TRENTA RIGHE. Quegli “utili idioti” così utili a Bergoglio

Pare che nessuno sia riuscito a trovare il testo di riferimento, ma i cultori della materia concordano nell’attribuire il conio del concetto di “utile idiota” a Владимир Ильич Ульянов, politico russo più conosciuto con la traslitterazione occidentale di Vladimir Il’ič Ul’janov e addirittura celeberrimo con lo pseudonimo di Lenin. Secondo Владимир Ильич Ульянов, che poi passò l’usufrutto del concetto al compagno Ио́сиф Виссарио́нович Джугашви́ли alias Iosif Vissarionovič Džugašvili alias Stalin, gli “utili idioti” erano quegli scrittori, quei giornalisti, quegli intellettuali, quei politici che contrabbandavano in occidente il veleno comunista distillato nella Russia sovietica facendo fessi tutti i doganieri della ragion politica, ma soprattutto se stessi. Parlassero pure male dei timonieri, teorizzavano Lenin e Stalin, l’importante era che gli “utili idioti” seminassero fiducia nella Grande Madre Sovietica e suscitassero entusiasmo per il Radioso Avvenire del socialismo universale.

Negli Anni Cinquanta del secolo scorso, di quel geniale concetto si impossessò quel genio di Guareschi, che lo appiccicò sulla schiena dei cattolici intenti a seminare lo Spirito della Rivoluzione nella molle cervice del nascituro Popolo-di-Dio, in attesa che sbocciasse come Spirito del Concilio grazie al concime della Nuova Pentecoste. Politici, intellettuali, giornalisti, preti e sacrestani usi a fornicare col nemico vennero marchiati senza sconti dall’acribia guareschiana. Dal vecchio marpione della santità Giorgio La Pira al giovane delegato degli studenti torinesi di Azione Cattolica Gianni Vattimo, non ne sfuggì uno, tutti esposti sulla pagine di “Candido” con il loro bravo bollo: “Utili idioti” visto si stampi.

Tutto questo per spiegare le imprese degli odierni esemplari di una specie che non si estingue mai. Tramontato il Sol dell’Avvenire, gli “utili idioti” di oggi fanno il gioco dell’unico tiranno dotato di potere assoluto rimasto sulla faccia della terra, Jorge Mario Bergoglio alias Giorgio Mario Bergoglio alias Francesco I. La sola differenza tra l’attuale vescovo di Roma e i colleghi del passato sta nel fatto che, mentre Владимир Ильич Ульянов e Ио́сиф Виссарио́нович Джугашви́ли uccidevano il corpo, lui uccide l’anima. È ordinario magistero aeroportuale con tanto di glossa scalfariana che le anime più infami, al termine della vita terrena cessino di esistere e cadano nel dimenticatoio. Giusto per interdersi, questo sarebbe il destino di quei reprobi che, invece di iniettarsi in vena la misericordia spacciata dalla neochiesa, continuano a credere che Dio sia solo quello Uno e Trino, si ostinano nella pratica obsoleta dei sacramenti maxime il matrimonio tra un uomo e una donna, erigono muri per difendere la fede invece di costruire ponti per perderla, se ne fregano del tragico destino dei microrganismi e della raccolta differenziata: tutte anime destinate alla morte per motu proprio di Bergoglio, che le condanna a morire volentieri.

Un simile tiranno non poteva essere privato dei suoi “utili idioti”. Dunque, ecco all’opera le formichine intente a riparare gli strappi che lacerano le intelligenze momentaneamente lucide e funzionanti davanti a tanto orrore. Formichine che, nella loro “idiozia”, mostrano comunque una furba padronanza del metodo. Analizzano la deriva atea della neochiesa e se ne scandalizzano, rilevano le malefatte di un mondo ecclesiale che non si riconosce quasi più e le denunciano, vedono lo scandalo che proprio non si può tacere e strillano… Poi, al momento di trarre una virile conclusione, spiegano che bisogna inchinarsi all’autorità qualunque cosa pensi e faccia, che la gerarchia non si tocca, che bisogna baciare la sacra pantofola anche se dentro c’è la zampa del caprone. “Chi siamo noi per giudicare?” chiedono alle pecorelle attonite. E le pecorelle, dopo aver intravisto la possibilità di respirare aria buona, tornano all’ovile della perdizione convinte che da qualche parte, sotto il letame, vi sia celata la salvezza. Intanto, il pastore di anime morte può stare tranquillo. Anche questa volta, la ribellione delle pecorelle è stata soffocata, nel letame se non nel sangue.

