Resuscitata l’OVRA (Opera Volontaria Repressione Antibergoglio) e la GayStapo contro l’omofobia  –  di Pucci Cipriani

di Pucci Cipriani

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zztmpstDi fronte alle folle oceaniche, di fronte al “popoulace” plaudente, ai bambini che piangono alla vista dello sconosciuto che vuol farsi fotografare con loro, al clero ondeggiante che cerca di avvicinare il “vescovo di Roma” per poter essere immortalato con il ” Signor Pietro” e poter così lasciar scritto ai posteri “Io c’ero”…ecco le chiese, il più delle volte deserte, che chiudono o vengono trasformate in balere o peggio (clicca qui per vedere la chiesa di Santo Stefano al Ponte a Firenze su “Memoriae Tradere”) mentre in altri Paesi, come la Nigeria, pensano i musulmani  a chiudere, incendiandoli, quelli che, ai tempi della Fede, venivano definiti i “templi sì cari a Maria” . E poi invano cercheresti quei milioni di “fedeli” a far la fila davanti ai confessionali (sempre vuoti) mentre i fedeli (sempre meno) che assistono alla S. Messa (siamo passibili di “scomunica” a credere ancora nella Transustanziazione e non nella “Memoria” o nel “Ricordo”?) vanno a “prender l’Ostia” – senza pur passare da quella “grata” dalla quale, un tempo, venivano quelle parole che ti davano, con l’assoluzione, la pace – per cui quelle Sacre Particole Consacrate vengono cincischiate e brancicate dalle mani  (e su che cosa possono aver toccato, prima, quelle mani stendo un velo pietoso!) di uomini e donne come si farebbe in una qualsiasi “tavola calda” o nei locali di un McDonalds.

I fedeli restano sconcertati anche perché se esprimessero le loro perplessità a questo clero conciliare che sembra aver perso “il Ben dell’Intelletto” riceverebbero come risposta, con gli sberleffi e il loro disprezzo – senza sapere che esser disprezzati da quella gentaglia sarebbe come avere un fiore all’occhiello o, meglio, come aver all’occhiello una “Rosetta”, ovvero l’Ordine di un Cavalierato Tradizionale – quando, anche nei tuoi confronti, non facciano del vero e proprio terrorismo (leggi qui l’articolo di Pietro De Marco su “Settimo Cielo”) e allora alla gente non rimane che tenersi nel cuore l’angoscia… quando da quel cuore non se ne vada anche la Fede… Ogni tanto, trovi in qualche letterina ai giornali, che – nel caso te la pubblichino – casomai te la relegano proprio in fondo pagina… e così, almeno, si cerca di consolarsi nel sapere che non siamo soli a soffrire in mezzo a questo disastro ecclesiale per cui  : “Mal comune mezzo gaudio”… Ma il disagio non è solo dei cattolici ma anche dei laici… o addirittura “laicisti” non ideologicizzati che, bon gré – mal gré, erano legati alla nostra tradizione cattolica occidentale e vedevano sempre nella Chiesa una Cattedra prestigiosa.

E proprio ieri su “Il Giornale” (22 – 01 – 2015) trovo due letterine che meritano, entrambe, di esser riportate. La prima è di un cattolico, Mariano Porro, e così recita:

“Non fate figli come conigli” . A questo la Chiesa cattolica è ridotta! Ad avere un Papa che, per esortare i fedeli ad agire per una paternità meditata, usa espressioni che fino a poco fa erano le stesse che, con tono irrisorio e offensivo, miscredenti e atei usavano contro noi cattolici,considerati da loro come dei minus habens

La seconda lettera è di un “laico” di ferro : Giancarlo Lehner, già Parlamentare della Repubblica, un affascinante storico, che fu uno dei primi – quando tutti erano piegati, a novanta gradi, di fronte al Verbo marxista allora egemone e a quel culturame “radical chic” che produsse il frutto marcio del “Cattocomunismo”- a documentare i crimini orrendi di quell’ideologia e le colpe dei tirapiedi del Comunismo, pubblicando , tra l’altro, insieme al Docente Universitario Francesco Bigazzi : “Carnefici e Vittime : i Crimini del P.C.I. in Unione Sovietica” (Le Scie Mondadori) e “Lenin, Stalin, Togliatti. La dissoluzione del Socialismo italiano” (Mondadori). Così scrive Lehner:

