Matteo Leonardi, vittorioso dalla parte dei vinti – di Piero Vassallo

di Piero Vassallo

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Matteo Leonardi, cardiologo, scrittore

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 Un giorno un teologo ammetterà che anche gli sconfitti hanno un’anima. Lo ha sempre saputo Matteo Leonardi, medico samaritano, in temporanea salita da Gerico a Gerusalemme e da Gerusalemme al cielo, oltre il tempo.

 Matteo per gli amici Teo, sapeva, ad esempio, che un’anima pulsava nel cardiopatico Giancarlo Zonghi, nel breve tempo della giovinezza, detto Till Eulenspiegel per la straordinaria attitudine a inventare le beffe che irritavano gli iscritti ai partiti dei vincitori e i loro questurini.

 Matteo era un vincitore, che aveva gettato alle ortiche la sua fortunata divisa, per vivere cristianamente. Sulla nobiltà dei suoi ideali e sulla ricchezza della sua vita testimoniano gli amici che gli furono vicini.

 Zonghi era figlio di uno sconfitto e nel cuore gli frullava la canzone dei vinti. Non sempre canzone allegra, benché il nome del cantante fosse Till, il dissacratore beffardo e spensierato.

 Quando nel suo cuore suonava la triste elegia, Zonghi diventava scialacquatore e gettava i suoi preziosi talenti nel pozzo infondato della malinconia. Talenti di storico, di narratore, di oratore controcorrente, di attore. Zonghi gettò al vento malinconico dell’ebbrezza almeno quattro opportunità di successo.

 Varcata la soglia della sessantina, la fortuna e la salute di Zonghi/Till erano a terra, come l’uomo di Gerico. Se non che in quella strada aveva piantato la tenda Matteo Leonardi, nella breve vita cardiologo eccellente e generoso, cristiano in vista dell’eternità.

 Dalla clinica di Trento, una conversazione telefonica avviata dal convalescente ed edificato Zonghi, ristabilì la mia comunicazione con Matteo che, negli anni romani, fu mio medico e straordinario amico.

 Dal professore Leonardi, lo scialacquatore e miscredente Till, ebbe un insperato supplemento di sopravvivenza e il dono di un’amicizia straordinaria. Un’amicizia lanciata dalla fede in Dio oltre le frontiere segnate dalla dolente e perpetua storia della guerra civile.

 [Il giorno, per me non lontano, in cui si invoca la misericordia del Cielo, chiederò al Signore se l’ardente ammirazione per Matteo Leonardi, che lo scapestrato Zonghi manifestò senza umani ritegni, fu l’alba di una taciuta fede e l’oggetto di un merito sufficiente.]

 Adesso il lettore comprenderà senza fatica l’emozione provata nel ricevere, proprio nel giorno del mio compleanno, un libro in cui sono raccolte le commosse testimonianze degli amici e un’antologia degli scritti edificanti e sapienti di Matteo Leonardi.

 “La voce di Teo” è opera avvincente di Ludmilla Veselic, la donna coraggiosa, che ha condiviso la vita, gli ideali e le sofferenze (non poche e sopportate con perfetta rassegnazione) di Matteo.

 Il libro è una preziosa, misericordiosa testimonianza a favore della pace cristiana, che tarda a conquistare i cuori degli italiani, divisi tra i gongolanti eredi dei vincitori e gli irriducibili e malinconici eredi dei vinti.

 In vendita a 20 euro, il libro può essere richiesto alla casa editrice Osiride in Rovereto, telefono  0464422372.

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