Sterili per scelta – di Irma Trombetta Marzuoli

di Irma Trombetta Marzuoli

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zzzzcllvtÈ il suicidio! Un popolo con un tasso di 1,33 figli a donna è un popolo morto! Una signora italiana su quattro, tra 40 e 45 anni, prole non ne ha voluta!

Letizia Mencarini e Maria Letizia Tanturri, le demografe che hanno condotto lo studio, aggiungono che queste donne sono istruite, poco religiose, figlie uniche. E’ il fenomeno – devastante! – delle coppie childfree (libere da figli), che solo qualche anno fa si definivanochildless (senza figli).

Da benedizione di Dio a fardello insostenibile, i bambini, noi ragazze, non li vogliamo più, per il semplice e inconfutabile motivo che ci hanno educate a non volerli più!

Lo hanno fatto distraendoci, letteralmente “tirandoci da un’altra parte” ed attirandoci nel luna park dei viaggi, nel disimpegno dell’università ad oltranza, nelle frivolezze delle uscite con le amiche, nel riempivuoto dello shopping quotidiano, nel divertimento compulsivo (divertire cioè “volgere altrove”… meditiamo sulle etimologie!) per cui un weekend a casa è un insuccesso sociale di cui arrossire. Dalla nostra non abbiamo né la famiglia, impegnata a crescerci come maschi mancati, e tantomeno la scuola, impegnata ad istruirci poco ed a indottrinarci troppo. Convinte che la maternità sia una fatica da rimandare all’ultimo minuto possibile, l’istinto, se c’era, è morto soffocato! Cominciamo a pensare ad un bambino quando, in una società vitale, avremmo dovuto averne già partoriti almeno tre o quattro!* Ma per partorire bisogna prima farsi mettere incinta e, seppure qualche rarissima ragazza volenterosa s’intraveda, li avete osservati i maschi, i ventenni di oggi? Forse anche per questo a Bologna sono più numerose le quarantenni primipare che le trentenni! Delle miracolate, a dire il vero, perché (dato certo ed omogeneo in Europa) gli eroi che le hanno messe incinte producono una quantità di spermatozoi che è la metà di quella dei maschi degli anni Cinquanta. Inquinamento e stress giocano, nella fertilità maschile, il ruolo dell’età in quella femminile.

Vittime di una micidiale “trappola della sicurezza”, anche coloro che il figlio lo avrebbero voluto hanno atteso la stabilità economica e, raggiuntala, hanno preferito non intaccarla! Una vacanza in più meglio di un neonato, si sono detti, tra una valigia da disfare ed un accessorio firmato a cui non rinunciare. Un modello di vita da single in coppia che trova sempre nuovi adepti: lavoro molto amato, buoni introiti, tanto tempo libero, nessun sacrificio. La vita/giostra dalla quale non si vuole scendere per far posto a chi davvero ci dovrebbe salire: un bambino!

Anche l’illusione della giovinezza contribuisce all’attuale trend demografico. E lo fa in due modi: le donne ultra-trentacinquenni si considerano giovanissime. E’ indubbio che, rispetto alle loro bisnonne, dimostrino una decina di anni in meno, ma dimenticano che questo il loro apparato riproduttivo non lo sa! Un visetto da ragazzina a quell’età non corrisponde ad ovaie da ventenne! Le ovaie invecchiano esattamente come facevano nei ventri delle nostre antenate, anche se abbiamo imparato a rallentare l’avvizzimento dell’epidermide. E le suddette ovaie, piaccia o meno, non sono testicoli in vivace attività vita natural durante (stress ed inquinamento permettendo!), ma funzionano benone fino a trentacinque anni, poi rallentano, come la voce di un registratore scarico, e verso i quarantaquattro la probabilità di avere una gravidanza è davvero molto bassa.