“Gli islamici, cari a Bergoglio, dato che perseguono la pace, quella eterna, bruciano le chiese e uccidono i cristiani. Il Papa attuale, però, a pugno duro, stigmatizza finalmente la bulimia erotica di fratel coniglietto. Se questo è un Pontefice, Santa Romana Ecclesia è la sede tragicomica di Zelig

Non avevo ancora finito la rassegna stampa giornaliera quando un mio ex alunno, appena svegliatosi,  mi telefona : “Legga – mi dice –  su Il Giornale di ieri (21 – 1 – 2015) l’articolo di Vittorio Feltri.. eccezionale…”

Il sottoscritto è un assiduo lettore fin dal giugno del 1974 de “Il Giornale” e ha collaborato, come editorialista, per tredici anni all’edizione toscana del medesimo quotidiano, ma, negli ultimi tempi, più volte ha avuto la tentazione di non comprarlo più… non solo per la politica inciucistica berlusconiana che ci ha venduto vergognosamente al PD, ma anche per i “fondi” di Vittorio Feltri, già Direttore del medesimo quotidiano e, ora, prestigioso editorialista. Feltri, infatti, e non da ora, non perdeva – e vedrete che continuerà – occasione per ribadire il suo ateismo e il suo laicismo inneggiando, di volta in volta, alle battaglie radicali di Pannella, sposando non solo la causa del divorzio, ma anche quelle mortifere dell’aborto e, financo, quella  dell’eutanasia : un giornalista bravo, bravissimo, anzi eccezionale, come Marco Travaglio… e come Marco Travaglio, antipatico, antipaticissimo.

Leggere, anzi divorare, i suoi articoli (e anche i suoi libri) è sempre stato per me motivo di piacere… e di rabbia…

Ecco, ieri, Feltri, in una lettera aperta a Papa Francesco: “Caro Papa, sono un coniglio e non mi pento” ha raggiunto il culmine della bravura ma anche della poesia; quel disprezzo per le famiglie numerose e per i genitori “prolifici” espresso da Bergoglio ci ha fatto scoprire un sentimento e una delicatezza del  “personaggio Feltri” che non conoscevamo e che lo conferma come un grande Maestro. Vorremo che, così, leggendo parte dell’articolo, si arricchissero anche i nostri lettori:

Sono un coniglio, avendo fatto quattro figli con la volontaria collaborazione di mia moglie e mi rivolgo a Papa Francesco con l’umiltà di un peccatore… per dirgli che il suo monito mi ha sconcertato. Meglio dichiararlo subito senza equivoci: non credente, sono però persuaso che la parola della Chiesa sia importante per la gran parte dell’opinione pubblica (…) da coniglio sono autorizzato a raccontare la mia esperienza, di padre, di nonno e addirittura di bisnonno (…) Quattro figli, pur con l’attenuante di due gemelle, sono un bel numero. Non è stato facile, crescerli, ma neppure troppo difficile. Ce l’abbiamo fatta e non ho un ricordo brutto dell’epoca in cui i pargoli erano monelli.(…) Spesso, rammentando il casino che c’era in famiglia, mi interrogo: come facevo a sopportare quattro diavoli scatenati? Non lo so. Sta di fatto che mi piaceva assai caricare tutta la brigata in auto e portarmela a spasso. Mia moglie e io avevamo un ruolo e lo ricoprivamo con allegria anche nei momenti peggiori , quelli delle malattie, delle topiche negli studi, del terrore suscitato dalla diffusione nella società giovanile delle droghe.

