I lupi si son fatti pecore? Ovvero, la truffa continua dello “spread” – di Piero Nicola

… il saliscendi dello spread è chiaramente alla mercé dei manovratori del mercato; in definitiva, è a disposizione dei manovratori della politica mondialista. Adesso, le conviene sostenere il governativo pallone gonfiato: che possa gonfiarsi per benino menando vanto. Poi, chi lo sa? Importa aver, a suo tempo, fatto lo sgambetto all’infido Berlusconi e, eventualmente, poter ricacciarlo giù di nuovo (se  non lui, il suo partito).

di Piero Nicola

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sprdmntImpossibile! E come mai i principali investitori (leggi: speculatori) hanno smesso di tenere alto il saggio d’interesse sui titoli di stato italiani?

  Dice: la fiducia è cresciuta da quando la spietata staffetta Monti–Letta ha tenuto i conti in ordine non sforando il tetto, da cui pioverebbero i fulmini del Giove regnante sull’asse Bruxelles-Francoforte.

  Intanto è una balla che il debito pubblico non sia cresciuto. È una balla grossa che l’Italia sia adesso un debitore più solvibile di quanto lo fosse due anni fa. Se siamo nel complesso più poveri di allora, come possiamo essere maggiormente affidabili?

  Dice (notizie tratte da Il Giornale): una parte consistente di questo finanziamento statale è passato dai creditori esteri e privati italiani alle banche italiane, a causa della trascorsa mancanza di fiducia. Ebbene? Hanno fatto i loro affari. La sfiducia è stata e resta un artificio per ricavare interessi esosi, vantaggiosi. L’Italia rimane un solido possidente, che non può fare bancarotta. I cittadini del nostro Paese avrebbero potuto assorbire tutto il prestito pubblico e ancora potrebbero riscattare la cambiale ceduta in mano altrui. Né le banche di qui sono in mano sicura, pubblica e di questa Nazione. Nemmeno la Banca d’Italia.

  In realtà, il saliscendi dello spread è chiaramente alla mercé dei manovratori del mercato; in definitiva, è a disposizione dei manovratori della politica mondialista. Adesso, le conviene sostenere il governativo pallone gonfiato: che possa gonfiarsi per benino menando vanto. Poi, chi lo sa? Importa aver, a suo tempo, fatto lo sgambetto all’infido Berlusconi e, eventualmente, poter ricacciarlo giù di nuovo (se  non lui, il suo partito).

  Dice: ma come? La buona nuova è autentica. Sono fatti, sono soldoni! La diminuzione della spesa per interessi sui titoli comporta un risparmio miliardario. Ma è stata una presa in giro. Lo spread è sceso perché è salito il profitto sul debito pubblico tedesco. E lo stesso Renzi, che non vuole sostenere Letta, ha ringraziato Mario Draghi, per meglio dire, ha mostrato di ringraziare il presidente della Banca Europea, perché la BCE ha prodotto un aumento di liquidità che ha contribuito al buon risultato.

  Ora, pagare circa il 3,9% sul debito decennale, cioè il doppio di quel che paga la Germania, significa restare nelle grinfie dell’usuraio. Infatti, ripetiamolo pure, i risparmi degli italiani o, altrimenti, le aziende attive (siamo ancora la seconda potenza industriale d’Europa), sarebbero più che sufficienti per saldare i pagherò distribuiti dal Ministero del tesoro. Quindi aver parlato del rischio di fallimento – pardon, di default – è stata una sporca trovata anti-italiana. Inoltre, i buoni emessi per l’addietro con tassi superiori – e sono tanti – non li ridimensiona più nessuno.

  Da Libero vengo a sapere che il Wall Street Journal ha scritto che Letta sta portando l’Italia al cimitero. “Ma come?” ci si può stupire. “Allora non è vero il complotto, l’orchestrazione di superpoteri interessati a tenere in vita il governo del cosiddetto Pesce Lesso per farci boccheggiare nella crisi! Allora la dietrologia è una fisima dei soliti pessimisti!”

   Non è forse questo, che gli strapotenti furboni vogliono che si creda? E perché le massonerie internazionali, operanti sott’acqua, dovrebbero essere scomparse, o scomparsa la loro potenza? Rammentiamo come Nostro Signore ci abbia messo sull’avviso: i figli delle tenebre sono astutissimi, molto più destri dei figli della luce, che tuttavia possono avere l’assistenza dell’Onnipotente.