L’acquisto di ovuli da catalogo è facile, scrupoli a parte e debitamente messi a tacere; più complicato farlo fiorire nel nostro pancino! Ci debbono drogare di ormoni – neanche fossimo Luxuria prima della prova costume – e, gonfie come pomodori olandesi, rischiamo la pelle per il figlio biologico dell’ucraina o della statunitense che ci hanno venduto i loro ovuli in rete, come le nostre nonne facevano con le rape al mercato!

Il secondo modo in cui la questione bellezza/giovinezza interferisce con la demografia è così inconfessabile da venir sistematicamente taciuto a tutti, demografi compresi, ma non alle amiche del cuore con cui imbastiamo le nostre interminabili chiacchiere. Con un modello di bellezza imperante incarnato da teenager con gli addominali di Tyson, chi di noi ha abbastanza carattere da portare in giro con soddisfazione ed orgoglio un corpo che abbia partorito più di una volta? Dagli eunuchi per il regno dei Cieli, agli sterili per stress e per scelta; dalle infeconde per punizione divina, alle madri mancate per il dio dell’addominale piatto!

C’è un disprezzo, né sottile né taciuto, per le donne che hanno affrontato tante gravidanze, additate come sciocche che hanno preferito ”sfasciarsi”, facilone irresponsabili, incapaci di dare ai figli le attenzioni di cui hanno davvero bisogno, fattrici sciattone, schiave della biologia  e dell’istinto.

E così, l’11 per cento delle nate nel 1950 non ha avuto figli, il 13 delle nate nel 1960 e addirittura il 21% delle nate nel 1970; nel 2015 il saldo tra morti e nati è stato negativo di 147.000 unità, mentre gli aborti ufficiali sono ancora 100.000 l’anno… più facile ucciderlo, un figlio, che partorirlo.

Le streghe sono tornate!

*numero minimo, tre, per mantenere stabile la popolazione; quattro, per una lentissima crescita

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fonte: Ordine Futuro  

15 commenti su “Sterili per scelta – di Irma Trombetta Marzuoli”

    1. eh ovvio.. ci vuole una “maternità responsabile” = controllo delle nascite e addio desiderio dei figli come dono di Dio.
      Forse Dio pensava qualcos altro quando disse:
      “Ecco, dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo. Come frecce in mano a un eroe sono i figli della giovinezza. Beato l’uomo che ne ha piena la faretra: non resterà confuso quando verrà alla porta a trattare con i propri nemici”. Salmi 126
      “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: – Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra – ” Genesi 1, 27-28 (un comando)
      Da notare che la Terra contrariamente a quanto detto dai massoni malthusiani è vuota. Paesi come il Canada, la Russia o l’Australia hanno densità demografiche ridicole. 3 abitanti per kilometro quadrato non si trovano neanche. Abbiamo invertito il riempite la terra (orizzontale) nel verticalismo industrialista da grattacelo per disprezzo del lavoro della terra e della…

  1. Bellissimo scritto! come del resto anche gli altri dell’autrice, che deve essere veramente una donna con la “D” maiuscola: semplice (nel migliore dei significati), chiara e solida come ormai non più di moda. Molto opportuno anche il richiamo all’origine, nel senso etimologico, delle parole e al loro conseguente significato vero, nascosto da una sedicente cultura che riempie con l’inglese le voragini di un italiano sradicato e dimenticato, mistificando totalmente il senso delle cose. Quanto poi alle rare e ammirevoli madri che qualcuno definirebbe “coniglie”… beh, sarà sempre più difficile che il mondo le apprezzi, quando sappiamo bene quale grosso (non mi sento di scrivere “grande”) personaggio teoricamente cattolico è arrivato in tempi recenti a biasimarle pubblicamente.
    Quindi, riconosciuto purtroppo l’andamento generale, meno male che non ci sono solo “streghe”. E cerchiamo, noi uomini, di essere cristianamente degni delle donne vere e sante, perché così si forma, o resiste, un popolo.

