TECNICA DELLA SCONFITTA DEL PENSIERO CATTOLICO – di Rino Tartaglino

di Rino Tartaglino

 

Da 7giorni7, bollettino della Associazione Cattolici Genovesi

 

Alcuni giorni fa si sono riuniti a Todi i rappresentanti di tanti gruppi ed associazioni cattoliche per dibattere cosa devono fare i cattolici in questa difficile situazione presente. Al convegno era presente il presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), il cardinal Angelo Bagnasco.Dal convegno sono uscite come al solito, tante versioni interpretative delle parole del cardinale, anche perché il linguaggio usato da certi ecclesiastici per la sua ambiguità non può mai essere interpretato alla lettera. Tutti, esclusi i sostenitori di Berlusconi, dicono che Bagnasco ha dato il benservito al governo.dubbio

Berlusconi e i suoi sostenitori sostengono l’esatto contrario. Dagli interventi dei rappresentati delle associazioni cattoliche si è capito che ci vuole un altro governo di larghe intese per varare le “famose riforme” in un clima di condivisione. Lasciamo parlare Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito, un movimento che raccoglie duecentocinquantamila aderenti in duemila gruppi e comunità in tutta Italia. “A noi interessa una politica nuova. Politici nuovi. C’è tanta vita buona che non viene adeguatamente rappresentata. (..) C’è grande crisi di classe dirigente e di rappresentanza. È venuta l’ora che il mondo cattolico riformi la coscienza sociale erronea con una formazione adeguata alle esigenze dei tempi”. Da queste belle e condivisibili parole si può dedurre che se non si vuole creare un partito cattolico nuovo, nel presente, si vuole solo cacciare Berlusconi e costituire quel governo di larghe intese che comprenda l’Udc, il Pd, una parte della Sinistra ed alcuni aderenti del Pdl disposti per esigenza di poltrone ad ogni compromesso. Se questa manovra riesce quale sarà il risultato? Dal punto di vista economico sociale si attuerà la politica della Bce, come dire dell’alta finanza. Quello di far pagare il risanamento del debito pubblico ai piccoli risparmiatori che coi loro soldi salveranno le banche e faranno crescere le industrie; cosa ancora da vedere. Poiché il governo essendo più di sinistra che di centro, i veri detentori del potere lasceranno che faccia qualcosa di sinistra. Sposeranno i gay, regolarizzeranno le coppie di fatto, autorizzeranno la fecondazione eterologa ed infine, permetteranno ai moribondi di essere suicidati.

Non credo che i cattolici desiderino che si attui questo bel programmino al di là dei voli ideali del presidente del Rinnovamento nello Spirito. Affidare la gestione economica a quelli che ci hanno portato alla crisi attuale e consegnare l’etica al laicismo di sinistra rappresenta la tappa finale della più strampalata tecnica della sconfitta del pensiero cattolico.

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