E quante pecorelle ci cascano. Eppure, non dovrebbe essere difficile riconoscere a chi sia utile l'”idiozia” degli “utili idioti” poiché lo schema seguito nell’esercizio dell'”idiozia” medesima è sempre lo stesso: la situazione è difficile, persino tragica, i sacri testi della Tradizione lo dimostrano, ma noi dobbiamo rimanere fedeli al magistero e, soprattutto, a chi lo esercita perché verrà il giorno in cui il macigno di questo pontificato sarà tolto di mezzo e allora tutto tornerà a fiorire colorato e garrulo come nell’Eden o quasi. L'”utile idiota” non si chiede, o non vuole chiedersi, se Jorge Mario Bergoglio eccetera eccetera sia caduto sulla cattedra di Pietro direttamente dall’oblò di un’astronave aliena o se, invece, ce lo abbia messo questa chiesa che attendeva un papa a sua immagine e somiglianza.

Evitare le domande, come sempre, è funzionale al potere iniquo e, allora, sorge il sospetto che l’iniquità infastidisca solo fino a un certo punto. Se la manifesta “idiozia” dell'”utile idiota” può indurre alla sua assoluzione per seminfermità intellettuale, la sua “utilità” deve invece indurre a un maggior rigore nel giudizio. Gratta l'”idiota” e, spesso, trovi l'”utilitarista” che, essendo “utile” al potere, è sempre “utile” anche a se stesso. Non a caso, gran parte degli “utili idioti” del bergoglismo sono austeri intellettuali in talare pontificanti dalle pagine di qualche sitarello sempre in attesa di un incarichino, di una parrocchietta, di una cappellina fuori mano, di una cattedrina in qualche istituto di scienze religiose e, per via di tale trepidante attesa, devono stare accorti perché, spiegano, “altrimenti cosa faccio?”. Tra verità e menzogna, sanno benissimo che cosa sia verità e cosa sia menzogna, ma alla fine scelgono di patteggiare con la menzogna: altrimenti cosa fanno? Se la macchina infernale ti dà da mangiare e, nonostante tutto, ti tiene al calduccio, seppur sotto il letame, che cosa fai?

Il fatto è che questi “utili idioti” sono dei piccoli burocrati che aspirano al loro posto nel sistema di potere. Parlano volentieri di Cristo, del Vangelo, della povertà, della persecuzione, del martirio, del sangue, ma poi si voltano dall’altra parte: altrimenti che cosa fanno? In attesa dell’incarichino o della parrocchietta, non possono certo compromettersi dando alla Tradizione, di cui conoscono tutto fino all’ultima virgola, ciò che la Tradizione chiede veramente: il sangue e la vita.

Forse è venuto il momento di sottrarre la Tradizione alle fauci degli “utili idioti” che l’hanno ridotta a puro artificio intellettuale per tornare a darle il suo vero nome: Fede. Si comprenderà meglio che questi signori hanno barattato Cristo con le procedure, la realtà con il concetto, la preghiera con gli articoli della Summa, il rito con i merletti convinti che basti cinguettare a memoria i sacri testi per essere cristiani come si deve, anche conguettando alla corte del tiranno stando attenti non metterne in forse il potere.

I più acuti nella loro “idiozia” si premurano di rassicurare le pecorelle recalcitranti che, per adesso, devono stare zitti sulle questioni veramente importanti, ma poi… Poi sì che faranno tutto quello che bisogna fare per cambiare il sistema perverso dall’interno. E i più lo dicondo sapendo già che, una volta dentro il sistema, ne saranno prigionieri come tutti quelli che vi sono entrati per convinzione o per convenienza, per partecipazione entusiastica o con l’intento di sabotare. Tutti ingranaggi della stessa gioiosa macchina in guerra contro Cristo, costretti a girare con lo stesso fine infernale.

