Ci riprovano. Dopo i tentativi dei mesi scorsi, pervicacemente, la comunità islamica francese ripropone l’apertura di una scuola privata musulmana nell’Essonne. Dal 2011, Mohamed Abed, capo del progetto «Excellence», briga per raccogliere i fondi ed ottenere le autorizzazioni necessarie. Senza mai darsi per vinto. Ed ora il suo sogno è ad un passo dal diventare realtà: secondo il quotidiano Le Parisien il nuovo istituto dovrebbe essere in grado di «accogliere fino a 144 alunni» nel corso di studi equivalente sostanzialmente alla scuola primaria.
Mohamed Abed ha spiegato alla stampa: «Ci siamo presi il tempo necessario. Puntavamo all’acquisto dei locali, pensando che questo lo si potesse raggiungere nel giro di un anno». In effetti, sollecitando i musulmani francesi, in particolare la comunità dell’Ile-de-France, è stata messa assieme una bella cifretta, 1,2 milioni di euro per l’acquisto ed i lavori di costruzione. Nel frattempo, sono stati messi a punto i programmi e formato il personale docente.
L’insegnamento dovrebbe essere uguale a quello di tutti gli altri istituti francesi. Ovviamente, però, con qualche «particolarità»: 6 ore di lingua araba e formazione alla preghiera, due ore settimanali dedicate ad un non meglio precisato «risveglio spirituale», una «iniziazione (sic! – NdR) ai valori islamici come il rispetto» (senza precisare quale forma di rispetto, né verso cosa), come ha spiegato il responsabile Abed. In una parola, indottrinamento islamico in un contesto, quello francese, totalmente altro per radici, cultura e tradizione. Per compiacersi il pubblico giacobino, nell’intervista il responsabile afferma di sperare che da quella scuola possano uscire buoni «cittadini della Repubblica», ma è più che lecito dubitarne, stanti le premesse assolutamente diverse dalle pretese del laicismo d’Oltralpe.
Una sola domanda, purtroppo non formulata a Mohamed Abed: sarebbe possibile immaginare la stessa cosa in un Paese islamico? Se lì una comunità cattolica volesse fondare una scuola, ove si insegnino 6 ore di lingua latina, formazione alla preghiera cristiana, due ore settimanali dedicate al «risveglio spirituale», un’«iniziazione ai valori cristiani come il rispetto», ciò verrebbe consentito?
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fonte: NoCristianofobia
2 commenti su “Una nuova scuola islamica in Francia: e la “reciprocità”?”
stiamo allevando i nostri futuri carnefici, se fossimo furbi mai e poi mai faremmo imparare l’arabo ai bambini in Europa avvicinandoli a un testo come il corano che incita all’odio verso i cristiani
Ho sentito ieri uno Speciale di Piazza Pulita sull’ISIS molto ben fatto.
Non trovo più aggettivi adatti: allucinante, spaventoso, terribile?
Una comunità straordinaria: tutti d’accordo, tutti devono avere il cibo necessario, l’assistenza necessaria, ecc,
E soprattutto fanno tutto per Allah, e l’aspirazione più grande dei giovani (ne fecero vedere tanti) è morire martiri per lui….
E a Firenze vogliono costruire una moschea: il Sindaco lo consente.
Sono quindi assolutamente d’accordo con Johnny, e con quanto disse giorni fa un altro commentatore: loro ci stanno
invadendo con i tanti figli che fanno, mentre in Italia la natalità è crollata. Avete sentito cosa dissero ieri del Sud Italia?
La stessa natalità di molti decenni fa…
L’Italia si sta consegnando all’Islam.