PASSEGGIANDO CON L’ALIENO. LA BORSA DELLE PERSONE NORMALI – di Giovanni Lazzaretti

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Il nostro amico Giovanni Lazzaretti si è nuovamente incontrato con l’alieno, e gentilmente ci riporta una conversazione molto interessante…

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Passeggiando con l’alieno

La borsa delle persone normali


San Martino in Rio, 27 settembre 2011, San Vincenzo de’ Paoli

Passeggiare con l’alieno è un rito. Si imbocca il giro di Trignano, si chiacchiera del più e del meno; arrivati al podere delle oche lui si fa silenzioso; alla chiesa io mi faccio un segno di croce e lui fa una specie di cenno d’approvazione. Poi fa un sospirone che non finisce più…

  • Come la chiamate… schizofrenia? Sdoppiamento della personalità?

  • Di chi sta parlando?

  • Del vostro sistema economico. Sembra che viviate due vite parallele.

  • Non so se è l’immagine esatta. A me sembra semplicemente un sistema congegnato per togliere ai poveri per dare ai ricchi.

  • Sì, ma questo è l’esito finale. A monte c’è il fatto che da un lato sapete le cose e dall’altro agite come se non le sapeste.

  • Per esempio?

  • Per esempio leggi questo ritaglio.

Mi passa l’articolo di un quotidiano nazionale. C’è una riga evidenziata.

  • Alla borsa di Milano dodici transazioni su tredici sono di tipo speculativo”

  • Vedi? Le cose le sapete, ma le dite così, come se non le sapeste.

  • Già. Un breve inciso, nessun richiamo nel titolo…

  • Ma non solo. Chi è mai che scrive “dodici su tredici” per robe economiche? Si ragiona a percentuali, nessuno memorizza un “12” come una cosa grossa. Prova a scrivere in percentuale, così funziona meglio: 92%.

  • E’ la percentuale vera?

  • Troverai siti che dicono 90% e altri che danno il 99%. Col 92% non sbagli di molto. Così mi permetto di suggerire ai vostri governi una riforma a costo zero. Alcuni rappresentanti del governo vanno in TV…

  • Ci vanno fin troppo.

  • …vanno in TV a reti unificate e fanno questo discorso: “Cittadini, stiamo per partorire una grossa manovra. Su questa manovra darete il vostro giudizio col voto alle prossime elezioni. Una cosa però deve essere chiara: è una manovra economica, finanziaria e strutturale. E, quindi, l’unico giudizio che non ci interessa è quello delle borse. La borsa di Milano è speculativa al 92%: che vada su o giù, non ce ne frega niente. Invitiamo i cittadini normali (cioè quasi tutti) a tenere i nervi saldi e a non vendere azioni per nessun motivo. Essendo speculativa, la borsa non può scendere in eterno: andrà giù e su, come al solito”.

  • Un discorso del genere calmerebbe la gente?

  • Ma certo! La gente vive di emozioni televisive. Ti fanno vedere Fukushima e hai il terrore del nucleare. Smettono di fartela vedere ed è come se niente fosse successo. Prova a mettere la notizia in coda invece che in testa nei TG; presentala in questo modo “Oggi la borsa speculativa di Milano è calata del 5%”; nessuno si agiterebbe più. E poi, se volete spendere due soldi, potete creare la “borsa delle persone normali”.

  • Un’altra borsa? Ma è lecito?

  • Cosa vuol dire “è lecito”? Non siete in regime di libero mercato? Se non è lecito, cambierete le leggi in modo che sia lecito. La borsa dovrà essere strutturata in modo da non interessare per nulla agli speculatori. Nei primi quindici giorni del mese si raccolgono le proposte di acquisto e di vendita: tipo di azione, quantità, proposta di prezzo, codice fiscale del venditore/compratore. Le vendite allo scoperto non sono consentite. A una certa data si fermano le proposte e un software determina la quotazione, tenendo conto della quotazione del mese precedente…

  • Del mese precedente? Una quotazione al mese?

