Quando il ragazzo bianco si rimbocca le maniche. Accade a Orania, in Sud Africa – di Matteo Donadoni

 

 

Nonostante il regime socialista dell’Africa National Congress (il partito che fu di Mandela) al potere in Sud Africa abbia reso estremamente difficile possedere armi, gli indigeni bianchi cercano di escogitare soluzioni per sopravvivere, organizzandosi a volte in villaggi militarizzati o, più diffusamente, facendo corsi di difesa personale e per l’uso delle armi da fuoco. Dove possono. In ultima istanza, i sudafricani bianchi non hanno altra scelta che trasferirsi, poiché tutte le altre strade intraprese dalla Nazione Arcobaleno – società più retorica che reale – sembrano aver fallito.

Il sogno bello dell’ingenuità (degli altri) al potere era la convivenza civile multietnica su base democratica. La realtà partorita da questa gravida incoscienza invece è che l’industria della sicurezza privata del Sud Africa è una delle più grandi al mondo, a causa del completo fallimento delle forze di polizia sudafricane sotto l’egida del regime di ANC.

La declinazione nera del vecchio comunismo rosso ha infatti dato un esito di questo tipo: le forze di polizia, l’esercito e il servizio sanitario sudafricano ecc. sono semplicemente diventati vie, o valvole di sfogo, per la redistribuzione della ricchezza fiscale, oltre che una ricompensa per fedeli sostenitori dell’ANC attraverso quello che viene definito regime di “schieramento di quadri”, in base al quale i sostenitori dell’ANC ricevono lavori pubblici anche se non sono qualificati o in grado di fare il lavoro. Modus operandi tutto sommato prevedibile da chiunque conosca minimamente l’Africa.

Così, tanto per fare un esempio pratico, è risultato che più della metà delle forze di difesa della Repubblica SudAfricana ha l’AIDS e sembra che l’esercito sia il metodo più veloce per fornire a queste persone i medicinali necessari e l’assistenza sanitaria gratuita.

Molto probabile che lo stesso procedimento di spartizione fra amici e amici di amici verrà applicato alle fattorie degli agricoltori boeri quando (e se) verranno espropriate senza compensazione, come nelle intenzioni del governo. Sempre che il progetto non sia, come sostengono altri, quello di espropriare i bianchi senza compensazione per poi vendere ai Cinesi. In ogni caso, il 90% delle aziende agricole che sono già state espropriate si sono tramutate in terreni a maggese, perché i neri che le ricevono non hanno alcun interesse per l’agricoltura vera e propria.

Ciò porterà a una forte penuria di cibo nella regione, che sta già soffrendo. Lo Zimbabwe, che era il granaio dell’Africa quando si chiamava Rhodesia, seguì lo stesso percorso di espropri di terra e finì con la peggiore economia del mondo, dove le persone si erano ridotte a mangiare l’erba e ancora oggi, dopo anni di aiuti umanitari, è possibile pagare le tasse scolastiche in capre.

Una possibile soluzione a questo dramma è l’organizzazione di uno o più “Stati nello Stato”. È il caso di Orania, un microstato sulle rive del fiume Orange, fondato con sapiente lungimiranza il 21 marzo 1988. Nel corso degli anni ottanta, infatti, molti leader Afrikaner hanno cominciato a rendersi conto che il sistema politico allora in corso non era sostenibile e che avrebbe dovuto essere sviluppata una soluzione per garantire il futuro degli Afrikaner. Venne così maturando l’idea di una concentrazione di nuovi pionieri Boeri nella provincia nord-occidentale del Capo, scarsamente popolata perché ai margini del Karoo, e in un certo senso modellata sul sistema Israele. Il principio fondamentale era semplice: rimboccarsi le maniche e fare tutto con il proprio lavoro, nudo e crudo, per costruire una società su una base cristiana. Tuttavia, non era solo una questione di teoria. Allora è stata concepita l’idea di un territorio autonomo per gli Afrikaner e il primo insediamento di Orania venne acquistato nel 1991. Se si pensa al crollo dei simboli culturali, dei monumenti, della lingua e delle tradizioni afrikaner, è facile rendersi conto ancora una volta che il popolo boero può sopravvivere solo se occupa un proprio territorio in cui il linguaggio, la cultura, le tradizioni e gli ideali sono protetti e sviluppati, e possono essere praticati pienamente e senza discriminazioni.