  2. Se si aspetta (tramite “tecniche” peccaminose) il momento giusto per FARE un figlio, questo momento non arriva mai – o arriva, nello stravolto andazzo attuale, a 50 anni. A quel punto, il figlio potrà essere “fatto” solo in laboratorio, dove a tutti gli effetti lo si tratta come un prodotto.

    Se c’è amore consacrato dal Sacramento, e goia nel rispettare la natura umana, allora il figlio -i figli – non si fanno, ma si HANNO.
    “Arrivano” degli esseri nuovi, affidati ai coniugi da Dio

  3. Un plauso ad Irma, che sa trattare un argomento serio con spietata ironia. Una considerazione: le “sfasciate” che “incoscientemente” hanno messo al mondo qualche figlio, un domani avranno una famiglia e magari dei nipoti da godersi. Mentre l’Occidente si sta suicidando socialmente e moralmente auspico che qualche sparuta coraggiosa coppia insista a “fare figli come conigli”, nonostante il disprezzo del Bergoglio e nonostante le politiche a sostegno della Famiglia (Tradizionale!) siano un’utopia. Ma sì, pensiamo prima alle coppie gay (leggasi froci), vero governo-Renzi? vero UE? vero Obama?

  4. “È il suicidio! Un popolo con un tasso di 1,33 figli a donna è un popolo morto!”
    penso che il termine più appropriato sia: genocidio. Basta analizzare il sostegno alla famiglia, analizzare la deriva sociale e ascoltare i capipolitici, il baffetto desinistra per esempio qundo che “incentivare le famiglie italiane a fare figli è una cosa FASCISTA”!
    ecco, penso che di questo passo saremo come i nativi americani (invasi e sterminati da popoli incivili). Amen

    1. Effettivamente fu durante il ventennio esecrato che la famiglia era veramente tutelata ed erano incentivate le famiglie numerose
      Fu la politica demografica del regime fascista che consentì un aumento della popolazione negli anni prima della guerra;il Duce stesso diede l’esempio con cinque figli legittimi ed anche qualche illegittimo!Allora l’aborto era considerato un reato grave punito con il carcere.

  5. Posto fisso, la carriera,bella casa,vacanze e soprattutto pancia piatta. C’è posto qui in mezzo per un figlio? E se per caso, per puro caso, si presenta e pure nasce, beh, con tutto quello che costa, uno, basta e avanza. Così quell’unico esemplare viene su tutto preciso: firme sugli abitini, sulle scarpine, sullo zainetto dell’asilo, unghiette ben curate se è una bimba (se è una bimba? Ma che dico, così antropologicamente arretrata come sono?!), smaltate e variopinte, dal parrucchiere con la mamma a fine settimana -per il frisé anche a tre anni, sopra le meches caso mai- e tanti giochi:sui tablet che è meglio e la tv a bicchieroni, fin dalle prime sedute in seggiolone. Figlio unico e nient’altro; dopo, chiuso tutto, abbassate le saracinesche,sbarrate porte e finestre. Ma di che stiamo parlando? Facciamo ridere; soprattutto i maomettani, tronfi e soddisfatti delle mogli sempre incinte. Personalmente non mi sento più di questo mondo, non ce la faccio. Questa sterilità per scelta non mi va giù, ché non riesco a descrivere a parole la gioia che mi (che ci) prendeva ogni volta che sapevo di aspettare.

  6. Femminismo, rivoluzione sessuale, parricidio (simbolico e no); quindi classi miste, “implementazione lavorativa delle donne, guerra e rivalità tra i sessi, divorzio, aborto, distruzione della familia, “pari opportunità”, “femminicidio” e indifferentismo sessuale (“gender”); quindi suicidio (eutanasico) della Civiltà europea come estrema conseguenza delle suddette cause (manipolate e inculcate scientemente in modo massivo da almeno 50 anni).