Proprio come gli “utili idioti” che lavoravano per Lenin e per Stalin, anche quelli che lavorano per Bergoglio, nel corso del tempo finiscono per smarrire l'”idiozia”, che almeno aveva qualcosa di romantico e disinteressato, e si aggrappano all'”utilità”. Ma l'”utilità” dell'”utile idiota” non è perdonabile.

31 commenti su “TRENTA RIGHE. Quegli “utili idioti” così utili a Bergoglio”

  1. Stefano Mulliri

    Caro Gnocchi, ben tornato con la sua verve, ci mancava tanto. Condivido tutto quanto e sottoscrivo, è arrivato il momento che tutti battiamo un colpo, e ci facciamo sentire da questa teppaglia occupante i posti di commando infiltratisi dentro la Chiesa. E poi vorrei chiedergli , se naturalmente può rispondermi cosa ne pensa di quel prete siciliano, tanto coraggioso che è don Minutella. Personalmente penso che c’è ne vorrebbero tanti come lui.

    1. posso risponderle io? Minutella è bravissimo ma direi che rientra nel gioco … non le dice nulla che stima Ratzinger come papa? le dice nulla la teologia dl dubbio e Dio come ipotesi ragionevole e Papa solo primato fra pari del Ratizinger?

  2. bentornato. ho sentito molto la sua mancanza. anch’io ritengo indilazionabile “battere uno o più colpi”. il silenzio è complicità!

  3. Si può immaginare per chi suoni questa campana suonata da Gnocchi. E la suona a ragione perché è inutile sfiatarsi per difendere la Tradizione e poi darsi incautamente al nemico col risultato di un addomesticamento inevitabile.
    Le seduzioni del demonio sono tremende.”

  4. “…gran parte degli “utili idioti” del bergoglismo sono austeri intellettuali in talare pontificanti dalle pagine di qualche sitarello..”

    No, la gran parte degli utili idioti non sono questi “austeri intellettuali in talare” ”, che, se soli, poi, nessuno se ne accorgerebbe, no, la massa degli utili idioti é costituita dai cattolici presenti, che invece di essere il sale della terra, la infettano con la loro idiota ignoranza, e costituiscono il punto di appoggio della prepotenza bergogliana e sua corte. Che cosa farebbero il ciondolante Bergoglio (o Negroglio?), i suoi Scagnozzi, fino all’ultimo pretello o direttore di giornale ‘cattolico’, se sotto il loro pulpito, o mercato, non ci fosse alcun uditore o lettore ? Come farebbe oggi ‘Famiglia Cristiana” a esporre in copertina Salvini come Diavolo, se avesse mercato zero e non quello della Famiglia Cretina”, alias IDIOTA, sulla quale sa di contare, e che le è così UTILE, utile alla causa della Demenza Criminale Globalista alla quale è asservita???

  5. Un applauso. Purtroppo si vedono tante persone, sia laici che sacerdoti, partire per la tangenziale della tradizione, ma poi si ritrovano sull’autostrada del modernismo, credendo di essere ancora cattolici. Finchè non si vuole mollare ciò che non è cattolico per una presunta obbedienza (a chi?), si avrà sempre confusione, ma almeno, se nella confusione si avesse l’umiltà di tacere…Finchè si andrà alla messa nuova, con le più mirabolanti scuse (es. : lo faccio per avvicinare le anime e poi portarle verso la tradizione; oppure: lo faccio per aiutare quei frati o quei sacerdoti…) si avrà sempre confusione.

  6. Ho molto rispetto per Gnocchi, ma sinceramente affermare che Bergoglio uccide l’anima (seppur metaforicamente, almeno spero), mi sembra un po’ eccessivo. Che stia lentamente e gradualmente eliminando la chiesa com’è l’abbiamo conosciuta sino ad ora, questo sì. Ora è una chiesa geneticamente modificata.