Così dalle prime baracche di operai sono sorte case e giardini. Una sala polifunzionale, una grande piscina, campi da tennis e un campo da squash hanno reso possibile il relax. Con il suo ufficio postale, la pensione, la clinica, il negozio, la chiesa e la propria scuola, Orania è diventata uno dei villaggi meglio attrezzati della regione.

Di seguito trovate una breve esposizione del fenomeno sociopolitico Orania spiegato dai suoi abitanti.

Che cos’è Orania? Orania è una comunità afrikaner indipendente volta all’autodeterminazione. Orania mira attraverso un processo di crescente autodeterminazione alla realizzazione di questo ideale. Il governo locale indipendente di Orania ha realizzato molti servizi sociali e ha promosso il suo sviluppo con successo per vent’anni, senza alcun aiuto statale. A Orania desideriamo che i seguenti principi siano rispettati: 1) Controllo sulle proprie istituzioni, come il nostro Comune, le scuole, i servizi sociali e i musei; 2) Un proprio territorio; 3) Mano d’opera afrikaner nel mondo del lavoro.

Economia I pilastri dell’economia di Orania sono l’agricoltura e il turismo. Orania promuove un’agricoltura sostenibile e ha realizzato in questi ultimi anni un frutteto collettivo per la coltivazione della noce pecan con oltre 15000 alberi. Circa 90 tonnellate di noci pecan sono state esportate in Cina nel 2010. Si coltiva erba medica e si allevano bovini, ovini ed emù. Migliaia di turisti visitano Orania ogni anno e un lussuoso hotel a quattro stelle ha aperto di recente le sue porte ai visitatori. Orania promuove il principio di una maggiore autodeterminazione per la comunità afrikaner, principio riconosciuto nella Costituzione nazionale, per dare facoltà agli Afrikaner di svilupparsi economicamente nel proprio territorio. Ci concentriamo fortemente sulla sostenibilità delle produzioni e ad Orania preferiamo creare occupazione, piuttosto che consegnare vestiario o cibo per gli Afrikaner bisognosi fuori dal nostro territorio. Ad Orania si può creare un futuro per sé stessi, se si ha voglia di lavorare! Orania ha una propria moneta (l’Ora) come mezzo di scambio al posto del Rand. Orania incoraggia la popolazione a sostenere le imprese locali. Lo sviluppo di un’economia locale che può autosostentarsi è di per sé molto importante per Orania. Molte comunità del Sud Africa soffrono proprio a causa del fatto che non hanno la capacità di gestire le proprie economie e di generare maggiore circolazione di denaro nella comunità locale.

Residenti La popolazione è aumentata ad Orania da 700 a 1400 abitanti fra il 2009 e il 2017 e più di 300 bambini frequentano le due scuole presenti ad Orania. La crescita attiva e il crescente interesse nei confronti della comunità hanno portato ad una carenza di alloggi che oggi viene affrontata con decisione: otto imprese edili stanno realizzando alacremente la costruzione di nuove case! Molti imprenditori stanno valutando la concreta possibilità di investire le proprie risorse ad Orania.

Sostenitori dall’Estero Orania ha oltre 10.000 sostenitori registrati che appoggiano gli ideali della comunità. Questo include il supporto di gruppi in cinque Paesi stranieri. In recenti sondaggi, un ampio sostegno è stato registrato tra gli Afrikaner affinché si realizzino il sogno e la visione di Orania. Molti sostenitori esprimono regolarmente il loro appoggio alla causa di Orania nei media e sui siti web.

Ecologia Orania è una delle pochissime comunità che proteggono attivamente le risorse naturali e l’ambiente. Una percentuale significativa di case ad Orania usa il riscaldamento solare dell’acqua e l’installazione è obbligatoria per tutti i nuovi edifici. Inoltre, i residenti sono anche tenuti a separare i loro rifiuti in cinque contenitori per il riciclaggio, lasciando solo una piccola parte come rifiuti da smaltire. Plastica, carta, vetro e metallo vengono recuperati.

