L’Europa è stata tradita e se non ci alziamo per essa, allora questa Europa ci sarà tolta: così ha detto riguardo alla crisi dell’immigrazione il Primo Ministro Viktor Orbán venerdì 30 ottobre a Budapest, alla conferenza sul documento di discussione intitolato “I segni dei tempi”.
di Kovács András
.
Se non ci alziamo per l’Europa, il continente non sarà più dei cittadini che ci vivono, ma prossimamente si compirà il sogno di alcuni dirigenti deliranti che non sono eletti da nessuno, che sono attivisti che movimentano enorme quantità di denaro e pensano oltre ai limiti degli stati nazionali. “Se ora pensate alla Fondazione Soros, esso non è immotivato”, ha detto davanti al suo pubblico il Capo del Governo all’evento organizzato dall’Associazione degli Intellettuali Cristiani, dall’Associazione della Cooperazione Civile Ungherese e dal Circolo dei Professori Batthyány.
Secondo il parere di Viktor Orbán non è un caso che ogni giorno migliaia di persone vengano trasportate in Europa: “non si tratta semplicemente di un lavoricchio fatto così”, ma vogliono realizzare consapevolmente una costruzione intellettuale, possiamo dire della sinistra, che vuole porre gli stati nazionali in Europa tra parentesi e se non ce la fanno a combattere in una lotta politica in maniera classica contro il cristianesimo, allora ci provano su una base etnica.
“Contro questo complotto, questo tradimento, noi dobbiamo rivolgerci alla democrazia, dobbiamo rivolgerci al popolo”, perché esso possa dire sì o no riguardo agli eventi attuali. Così ha sollecitato il Capo del Governo, chi per questo motivo per la prima volta propose un dibattito europeo. Ritiene che come scopo di questo dibattito possa nascere un’Europa forte e cristiana.
Ha parlato anche della difesa dei confini dell’Austria di cui ha citato: “il capo eletto dell’Austria dice che non costruiscono un recinto, ma una porta che ha battenti lunghe”. Le sue parole riferite al cancelliere austriaco Werner Faymann hanno suscitato grande ilarità nella sala e anche Orbán Viktor ha detto che per la prima volta suonava come cosa divertente, ma in realtà era penosa. Perché secondo lui questo dimostra che l’Europa che era il mondo della libertà di parola, ora è in certe condizioni mentali in cui certe parole, come per esempio “recinto”, non possono esser pronunciate.
Il Primo Ministro nel suo discorso ha ricordato a lungo anche la storia dopo il cambiamento del regime ungherese, rammentando per esempio il 1994, quando “sono tornati” i comunisti sebbene con elezioni parlamentari e non in carri armati”, che è un “cambiamento di qualità” – perché quell’anno era già successo il primo tentativo di costruire un’alleanza civile, ma quella volta senza successo.
Ha toccato anche l’argomento del rapporto tra Fidesz a KDNP che ha così descritto: in questa alleanza il compito del partito popolare Democristiano è di fungere come ancora. Non è per caso – ha proseguito – che anche nella composizione della Corte Costituzionale attuale – che è altrettanto importante come quella del Parlamento – fondamentalmente c’è una maggioranza conservatrice e democristiana. La Corte Costituzionale con le sue decisioni cerca di far rispettare quei fondamenti costituzionali che sono stati creati insieme dal Fidesz e dal KDNP – ha detto.
Nella sua revisione storica ha sottolineato anche che la legge di base creata nel ciclo governativo precedente, è la prima costituzione democratica scritta della nazione.
Viktor Orbán nella sua presentazione di circa 40 minuti ha risposto anche ai discorsi precedenti, come per esempio alle parole di Zoltán Osztie, il presidente dell’Associazione degli Intellettuali Cristiani, secondo il quale manca una strategia della Chiesa. Il Capo del Governo così ha detto: adesso che András Veres è stato eletto come Presidente della Conferenza Ungherese Cattolica Vescovile, ci sarà una strategia, ma non ne è sicuro che il Governò lo ringrazierà.
Sul materiale di dibattito intitolato “I segni dei tempi”, il Primo Ministro ha dichiarato che il documento può ragionevolmente ambire a diventare una bussola per i governi –secondo le sue speranze di destra – per i prossimi dieci anni.
Nel materiale di dibattito intitolato “I segni dei tempi”, presentato nell’Istituto Italiano di Cultura, che tra il 1865 ed il 1902 dava sede all’Assemblea Nazionale dei Deputati intellettuali cristiani, si valuta “la realtà ungherese”, si indica “la strada alla società”; si valutano i risultati, ma si fa anche critica e si propongono suggerimenti, come scritto nella cartella stampa distribuita durante la manifestazione.
contatti: bundi01@vipmail.hu
13 commenti su “Viktor Orbán: l’Europa è stata tradita – di Kovács András”
Apprezzo molto il pensiero di Orban. Mi piacerebbe poter leggere , naturalmente in traduzione italiano, i suoi discorsi in difesa dell’ identità nazionale, in difesa del cristianesimo e di politica estera in generale. Qualcuno può indicarmi dove posso trovare in internet questi documenti tradotti in italiano? Grazie!
Le parole di Orban sono preziose, pochi capiscono bene quanto lui quello che sta avvenendo nel mondo, per costruire il Nuovo Ordine MOndiale. Perciò grazie a Kovacs che ogni tanto ci regala questi squarci dei suoi discorsi che altrimenti da noi non si conoscerebbero.
Magari sarebbe il caso che Riscossa cristiana riguardasse un pò il prodotto finito per migliorarne l’italiano perchè in alcuni punti può peggiorarne la fruizione.