    1. Guardi, Luigi, sul fatto di uccidere l’anima non c’è da scandalizzarsi tanto: l’ho pensato proprio oggi partecipando a un funerale dove, a cominciare dalla beatificazione automatica del defunto, con relativa scelta di letture sulle anime dei giusti che sono nelle mani di Dio, a finire con i manifesti dove sempre più spesso si legge: “…Lo annunciano Tizio con Tizia, Sempronia con Caio…” , è la confusione a regnare. Pensiamo un po’ a quanto ormai sia frequente leggere nei manifesti funebri quel “con” che altro non indica se non una convivenza. Ecco, la gente non si rende più conto del peccato; perché? Perché ormai più nessuno l’ammonisce, anzi, si dà a capire che in fondo tutto si può fare e tutto, nella ricerca della felicità, è misericordiosamente perdonato. Milioni di cattolici ingannati, dunque.
      E questo non sarebbe uccidere le anime?

      1. Per me non è così. Uccidere l’anima è una frase che non ha senso se non per chi ne vuole dare per forza un significato. Se un cristiano crede alla esistenza dell’anima, tale rimarrà fino alla morte indipendente dai peccati e oltretutto non vedo allora che senso abbia per un credente la pratica della confessione. Almeno sino al momento in cui siamo in questa vita terrena…. poi vedremo, ma non saremo noi (defunti) a poterlo raccontare a chi è in vita. Di certo, nell’aldilà, ci potrebbero essere molte soprese e di questo ne sono pressoché sicuro. Un problema del cristiano è il vero pentimento, anche quando ci si confessa è raro che un fedele si sia veramente pentito, infatti nel 90 per cento dei casi (a dir poco) ripete sempre lo stesso peccato. E poi nessun defunto è mai tornato in vita a raccontarci come sia venuto giudicato nel momento del trapasso. Inferno purgatorio o paradiso… fermo restando che per gli ortodossi il purgatorio non esisterebbe. Nelle sacre scritture dove è il purgatorio? Io non l’ho mai trovato scritto. Forse è un dogma della chiesa?

        1. IL CAMERATA PURGANTE

          Si legga il Trattato sul purgatorio di santa Caterina da Genova e ne saprà di più sulle anime purganti.
          Anche Natuzza Evolo dialogava con le anime del purgatorio.

          1. Il fatto che fossero anime non prova che però stessero nel Purgatorio o perlomeno che erano in una dimensione chiamata purgatorio così come è conosciuta. Il termine “purgatorio” non esiste nelle scritture sacre.

        2. Dio ha fatto visitare i 3 regni ultraterreni a dei mistici o veggenti (ad es i pastorelli di Fatima o molti santi) apposta per rispondere alle domande di chi non crede ai Novissimi insegnati dalla Chiesa Cattolica…come lei. Quindi, se ci crede, dal momento che la dottrina cattolica insegna questo, bene. Così come il Sacramento della Confessione. Se vuole essere cattolico deve cercare di sforzarsi di capire l’importanza di ogni Sacramento, anche di quello che non le piace. La fede cristiana e cattolica non è una questione di gusti o voglie. Forse dovrebbe approfondire di più la dottrina, il catechismo e le vite dei santi. Non esiste un cattolicesimo personale, in cui ognuno pensa o fa quel che vuole. Ovvero, esiste, è quello della neochiesa di Omissis….chi non accetta i dogmi e la dottrina cattolica è libero di andare da lui….

      2. Omnia munda mundis – gentilissima Tonietta è lei che vuole pensar male. Il “con” non vuol dire solo convivenza o qualcosa di peccaminoso, ma tante volte la parola “con” indica il marito o la moglie, della figlia e del figlio del defunto, regolarmente sposati secondo il rito di santa romana chiesa. Esempio… il figlio Carlo con Maria e Gianna e Paolo, cioè il figlio Carlo con la moglie Maria e i figli (nipoti del morto) Gianna e Paolo. Non pensi sempre male, e soprattutto non veda il male dappertutto.