Cultura Orania si concentra fortemente sulla protezione e sullo sviluppo della cultura afrikaner, e ha un proprio calendario di festività per le vacanze. Le attività culturali giocano un ruolo importante nella vita quotidiana delle persone. Orania è una comunità con forti valori cristiani e le istituzioni a Orania, direttamente o indirettamente, promuovono questi valori per una nuova generazione di Afrikaner. Festività e ricorrenze come il Giorno di Majuba, il Giorno dei Fondatori, la Ricorrenza della Fine della Guerra Anglo-Boera (Bitterainderdag), la Giornata della Lingua (Taaldag), la Giornata degli Eroi e la Giornata del Patto (Giuramento Nazionale) sono presenti sul calendario di Orania. I membri della comunità partecipano attivamente a queste celebrazioni culturali. Fin dalla più tenera età ai bambini di Orania viene insegnato ad apprezzare la loro cultura e le loro tradizioni, ed essi attendono con ansia e felicità tutte le celebrazioni annuali.

Massmedia Orania ha una propria stazione radio (Radio Orania) che trasmette ogni giorno per gran parte della giornata su 95.5 FM. “Voorgrond” è la rivista del Movimento Orania; “Orania Dorpnuus” è il giornale del Consiglio della Città; opuscoli e altre comunicazioni appaiono di volta in volta per comunicazioni casuali. Orania si trova anche sui siti www.orania.co.za, Facebook, Twitter e YouTube.

Futuro A Orania stiamo costruendo un futuro migliore per i nostri figli. Mentre gli Afrikaner in altri luoghi sperimentano oggi il crimine, le politiche forzate di parità etnica, economica e sociale (Affirmative Action), la crescente potenza economica nera, l’anglicizzazione delle università, il deterioramento dei livelli socioeconomici, i servizi scadenti e una totale alienazione dal loro ambiente, Orania offre una soluzione in cui le persone possono ancora essere se stesse e prosperare in un ambiente favorevole. Poiché Orania si sta rapidamente sviluppando, sempre più abitanti si stabiliscono nel suo territorio e la capacità del governo locale di amministrare in maniera ottimale tutte le risorse sta fortemente migliorando. Nel corso degli ultimi 20 anni Orania si è notevolmente sviluppata in termini di legittimità, potere e prestigio. Oggi Orania è una comunità di successo con una forte economia locale che trova soluzioni ai problemi dell’esperienza afrikaner. Orania può e sarà in futuro un’alternativa per gli Afrikaner!

Quest’anno si sono svolti i festeggiamenti per i 30 anni del movimento di Orania con un’accoglienza formale, che si è svolta nella sala dei banchetti, sulle rive del fiume Orange. Carel Boshoff, presidente del Movimento Orania e figlio della coppia fondatrice, il prof. Carel e la signora Anna Boshoff, ha pronunciato il discorso cerimoniale. Tutto molto afrikaner: immaginate una montagna di toast e brevi discorsi. Il famoso pianista Benjamin Fourie ha intrattenuto gli ospiti con opere di Beethoven, Chopin, Hubert du Plessis e altri, ovviamente è stato previsto per il benessere fisico un ricco buffet di formaggi e vini.

Per l’occasione inoltre, dato che l’Economic Freedom Party (altro partito razzista nero) chiede che la statua di Paul Kruger di “Church Square” a Pretoria, per altro già vandalizzata nel 2015 con della vernice verde, venga demolita e sostituita con una che onori il defunto Winnie Martino-Mandela, Orania ne ha richiesto il trasferimento sul proprio territorio al fine di preservarla.

2 commenti su “Quando il ragazzo bianco si rimbocca le maniche. Accade a Orania, in Sud Africa – di Matteo Donadoni”

    1. tre parole per dire la verità su l’Italia: cioè su questo territorio un tempo abitato da Italiani, e che gli italiani hanno finito di meritare. Ma con questo non si dice che i nuovi arrivati fatti fin qui giungere e accolti per fondarvi il mitico paradiso della società multietnica, in salsa democratica, riusciranno a stabilirvelo: si troveranno anzi presto in una situazione nella quale rimpiangeranno i loro già malriditti luoghi di provenienza. I virus mortiferi uno se li porta dietro, e il buon (!) sangue non mente…

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