di Giulio Alfano
La storia dell’Angelus che il Pontefice recita ogni domenica con i fedeli in piazza S. Pietro, si collega alla particolare devozione per Maria SS. Assunta che animava Pio XII.
Ancora prima di iniziare le pratiche per la definizione del dogma,Pio XII manifestò questa Sua speciale devozione suggerendo alla Madre Luigia Tincani (1889/1976), Serva di Dio e fondatrice delle Missionarie della Scuola, di intitolare All’Assunta l’Istituto Universitario Pareggiato che esse intendevano promuovere e del quale il 26 ottobre 1939 avvenne l’inaugurazione.
Il 1 maggio 1946 Pio XII interpellava i vescovi, scrivendo loro di esprimere un parere circa la possibile proposizione dell’Assunzione corporea della beatissima Vergine come dogma di fede e se essi lo desideravano realmente; facendo seguito a questa adesione, Pio XII il 18 agosto 1950 annunciava la definizione dogmatica e il 1° novembre di quello stesso anno Santo firmava e pubblicava la Bolla Dogmatica per la definizione dell’Assunzione in corpo ed anima di Maria SS. Assunta in cielo.
Il 1954 fu un anno molto doloroso per Pio XII perché iniziò a soffrire di una malattia gastrica e anche per i gravi problemi che affliggevano l’Azione Cattolica Italiana, percorsa da tensioni molto forti dopo il fallimento dell’operazione Sturzo. Malgrado ciò, concesse un’udienza al prof. Luigi Gedda (1902/2000), Presidente Generale Dell’Azione Cattolica, il 10 marzo del 1954, che gli propose di recitare l’Angelus ai microfoni della Radio Vaticana affinchè tutti i fedeli potessero unirsi al Romano Pontefice nell’invocare l’aiuto di Maria SS. Assunta, ma il Pontefice non condivise la proposta di Gedda ed in un primo momento la reputò non efficace. In una successiva udienza privata svoltasi il 26 giugno, essendo in corso l’Anno Mariano, il professore si permise il coraggio di rinnovare la medesima domanda di recitare l’Angelus il 15 agosto ai microfoni della Radio Vaticana dalla residenza estiva di Castelgandolfo, anche perché in quella giornata, allora come oggi, il Papa ha l’usanza di celebrare la festa dell’Assunta con un pontificale nella vicina chiesa pontificia di S. Tommaso da Villanova, percorrendo a piedi il tragitto dal palazzo apostolico alla Chiesa e viceversa, sempre lambito da entusiastico fervore dei fedeli. Pio XII acconsentì benevolmente alla richiesta di Gedda presentatagli anche a nome dell’Azione Cattolica Italiana. Di conseguenza il 14 agosto 1954 l’”Osservatore Romano” informò che “…l’Angelus recitato dal Santo Padre nella festività dell’Assunta sarà radiodiffuso” e successivamente l’“Osservatore Romano” del 16/17 Agosto informò che ”…alle ore 12 di ieri domenica, festività di Maria SS. Assunta, il Santo Padre ha benevolmente acconsentito che la Sua recita dell’Angelus domini venisse radiodiffusa dalla stazione radio del Vaticano a cui era collegata la rete nazionale della Radiotelevisione Italiana. In tal modo l’Augusto Pontefice, aderendo al filiale desiderio dell’Azione Cattolica Italiana,ha dato modo nella solennissima ricorrenza dell’insigne gloria della Vergine Santa, in questo radioso Anno Mariano, agli iscritti e a tutti gli altri fedeli di unirsi devotamente a lui, nel pio saluto alla Madre di Dio”.
Da allora per opera di Luigi Gedda ebbe inizio la recita dell’Angelus domenicale di Pio XII; al suo ritorno in Vaticano, onde evitare di affaticarLo con un’udienza collettiva, Gedda Lo pregò di recitare l’Angelus affacciandosi alla finestra del Suo studio privato, quella famosa finestra illuminata fino a tarda notte che appare anche nel film scritto da Luigi Gedda stesso nel 1942, sulla vita quotidiana di un papa,”Pastor Angelicus”, diretto da Romolo Marcellini e prodotto da una società cinematografica, Orbis Film, creata dallo stesso Gedda e che avrebbe prodotto capolavori come “La porta del cielo”, che consentì al regista Vittorio De Sica di sottrarsi alle pressioni dei nazifascisti per trasferirsi nella Repubblica Sociale.
La recita dell’Angelus domenicale da quel lontano 1954 dalla finestra affacciata su piazza S. Pietro,sarebbe proseguita con Giovanni XXIII, Paolo VI , Giovanni Paolo I nel suo brevissimo pontificato, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, fino all’attuale pontefice Francesco.
Nel 1977 Gedda pensò di promuovere un’emittente televisiva cattolica, Teleradiosole, diretta da Cesare Ardini, la quale trasmetteva regolarmente gli Angelus domenicali.
Successivamente Teleradiosole ha potuto trasmettere via satellite l’Angelus in Argentina attraverso la televisione di Stato, Canale 7, favorita dalla collaborazione della Presidente dell’Associazione Argentina di Cultura prof.ssa Lila Blanco e Canale 7 ritrasmetteva l’Angelus ad altre ben 28 emittenti locali argentine.
Questa trasmissione durò soltanto un anno, ma il suo servizio fu profetico perché migliaia di stazioni televisive di molte nazioni ne danno notizia ogni settimana, diffondendo, attraverso la parola del Papa, il messaggio di Cristo agli uomini d’oggi, da un idea del genetista Luigi Gedda, il medico che parlava di Dio!
3 commenti su “Nel 2014 si compiono i 60 anni dell’Angelus – di Giulio Alfano”
Quella famosa finestra, illuminata fino a tarda notte i Papi ce li faceva sentire vicini, ce li fece immaginare intenti al loro lavoro e alle loro preghiere, grandi nella loro dignità, ma vicini nella loro umanità. Bella e misteriosamente affascinante, la luce di quella finestra ci parlava di una presenza viva ed operosa, di un Padre infaticabile solo per il bene delle anime, solo per conquistare gli uomini a Dio. Che ora quella luce sia spenta e la stanza caduta nel buio mi impensierisce, mi turba e mi suscita pensieri tristi. E che quella finestra si animi solo per l’Angelus, questo no, non mi basta. Perché questi stravolgimenti e questi pensieri che fanno così male?
Condivido i suoi pensieri, gentile signora Tonietta, che rispecchiano anche i miei sentimenti. Anche a me fa male e non capisco.
Credo che se in certe situazioni rinnovare possa essere positivo, bisogna evitare la tentazione di stravolgere troppo e troppo in fretta: non è detto sia sempre positivo. Basta, non voglio scrivere altro: sto facendo il proposito di evitare critiche, sia all’esterno che dentro di me.
Indimenticabile Gedda! L’unico che ha servito senza chiedere niente e si è ritirato senza cercare nulla! Se l’Italia si è salvata il 18 aprile 1948 è stato per lui e per Pio XII. Grazie a Giulio Alfano il suo ricordo ritorna d’attualità,grazie davvero! E in Vaticano ricordino chi ha ispirato l’Angelus,così come l’Azione Cattolica dovvrebbe ricordare qualche volta Gedda!!