MEMORIAE TRADERE. MASSONERIA, IL SERPENTE CHE STRISCIA NELLA CHIESA. VESCOVI E CARDINALI NELLE LISTE DI MASSONI PUBBLICATE DAL GIORNALISTA MINO PECORELLI – di Pucci Cipriani

MEMORIAE TRADERE. Rubrica del sabato, a cura di Pucci Cipriani

sabato 2 marzo 2013


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MASSONERIA, IL SERPENTE CHE STRISCIA NELLA CHIESA. VESCOVI E CARDINALI NELLE LISTE DI MASSONI PUBBLICATE DAL GIORNALISTA MINO PECORELLI

di Pucci Cipriani

 

Il 12 settembre del 1976 all’interno delle mura leonine deflagrò una bomba di potenza incredibile allorché si lesse sulla rivista OP (Osservatore Politico) del giornalista Carmine (“Mino”) Pecorelli (1928-1979) una lista di “presunti massoni” tra cui figuravano cardinali eminentissimi e altre illustri personalità del mondo ecclesiastico. Un esempio? Il Vescovo di Ivrea Luigi Bettazzi , Mons. Dino Monduzzi alla Prefettura della Casa Pontificia, il vescovo di Bruxelles Leo Suenens, l’arcivescovo di Trento Mons. Gottardi, il vescovo di Albano Mons. Luigi Bonicelli e l’arcivescovo di Ravenna Mons. Baldassarri…per arrivare al Cardinal Baggio, il Cardinal Poletti, il cardinal Pappalardo e il Cardinal Jean Villot Segretario di Stato.

Da tempo sia in ambiente massonico come in ambiente cattolico-tradizionalista correvano insistenti voci su una presunta “Loggia Vaticana” e il 17 e il 25 agosto di quell’anno l’agenzia di informazione “Euroitalia” aveva diffuso, con data d’ iscrizione, numero di matricola e sigla massonica (monogramma) l’elenco , alla vigilia dell’imminente conclave, di 113 nominativi di ecclesiastici alcuni dei quali “papabili”. Il giornalista  Mino Pecorelli non precisò mai come ne fosse venuto in possesso di detta lista ma è noto che era persona vicina al “venerabile” Licio Gelli della P2.

