccare, insomma quegli “zeloti” che – senza, forse, rendersene conto – mettono in imbarazzo perfino i loro “compagni di cordata” di fronte ai quali vorrebbero far sfoggio di ortodossia ateistica, ma che, a differenza di loro, per dirla con Giovannino Guareschi : “pur pensandola in un certo modo non hanno versato all’ammasso del loro partito il cervello e, anzi, lo fanno lavorare”.

zzzzlnd1E’ il caso del Sindaco di Londa, Aleandro Murras, dispiaciuto, che ricorda come nel paese non vi sia una “guerra di religione”; nonostante il quindici per cento di cittadini stranieri, “a Londa i ragazzi stanno insieme, il nostro è un piccolo paese… siamo tutti una famiglia”.

“Ed è vero”, mi dice Nevio. “Tu arrivi, in almeno dieci mesi dell’anno, dalla Val di Sieve sommersa dalla nebbia, sali un po’ per quella strada maestra che prosegue poi dal Mugello per il Casentino, e trovi il sole… insomma un borghetto benedetto da Dio che, non a caso, vien chiamato “Isola”…un borghetto che ha le sue frazioni (il Pozzo, San Leolino, Fornace, Rincine) come seminate sulla collina di ulivi dove confluiscono due torrenti pescosi, il Rincine e il Moscia…qui ancora i bambini giocano, come si diceva una volta, “fuori dall’uscio di casa” e nella piazzetta del Comune, intorno alla fontana, e non c’è differenza di censo o di religione… ha ragione il signor Sindaco… qui l’integrazione avviene da sé, senza bisogno di “formule magiche” o di parole d’ordine dei partiti, e quando senti le voci argentine dei bambini che, pascolianamente, potremmo definire  “una dolce, una acuta, una velata…”, ti accorgi che formano come un’armonia, un doppio di campane in cui, pur nell’insieme, si dà corpo a ogni singola voce . Anche qui – prosegue il Baldi – la gente, come in ogni paese del mondo,forse non si fa i fatti suoi, forse mette bocca in quelli altrui, forse spettegola, ma guai a toccare uno di qui, uno di loro, sia cattolico o ateo, sia rosso o nero… sì, qui sono tutti, anzi siamo, una famiglia, una famiglia naturale, all’antica…

Ecco perché, caro Vinicio – si sfoga Nevio, sinceramente amareggiato – son rimasto mortificato per questo episodio che dà corpo all’ideologia, non importa quale, all’ideologia, che ti ottenebra il cervello e ti avvelena il cuore, e ti ho chiamato qui…perché, mi raccontava mio padre, che a Londa, anche durante le due peggiori dittature del XX Secolo, il Fascismo e il Comunismo, grazie all’intelligenza dei suoi abitanti, non ci sono stati fatti angosciosi o di sangue e i vari gerarchetti, in orbace o in camicia rossa, qui hanno avuto vita grama…i londesi smorzavano, con l’ironia, i bollenti spiriti dei più agitati e il vecchio parroco quando voleva ammonire ripeteva sempre: “Ricordatevi di pensare prima di parlare… perché pensar non nuoce”… e per questo quando muoio voglio esser sepolto qui, nel cimitero di Londa, perché quando qualcuno muore,in questo borgo “alpestre”, o sia un principe o sia l’ultimo degli abitanti, i londesi rispondono al suono triste della zzzzlnd3campana che annunzia la “partenza di uno di loro” e accorrono tutti, in silenzio, accompagnando il defunto, in un lungo, interminabile e mesto corteo,verso il camposanto, rispondendo al prete che, salmodiando, recita le preghiere per i defunti, in latino, e quando le prime zolle battono sulla sua bara, e quel rumore sordo ti mette i brividi, le parole del sacerdote ti consolano con il “De profundis” : “Dal profondo alzai le mie grida a te, o Signore, e tu esaudisci la mia voce… Perché nel Signore è misericordia , e redenzione copiosa presso di lui. Ed egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.”  