La vita dei genitori è dura (…) Mia moglie e io non siamo stati degli eroi , eppure non riusciamo a trattenere il riso se pensiamo che Francesco ci considera avvolti nelle pellicce di conigli. Abbiamo affrontato ogni avversità senza perderci d’animo e le abbiamo superate . Se mi guardo in giro, poi, scopro che la maggior parte delle mamme e dei papà si è comportata secondo le proprie capacità materiali e spirituali.(…) Per quel poco che ho imparato consiglio alle coppie giovani di agire secondo i suggerimenti che vengono dal cuore : è vero, meno bebè, meno grane, in linea di massima . Ma è anche vero che una prole numerosa si autogestisce . I ragazzini si aiutano tra loro, formano una sorta di clan, e la famiglia va avanti . Le rotture di balle , per chi la governa, sono all’ordine del giorno, tuttavia non impediscono di vivere sereni. Perché la serenità dipende da noi, non dagli altri.

A Papa Francesco , che non ha avuto marmocchi, dico con stima : non sa che cosa ha perso

Chiosa il montecatinese Prof. Vinicio Catturelli in un suo commento :

“Papa Francesco, in effetti, ha tantissimi figli, infatti sono – o almeno dovrebbero essere – suoi figli tutti i componenti de vari Ordini religiosi. E siccome lui alcuni suoi figli, perché attaccati alla Chiesa di sempre e alla Tradizione, li ha letteralmente massacrati, fino a volerne la loro estinzione – parlo dei Frati e delle Suore Francescani dell’Immacolata – e ha davanti agli occhi le sue vittime e le macerie fumanti di quello che era l’unico Ordine davvero fiorente della Chiesa, probabilmente ne prova orrore, vergogna e… paura… per il Giudizio che dovrà affrontare (si può sottrarsi al giudizio degli uomini, non ha quello di Dio) – E’ chiaro che -sic rebus stantibus – forse, per timore che altri, perdendo il lume degli occhi, facciano con i propri figli quello che lui ha fatto con i suoi – o fatto fare, il che non cambia le cose – abbia invitato, con gentile espressione, a non fare figli  “come conigli”… e forse quell’espressione triviale, quel paragone osceno con i conigli, gli è scappato di bocca… anche se “Voce dal sen fuggita… poi ritirar non vale”

Così l’illustre cattedratico. Difficile, invece, per me, dare un giudizio. Rimane l’amaro in bocca : noi credenti dobbiamo prendere un giornalista, dichiaratamente ateo, per insegnare la Dottrina cattolica ai nostri figli.

****************

Come avete visto : dettagli…voci fuori dal coro. Per il resto silenzio. Silenzio assoluto. Anzi intorno al “vescovo di Roma” si è formata una fortificazione (una sorta di Vallo Lucano) con truppe scelte di “zuavi pontifici” pronti a difendere non la “Figura del Pontefice” ma il “compagno”  Mario Bergoglio che è diventato come il Duce: ha sempre ragione… e tutti coloro che prima volevano abbattere le strutture della Chiesa e parlavano dell’infallibilità papale come di una barzelletta, oggi si appellano al “Magistero Petrino” ; coloro che insultavano e dileggiavano Benedetto XVI e lo paragonavano  al Mago Otelma , considerano “infallibili” non solo i discorsi papali fatti a braccio (il mio vecchio medico mi diceva che “un bel tacer tutta la vita onora”) ma perfino i sospiri e gli starnuti. E quando i discorsi del Papa (“chi sono io per giudicare un Gay?” etc) fanno scandalo tra i fedeli, allora si dà la colpa ai giornalisti  che hanno, volutamente, cambiato il senso del discorso del papa . Se poi anche il sito del Vaticano ti riporta quelle parole allora i pretoriani e i “normalisti” si arrampicano ancora sugli specchi… sì, però, lui voleva dire… in quanto… in effetti… ma…