Ma queste liste venute fuori a più riprese erano solo dei falsi? in merito sentiamo quanto scrive il giudice Carlo Alberto Agnoli, il più noto studioso italiano di Massoneria: “passiamo ad analizzare la questione della attendibilità che va attribuita alla lista di OP (Osservatorio Politico) del 12 settembre 1978 e a quella a essa precedente, apparsa su “Panorama” del 10 agosto 1976.Esse ci risultano essere le principali liste di prelati assertamente aderenti alla Massoneria che siano state pubblicate da quando , nel 1717,è stata fondata questa istituzione. Giova notare-continua Agnoli-che i nomi che figurano nei due elenchi sono pressoché uguali: la differenza è che OP omette due nominativi riportati da “Panorama” , e ne aggiunge altri otto che in quest’ultima rivista non figurano…sarebbe gravemente erroneo liquidarli come senz’altro inattendibili, come sbrigativamente fece il giornalista di ‘Panorama’ con riferimento a quello da lui stesso pubblicato. Egli, infatti, specificò che quei nominativi ‘circolano da qualche mese’ in Vaticano. E’ ragionevole, dunque, arguirne  che in ambiente così qualificato essi trovavano , quanto meno, qualche credito. Tanto ne trovavano che, alcuni cardinali’ chiesero con insistenza che si facesse chiarezza” e che Paolo VI (1897-1978), tramite l’allora vescovo, poi Cardinale, Monsignor Benelli, fin dal 1975, affidò in via discreta e confidenziale le indagini nientemeno che al Comandante Generale dell’Arma Generale Enrico Mino, con particolare riguardo alla persona del Vescovo Annibale Bugnini(1912-1982), autore della discussa e rivoluzionaria riforma liturgica. Riferisce il giornalista di “30 GIORNI” che, sulla base degli elementi da lui acquisiti , quell’alto ufficiale espresse  il convincimento che l’elenco fosse vero. Nuovi e più approfonditi  accertamenti vennero richiesti al medesimo generale verso la metà del 1977 dall’autorevole Cardinale Arcivescovo di Genova Giuseppe Siri(19016-1989), evidentemente insoddisfatto perché vedeva rimanere ai loro posti nella Chiesa persone in forte odore di Massoneria. Ma il Generale Mino il 31 ottobre di quell’anno precipitò con il suo elicottero , in Calabria sul monte Covello, trovando la morte in circostanze che “30 GIORNI” dell’11 novembre 1992, indica come altamente sospette ‘portando così nella tomba -commenta sempre quella rivista-i risultati della seconda indagine’. ‘Restano poi da spiegare-prosegue il nostro giornalista-delle misteriose telefonate, di cui esistono le intercettazioni, nel corso delle quali(Licio Gelli)Venerabile burattinaio (della Loggia P2) parlava della successione al generale Mino prima ancora che questo morisse nel tragico incidente aereo. Perché-si domanda ancora Carlo Alberto Agnoli- quella lista trovò tanto credito in Vaticano? …è verosimile la storia , riferita dal giornalista di “30 GIORNI”, che essa fosse stata compilata sulla base di documenti fotocopiati presso la sede del Grand’Oriente d’Italia da un giovane impiegato- nipote di un frate- che, in presenza dello zio, consegnò tutto a Mons. Giovanni Benelli(1921-1982), allora Sostituto della Segreteria di Stato, il quale li fece giurare entrambi ‘che non stavano mentendo su un argomento così grave’. Certo si è che un plico di fotocopie di quei documenti, verosimilmente di seconda generazione, era in possesso del cardinale Dino Staffa(1906-1977). Anche “30 GIORNI” , del 6 giugno 1992, ne riproduce tre. Ma ecco che dopo la lista di ‘Panorama’ sopravvive quella dell’Osservatore Politico (0P) di Pecorelli…che come risulta dalla commissione d’inchiesta parlamentare di quella famigerata Loggia, è membro della P2, le sue parole sono quelle di uno che è addentro alle segrete cose. Nella premessa dell’elenco, terribilmente corredato, a differenza di quello di ‘Panorama’, di tanto di data e numeri  delle tessere di iscrizione, il che gli conferisce un tono di grande attendibilità, egli dice, in sintesi, di essere venuto in possesso della lista il 28 agosto precedente. Invita quindi l’appena eletto Albino Luciani(1912-1978) a un rigoroso controllo e conclude con queste parole: ‘pubblicando questa lista di ecclesiastici forse affiliati alla Massoneria riteniamo di offrire un piccolo contributo(alla chiarezza nella Chiesa cattolica n.p.c.) O UNA PIOGGIA DI SMENTITE O, NEL SILENZIO, L’EPURAZIONE’. Mancò la ‘pioggia’ e mancò anche l’epurazione. Anche perché di lì a pochi giorni (28 settembre 1978) morì Giovanni Paolo I -‘che aveva manifestato l’intenzione di metter mano alla questione dello IOR  e di far chiarezza in merito alla lista dei presunti prelati iscritti alla Massoneria’ … va detto, che prima ancora della loro pubblicazione  le future liste di ‘Panorama’ e ‘OP’ avevano trovato una significativa conferma…infatti …Monsignor Annibale Bugnini (autore) di quella famosa riforma liturgica che ha sconvolto il rito millenario della Santa Messa…nel luglio del 1975 veniva eliminato dalla Curia Romana e nel settembre spedito come nunzio in Iran, ed è lui stesso, nel  suo libro intitolato ‘La Riforma liturgica’ a riconoscere che il suo allontanamento fu dovuto alle prove di appartenenza alla setta raccolte a suo carico…naturalmente (per lui) ‘perfida calunnia’.

(cfr. Carlo Alberto Agnoli in “La Massoneria all’attacco della Chiesa”)

Dunque abbiamo il duplice tentativo di Paolo VI prima e di Giovanni Paolo I di far luce sulla Massoneria in Vaticano: molti hanno testimoniato che Paolo VI, che aveva anche parlato del “Fumo di Satana che è entrato nella Chiesa”, rimase sconvolto da queste rivelazioni…di Giovanni Paolo I abbiamo già detto.

 


GALLERIA DI IMMAGINI

(Archivio Pucci Cipriani – vedi anche la nota in calce)

 

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Clicca per ingrandire. La lista di “presunti massoni”, che il giornalista Mino Pecorelli pubblico sulla sua rivista “OP” il 12 settembre 1976. Pecorelli morì assassinato a colpi di pistola il 20 marzo 1979. L’assassinio è rimasto a tutt’oggi impunito.



