di Benedetta Frigerio
fonte: Tempi.it
Un nuovo video di Live Action svela la crudeltà delle interruzioni di gravidanza nei primi giorni di vita del bambino. PER IL VIDEO, CLICCA QUI
Il gruppo pro life “Live Action” ha pubblicato la sesta di una serie di inchieste video che mirano a rendere noto al grande pubblico – dopo il clamoroso processo al medico abortista Kermit Gosnell, condannato per crimini orribili sui neonati e sulle donne – quello che avviene normalmente nelle cliniche abortive degli Stati Uniti.
In quest’ultimo documentario Live Action rivela la crudeltà dell’aborto quando questo è effettuato su bambini alle prime settimane di vita: il protocollo seguito dai medici in questi casi è altrettanto terribile e per di più, diversamente da quanto accade per l’aborto chirurgico, la donna è lasciata sola a vivere in piena coscienza tutto quello che avviene.
La procedura abortiva descritta nel filmato è quella basata sul ricorso a sostanze medicinali letali per il bambino. Si tratta di un metodo che comprende l’induzione del parto: con un ago inserito nel ventre della madre vengono iniettate sostanze velenose nel liquido amniotico e con altri medicinali si provocano le doglie per l’espulsione del bambino morto. Il documentario è costruito con le registrazioni di conversazioni telefoniche intercorse fra le pazienti e i medici della Southwestern Women’s Options Clinic di Albuquerque, nel New Mexico. Il video contiene immagini piuttosto forti.
Qui di seguito proponiamo una nostra traduzione dei dialoghi.
Telefonata 1
Medico: Quello che sappiamo è che lei è alla ventisettesima settimana.
Donna: Oh davvero?
Medico: Sì, quindi è a circa un mese da… sì, effettivamente, lei è un mese avanti rispetto a quanto credeva. Questo cambia i suoi sentimenti al riguardo?
Donna: È solo che non sapevo di essere così… così avanti, ma c’è differenza?
Medico: È differente la procedura… è fatta di… induciamo il parto. Così partorirà un bambino morto.
Telefonata 2
Medico: Facciamo l’iniezione che blocca il battito del feto, ok? Ha già sentito qualche movimento?
Donna: Mmmh…
Medico: Poi il secondo giorno controlliamo, ci assicuriamo che abbia funzionato, ok? Ok? Questo non è… non è qualcosa che scivola via… il terzo giorno quindi induciamo il parto… e sarà dura quell’ultimo giorno.
Donna: Sì, perché è… è come partorire un bambino.
Medico: Sì.
Donna: Ah ok…
Medico: Ma è più piccolo.
Donna: È piccolo.
Medico: Ma comunque è intenso.
Telefonata 3
Consulente: Inserire l’ago dell’iniezione, andrà dritto dentro la sacca… dentro la gravidanza, ok? Lui è a testa in giù. Si inserisce verso il dorso del bambino, ok?
Donna: Ok…
Medico: Se ha la testa in giù sarà inserito verso il cranio.
Donna: Ma lui lo sentirà?
Consulente: Uhm… sa, io non… non sono sicuro. Non so se è abbastanza sviluppato per sentire. Uhm… ma potrebbe essere… questa idea la infastidisce?
Donna: Eh un po’… sì, credo… a lei no?
Consulente (ridendo dolcemente): Beh, penso che sia, uhm, necessario che accada per completare la procedura in modo sicuro… insomma, è forse il modo più umano di farlo. Perché non possiamo far partorire un bambino vivo.
Donna: Quindi è come partorire un bambino.
Medico: Mmmh…
Donna: Un bimbo morto.
Telefonata 4
Consulente: Sente la pressione… si muove? Sta partorendo, allora non chiuda a chiave la porta della stanza d’albergo. Tenga vicino il cellulare e si sieda sul gabinetto… Non deve guardare nulla, non deve pulire nulla, stia solo al telefono con noi e, uhm… beh, noi proveremo a… stia al telefono con noi finché il dottore e l’infermiera arriveranno lì. Ok?
Donna: E cosa succede se… se esce mentre sono in bagno?
Consulente: Semplicemente non deve guardare giù, non deve fare nulla. Il medico e la dottoressa verranno a prendersi cura di lei… cioè se pensa che sia troppo guardarlo, beh, si sforzi di non guardarlo.
Donna: Ok…
Consulente: Ok? Uhm, se mai si copra con un asciugamano o con qualcosa…
Donna: Ok.
Telefonata 5
Dottore: Se lei è fra le fortunate che non provano dolore con le contrazioni, e all’improvviso lei è lì e: “Ah, qualcosa sta uscendo”, allora si sieda sul water.
Donna: Ok.
Medico: Chiami e non chiuda la porta della camera d’albergo e noi entriamo e veniamo da lei…
Donna: E se sono in bagno ed esce e finisce nel water? Cosa faccio?
Medico: Stia seduta lì, deve stare lì. E non si muova fino a quando non arriviamo.
Donna: Ok, non devo preoccuparmi di tirarlo fuori da lì?
Medico: Non deve guardare né pulire nulla…
Donna: Lei lo…
Medico: Sì.
Donna: Lo farà lei?
Medico: Faremo tutto.