Un esercizio osceno di gesuitismo dilettantesco e cialtrone. Comunque l’esercito è ben organizzato. I Generalissimi sono tre cardinali : Kasper, ranheriano, quello a cui Francesco ha affidato il compito di destabilizzare la Dottrina sulla famiglia… lui ha per “Aiutante di Campo” l’arcivescovo Bruno Forte. Poi c’è il rosso Cardinal de Maradiaga (“Ratzinger vede soltanto il bianco e il nero, è tedesco… non conosce il grigio… sui problemi della famiglia bisogna essere più duttili…vedrete al prossimo Sinodo)… e l’altro, potentissimo, il Cardinal Braz de Aviz, il difensore della rossa Teologia della Liberazione (conseguentemente anche della guerriglia comunista che imperversò nell’America Latina dagli anni Settanta in poi) al cui servizio sono i giannizzeri ai quali viene affidato “il lavoro sporco” . Il Kommissario che ha fatto fuori l’Ordine più fiorente della Chiesa – un personaggio che, onestamente, induce, più che al risentimento o all’ira, all’umana commiserazione – che ha distrutto i francescani dell’Immacolata, ha tutte le doti per eseguire, appunto, quei lavori che, anche nell’Onorata Società, vengono affidati ai “picciotti”… che, a differenza, del nostro “K”, svolgono il compito per pochi spiccioli…

Quindi vengono le “truppe” scelte formate da preti “da marciapiede”, come amano farsi chiamare, come:

Arcangelo Santoro, il rosso prete delle Piagge, a Firenze, che fece l’ormai famigerato proclama in cui affermava: “Se è cattolico Ratzinger…non sono più cattolico io”… Poi alla sua “parrocchia” (sic) dove va , abitualmente in villeggiatura l’ex terrorista, non pentito, Curcio, svolge un corso di preparazione al matrimonio (!) per gli omosessuali; sposò un uomo e un trans, o viceversa… e al vescovo che gli intimava (si fa per dire) di chieder venia pubblicamente, leggendo una sua lettera, rispose con un bel “Maramau”

Don Ciotti, il Caporione del Gruppo Abele… quello che picchiò un suo dipendente, appartenente alle “periferie esistenziali”  che gli chiedeva la “giusta mercede”… leggi : paga sindacale, come tutti…

Poi Don Farinella , clownesco, nelle sue invettive contri i personaggi della “falsa” Destra, quello che definì il papato di Benedetto XVI “una sciagura per la Chiesa”.

Don Albino Bizzotto, fondatore, nel 1985, della rossa associazione “Beati Costruttori di Pace” che celebra (?) matrimoni di divorziati presso il Comune (“Le persone vengono prima della legge”).

Ancora va associato al Gruppo p. Alex Zonatelli, il prete rosso con la sciarpa arcobaleno, come il compagno Santoro, il Caporione che guidò la “Carovana della Pace” al lager della Coop. “Il Forteto” dove venivano torturati, abusati, ridotti in schiavitù i ragazzi (“la carne fresca”) che il Tribunale dei Minorenni di Firenze gli inviava (leggi –cliccando qui – “Il Forteto – catastrofe del cattocomunismo Fiorentino ovvero come il donmilanismo – meuccismo partorì e sostenne una thelema mugellana” con interventi di Stefano Borselli, Armando Ermini e Piero Vassallo)… Lo stesso padre Comboniano Alex Zonatelli definì l’infame lager del donmilanmeuccismo un luogo dove : “Più famiglie vivono alla luce del Vangelo controcorrente “: (Clicca qui per leggere dal sito degli stessi comboniani : “Sulle orme di don Milani”, con in fondo la canzone di Barbiana ,che va cantata sulle note di “Paese te ne stai sulle colline”, e che la dice lunga sui rapporti tra Zonatelli, Barbiana e gli orchi del Forteto).