Ora, caro Vinicio – conclude, accorato, Nevio – immagino si sia rotto l’incantesimo e che tutto, grazie alla politica, all’ideologia, cambierà… nulla sarà come prima perché a questi ragazzi, con le nuove teorie, a cominciare da quella del gender, stanno rubando l’infanzia… e qui a Londa è stato l’inizio della fine… ecco il nuovo mondo, l’ideologia subdola e distruttiva che, di fronte al pensiero antico del Dio che per amore si è fatto uomo, hanno portato avanti l’immagine di un uomo che, per orgoglio, si vorrebbe far Dio…ecco come nacquero le ideologie del XX Secolo: il Nazismo… il Comunismo… con la morte di Dio… ecco perché si vogliono recidere le nostre radici, si vuol svilire la nostra Tradizione cristiana, si vogliono togliere financo i simboli del nostro passato… senza sapere (ma c’è, però, chi lo sa benissimo) che chi taglia le radici, chi vuol cancellare la storia non potrà mai rispettare la cultura e la Tradizione degli altri… questa gente si illude di cancellare – come predicava Deschamps – la parola Dio dalla nostra lingua, nascondendo l’intento, dietro a mielose parole: “progresso”, “laicità”, “aconfessionalità”, “diritti” … ma si illudono. Ricordi, Vinicio, la Russia ai tempi del “Comunismo reale”, dell’ateismo di stato, dei Gulag ? Uno degli ideologi, per dimostrare la morte di Dio, tenne prigioniero il proprio figlio in una sorta di gabbia dorata, nessuno doveva parlargli di Dio, o degli dei… la sua educazione doveva essere “laica” a 360° gradi come vorrebbe il Preside Gerolmino; e mai nessuno parlò all’ignaro fanciullo di Dio, di religione, di morale etc… ma a cinque anni una sera,  accanto al padre, guardando il sole tramontare chiese, a bruciapelo: “Papà ma chi l’ha fatto il sole?”… nella sua mente, nel suo cuore, il bambino, nonostante i divieti, nonostante i muri, nonostante l’imbecillità umana, aveva scoperto Iddio… Sì, caro Vinicio, chi sa se anch’io non me ne andrò da queste colline, se anch’io, come Metello, uno degli eroi del tuo e mio amato Vasco Pratolini, non prenderò il volo per nuovi lidi… con la morte nel cuore, per l’oltraggio fatto a questo mio paese, a questa mia gente, a una persona consacrata a Dio…”

zzzzlnd4Difficile dar torto a Nevio… lo capisco… basterebbero le sue parole accorate, senza odio per nessuno, a siglare l’episodio ma, per dovere di cronaca, riporto anche gli sviluppi dell’ “affaire” che ha fatto un certo scalpore: se ne parla (e i giudizi nei confronti del Preside Gerolmino e del suo – sia detto senza offesa, in senso figurato – segugio sono taglienti, impietosi…) e se n’è parlato anche sulla stampa dove il Preside, finalmente, ha potuto sparare le sue cartucce di ateismo, fare il proprio comizietto e avere la sua giornata di notorietà che, a differenza della giornata di Ivan Denissovic, non è stata una giornata d’intenso lavoro per “costruire”, ma di inutile retorica, per distruggere… un mondo, una tradizione, una Fede che lui non sopporta… e quel “Tradidi quod et accepi” lo fa star male, gli toglie il sonno. C’è poco da fare, ormai nella “buona scuola”, sulle orme di don Milani, regnano i sofismi e dietro ai sofismi arrivano le rivoluzioni, dopo i sofisti è il turno del boia.

Ma, mi domanda un mio amico montecatinese, il professor Osvaldo Ravoni, ci sarà pur qualcuno che prenderà provvedimenti?

Ma quali provvedimenti, se un provvedimento verrà preso sarà quello di promuovere ad alti incarichi il preside Gerolmino. Non si va più a votare, i governi ci vengono imposti dall’alto, i credenti non hanno più in Roma il loro punto di riferimento…in questo clima prosperano e si moltiplicano come funghi i gerarchetti in erba, gli aedii di questo nuovo regime.

Il Sottosegretario alla Pubblica Istruzione, l’Onorevole Gabriele Toccafondi, è proprio un mugellano doc, nato a Ronta, a qualche tiro di schioppo da Londa e non si schiera sulla vicenda, limitandosi a un commento melenso: “bisogna usare il buon senso”… E c’è da capirlo, poveraccio, anche lui tiene famiglia. Non ha mai lavorato. Tra poco scade il suo mandato parlamentare e cerca qualcuno che lo faccia restare a galla, che lo ricandidi (ma i voti chi glieli darà?)… che gli permetta nuovamente di tornare a Montecitorio. Non potrà mica iniziare a lavorare ora, alla sua età ?

