di Marcello Foa
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Solo nelle prossime ore capiremo con certezza la consistenza del ritiro russo dalla Siria ma ancora una volta Vladimir Putin ha dimostrato uno straordinario tempismo. Da qualche tempo non ne sbaglia una.
Nell’autunno del 2015 colse di sorpresa quando annunciò l’inizio dei bombardamenti in Siria contro l’Isis.
Dopo poche settimane tutti si meravigliarono per la potenza e per la precisione dei bombardamenti rispetto agli svogliatissimi, recalcitranti raid condotti fino a quel momento dagli Usa.
Nessun esperto si aspettava l’avanzata delle truppe di Assad, che nei primi mesi del 2016 hanno riconquistato parte dei territori persi grazie, ancora una volta, all’”imprevista” efficacia del sostegno logistico russo.
E ora Vladimir Putin ancora una volta prende il mondo in contropiede annunciando il ritiro di gran parte delle truppe russe e ponendosi così in una situazione ottimale: il ritiro mira, ufficialmente, a favorire i colloqui di pace in Siria e dunque vanta nobili finalità. Può darsi che dia i risultati sperati – tutti lo sperano – e in questo caso il Cremlino potrebbe attribuirsi il merito di aver propiziato una soluzione insperata. Ma se anche i negoziati fra Assad e le fazioni ribelli fallissero e fosse necessario un nuovo intervento militare in Siria, Mosca sarebbe legittimata a procedere e nessuno potrebbe recriminare.
In termini di strategia militare e di immagine è un capolavoro. Perché quando si ricorre alla forza occorre porsi obiettivi chiari e sapersi fermare al momento giusto ovvero bisogna mostrare quella sapienza, predicata nell’Arte della Guerra di Sun Tzu, che é sistematicamente mancata agli Stati Uniti negli ultimi quindici anni ovvero dalla guerra in Afghanistan fino ad oggi passando per l’Irak, la Siria, le primavere arabe telecomandate, lo scellerato appoggio all’Isis e in genere all’estremismo islamico in Siria.
A modo suo, Putin ha dato un’altra lezione all’America.
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14 commenti su “Putin si ritira dalla Siria, un altro colpo da maestro – di Marcello Foa”
Si, “a modo suo, Putin ha dato un’altra lezione all’America” che, aggiungo io, se l’è meritata! Come è già stato ripetutamente detto, l’est è diventato l’ultimo baluardo contro la dissennatezza dell’occidente (Stati uniti ed Unione Europea). Putin ha applicato una semplice e, se vogliamo, banale regola spesso ancora valida a livello di strategia internazionale, ma che è sempre stata vincente già dai tempi del FarWest: “la pistola va estratta solo per sparare per primo, mai per minacciare, altrimenti rischi di trovare trovare qualcuno che te la faccia ingoiare!”.
Ora se ne uscirà, ancora una volta, quel strano personaggio, oggi molto in voga, soprattutto nel web, forte del successo di un libro che neanche Dan Brown saprebbe eguagliare, che dirà che è tutto pianificato, in quanto disegno già stabilito da un potere occulto transnazionale. Mi riferisco a Gioele Magalni, così mi pare si chiami, gran maestro della setta verde che, pare, sottolineo pare, si sarebbe separato dal GOI. Voi ci credete? Questo signore ne ha dette di cotte e di crude, tirando in ballo anche Putin, ovviamente, secondo lui, ‘verde’ anche egli. Questo signore, ultimamente molto indaffarato nella costituzione di un partito palesemente ‘verde’ (non nel senso leghista e neanche islamico),sta strizzando l’occhio a auritiani, grillini da manicomio e realtà social del web. Quando il becero complottismo mostra la sua vena autenticamente da grembiulino per far abboccare i soliti pirla desiderosi di sensazionalismo.
Si chiama Gioele Magaldi; e lui che i fratelli-trepuntini mandano a “mostrare la faccia” quando muovono le pedine sullo scacchiere (lo hanno fatto anche con il troppopoco-massone Berlusconi).
Mi sono preso la briga di ascoltare qualcosa dalla sua stessa voce. Caspita, è iperattivo! Tra l’altro mi risulta che ha fondato anche un movimento, Movimento Roosevelt (personaggio migliore non si poteva trovare!), che correrà per le elezioni romane, candidando Nino Galloni! Non so se ridere, piangere o rimettere! Ma dicevo, l’ho ascoltato e ha tirato in ballo le solite zavorre storiche, 1789 e Rivoluzione Francese, 1861, 1943-45, la nascita della democrazia, diritti, libertà ecc… Insomma, tutto quello che serve a lorsignori per rilanciare i loro piani. Oggi lo fanno alla luce del sole. La solita idea quella di Magaldi: esiste una massoneria cattiva, identificata con le varie P2, P3, P4 e una buona, quella che ha portato fratellanza, libertà e uguaglianza. Il messaggio che deve passare è questo. Ma esiste una verde buona e una cattiva? Ma voliamo ridere? E’ mai possibile che la gente abbia gli occhi coperti dalle fette di prosciutto?
Feder, se hai tempo e soprattutto voglia, vai a leggerti le lettere pubbliche che il Sig.Magaldi scrisse a Berlusconi (quando Silvio era ancora Silvio) e leggi tra le righe gli “avvertimenti” della Massoneria (che come un serpente…)
Lo farò e grazie delle informazioni. Non volevo perdere molto tempo con questo personaggio ma ora comincio a prendere gusto, soprattutto dopo aver scoperto di Galloni.
Una cosa è chiara: Putin è stato l’unico a combattere seriamente l’ISIS.
Perché sa come e cosa fare
Vladimir Putin sarà ringraziato anche per aver scongiurato una escalation di proporzioni enormi. Intelligenza, strategia e nervi saldi. Tutte caratteristiche dell’ottimo politico.
Putin si rivela un maschio che fa risaltare l’isteria degli effeminati USA ed Europa. Mica per nulla in Russia non ci sono matrimoni omosessuali, tantomeno sodomiti a cui è permesso comprare bambini. In mezzo a tante femminucce isteriche spicca il maschio Putin, quello che servirebbe anche a noi in Italia, stufi di checche, attori comici e amanti di cani, che governano.
Sottoscrivo. Ricordo il generale USA che, dopo aver combattuto nella Desert Storm, si dimise per protesta perché nei Marines vennero ammessi gli omosessuali (leggasi pervertiti). Qualcuno allora paventò un battaglione di froci e checche con mimetiche rosa che gridavano istericamente: “All’attaaacccooo!”. Poco dopo seguirono i bagni-gender per transessuali installati nuovi-nuovi alla Casa Bianca, fortemente voluti da Obama! A confronto Putin è un vero macho, se lo incontrassi gli direi: “Vlad, ti piace vincere facile, eh?”
non mi interesso molto di politica estera, e neanche ci capisco molto, ma grazie a Voi cari amici di Riscossa, inizio a “masticare” un po’…
Cmq Putin, così, a naso, mi piace…ha gli attributi e non si lascia mettere sotto…
berlusca invece che brutta fine sta facendo… perderà ,anzi ha perso moto dell’elettorato cattolico…
che ne pensate?
grazie
Cara Vittoria, riguardo la “brutta fine sta facendo” Berlusconi ti consiglio di leggere l’articolo “La destra fa la destra e si lancia alla conquista del Campidoglio”, dell’ottimo Pucci Cipriani, che puoi trovare qui su RiscossaCristiana.
okkei Joannes, lo leggo subito. grazie