 

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Nelle foto, tre cardinali che non smentirono la loro appartenenza alla Massoneria. Da sinistra: il Cardinale Sebastiano Baggio (1913-1993), il Cardinale Salvatore Pappalardo (1918-2006), il Cardinal Ugo Poletti (1914-1997).

 

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Il Cardinal Villot (1905-1979) che, una volta letto l’elenco dei presunti massoni apparso sulla rivista francese “Lectures Françaises”, scrisse immediatamente questa lettera:

“Il Cardinale Jean Villot, Segretario di Stato, saluta distintamente il Signor Direttore di ‘Lectures Françaises.

Avendo appreso recentemente che la rivista, nel suo ultimo numero di settembre del 1976, aveva menzionato il suo nome presentandolo come massone, il Cardinal Villot dichiara nella maniera più formale che non ha mai avuto in alcun momento della sua vita il minimo rapporto con la Massoneria né con alcuna altra società segreta. Aderisce pienamente alle condanne inflitte dai Sommi Pontefici. Il Cardinal Villot prega il Direttore di ‘Lectures Françaises’ di volergli inviare un esemplare del numero che pubblicherà questa smentita, e con anticipo lo ringrazia.

Vaticano,31 ottobre 1976. Jean Cardinal Villot”

 

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Clicca per ingrandire.

Dopo la morte del Cardinal Villot fra le sue cose fu trovato un libro intitolato “Vie et prospectives de la franc-maçonnerie traditionelle” di Jean Tourniac, Grande Oratore della Gran Loggia Nazionale di Francia. Sul frontespizio vedete due dediche manoscritte al medesimo Card. Villot , una dello stesso autore, e l’altra del Gran Maestro della medesima Loggia. Di fronte a questo documento appare come minimo “lacunosa” quella sua assicurazione di non aver mai avuto “in alcun momento della sua vita il minimo rapporto con la Massoneria”. Del resto le posizioni teologiche del Card. Villot erano quelle dei cardinali Suenens, Poletti, del vescovo di Trento Gottardi etc…che figurano con lui nella lista di ‘Panorama’ e di ‘OP’.

 

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Questo quadro ,custodito alla Kunsthalle di Amburgo, è la copia su scala ridotta di un’opera più grande di Jean Baptiste Regnault, ora perduta, che venne esposta al “salon” del 1795 e con cui l’autore intendeva rappresentare lo spirito della Rivoluzione. Il titolo è : “la libertà o la morte”. La libertà è rappresentata dalla figura muliebre di sinistra, onusta di simbologia massonica: il berretto frigio, la livella, il fascio littorio circondato dal tricolore…per libertà, naturalmente, si intende quella dalla Legge di Dio, bandita dallo stato rivoluzionario. Campeggia in mezzo il Genio portatore di luce, colui che ha insegnato all’uomo, sin dal Paradiso Terrestre, le vie della ribellione. In capo la luce dell’iniziazione massonica.

Quest’angelo, investito in pieno dalla luce del “Delta luminoso”, è dunque il portatore di luce, o Lucifero.

 

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Il “Genio della Libertà” anche lui portatore di luce(la fiaccola nella mano destra)e nella mano sinistra la catena infranta simbolo del diritto di origine divina spezzato dalla Rivoluzione. Questa statua è posta al vertice della colonna di piazza della Bastiglia a Parigi.

 

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Sembra che la Massoneria abbia voluto mettere il suo sigillo in questa opera: “L’Angelo della Luce”, complesso alto 5,20 m collocato nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma in occasione del Giubileo del 2000.La basilica, sorta nel 1561 su disegno di Michelangelo sopra le terme di Diocleziano, il 13-2-1945 vide il battesimo di un famoso convertito: il rabbino Israel Zolli.

Patrocinatore di questa opera in bronzo fu il cardinale William H. Keeler, membro del direttivo della “World Conference on Religion and Peace”, accreditata presso l’ONU. Si noti la fiamma sul capo dell’angelo come quella sul genio della liberta’” del quadro di Jean Baptiste Regnault nella mano di Prometeo del Rockfeller Center ,a rappresentazione di colui che ha insegnato all’uomo , fin dal Paradiso terrestre, la via della ribellione. L’angelo della figura in bronzo si innalza dal vertice di una piramide, collocata direttamente in asse con la cupola sovrastante. Che cosa si voleva rappresentare con la piramide se non una gerarchia in cui l’Angelo(ossia il Genio portatore di luce-Lucifero n.p.c) occupa il vertice? Difficile pensare che in quella basilica, sorta sulle spoglie dei martiri, che per non rinnegare Cristo hanno scelto la morte, fosse esattamente questo l'”angelo magnifico rimasto nel desiderio di questa chiesa” che un antico testo rievocava.

