“OMBRE SUL SOLE – STORIE DI UOMINI CONTRO”, DI ENZO NATTA, Ed. Tabula Fati – recensione di Ubaldo Giuliani Balestrino

recensione di Ubaldo Giuliani Balestrino

 

 

tf11Ci sono voluti settant’anni – e sono tanti – eppure, sta affiorando, forse, la storia degli “uomini-come”.

Chi ha vissuto in Italia nel secondo dopoguerra ha notato che la nostra guerra civile ha lasciato una lacerazione profonda, soprattutto morale: i protagonisti della nostra tragedia sono stati giudicati soprattutto sulla base del criterio del dove.

Tutti coloro che furono dalla parte “giusta” furono considerati perfetti: e tutti coloro che non furono dalla parte giusta non furono considerati esseri umani (non per nulla un libro ispirato alla nostra guerra civile s’intitolò: “Uomini e no”).

La conseguenza fu che ciascuna delle due fazioni che l’Italia ereditò dalla tragedia che l’aveva squassata tra il 1943 e il 1945, visse – per così dire – grazie ai torti dell’altra.

La maggioranza vide la propria legittimazione nel ricordare sempre i massacri, le rappresaglie, i rastrellamenti dei fascisti repubblicani e dei tedeschi.

E altrettanto fecero gli “orfani di Salò” che videro la loro legittimazione in Dongo, in piazzale Loreto, nel “Sangue dei Vinti”.

Settant’anni – peraltro – non sono pochi. E dopo settant’anni va segnalato come importante l’agile volume di Enzo Natta “Ombre sul sole – Storie di uomini contro” (editore Tabula Fati, 2013, p. 123, Euro 11,00).

Esso è dedicato a quanto operarono tre uomini non comuni, Bottai, Lulli, Rossif: l’Autore ha scelto alla sua monografia il sottotitolo “storie di uomini – contro”. Io preferirei il sottotitolo “storie di uomini come”, per indicare che il come è molto più importante (e molto più sottolineato dall’Autore) del dove.

In una guerra civile, la scelta del campo dipende dalle circostanze più varie; spesso dalle informazioni che ciascuno riceve. E – molte volte, senza colpa di chi le riceve – queste informazioni sono errate.

Perciò, la scelta di una trincea o dell’altra può essere (o sembrare) errata, ma non è necessariamente infame o criminale.

Ebbene: la biografia di Giuseppe Bottai indica che il come vale infinitamente più del dove.

Egli fu volontario nella prima guerra mondiale, in cui combatté quale ufficiale degli arditi. Partecipò alla “marcia su Roma” nel 1922; fondò poi “Critica fascista”, la rivista più importante del regime mussoliniano.

Fu tra gli artefici della Carta del lavoro e della Carta della Scuola.

Nel 1941 combatté – come ufficiale degli alpini – in Albania.

Nel 1943 Bottai fu tra i firmatari e i propugnatori della mozione Grandi, che sconfessò Mussolini, il 25 luglio di quell’anno.

Ebbene, quando gli alleati giunsero a Roma, Bottai non partecipò alla fratricida guerra civile, ma pensò a riscattare le proprie e altrui contraddizioni e si arruolò nella legione straniera.

Come tutti sanno, la legione straniera fa parte dell’esercito francese.

Bottai compì – in divisa francese – imprese leggendarie, meritandosi il rispetto dei vincitori al punto che ricevette la seguente lettera: “Visto che lei conosce intimamente, le sarò grato se vorrà porgere i miei omaggi a Sua Eccellenza Giuseppe Bottai, ministro della Cultura e dell’Educazione Nazionale con Mussolini, frondista, membro del Gran Consiglio del Fascismo che la notte del 25 luglio 1943 ha provocato la caduta del regime e, per questo, condannato a morte in contumacia dal Tribunale di Verona… Firmato: Generale Bertrand L’Herbier”.

Ossia, coloro che cercarono con coraggio il bene dell’Italia vanno ricordati con gratitudine, anche se non sempre poterono essere coerenti, dato il mutare delle circostanze: Bottai fu prima fascista e poi combatté contro i tedeschi.

Anche Lulli e Rossif ebbero non comuni avventure, che non voglio riassumente per lascare al lettore di un libro di storia che è anche un racconto affascinante il piacere di scoprire la fine della vicenda.

Uno scritto di questo valore spirituale e letterario giunge – forse – tardi: settant’anni sono molti.

Peraltro, meglio tardi che mai.


 

“OMBRE SUL SOLE – STORIE DI UOMINI CONTRO”, DI ENZO NATTA, Ed. Tabula Fati – Maggio 2013  – pagg. 128, euro 11,00. Per acquistare il libro on line, clicca sull’immagine di copertina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici

Seguici su Spotify e Youtube

Cari amici,
con “Aleksandr Solženicyn: vivere senza menzogna”, primo episodio del podcast “Radio Ricognizioni. Idee per vivere senza menzogna”, il nostro sito potrà essere seguito anche in video e in audio sulle due piattaforme social.

Podcast

Chi siamo

Ricognizioni è nato dalla consapevolezza che ci troviamo ormai oltre la linea, e proprio qui dobbiamo continuare a pensare e agire in obbedienza alla Legge di Dio, elaborando, secondo l’insegnamento di Solženicyn, idee per vivere senza menzogna.

Ti potrebbe interessare

Eventi

Sorry, we couldn't find any posts. Please try a different search.

Iscriviti alla nostra newsletter

Se ci comunichi il tuo indirizzo e-mail, riceverai la newsletter periodica che ti aggiorna sulla nostre attività!

Torna in alto