Poi abbiamo Leonardo Boff, il frate fautore della Teologia della Liberazione, il Movimento di estrema sinistra marxista condannato da Roma; lo stesso Boff fu richiamato dalla Congregazione della Fede, allora presieduta dal Card. Ratzinger, poi divenuto papa. Quindi, dopo i moniti di San Giovanni Paolo II, il “frate guerrigliero” buttò l’abito alle ortiche e andò a convivere con la compagna … non solo di fede politica! Quando avvenne la catastrofe del Comunismo (che nessuno, allora, si aspettava) il frate rosso (dentro) fece come i cocomeri e divenne verde (fuori)… ovvero ambientalista tanto per stare più a contatto con la spazzatura, divenuta anch’essa un “problema ambientale”. Questo fraticello rivoluzionario che, nello spretarsi, aveva definito la Chiesa “inabitabile e irreformabile”, non solo – come ha affermato lui stesso – ha buoni rapporti con Bergoglio ma sta collaborando con lui per la nuova enciclica che sarà, appunto, sui temi verdi: smaltimento della spazzatura, riciclo..etc etc. Insomma dalla Rivoluzione armata alla Rivoluzione della concimaia…

Del resto in Vaticano è stata riabilitata la Teologia della Liberazione (più volte condannata da San Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI) che aveva , nell’America Latina, alimentato la subalternità della Chiesa di Cristo alla dottrina marxista.

E, più e più volte, Giovanni Paolo II aveva parlato chiaro, come nel 1979, durante il suo viaggio in Messico : “La concezione di Cristo come politico , rivoluzionario, come il sovversivo di Nazareth, non si compagina con la catechesi della Chiesa.”

Anche D’Escoto era un prete rosso impegnato in politica con i sandinisti e che tuttora ricopre incarici politici… Ciò nonostante ha avuto – da Bergoglio – la revoca della sospensione a divinis e, subito dopo, ha affermato, come ringraziamento per il gesto bergogliano : “E’ attraverso Fidel Castro che lo Spirito Santo ci trasmette i messaggio : questo messaggio di Gesù sulla necessità di lottare per stabilire con forza e in maniera irreversibile il messaggio di Dio sulla terra, che è la sua alternativa al potere”

E noi non possiamo che rimanere in attesa del nuovo Credo che aggiunga al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo anche Fidel Castro…alla faccia della feroce dittatura delle migliaia di vittime, dei lager comunisti… dei balseros…

Tutte cose da mettere in archivio ora che il Generalissimo Card. Braz de Aviz ha preso in mano la situazione per sistemare, nel migliore dei modi, i suoi compagni di fede (rossa).

Infine a questo esercito di zuavi pontifici in salsa marx-leninista vanno aggiunte le famigerate “truppe di riserva” che hanno ricreato anche l’OVRA (Opera Volontaria Repressione Antibergoglio) e la GAYSTAPO per combattere i vecchi reazionari, curiali e non, vergognosamente omofobi.

Quest’ultime truppe d’assalto “A Dio spiacenti e a li nimici sui” sono coloro che restano fedeli agli aurei motti : “Francia o Spagna purché se magna” e “India o Cina purché se cucina”…sono quelli che, un tempo, con i loro gagliardetti con l’uccello nero, “marciavano” sicuri e marziali verso i lidi sperati della….Tradizione! Poi hanno capito che, come dice un colorito proverbio toscano, “a pisciar controvento ci si bagna” e si sono adeguati. Da Ratzingeriani, in un balletto, son divenuti “bergogliosi”… così come sarebbero divenuti “scoli” (nel senso di seguaci di Scola) se l’Imam, pardon, il vescovo, di Milano fosse stato eletto Papa.

 Ad esempio, il sociologo Massimo Introvigne, autore di centoventi libri (ne ha venduti centodiciannove), ex guardaspalle, almeno lo si evince dalla foto, di Monsignor Marcel Lefebvre, è il più attivo nell’arrampicarsi sugli specchi. Volete sapere quello che, veramente, ha detto il Papa? Consultate lui che non manca , ogni tanto, nelle sue letterine (veline) ai Direttori di giornale indicare a dito (seppur con maniere mielose da sembrar l’omino del sonno) i biechi tradizionalisti… lui no… non è come quei cattivoni che addirittura contestano il Concilio (credo il Vaticano II).