Infatti iniziò la sua carriera politica, giovanissimo, con il centrodestra, passando da Consigliere comunale a Parlamentare, da Scaramuzzi a Forza Italia, da Berlusconi a Verdini, quindi ad Angiolino Alfano (insieme al suo compare Maurizio Lupi, quello dei rolex)… poi passò, armi e bagagli, dal centrodestra al centrosinistra, da Berlusconi a Renzi, da cattolico integralista ciellino, a “cattolico adulto”, rinnegando don Giussani, dalla difesa della vita e della famiglia a fautore del matrimonio pederastico… da promettente “pulcino” a gallinaccio… e in cambio della sua transumanza, l’Iscariota mugellano ebbe i suoi trenta denari, il Sottosegretariato alla P.I… E vorreste anche che prendesse posizione?

zzzzlnd2Un altro mio amico, anche lui montecatinese, l’avvocato Manlio Tonsani, ha postato nella sua bacheca di facebook (io non so cosa sia questa moderna diavoleria, e dò per oro colato quel che lui mi racconta) la notizia di Londa e sotto, mi dice, sono apparsi alcuni commenti. Quello del Consigliere regionale di FdI Giovanni Donzelli : “Ma si può sapere che noia gli può dare l’acqua benedetta? Certi professori non hanno niente da insegnare in Italia, possono andare tranquillamente a insegnare a Teheran e vediamo come li trattano”.  Quindi il professor Domenico Del Nero, storico di vaglia, Docente nei Licei, personaggio ben noto nel panorama culturale toscano scrive :“Qualcuno direbbe : “chi siamo noi per giudicare?…” ma io giudico questo tizio che si è permesso tanto, degno di essere trasferito in una madrassa dell’Isis” … e io mi permetto, umilmente di chiosare, da vecchio Docente Universitario, novantacinquenne, che l’Isis a questa gente taglierebbe subito la zucca, in un sol colpo, non li farebbe insegnare. Poi c’è un altro Docente del Liceo, il professor Ulderigo Nisticò, di Soverato, che se la prende con le altre sfere vaticane :”Sono i frutti della mania di chiedere scusa” … Quindi, dopo altri commenti, tutti al vetriolo, ecco un messaggio di Daniele Casi : “Ecco i i frutti di cinquant’anni di imputtanimento della Fede… Provocatoriamente domando : perché avrebbe dovuto lasciarlo benedire? Nelle Curie non ci si è forse baloccati per decenni con il vocabolario cattolicamente corretto? Non hanno, forse, fatto un dogma della “Libertà religiosa”? Non si è forse benedetta la “laicità positiva” degli Stati (esistente solo nelle teste dei ……. della Curia Romana?) E non parliamo di quel postribolo di scellerati venduti al “mondo” e sempre pronto a barattare i principi con le prebende e che pensò che  venirci a patti, avrebbe riempito le chiese (oltre alle casse)… E adesso lamentano, polemizzano, gridano! A chi? La Cristianità è finita (anzi l’hanno ammazzata proprio loro!) e con essa sono finiti i “privilegi”… Ne prenda atto pure il parroco di Londa… abbracci la croce e, accettando il sicuro martirio, ponga lui (e tutti noi) le basi di una nuova e, forse, molto forse, futura “Societas Christiana”

Non metto altri commenti… e guardate quanto can can ha suscitato e sta suscitando il “caso Londa”… e poi si dice che i ragli dei ciuchi non giungono al cielo. Ogni riferimento a persone o presidi è puramente casuale.

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(*) ha collaborato Nevio Baldi.

10 commenti su “Londa (FI): Cacciato il prete dalla scuola. “Questa benedizione non s’ha da fare… né domani… né mai…”  –  di Vinicio Catturelli”

  1. In altri tempi professore e preside sarebbero stati trasferiti in Sardegna. Oggi appartengono all’ideologia vincente e, come tutti gli opportunisti, privi di discernimento morale, si comportano da asserviti e idioti.
    Trovo l’episodio semplicemente vergognoso. Purtroppo nelle mani dell’ISIS ci finiranno e ci finiremo anche noi se non ci liberiamo da questi soggetti perniciosi.
    Dove siano arrivati!!!!!

  2. Il professorucolo così miseramente attento a non sgarrare, le sue colpe ce le ha, così come ce le hanno questi signori presidi zelanti impettiti sulla loro poltroncina in presidenza e sempre sull’attenti ad assecondare i venti che da più in alto tirano. Tristi ricordi per me che la scuola l’ho già lasciata -per fortuna- da qualche anno, ché se per caso l’età mi avesse costretto ancora lì, me ne sarei dovuta andare via a pedate finendo caso mai in qualche pagina di cronaca locale: “Insegnante inosservante della laicità sospesa dal servizio per ottusità cattoconservatrice”…

  3. Gelormino dall’agraria è passato a fare il preside censore della benedizione cattolica nella laicissima “buona scuola” renziana; tutto questo zelo in cambio della “misera” retribuzione di 60.000 euro l’anno, versati da NOI contribuenti! Sarebbe interessante sapere se questo Sig.Filippo applicherebbe lo stessa determinazione per bloccare l’ingresso nella “sua” scuola anche ai “programmi gender”!!!

