di Salvatore Izzo
fonte: Libertà e Persona
“Non credo che il Papa si voglia esprimere nel senso di appoggiare un determinato partito o candidato. Quelli che sono a mediare tra lui e il resto della Chiesa e della società dovrebbero vivere con molta più prudenza questa responsabilità”.
Lo afferma monsignor Luigi Negri, neo arcivescovo di Ferrara (ed ex collaboratore di don Giussani, il fondatore di CL) che in un’intervista al sito “papalepapale.it” sembra non condividere l’appoggio espresso dall’Osservatore Romano e dal presidente della Cei all’iniziativa del premier Mario Monti.
Secondo monsignor Negri, per la Chiesa non c’è “meramente un problema di persone o di analisi strettamente politiche, ma di chiarezza su alcuni criteri per giudicare correnti, posizioni, programmi. Questi sono i valori non negoziabili”. Dunque “un uomo politico può ricevere un appoggio significativo soltanto nel momento in cui si impegna a fare di essi il punto di vista di tutta la sua azione di governo”.
Quanto alle parole del quotidiano vaticano e del cardinale Bagnasco su Monti, che invece non ha inserito i temi etici nella sua “Agenda”, il vescovo ciellino ritiene che “ci sarebbe voluta più discrezione da parte delle autorità ecclesiastiche, vaticane e non, nel fare interventi che possono essere letti come sostegno aperto per qualcuno”.