Poi c’è Andrea Tornielli che è Andrea Tornielli e… altro non si può dire… a lui si aggiunge un Carneade , certo Marco Tarquinio, Direttore di “Avvenire” (ora anche le pulci starnutiscono), quindi tanti blog, bellini, educatini, politicamente corretti, pulitini, insomma come il latte pastorizzato: privi di microbi… e di vitamine. Queste persone tanto bravine (che hanno fatto il saltino della quaglia) ci ammoniscono che : “Il Papa c’è…e non sei tu” . Ma il Generalissimo di queste “truppe di riserva” è il Direttore new Age di Radio Maria, p. Livio Fanzaga che, in men che non si dica, ha epurato, dietro segnalazione dell’Ovra e della Gaystapo, dalla sua emittente, i nomi più prestigiosi (e seguiti) del cattolicesimo italiano: Roberto de Mattei, Antonio Socci , Mario Palmaro (deceduto, giovanissimo, lo scorso anno… che ha lasciato la moglie e quattro figli : una famiglia “conigliesca”,  secondo le nuove indicazioni dottrinali di Bergoglio) e Alessandro Gnocchi… quindi il prete new age ha licenziato in tronco anche il fedelissimo e devotissimo Giampaolo Barra, Direttore della rivista “Il Timone”, reo di aver annunziato la premiazione del giornalista Antonio Socci (anche se ha provveduto subito ad annullarla)… prima dell’uscita del suo libro scandaloso (e subito ritirato dalle devote librerie paoline… dove regnano sovrani Ranher e Hans Kung) “Non è Francesco” (Bompiani). Insomma un’epurazione, quella di Barra, preventiva… Buon ultimo arriva il quotidiano – più di cortile che di corte – “La Croce” di Adinolfi (che peccato abbia incontrato sul suo cammino di avvicinamento sincero al cattolicesimo i “Normalisti”) che, in questa apostasia generale, proclama che “tutto va ben madama la marchesa”… Ma “dulcis in fundo” tra le nuove eccellenze troviamo una firma che ci fa trasalire (in senso buono, si capisce), quella di Mario Castellino, l’ortolano dei pochi frati ribelli,  rimasti dopo la distruzione dell’Ordine dei frati dell’Immacolata… anche lui ha scritto, ultimamente qualcosa – lo leggeremo più avanti, per Carnevale, tanto per stare allegri –  perché quell’ex Docente Universitario (sic) nell’Università Nicaraguense ai tempi della Rivoluzione sandinista (non ricordo se professore dei ciechi o dei loro cani), quell’etereo e cimiteriale personaggio, che sembra , novello figlio di Onan, venuto fuori da un Poema Ossianico, vedrete se non sarà chiamato da Francesco, come teologo, per giustificare la tirata alle famiglie di conigli. Vedrete che il Prof. Mario Castellino, ci giurerei, proporrà la sostituzione del rapporto coniugale con il vizio solitario. Unicuique suum…appunto…

Come poi queste truppe si siano gettate all’attacco di Vittorio Messori, il più famoso scrittore cattolico vivente (non solo in Italia), chiedendone la testa, per aver osato, non dico criticare, ma analizzare il pensiero di Papa Francesco… lo vedremo in seguito.

**********

Ricordo, e con tanta nostalgia, i Natali di un tempo… quello scampanio nella notte che ti metteva gioia… il presepe con i pastori di terracotta e le pecorine del Paraguay … e – vedendo ora quell’unico piatto –  mi viene a mente quella lunghissima tavolata dove la nostra famiglia conigliesca si riuniva , con i nonni paterni e materni e, prima di iniziare il pranzo, davanti alla radio a sentire il radiomessaggio del Santo Padre (il venerabile Eugenio Pacelli) fino a quando impartiva – e ci mettevamo tutti in ginocchio – la Benedizione “Urbi et Orbi” e quella voce suadente, chiara e solenne, quella sacralità, ti toccava il cuore, ti metteva pace e voglia di cielo e sentivi per quel “Bianco Padre” rispetto, affetto, riconoscenza… sentivi che anche lui, pur lontano, era con te, seduto a quella grande tavola e ti proteggeva. E la sera la mamma : “Prega per il papa… non ti scordare mai di pregare per il Santo Padre…”

E da allora, quasi per mantenere fede a un impegno preso, nelle preghiere ricordo il Santo Padre perché guidi il suo gregge e non lo porti in mezzo ai lupi…