  • Una al mese, certo. La persona normale ha altro da pensare che comprare e vendere a tutti i minuti. Il software tiene conto della quotazione precedente e dà valore solo alle proposte normali: ignora le proposte fatte troppo presto o troppo tardi, le proposte troppo alte e troppo basse, le quantità troppo grosse o troppo piccole,… insomma per ogni parametro cerca la norma. Fissato il listino, le proposte di vendita a cifre inferiori al listino diventano vendite reali, le proposte di acquisto a cifre superiori al listino diventano acquisti reali; tutti gli altri hanno 7 giorni per riflettere se confermare o no le proposte.

  • Ogni mese ci sarà chi non riesce a comprare o a vendere.

  • Certo, che c’è di strano? Voler vendere non significa vendere, voler comprare non significa comprare.

  • E poi ci sarebbe da stabilire…

  • Lascia perdere i dettagli, concentrati sull’essenziale: una quotazione al mese, niente vendite allo scoperto, tempi lunghi per riflettere, ignorare gli “esagerati” in ogni senso. I dettagli sono già tutti scritti qui.

Mi passa un fascicolo: “AZPEN – La borsa delle persone normali”. C’è anche un CD “Software per la determinazione del listino AZPEN”

  • AZPEN? Che significa?

  • AZionariato delle PErsone Normali.

  • Suona come l’istituto Aspen…

  • Sì, ma con la Z di Zorro.

  • Però capita che uno debba vendere per forza, per un bisogno improvviso.

  • Non esistono “bisogni improvvisi” che non ti concedano 30 giorni di tempo per essere pagati. Che sia l’acquisto di un’auto, o la ristrutturazione dei tubi di casa, in 30 giorni non ti arriva neanche la fattura. Il vostro problema è che, per avere due soldi di interessi, vi siete messi a “investire” anche quelle somme che dovrebbero invece stare tranquille sui conti correnti. Se non hai 20.000 / 30.000 euro da tenere sui conti correnti, è inutile che tu indossi i panni del “grande investitore”: ti troveresti sempre con l’acqua alla gola, sempre pronto a svendere azioni al primo alito di vento.

  • Insisto. Un bisogno improvviso può capitare. Ho un amico che…

  • Se uno ha un bisogno, non deve svendere. Gli amici gli presteranno i soldi.

  • Prestare… Nessuno si fida più di nessuno.

  • Vedi la vostra “doppia vita”? Quando Bipop fece perdere il capitale a un sacco di sammartinesi avete continuato a lasciare lì i vostri conti, fidandovi di chi vi aveva fregato. E non vi fidate dell’amico che, fino a prova contraria, non vi ha fregato. E poi, per voi cattolici, dov’è il problema? Cosa dice il Vostro Signore?

  • Amerai il prossimo tuo come te stesso”.

  • Me lo immaginavo che avresti tirato fuori la “carta costituzionale”. Dice qualcosa di ben più preciso “Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle”. Per voi cattolici il “bisogno improvviso” semplicemente non esiste.

  • Leggerò il suo fascicolo. Però la borsa non si occupa solo di azioni. Anche chi compra i BOT…

  • BOT? Cosa sarebbero?

  • Mi prende in giro? BOT, BTP, debito dello Stato.

  • Ma come mai uno Stato virtuoso come il vostro ha dei debiti?

Mi sventola davanti il fascicolo della Ragioneria dello Stato.

  • Virtuoso? Ma se abbiamo l’acqua alla gola!

  • Mah… Guarda qui i dati 2009: entrate 505 miliardi di euro, uscite 457 miliardi di euro, utile 48 miliardi di euro.

  • Ma si sarà sbagliato! Ecco, guardi qua, ha saltato una voce: 73 miliardi di euro di uscite.

  • Che sbadato. Ho saltato 73 miliardi di euro di uscite alla voce “Interessi passivi”. Allora diciamo meglio: siete uno Stato virtuoso, ma schiavo delle banche. Ne riparleremo.

Un saluto al pilastrino di San Rocco. Entriamo in via Prampolini.

  • Alla prossima.

  • Alla prossima. E studiati il bilancio dello Stato.

 

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