    2. questa è un’ ALTRA chiesa. stop (sta a vedere che dei poveri Scempiati al servizio di altri poveri Scempiati hanno il potere di “modificare geneticamente la Chiesa di Cristo”!)
      Quanto poi all’uccidere l’anima, mi vengono in mente le parole di Cristo: “temete colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna”. E questi Scempiati sono al suo servizio. Caveamus!

  7. Sono anni che la penso esattamente come Lei. La settimana scorsa, in un noto sito “tradizionalista” (Le lascio immaginare quale), ho postato un mio commento in cui dicevo quel che dice Lei e … sono stato censurato! Dopo aver ripetutamente incitato dei miei “cari amici” monaci e preti a parlare chiaro, di fronte al loro silenzio, ho deciso di troncare quelle “amicizie”, non potendo tollerare oltre la loro ipocrisia. Ho persino scritto a vescovi e cardinali qua e là. Nulla di nulla!
    Alla fine ho capito l’ovvio: a fronte di statistiche che parlano di milioni (o miliardi) di cattolici, la verità è tutt’altra: i “veri” cattolici sono quattro gatti!
    Con questo non voglio affatto mettere questi ultimi (e me stesso) su un piedistallo. Al contrario, sono tormentato prima di tutto dalle mie personali profonde contraddizioni.
    Ma almeno, sono sincero, ci provo sinceramente. E mi metto in discussione nella verità. Di fronte a me stesso. E di fronte agli altri.
    Umanamente, per il mondo cattolico non provo che disprezzo. Non esco dalla Chiesa solo per Cristo …

    1. bastano “quattro gatti” in possesso della fede cattolica per fare la Choesa, caro Francesco. Ce lo dice Sant’Atanasio…Con la chiesa di Bergoglio, con la squadra dei cattolici ‘conformati’, è un dovere e una gloria non avere nulla a che fare”!

    2. “I vero cattolici sono quattro gatti”, insomma… e lei che ne sa? Non è una questione di percentuali. E neppure stai a lei calcolare quanti ne sono vero o falsi. Questa è la borsa. Io è da tanto che scrivo su questo sito che bisogna uscire dalla chiesa cattolica attuale (e non solo per i principi teologici attuali), ma ottengo solo risposte critiche.

      1. Infatti ho detto che bastano anche i “quattro gatti” “ citati da Francesco al quale mi rivolgevo, che abbiano la fede cattolica, per fare la Chiesa cattolica. Lo stesso che dice sant’ Atanasio, quando parlava di una ‘manciata’ di fedeli per avere la Chiesa cattolica.
        Quanto grande poi sia il numero dei veri credenti, Dio solo lo sa. Chiaro. Anche se nei testi sacri si parla, grarda un po’, di “pusillus grex”…
        Quanto poi a una chiesa cattolica geneticamente modificata, questa sì che è una boiata. La Chiesa di Cristo non la modifica nessun concilio, nessun bergoglio nessun papa congenere suo : questi possono solo fare un ‘ ALTRA chiesa, in oppoaizione a quella. Alla chiesa di satana: altro che Salvini, come dice Famigghia Cristiana….( per spaventare chi, poi, se il diavololo non esiste, come affermato dal Pater Familias Christiana ????)

  8. Grazie Dott. per questo eccellente articolo, effettivamente ci mancava molto.
    Devo dire,però, che condivido il rilievo critico di bbruno. Anche io penso che il problema sia soprattutto la massa di utili idioti, cioè i “fedeli”. Ho scritto fedeli tra virgolette perché non capisco a cosa siano fedeli o,forse, lo capisco fin troppo bene.
    Caro Luigi, se il vicario di Cristo sta geneticamente modificando la Chiesa, cosa per altro impossibile, di fatto concorre alla perdizione di molte anime. Come vede Gnocchi ha ragione. Tutti bravi a difendere la tradizione tranne quando,dalla spiacevole realtá, bisogna trarne le logiche ed inevitabili conclusioni.
    Antonio

    1. Per la chiesa geneticamente modificata intendo proprio tutti: dal Papa ai cardinali ai vescovi ai sacerdoti alle suore ai frati e soprattutto a tutti i fedeli che vanno dietro a questo clero. Bergoglio sta sopra, ma se poi tantissimi pendono dalle sue labbra.