Ma, non lo nego, oggi, non sento più quell’affetto di un tempo ma, mi dice un vecchio e caro sacerdote che ormai si avvicina ai cent’anni : “Sì… sì… preghi il Signore, preghi per il Papa, che lo tenga sempre lontano dai suoi nemici e che, ora, in questo momento di apostasia, gli apra gli occhi, o glieli chiuda … ……”

8 commenti su “Resuscitata l’OVRA (Opera Volontaria Repressione Antibergoglio) e la GayStapo contro l’omofobia  –  di Pucci Cipriani”

  1. Che dire?Forse che,come diceva una canzone ‘qui da noi il trasformismo e’ un’ esigenza’ e lo e’ perché,per tradizione nazionale,pane e companatico terreni si trovano se non si rimane lontani dai centri di potere,piccoli o grandi che siano.Nascondersi sotto le coperte per continuare a dormire,tuttavia,si sta facendo un po’ piu’ raro.Si spera che certe uscite non siano troppo tardive e non significhino solo la stipula di una ‘polizza professionale rischio’nel caso il vento giri a 180 gradi.Temo non pochi aspetteranno di vedere dove il vento spirera’ad Ottobre.Non so se il buon Dio sara’ d’accordo.Intanto la persecuzione continua violenta e imperterrita,senza grossi patemi d’animo dei ‘normalisti’.Ultimo-per il momento – il vescovo francese Le Vert .Ma forse anche in questo caso il querido Lider Maximo non e’ stato ‘interpretato bene’,o l’hanno ‘ tradotto male ‘o ‘il suo italiano non era perfetto’.Non ricordo tali patetiche scuse per Woityla,che era polacco e non di padre italiano…

  2. La Chiesa oggi ha 2 problemi: chi perde la Fede e chi la Speranza; chi diventa modernista e chi si vede circondato da orde di modernisti, come chi ha scritto questo articolo! Ma vi rendete conto che esiste una Divina Provvidenza che sfrutterà il male per guadagnar un bene maggiore?! Ci credete? Tutto ciò é tanto male, pensate a che grande bene ne sarà tratto col nostro impegno e le nostre preghiere! Quindi basta con le lamentele continue e dannose (se arrivano a questi livelli), puntiamo alla santità: viviamo in modo esemplare e facciamo in modo di dar testimonianza alla Verità con pacatezza e amore come S. Francesco di Sales con i calvinisti. Bergoglio avrà pur tutti i suoi difetti (gravi) ma è pur il Santo Padre, va rispettato e se si critica lo si fa con carità. Satana é astuto nel trarre in ansia, disperazione e peccato anche i più ortodossi, vegliate! Che l’insulto é sempre peccato, tanto più se contro il Vicario di Nostro Signore. Il fatto che egli pecchi non giustifica nulla. Riflettete e pregate!

  3. vincenzo fedele

    Ho sempre avuto grande rispetto per Pucci Cipriani e condivido al 110 % dell’articolo. Ma io non lo avrei scritto. Non è utilizzando gli stessi accordi e toni di chi è modernista, di chi non lo è ma (non si sa mai !) non li combatte et similaria che si può affrontare e vincere la Santa battaglia. Se prima era la punta di un iceberg, adesso sta emergendo, è enorme, ma è quello di prima, non un altro. Solo che era sommerso. I più avveduti se ne rendevano già conto, gli altri minimizzavano il pericolo dell’impatto perchè in buona fede lo vedevano piccolo o non lo vedevano affatto. Vedere l’iceberg nella sua imponenza non ne aumenta la pericolosità. Aumenta solo la consapevolezza del pericolo da parte di tutti coloro che, in buona fede ritenevano che la barca di Pietro navigasse tranquilla. Occorre solo segnalarlo. Quale saggezza nelle parole, ferme e pacate del Cardinale Burke. Utilizzare il loro linguaggio ci dequalifica Chiunque vede la differenza tra Marx e Burke ed apprezza. Non poniamoci al loro…

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