  7. E’ la dimostrazione di come edonismo e nichilismo, eros e thanatos convergano verso l’etnosuicidio. Di questo passo l’Italia e l’Europa sono spacciate. Anche volendo, come potremo contrastare l’invasione dall’Africa e dall’Asia? Opponendo falangi di pensionati ai giovani nerboruti intenzionati a prendere il nostro posto con le buone o con le cattive? Quando ci ricorderemo che i figli sono il bastone della vecchiaia sarà troppo tardi. Esaurito lo stato sociale, senza più pensioni e assistenza sanitaria quasi gratuita, i giovani di oggi avranno una vecchiaia peggio che triste.

  8. Che tristezza queste coppie che si accompagnano e non hanno figli, o peggio li uccidono prima che nascano! Mi consolo guardando i miei tre nipoti che il Signore
    ha donato a nostra figlia, pur consapevole del mondo terribile in cui sono immersi, per questo li affido alla cura materna di Maria. Fulvia

  9. nel 1969 una rivista femminista diffuse l’immagine di una disgraziata che uccideva il proprio figlio usando una pompa da bicicletta – nello stesso anno un foglio progressista pubblicò la lettera di una giovane donna (giovane megera) che dichiarava – senza vergogna – di aver gioito mentre abortiva (nello studio di un medico omicida) – oggi si comincia a vedere il frutto di quella “gioia” demenziale: lo sbarco in Italia dei futuri padroni, gli appartenenti a un popolo alieno e ostile, attratto dalla festosa, demenziale denatalità –

    1. I beduini ci considerano una massa di idioti mollicci e depravati da sfruttare ed invadere. Grazie ai nostri governanti occidentali nazionali ed internazionali, lo siamo! Abbiamo gli avvoltoi che ci girano sopra la testa in attesa del momento propizio e non ce ne accorgiamo. Ce ne freghiamo della nostra religione, cultura, patria, s enza accorgerci che ciò significa fregarsene del nostro futuro e di quello dei nostri figli. Siamo in balìa dei “calabrache” e subiamo senza reagire. Accoglienza, buonismo e misericordia indiscriminate e ad ogni costo (costi quel che costi), l’importante è accontentare “mamma UE” sennò lo zio Obama ci sgrida. Povera “Vecchia Europa”!
      P.S. …si, se questo è razzismo, sono razzista!

  10. Normanno Malaguti

    La mentalità corrente, lo stravolgimento della ragione e del senso, comune, i suggerimenti lanciati ‘dall’alto’, cercano di tappare la bocca, chi afferma che veramente andiamo verso un suicidio etnico/culturale.

    I nemici della famiglia e della Fede, sbattono in faccia a chi sostiene la razionalità delle famiglie numerose per valorizzare e potenziare un popolo, che questa era una delle tesi care al Partito Nazionale Fascista, involontariamene accrditando il fatto che nel pensiero fascista fosse ben presente un modo di concepire la vita corretto e moralmente sano e vi fosse quella che veniva chiamata: “una maschia gioventù” e alle ragaze additatoto un futuro di madre, entro una struttura familiare ordinata e, per cosreguenza serena.
    Data la mia età, ricordo bene quando, percorrendo le strade statali e provinciali, ci si imbatteva nell’inequivocabile scritta: “Quando le culle sono vuote, una nazione invecchia e decàde.” e a suggello: una grande ‘M’.

    Sarò criminalizzato?

  11. Perfetto, tutto ovvio e condivisibile. Ma bisogna precisare che il discorso vale solo per la decadente e post-cristiana civiltà occidentale (cosiddetta!…). Ben diversamente la pensano i popoli islamici e per es. indiani. i quali tra poco giustamente ci domineranno e ci soppianteranno nel popolare le nostre disgraziate terre. Ovvio e giusto castigo divino.
    (Un pensierino malizioso fa capolino però nella mia mente:…spero che le due “demografe” che hanno condotto lo studio e la giornalista che ha scritto l’articolo……abbiano la coscienza a posto!)

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