Sventato un complotto per uccidere il premier ungherese Viktor Orban  –  di Andras Kovacs

di Andras Kovacs

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Avevano cercato di ammazzare il primo ministro Viktor Orbán i due uomini che sono stati messi in custodia cautelare dal Tribunale la settimana scorsa  – almeno questi sono i risultati delle indagini, secondo le informazioni del giornale Blikk e su cui si sono riferite anche le autorità a proposito di sabato scorso.

Risulta che i due sospetti – due uomini ultra sessantenni – dicono di essere i membri dell’Esercito Nazionale Ungherese. L’organizzazione divulga notizie incitanti alla violenza su internet e ha come scopo principale l’abbattimento del potere attuale.

Gli uomini catturati dal Centro Antiterroristico volevano uccidere una persona protetta, cioè un membro del governo,– hanno detto Sándor Pintér, il Ministro degli Interni e László Tasnádi, Segretario di Stato per le forze dell’ordine, alla conferenza di stampa di ieri.

Sono arrivati ai due uomini tramite una raccolta di informazioni relativa alle persone protette, perché in una conversazione sono state dette delle parole che minacciavano chiaramente la vita delle persone protette e l’ordine attuale.

Questo è il motivo dell’azione della settimana scorsa che ha suscitato molto scalpore e da tanti era ritenuta un fallimento: in due incursioni erano stati arrestati sei presunti terroristi, ma quattro di loro – giovani che raccoglievano residuati di guerra e detenevano esplosivi – sono già stati rilasciati.

Secondo le informazioni di Blikk il messaggio menzionato da Pintér conteneva le seguenti frasi:

“Bisogna convincere i leader attuali a rinunciare al loro potere. La convinzione naturalmente può avvenire anche in forma di un pezzo di piombo in testa. Finalmente prendiamo le armi, e ammazziamo tutti i bastardi ed i rifiuti di ogni genere tra di noi.”

Le informazioni di Blikk, secondo le quali è stato minacciato proprio il Primo Ministro, sono state rafforzate da János Hajdu, il direttore del Centro Antiterroristico che martedì ha parlato delle indagini fatte per la sicurezza di persone che sono protette in particolare da loro. Ed il Centro Antiterroristico si occupa della protezione personale di Viktor Orbán e di Péter Polt, Ministro della Giustizia. Dato che il Ministro degli Interni ha menzionato come bersaglio un membro del Governo, ne consegue che la persona minacciata dai sospetti è Viktor Orbán.

Secondo le informazioni Péter M. (60) e Gyula R. (62) in questi giorni hanno messo un arma, un silenziatore e dei missili nella Volvo di una di loro e sono partiti. Sono stati fermati nel XI. Distretto di Budapest dal Centro Antiterroristico.  Il giornale Blikk ha trovato anche dei filmati che sono stati pubblicati su internet dopo la fondazione avvenuta nel 2011 dell’organizzazione. In questi filmati questi due uomini fanno un appello per incitare gli ungheresi al combattimento.
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fonte:  http://www.thehungariantimes.hu/thetimeshirolvasas.php?id=1531&n=54796

Andras Kovacs

2 commenti su “Sventato un complotto per uccidere il premier ungherese Viktor Orban  –  di Andras Kovacs”

  1. E prima o poi ci riusciranno. Orban è una spina nel fianco dei signori senza viso e senza nome. È l’ultimo paladino in difesa delle nostre identità nazionali, storiche e religiose. È una pietra di inciampo per molti mentre per noi una bandiera.

  2. Cesaremaria Glori

    Non è l’ultimo. L’ISIS ha risvegliato le coscienze e il movimento si allargherà ,perché ci si convincerà che non ci potrà essere resistenza convinta se non con il ritorno alla tradizione delle radici europee, cioè ai valori cristiani.

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