2 commenti su “I lupi si son fatti pecore? Ovvero, la truffa continua dello “spread” – di Piero Nicola”

  1. Giorgio Rapanelli

    Per avere in mano l’inconscio collettivo della massa basta mandarlo giù di tono caricandolo di problemi irrisolvibili, ossia che non si voglio risolvere (droga, criminalità, mafia, distruzione della economia e dell’occupazione, eccetera). I cittadini, in massa, in questa situazione – come l’attuale – scendono su paura e afflizione. Perdendo la speranza, scendono su apatia e a questo punto saranno più manovrabili e potranno accettare tutto ciò che di asociale non avrebbero accettato prima. La tecnica dei responsabili è: creare il problema, non riuscire a risolverlo, dare la soluzione… Guardate tutti i problemi a cui hanno dato una soluzione: aborto, divorzio, droga, eccetera.
    Può capitare che, invece di scendere, l’individuo e la massa, riescano a salire di tono: da afflizione e paura possono solo andare su odio e quindi su collera…
    Tutte le rivolte sociali e le rivoluzioni hanno seguito il percorso che partendo da affizione e paura sono andati poi su odio e quindi su collera con la conseguenza dei comitati di salute pubblica e dei patiboli. Non si può stare a lungo su afflizione e paura. Quindi, o si scende verso l’apatia e la morte, o si sale verso l’odio e la collera. Molti oggi sono su odio e basterebbe poco per andare su collera. Il popolo in rivolta – forse non quello Italiano – sfoga la sua rabbia e neanche un Papa parroco riuscirà a fermarlo inneggiando alla fratellanza. Quindi, meglio pensarci per tempo a quali sarebbero le soluzioni migliori non buoniste.

  2. Infatti la Chiesa quando era Cattolica Apostolica Romana, difendeva il popolo non solo cattolico, dagli usurai.

    L’ottimo articolo infatti parla di spread ( parola inglese per dire differenza…) e questo serpente usuraio, è lo stesso che quello subito nella storia medioevale …ossia l’usura.

    Gli hanno dato il nome in inglese, per non farci capire nulla…. più le persone restano nell’oblio e questo serpente lavora indisturbato…. e…. come tutti i serpenti, si dimena e si contorce…. ora va su…ora giu…. però…però… guarda caso pende sempre dalla parte di chi vuol bene e/o lavora per quel serpente…. uno a lor simpatico al governo? No, problem….. non serve scrivere, ci si può far notare troppo…. abbassiamo lo “spread”..che ci vuole….

    I pesci lessi e i loro satelliti…sono cibo assai prelibato e il serpente se la gode,…. aspettando di aprir tutta la bocca per ingoiare la nostra Italia.

    Bei tempi quando S. Bernardino da Siena e S. Giovanni da Capestrano, condussero una vera e propria crociata, contro il prestito su pegno, sia che fosse fatto da ebrei che da cristiani. Non si contentarono di predicare; passarono subito all’azione. Le grandi repubbliche italiane, Firenze, Venezia e Genova, da tempo avevano istituito prestiti pubblici che funzionavano attraverso istituti specializzati o Monti di Pietà.

    Oppure quando Papa Benedetto XIV, redasse per tutta la Chiesa Universale la Lettera Enciclica “VIX PERVENIT” contro l’usura….

    Da INCORNICIARE i sermoni infuocati contro gli usurai pronunciati da Sant’Antonio da Padova che dava così fastidio agli usurai, da pensare di toglierlo di mezzo…. Famosa è la cena in cui il Santo mangia la minestra avvelenata, insieme al suo confratello, ricordando allo sprezzate padrone di casa, capo degli usurai della città.

    E questa sollecitudine e denuncia contro l’usura, non riguardava soltanto gli indigenti assoluti, in quanto queste categorie potevano contare sulle elemosine, ma riguardava anche agli “indigenti potenziali”, cioè a quelle categorie più bisognose di aiuti e di soluzioni ai loro problemi di liquidità ed di quel necessario flusso costante di contanti che permetteva di continuare il loro onesto e quotidiano lavoro.

    Mentre i primi, essendo “POVERI”, non avevano niente da offrire in pegno agli usurai, i secondi, cioè i commercianti, gli artigiani, i piccoli professionisti, i contadini rischiavano di entrare nel circolo vizioso dell’usura e nel conseguente baratro senza fondo dei debiti, che non sarebbero mai più riusciti a pagare. Rischiavano di perdere non solo i loro beni materiali se ne avessero avuti, ma peggio, anche gli stessi strumenti di lavoro, le clientele e vedersi costretti ad abbandonare l’esercizio delle loro arti o mestieri.

    Nulla è cambiato tra la situazione di allora e quella di oggi: l’unica differenza è che in quel determinato periodo storico erano solo i singoli individui ad essere in pericolo, oggi, purtroppo, con la dilatazione degli scambi e la vastità dei mercati, a rischiare sono intere nazioni che, a causa di debiti che mai potranno pagare, mettono in pericolo la vita non solo dei propri cittadini, ma hanno compromesso anche l’esistenza di intere generazioni future.

    I fattori, gli strumenti e la metodologia degli usurai è sempre la stessa…. mentre la Chiesa Cattolica Apostolica Romana dopo il pastorale vat.II E’ CAMBIATA…..
    Cambiando è DIVENUTA LOR COMPLICE…. il silenzio la banalizzazione che conduce all’oblio e alla perdita della memoria storica ( imbevuta solo di pagine e pagine di alcuni dei fatti successi nella 2° guerra mondiale ) ha prodotto, questo scempio e la vittoria del male….. ma solo fino a quando Dio dirà basta …. questo però avverrà quando la Chiesa rimetterà Gesù Cristo al centro della Società, così come lo era nel Medioevo, che i figliolini di voltaire chiamano …periodo buio…. si! certo per loro….

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