Hanno scoperto e documentato con video-choc gli aborti illegali compiuti presso strutture affiliate a Planned Parenthood. Hanno scoperto e documentato il traffico illecito di organi strappati ai feti abortiti, organizzato in quelle stesse cliniche. Meriterebbero quanto meno gratitudine, gli operatori del Cmp-Center for Medical Progress. Invece, ad attenderli minacciosa, c’è la prospettiva della galera. La sconcertante notizia è stata diffusa dall’agenzia LifeSiteNews.
Texas, Usa: il gran giurì della Contea di Harris ha deciso di non muovere alcun addebito alla celebre multinazionale dell’aborto, nonostante quei filmati rappresentino per lei prove schiaccianti. Ma non solo: con zelo inatteso ed ingiustificato, il giudice ha deciso di porre sul banco degli imputati proprio coloro che hanno filmato quegli orrori, ovviamente sotto copertura. Non vi sarebbe stato altro modo per far emergere la verità. Niente da fare: David Daleiden (nella foto) e la sua collaboratrice, Sandra Merritt – questi i loro nomi -, rischiano fino a 20 anni di galera, oltre ad una multa di 10 mila dollari. A loro carico, solo pretesti, tra cui le accuse di «manomissione di documenti governativi», «scambio di identità», oltre a quella, davvero assurda, d’aver «violato lui il divieto di acquisto e vendita di organi umani». Intanto, i veri criminali, anziché dover rispondere delle proprie macabre responsabilità, sono stati lasciati liberi di agire indisturbati ed eventualmente di proseguire nella loro sciagurata attività.
Provvidenzialmente il popolo pro-life non ha accettato questa plateale ingiustizia ed ha espresso compatto la propria solidarietà ai due imputati. Contemporaneamente è stata promossa una petizione a loro favore, già sottoscritta da decine di migliaia di persone, per convincere il gran giurì a far cadere le ridicole accuse nei loro confronti ed a porre sotto inchiesta invece Planned Parenthood, come suggerito dalle prove raccolte e dal buon senso.
Dall’intera vicenda si ricava una sola, triste morale: le notizie che disturbano non devono essere date. Le notizie che disturbano non devono essere note. Le notizie che disturbano devono essere semplicemente eliminate. E’, questa, la logica “democraticissima” imposta dal pensiero unico, cui volentieri ed in fretta si assoggettano i troppi servi del “politicamente corretto” (M.F.).
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4 commenti su “Scoprirono traffici illeciti di organi, indagati due pro-life”
Vorrei ricordare che negli Stati Uniti, tanto adorati dalla mia generazione, la magistratura dipende dall’esecutivo il cui capo è il presidente della nazione. Essa è, implicitamente, tenuta a difendere le idee governative, poichè dal governo nominata e, se è il caso, velocemente licenziata. Il giudice ha potere discrezionale ed una maggiore libertà.
Nel detto paese, inoltre, prevale il “culto del denaro” e le lobbies potenti hanno la facoltà di imporre i loro voleri dalla notte dei tempi.
Sulla “democraticità” di detta nazione esiste un fiume di letteratura e non vale la pena soffermarsi.
Il dramma è che gli Usa sono stati considerati un modello da seguire: nessuno,che abbia studiato la storia di quel paese, potrebbe meravigliarsi di ciò che ivi accade. Da molto tempo l’Italia ha intrapreso la stessa china. Il cosiddetto pensiero unico (e la sua tirannia) si è insinuato nel nostro paese una ventina d’anni fa con l’avvento della seconda repubblica e tutti i deliri del liberismo e del…
Viviamo in un mondo rovesciato. Ma pochi se ne accorgono….
Parliamo pure di totale complicità . È una associazione a delinquere
Concordo completamente con lei!