L’umanità sta forse impazzendo? – di Carla D’Agostino Ungaretti

di Carla D’Agostino Ungaretti

 

 

matComincio seriamente a pensare che l’umanità stia diventando matta, dopo l’indegna gazzarra scatenata a Casale Monferrato ai danni di uno studioso serio e pacato, colpevole di non condividere le idee di certi gruppi “omofili” che, con il loro comportamento, contraddicono la vulgata corrente secondo la quale gli omosessuali, a differenza degli etero, sarebbero persone pacifiche e gentili. O, quanto meno, che l’intelligenza di cui Dio o (diciamo piuttosto) la Natura – tanto per non  suscitare pericolosi shock anafilattici  nei vari Odifreddi, Scalfari, Augias e Veronesi – l’ha dotata e che per millenni le ha consentito di primeggiare su tutte le altre forme di vita, si stia pericolosamente affievolendo e mi basta leggere qualunque giornale per averne ogni giorno la conferma.

       La libertà di pensiero e di opinione – che è stata inculcata nelle nostre menti dalla Rivoluzione Francese in poi, come uno (forse il più importante) dei diritti dell’uomo e del cittadino, che è stata considerata la più grande conquista del secolo XX, dopo l’oppressione antilibertaria delle dittature fasciste e comuniste –  viene ora repressa, perseguitata, umiliata per opera di gruppi ideologici e di potere che pretendono addirittura di negare la differenza antropologica, anatomica e fisiologica esistente tra l’uomo e la donna che per millenni non ha avuto bisogno di dimostrazione perché sotto gli occhi di tutti fin dal momento in cui l’essere umano, nudo, veniva al mondo.

       La ciliegina sulla torta, rappresentata nel mondo occidentale da questo assurdo travisamento della realtà, consiste nel promuovere in tutti i modi possibili e immaginabili il matrimonio tra omosessuali. Possiamo sperare che in Italia prevalga il buon senso? Purtroppo l’ottimismo che nutrivo in proposito alcuni mesi fa si va affievolendo, perché l’influsso dell’esempio perverso che ci viene dall’America e dal resto d’Europa mi sembra che si faccia sentire sempre più forte.

       Nel civilissimo e democratico Regno Unito è stato perseguito penalmente un Pastore anglicano che si rifiutava di riconoscere la legittimità delle nozze gay ed è facile immaginare che fatti del genere si moltiplicheranno, se il clero inglese preferirà “obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”, essendo la Chiesa d’Inghilterra soggetta alle leggi approvate dal Parlamento anche in materia di bioetica. A proposito mi sorge un interrogativo: che fine farà a Londra il famoso e secolare “speaker’s  corner” di Hyde Park, famoso per essere il podio dell’assoluta libertà di opinione, dal quale chiunque poteva propagandare qualunque idea, anche di aspra critica alla Royal Family, come capitò a me stessa di sentire?

         Nei paesi scandinavi, dove esistono addirittura “scuole a-sessuate per consentire a i bambini di scegliere a quale genere (altro termine di moda) vogliono appartenere, si discuteva tempo fa sul titolo ufficiale da attribuire al partner di un futuro eventuale re (o regina) omosessuale. Decisamente si tratta di un grave problema costituzionale!

       Nello stato americano dell’Oregon una coppia omosessuale voleva ordinare la propria torta di nozze in una famosa pasticceria specializzata in questo tipo di preparazioni ma, essendo incappata nel rifiuto del pasticcere, contrario a quel tipo di cerimonia, non ha esitato a querelarlo per danni, procurando un’infinità di guai al poveretto che ha addirittura dovuto chiudere la sua attività. Non sarebbe stato più semplice, sbrigativo e meno dispendioso per il contribuente dell’Oregon rivolgersi a un’altra pasticceria?

        Il primo episodio che ho citato potrebbe diventare drammatico per la Chiesa d’Inghilterra, se le lobby gay volessero spingere la loro azione fino alle estreme conseguenze; gli altri due ci dimostrano che certi comportamenti estremi si accompagnano sempre al crollo del senso del ridicolo da parte di coloro che li attuano. Lo dimostrano da noi (dopo il caso Barilla) le dichiarazioni gay friendly di certe ditte timorose di perdere clienti.

        Ecco perché penso, da cattolica “bambina” e con grande dolore, che l’umanità stia gradatamente perdendo il lume della ragione: si cerca di piacere agli uomini piuttosto che a Dio, e allora il demonio e la sua corte esultano e brindano ai loro successi, mai così strepitosi.

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