UNIONE EUROPEA E MASSONERIA – di Benigno Roberto Mauriello

di Benigno Roberto Mauriello

 

Proprio in questi giorni una manovra economica sbagliata e recessiva è stata varata dal governo Monti ai danni del popolo italiano, con il solo scopo di difendere l’euro e il processo di integrazione europeo. Situazioni simili alla nostra hanno luogo in tutti gli altri stati che fanno parte dell’Unione Europea con la sola eccezione del Regno Unito, che sta prendendo le distanze riaffermando la propria sovranità nazionale. L’esecutivo italiano, al pari degli omologhi europei, è disposto a sacrificare gli interessi della patria, con provvedimenti di autentica macelleria sociale, per sostenere questa utopia ormai ampiamente discreditata e, spesso, apertamente osteggiata. Eppure democrazia significa, o dovrebbe significare, sovranità popolare.

massonIn realtà la democrazia nella nostra società è una misera caricatura della vera democrazia, quella ateniese, ed appare sempre più apertamente commissariata da organismi sovranazionali che sfuggono a qualsiasi forma di controllo popolare. Il mastodontico apparato burocratico delle istituzioni comunitarie, fonte di inefficienza e di corruzione, la cui peculiarità consiste in costi di gestione esorbitanti, tende sempre più a reprimere la sovranità nazionale, mentre la maggior parte dei mezzi di comunicazione cerca di drogare la pubblica opinione parlando dei benefici (le tasse?) che porterebbe l’Unione Europea e delineando scenari apocalittici da quarto mondo nel caso della sua caduta. E’ chiaro che tutta questa complessa e pericolosa situazione nasconde qualcosa di più profondo, misterioso, che sfugge all’osservatore meno attento.

Il progetto di integrazione europea, di cui l’euro è la prima e costosissima tappa, deve arrivare alla nascita degli Stati Uniti d’Europa, un’utopia che i massoni giacobini francesi e Napoleone cercarono di realizzare insanguinando il continente con venti anni di guerre e stragi e causando la morte di milioni di persone. Questo sogno, o incubo a secondo dei punti di vista, fu ostacolato dall’Inghilterra, dalla Russia e dalla Chiesa Cattolica, i cui alti prelati non esitarono ad affrontare persecuzioni pur di difendere la fede e il popolo da questa perversione.

La stessa Unione Europea è a sua volta una tappa per la creazione di una repubblica mondiale, molto simile ai modelli descritti nei libri degli utopisti che a partire dal XVI secolo iniziarono a proporre dei sistemi politici e sociali diversi da quello tradizionale mostrando piena indifferenza, se non disprezzo, per quelle masse che a parole volevano emancipare. Tra essi mi viene in mente Oceana, pubblicata nel 1656 dallo scrittore repubblicano inglese James Harrington (1611-1677), fondatore del Rota Club, attraverso il quale cercò di far conoscere le sue idee. L’autore immaginava la creazione di una repubblica, Oceana appunto, nata dalla fusione di due preesistenti repubbliche, quelle dell’Europa e dell’America del Nord. I repubblicani inglesi, è acclarato, erano massoni o da questi controllati, a partire dal loro capo, Oliver Cromwell (1599-1658) al quale, sembra, il libro sia stato dedicato.

La London School of Economics, fondata dal frammassone George Bernard Shaw (1856-1950) è la proiezione essoterica della Fabian Society, alla quale lo scrittore inglese di origine irlandese aveva aderito fin dalla fondazione, avvenuta ufficialmente nel 1884. La Società dei Fabiani, una vera e propria loggia massonica, intendeva promuovere l’avvento del socialismo tramite la realizzazione di politiche di forte oppressione fiscale e la creazione di costosi e mastodontici apparati burocratici. I suoi metodi di azione prudente e graduale si ispirano alla tattica del condottiero romano Quinto Fabio Massimo, detto il Temporeggiatore. La politica dell’Unione Europea e dei governi di sinistra in Europa sembra seguire queste direttive. Romano Prodi ha avuto numerosi incarichi presso la London School of Economics. Chissà se ha appreso presso questo istituto la sua perizia nelle sedute spiritiche.

Non è un caso che il Senatore a vita Prof. Mario Monti, esponente di spicco del gruppo Bilderberg e della Trilateral nonché consulente della Goldman Sachs, abbia ricevuto, per le consultazioni per la nascita del nuovo governo, i leader politici a Palazzo Giustiniani, antica sede storica del Grande Oriente d’Italia.

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