L’ultima follia buonista: moschee e imam nel presepe – di Matteo Carnieletto

di Matteo Carnieletto

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Spino d’Adda è stato allestito un presepe davvero singolare. Assieme a Gesù Bambino, alla Madonna e a san Giuseppe sono state inserite anche statuine che raffigurano imam, donne velate dal burqa e perfino moschee.

La sacra rappresentazione è stata realizzata, come spiega La provincia di Crema, da”Giancarlo Benaglia, da sempre appassionato di Natività”.

Il presepe è stato allestito davanti alla chiesa parrocchiale di san Giacomo e ha ricevuto l’ok anche dal vicario don Enrico Bastia che, come riporta La provincia di Crema, “da tre anni sostiene l’iniziativa del pensionato e gli garantisce gratuitamente il negozio di proprietà della parrocchia”.

Il pensionato ha spiegato così la sua iniziativa: “Per me il presepe significa famiglia, valori condivisi da tutti, anche nell’islam: dunque ho deciso di dare spazio ai musulmani. Non mancano i fedeli di Allah che vivono in paese che apprezzano questa mia scelta”.

Ma ciò che sorprende di più è la fede “padana” di Benaglia: “Non sono iscritto, ma ho sempre votato Lega. Non ritengo che inserire l’Islam nel presepe sia contraria alle mie convinzioni politiche e di cattolico. Ho anche invitato il segretario Matteo Salvini, chissà se verrà mai a vederlo”.

Antonio Agazzi, vicecomissario provinciale di Forza Italia, commenta così questa iniziativa: “Occorrerebbe imparare a rispettare maggiormente i simboli della tradizione religiosa e culturale cristiana. E forse non sarebbe privo di senso che la Chiesa stessa dicesse ogni tanto qualche parola capace di fare chiarezza. Nel caso specifico mi sembra evidente che si tratti del frutto di quel sincretismo religioso di questo continuo ricercare da parte di certa politica suggestioni multiculturali che, alla fine, confondono e ci mostrano poco credibili nei confronti dell’islam. Se non ristabiliamo la verità storica rispetto al presepe che fu ideato a san Francesco e sul Cristo storico che precede Maometto, c’è solo una gran confusione che ingenera nei musulmani la convinzione che noi non crediamo più a nulla”.

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fonte: Il Giornale 

13 commenti su “L’ultima follia buonista: moschee e imam nel presepe – di Matteo Carnieletto”

  1. Spero che la cartella clinica (psichiatrica) del Sig. Benaglia possa in qualche modo giustificarlo. Scusatemi ma questa notiziola non riesco a metabolizzarla: corro a prendermi un Dissenten!

  2. anche io sono iscritto alla lega.ma immaginatevi visto che scrivo e seguo questo sito cosa ne penso!comunque,anche la lega dovrà andare alla radice dei famosi”valori”.io sto cercando di parlarne,ai leghisti che conosco.arriverà il momento,anche per la lega,di decidere se questi”valori”siano da vivere come solo tali o come amore a Cristo!!!!!!o meglio,amare Cristo per poi ,con naturalezza,vivere questi valori.come quando respiriamo.

  3. Essendo l’islam nato diversi secoli dopo il cristianesimo, non ha senso da ogni punto di vista rappresentare la Nascita di Gesù in un contesto storico geografico che lo accomuna alle moschee in un’epoca in cui non esistevano ancora.Allora si potrebbero inserire anche le automobiline i trenini nel presepio…

  4. “Ama il prossimo tuo come te stesso” ammonisce il Vangelo e da questo saremo giudicati; ma se non amiamo neanche noi stessi -come appare chiaro da certe iniziative a dir poco ridicole, anzi, addirittura al limite della blasfemia, come facciamo ad amare il prossimo? C’è qualcosa che non va, perciò, caro Gesù Bambino che fra qualche giorno nascerai, abbi ancora pietà di noi e per la tua infinita misericordia, fa’ che ritorniamo a Te!

  5. Se ormai si tratta di ‘ includere ‘ tutti ,dato che si verra’ salvati , e gratis , fino all’ ultimo uomo , non vedo perché siano stati esclusi Budda , Confucio , Lutero , Gandhi , il Dalai Lama e Nelson Mandela. Confido che lo spirito ‘ecumenico’ dell’artista provveda in tempo ,almeno per i festeggiamenti comuni dei 500 anni della ‘ Riforma ‘ .

  6. Giovanni Cismondi

    Vorrei rispondere al signor Massimo Trevia che spera di avere solidarietà da parte dei politici per quanto riguarda i valori cristiani. Purtroppo, per quanto ne so io, anche i politici non si sbilanciano troppo quanto all’islam. Nemmeno i più liberi e disinibiti, diciamo così. Nella mia città, Udine, un po’ tutti, anche il centro destra, ha avuto parole positive per le nuove iniziative degli islamici che stanno affiggendo manifesti “natalizi” in cui Gesù Cristo è equiparato a Maometto mentre la chiesa, ovviamente, è prudente. Troppo prudente e silenziosa. Non vedo molti coraggiosi pronti a difendere la tradizione cristiana neanche tra i politici più conservatori. Vedo invece molti opportunisti e paurosi e l’islam, subdolamente e silenziosamente, si infiltra sempre più nella società diventandone parte integrante.
    Torneranno i tempi in cui i veri cristiani si lasciavano sbranare dalle belve nei circhi, pur di non rinnegare Gesù Cristo?

  7. Questa iniziativa dimostra ancora una volta che il sincretismo si sta espandendo.
    E purtroppo anche il relativismo.
    La conseguenza logica nella maggior parte delle persone, politici e non, è che
    queste iniziative causano sempre più Caos…

  8. luciano pranzetti

    E’ la parola totem “condivisione” che sta infettando, come dilagante epidemia, anche le realtà più alte ed esclusivamente cattoliche, come il Natale di N. S. G. C. Condividere che cosa e, per di più, con l’islam?

    1. Ancor più grave che questa tenera “condivisione con l’islam” sia (appoggiata) anche dal sacerdote vicario parrocchiale! Siamo alle solite: molti, troppi “pastori” belano! …e sono ben contenti di farlo!!!

  9. Quali Pastori?
    Questi sono timidi sciacalli travestiti, malamente, da pecore. Ma se ne vadano! renderanno l’aria più respirabile. Sì diciamo loro di andarsene, senza mezzi termini: via, vili Giuda, che tradite il Redentore
    e sputate sul Suo Sangue Prezioso! e tremate, tremate, per le anime che perdete, al servizio dell’avversario con cui vi strusciate e che,se non cambiate radicalmente, vi stritolerà in eterno!

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