 

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La statua dorata del Prometeo davanti al Rockefeller Center nella Lower Plaza: la scritta che domina la fontana recita: “Prometheus teacher in every art brought the fire that hath proved to mortals a means to mighty ends”, che tradotta in italiano suona così:

“Prometeo maestro di ogni arte portò il fuoco che ai mortali si è rivelato un mezzo per fini possenti”.

 

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“Saggezza, Luce e Suono” è il titolo conferito dallo scultore Lee Lawrie (1933) al bassorilievo prospiciente al monumento a Prometeo nella Lower Palaza di New York. Posto sul frontone dell’accesso al Rockefeller Center, tempio dell’Alta Finanza, il bassorilievo è completato dalla scritta :” Saggezza e conoscenza  saranno la stabilità dei tempi”. Il richiamo ai “Master of Wisdom”  e al Grande Architetto dell’Universo è evidente.

 

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Il Cardinal Schonborn (clicca qui)

 

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Il Cardinal Gianfranco Ravasi che nelle sue opere, nella sua azione, riprende in toto il programma della Libera Muratoria. Per avere un’idea di chi sia veramente quest’uomo clicca qui

 

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Clicca per ingrandire. Ecco un documento assolutamente inedito: una lettera del Mago Merlino al Card. Ravasi:

A S.Em. Mons. Gianfranco Ravasi-Città del Vaticano

Eminentissimo Cardinale,

la Fata Morgana ed io fummo presenti, almeno in spirito, insieme al grande Cagliostro, al “Cortile dei Gentili” e molto godemmo nel vedere i nostri colleghi maghi, fattucchiere, sociologi e psicologi, pitonesse, cartomanti, venditori di erbe depurative, esoteristi, streghe e stregoni  così impegnati nei vari seminari sul tema: “dio questo sconosciuto!”. Bel colpo Eminenza…Lei è stato eccezionale nella pubblicazione di articoli e libri (è chiaro che non avrà tempo per la preghiera e le confessioni e questo è molto buono!) mielosi che hanno ingenerato e ingenerano nei fedeli dubbi che portano alla perdita della fede. Anche la suora ballerina è stata molto brava! Continui così e non si faccia intimorire. Ora la sua campagna per diventare papa ha molte possibilità di successo dopo che a sponsorizzarla è arrivato, dopo il caro Bertone, anche Mons. Piero Marini (da non confondersi con Guido Marini che crede davvero e per di più è fedele al papa), il non dimenticato vescovo new-age che riuscì a vestire arcobaleno (e quindi da pagliaccio) tutti i vescovi. Comunque, eminenza, la Fata Morgana ed io – sempre con l’aiuto di Cagliostro-metteremo a sue disposizione tutte le nostre arti in modo che lei possa diventare davvero papa e così, una volta per sempre, possa sparire la chiesa e i cristiani la smettano di credere a certe panzane.

Continui così eminenza. E mentre pesticciamo la “sacra” porpora ci dichiariamo dell’eminenza vostra umilissimi e potenti servitori

Mago Merlino  – Fata Morgana

 


 

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Preghiamo la Madonna che ci ottenga presso il Signore la grazia di un Papa cattolico e che l’eterno Nemico possa tornare nell’inferno: recitiamo con devozione questa bella preghiera a San Michele Arcangelo che fece mettere al termine dalla S Messa Leone XIII. La preghiera fu tolta dopo il Concilio e RIMESSA da Benedetto XVI con il motu proprio Summorum Pontificum:

San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti su di lui il suo dominio, preghiamo supplichevoli: e tu, o Principe della milizia celeste, col divino potere ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Amen.

Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude. Amen.

 

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L’Autore ringrazia gli scrittori Carlo Alberto Agnoli e Epiphanius, che hanno consentito la riproduzione delle iconografie massoniche dalle seguenti loro opere:

Carlo Alberto Agnoli: La Massoneria nell’opera della Rivoluzione francese” (Ed.Civilta’ Brescia)

Epiphanius: “Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia” (Ed “Ichthys”-Via Trilussa,45-AlbanoLaziale)



 

 



 



 


 


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