  4. Pietro Montevecchio

    Beh… direi che a questo punto è proprio il caso di “descolarizzare la società”, come il buon Illich sosteneva. E soprattutto piantarla di somministrare il pane a questi pericolosissimi ideologi. Che trovino un altro lavoro, possibilmente non sovvenzionato dalle nostre tasse.

  5. Innanzi tutto la mia solidarietà a don Felix Bolog, agli alunni e alle loro famiglie così violentemente aggrediti dal comportamento del Preside Geronimo e del suo segugio. Grazie anche al prof. Vinicio Catturelli per averci informato su questo fatto vergognoso e scandaloso. Ma di che stupirsi dopo che sono stati cacciati e perseguitati – da parte del Cardinale comunista coi capelli tinti e con il placet bergogliano, nel silenzio vigliacco dei nostri vescovi – distruggendo financo il loro ordine fiorente, i francescani dell’Immacolata. Il fondatore, il figlio spirituale di p. Pio, un Santo, calunniato, perseguitato insultato. Bergoglio si è rifiutato e tuttavia si rifiuta di incontrarlo. Ahimè, come stupirsi dei laici, specie di quelli che, come il Preside di Londa non brillano per acume, se i primi a perseguitare i credenti sono i chierici?

    1. Inoltre, caro Roberto, mi hanno colpito le parole che Bergoglio ha detto in faccia ai FDF I “se credete che queste misure che ho adottato verso di voi costituiscno una persecuzione diabolica, siete liberi di pensarlo”; capische che sfrontatezza? il danno e le beffe, poveri fratelli/sorelle in Cristo Gesù. Mi verrebbe da far moe le parole di Ernesto Calindri in un vecchio Carosello anni ’60 : “Dura minga…non può durare !” Presto si aprirà il baratro infernale, e li inghiottirà tutti, dal prmo all’ultimo, dal capo ai lacché, agli yesman , nani e ballerine, sicari e persecutori vari.

  6. Mi domando a chi si riferiva il preside quando parlava di rispetto per le minoranze. OEiiiHHH! Sveglia!!! le minoranze sono i ragazzi cattolici, non i musulmani, ecco perchè doveva far benedire la scuola, per rafforzare queste povere anime ormai in balia di professori che da uomini si trasformano in donne, di profe che falsificano la storia (probabilmente perchè hanno imparata così nei gulag ateisti), di presidi che accettano dall’alto progetti scolastici, inutili, ridicoli, dannosi, Altrochè benedizione, sulle scuole bisognerebbe fare dei veri esorcismi, perchè ormai pululano di demoni.

  7. VINICIO CATTURELLI

    E’ vero, le minoranze cattoliche siamo noi. Pensate un po’ il Sottosegretario Iscariota Toccafonfi si dichiara cattolico ed ha votato in Parlamento per i matrimoni pederastici e il mutamento antropologico che questa legge infame porterà. Con cattolici come Toccafonti, l’orologiaio Lupi e Vescovi come Mons. Galantino siamo fritti. Anche i presidi privi di cervello diventano “personaggi”….Ah ne apprendo un’altra : a Londa hanno tolto anche i crocifissi dalle aule, ma a chi interessa? Forza Geronimo il mondo è tuo…e di queli come te1

  8. Tutta la mia comprensione e solidarietà per il prete andato a benedire la scuola armato solo di buone intenzioni. Purtroppo devo ricordargli che in casi del genere nel Vangelo esiste una direttiva molto precisa. Dispensatemi da fornire un riferimento esatto ma ricordo che Gesù, quando inviò gli apostoli a predicare nei paesi di Israele, disse: andate, ma quando non vi accoglieranno e non vi ascolteranno allontanatevi e prima (ostentatamente) scrollatevi dai calzari la polvere di quel luogo. Il cristianesimo non è una faccenda per mammolette. Il modello moderno dovrebbe essere don Camillo, ma pare che non sia piaciuto neppure alla CIA, ed infatti con un tranello il buon Guareschi venne messo in prigione, grazie anche alla stupidità politica di De Gasperi.
    Quel prete, senza dire una parola, avrebbe dovuto togliersi le scarpe e scuoterle davanti al professore tanto zelante. Il cristianesimo si esporta seguendo e credendo nel Vangelo.

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