di Giuseppe Brienza
fonte: Corriere del Sud
Come capita ormai da un po’ di tempo, le case e le abitudini degli italiani saranno disturbate nei giorni della festa di Tutti i Santi (od “Ognissanti”) dai costumi importati, frivoli o, peggio, paganeggianti, del c.d. “Halloween”. Piuttosto che con zucche, dolcetti-scherzetti o “facce da morto”, l’antica ricorrenza cristiana del 1° novembre prossimo, dovrebbe essere vissuta come solennità che celebra insieme la gloria e l’onore di tutti i Santi, canonizzati e non.
Ce lo ricordano anche i cristiani orientali, da ultimo il Metropolita e Arcivescovo di Targoviste (Romania) Nifon, nell’intervento pronunciato l’11 ottobre scorso alla XII assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. L’illustre esponente del mondo Ortodosso, infatti, chiamato a portare il saluto alla Chiesa Cattolica del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), ha fra l’altro dichiarato: «La giustificazione in Cristo, la proclamazione del Vangelo e la chiamata alla santità sono inscindibili nella comunità dei credenti, membri dell’unico corpo di Cristo (1 Cor 12, 12 ss.)» (Sua Eminenza Nifon, Cinquant’anni di cammino, in L’Osservatore Romano, 14 ottobre 2012, p. 8). Per questi motivi la recita e l’approfondimento di quel «compendio di tutto quanto il Vangelo» che è il santo Rosario, come lo definì il servo di Dio Papa Pio XII nel 1946, si rivelano in più che opportuni per prepararsi all’imminente festa. Sembra quindi utile segnalare l’iniziativa del Centro culturale “Amici del Timone-Fides et Ratio” di Roma che venerdì 26 ottobre, alle 19.30, organizzano presso la parrocchia di san Carlo Borromeo alla Fonte Laurentina (via Edoardo Amaldi, 215) un Rosario meditato, diretto da don Roberto Spataro SDB. Il salesiano, che è docente di Letteratura Cristiana Antica all’Università Pontificia Salesiana e membro di varie associazioni scientifiche internazionali come l’Association Internationale d’Études Patristiques (AIEP) ed il Gruppo italiano di ricerca su Origene e la tradizione alessandrina, attingerà nelle sue meditazioni anche alla profonda spiritualità mariana trasmessa alla sua congregazione dal fondatore, san Giovanni Bosco.
L’iniziativa è anche collegata alla rubrica pubblicata quindicinalmente sul “Corriere del sud”,“Serate di san Pietroburgo”, che riprende il titolo della celebre opera del Conte Joseph de Maistre (1753–1821), Les Soirées de Saint-Pétersbourg, un vero capolavoro di teologia e filosofia della storia. Al grande diplomatico, politico e pensatore cattolico, infatti, il Centro culturale “Amici del Timone-Fides et Ratio” ha voluto dedicare, fin dal 2010, la serie di conferenze che si tengono a Roma sullo stile colloquiale degli antichi “salotti della Tradizione”.
Per ulteriori informazioni: amicideltimoneroma@gmail.com; cell. 339/68.42.687.