  9. Mirella/Aloisia

    Grazie Dottor Gnocchi per questo scritto sugli “utili idioti”.Se gli “utili idioti” sono quelli che baciano la pantofola a J.M.Bergoglio alias Francesco I per utilitarismo (ricevere in cambio favori) per ricavarsi una nicchia in cui vivere protetti e sicuri, la loro strategia è fallimentare. A cosa serve salvare l’esistenza terrena se poi la perdi per l’eternità?Tutti costoro, Bergoglio compreso, non sono assolutamente credenti: “non conoscono nè Gesù Cristo nè il Padre Suo”:essi non sono figli di Dio, ma come già attestato da Gesù: “Sono figli del diavolo”.Att.ne la Parola di Dio deve diventare pane quotidiano, essere assimilata. Citare Sacre Scritture a memoria senza capirle non serve a niente; presenziare alle messe domenicali senza comprensione della liturgia è solo tempo sprecato e non serve a salvare l’anima. E una chiesa geneticamente modificata non è quella fondata da Gesù. Si’, Francesco I,consapevolmente e colpevolmente trascina le anime alla perdizione. Ma le pecore che conoscono il Buon Pastore, non lo seguiranno, ne sono certa!

  10. La rivista Famiglia Cristiana (?) è l’esempio di questa utile (ma dannosa per la Chiesa e l’Italia ) idiozia che con la vergognosa copertina su Salvini ha raggiunto la massima espressione. Ma lo conoscono il Vangelo? Gesù è venuto per salvare o condannare? Orami soni accecati dall’ideologia cattocomunista che ha fatto danni incalcolabili al ns. Paese e continua farli e solo in Paradiso sapremo l’entià di tali danni spirituali e materiali.

    1. … quando poi il Diavolo non esiste! Come si fa infatti a demonizzare Salvini se si afferma, perbocca del pater familias loro , che il demonio non esiste? Forza Salvini, salvaci dai demoni della famigghia cristiana, questi sì esistenti, purtroppo!

    2. Ma chi è compra ancora “Famiglia cristiana”? Qualcuno ancora lo legge? La copertina con Salvini l’avranno pensata per farsi un po di pubblicità date le ultime vendite non credo incoraggianti.

  11. E pensare che gli originari utili idioti, esistono tuttora e si difendono con le grinfie dagli attacchi di chi osa contraddirli sul web, col gentile epiteto di imbecille, secondo il verbo dell’ineffabile Umberto Eco, tanto osannato dai “nostri” utili idioti.

  12. “per adesso….ma poi”: questa frase me la sono sentita dire in faccia dall’allora Vescovo di Lodi Mons (?) Giulio Oggioni a proposito del referendum sul divorzio :<> il quale, all’obiezione :”ma poi arriverà l’aborto”, concluse <>. Chi li ha visti i Monsignoroni?

  13. Domenico Carlucci

    Appena fu data la notizia dell’abbandono da parte di Benedetto XVI già capii, con la luce della fede, che la Chiesa di Nostro Signore era divenuta ostaggio di questa gente. Quel nefasto ”buonasera” ne fu la conferma.

  14. Utili idioti certo nell’antichiesa bicefala, ma utili idioti anche chi resta una cum e accetta giurisdizione dal francesco uno, da quello definito come lupo persino da Lefevbre. Utili idioti pure i non una cum del mezzo papa, come dire il cadavere che ambula quando si tratta di giudicarlo. Utili idioti ancora i sedevacantisti dal 1958 perché sembra ormai storica una doppia elezione nel 58. Utili idioti ancora inoltre tra i sostenitori di un papa attuale successore del card.Siri ma invisibile. Utili idioti i compari del conciliovaticansecondo. Dove stanno i non utili idioti però? Isole rarissime da ricercare…..qua e là.

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