Grazie comunque a tutti voi volontari della Verità per il prezioso servizio che svolgete con encomiabile e perfino eroica dedizione. Il Signore ve ne renderà merito.
Ungheria e Polonia unica speranza per arginare ed abbattere – pur in una impari lotta – l’attuale unione sovietica europea ammazzaPopoli, ammazzaCultura, ammazzaReligione; ammazzaTradizioni, ammazzaNazioni.
Grazie Kovács András
W sempre Viktor Orbán
Ma Putin non ha restituito tutta la Russia al Cristianesimo?
Al contrario dell’Europa che lo sta cancellando da tutti gli Stati?
O mi sbaglio?
Paolo B. E’ proprio così, l’UE, che sta cancellando tutto: culture, radici, religioni e lingue. Ex Unione Sovietica non ha chiesto tanti sacrifici come fà ora Europa! L’ex Unione Sovietica, Inghilterra,USA hanno vinto la II-a guerra mondiale e hanno diviso l’Europa in Est-Ovest. Unione Sovietica veniva definita Invasore, mentre gl’inglesi e americani i salvatori.
Io Grazie
Può darsi che fraintenda, ma che pensare dell’ultimo capoverso, con quel riferimento al “materiale di dibattito intitolato ‘I segni dei tempi’ presentato nell’Istituto Italiano di Cultura”, dove “si fa anche critica e si propongono suggerimenti, come scritto nella cartella stampa distribuita durante la manifestazione”, se non che riferisca un’azione di disturbo contro Orban?
Grande Orban
e se non ce la fanno a combattere in una lotta politica in maniera classica contro il cristianesimo, allora ci provano su una base etnica.
——
Infatti, l’invasione etnica votata al GENOCIDIO dei popoli europei e in particolare dell’Italia Sede del Vicario di Cristo E’ tutta opera della maledetta sinistra e i suoi satelliti: tra questi il movimento 5 saette di satana di grillo, un comico prestato alla politica che ha votato contro il reato di clandestinità e vuol dare un reddito fisso a tutti. Una vergogna senza fine che avrà la sua ricompensa nel giorno del Giudizio anche se questi non sono credenti. Gesù Figlio di Dio darà a ciascuno secondo i meriti il premio o la pena eterna: da qui NON SCAPPA NESSUNO!!!!
Eliminare il reato di clandestinità e favorire l’immigrazione e l’invasione di maomettani e altre sette MERITA LA PENA ETERNA. Dio Padre Figlio e Spirito Santo ha VOLUTO DIVIDERE LA TERRA e ne ha assegnato i confini delle Nazioni che ERANO E SONO TUTT’ORA SACRI!!!!
È da un secolo che le forze della dissoluzione sono in guerra contro l’Europa. Hanno un potere immenso, disponendo di mezzi di comunicazione, denaro (che inventano dal nulla), potere politico, finanziario, economico, culturale e militare. Hanno tutto! Decidono per tutti, soprattutto per noi europei. Vi sono stati tentativi per contrastare questo potere che porta il nulla, ma vanificati da due guerre e comunque tentativi che sostanziarono un scimmiottamento del vero antidoto, una sorta di contro potere a rovescio, più incline a una fusione tra giacobinismo e statolatria, che poi è la stessa cosa. Esiste solo un antidoto allo stato di cose attuale, al ‘problema dell’ora presente’: la regalità sociale di Cristo Gesù. Tutto il mondo è chiamato a Cristo ma l’Europa è il cuore. Dicevo, hanno tutto. Teoricamente hanno vinto. Però vogliono la cosa più importante: le Chiavi di Pietro. Ma con esse apriranno le porte dell’inferno, dove cadranno per sempre. Non prevarranno mai!
Sono d’accordo, caro Federico, credono di salire al Cielo, si credono Deus ex machina e invece sono solo polvere, come tutti noi, del resto. Ma loro hanno un orgoglio ed una superbia smisurata, professano il “non serviam” (il culto dell’uomo di montiniana memoria), e tutto questo li perderà per l’eternità. convinciamocene bene, e poi cerchiamo di convincerne quanta più gente possibile, a iniziare dai nostri cari, familiari, parenti, amici. Ne va della loro (e nostra) salvezza eterna.
Aveva ragione don Bosco: esistono solo due guerre, una per Cristo e la sua Chiesa e l’altra contro. Tutto è in relazione a questo. Vogliono imbastardire la Chiesa di Cristo per arrivare al traguardo. L’illusione di avere il vero potere, quello della terra e del Cielo. Consapevoli del sconfinato e illimitato potere, conferitogli dall’Alto, del Vicario di Cristo, che può legare e sciogliere, hanno cercato di deviare questa realtà. In due millenni di Storia, tutti i potenti hanno provato cosa significhi il potere sovrannaturale del Vicario di Cristo e della sua Chiesa. Lo capì, molto tardi, Napoleone, per fare un esempio. La Chiesa non là si può affrontare frontalmente, meglio scalarla da dentro. Non è una guerra contro l’Europa, o meglio, è una guerra contro l’Europa nella misura che permette di condizionare e attaccare la Chiesa. Padre Pio, una volta, disse a dei confratelli che Hitler avrebbe perso la Guerra perché contro il Papa. Pietro non ha bisogno di bombe. Ha schiere celesti a cui affidarsi.
Se l’Occidente, guidato dagli USA, dall’Inghilterra e da Israele, continuerà a distruggere le sue stesse basi etiche e culturali, non è difficile prevedere che l’Ungheria sceglierà di tornare nell’orbita della Russia. Forse la NATO interverrà militarmente per impedire questo ritorno, ma gli ungheresi hanno sempre dimostrato di combattere con valore. La storia si rovescia. Chi perde il senso del bene e del sacro va incontro al disastro; chi questo senso lo ritrova trionfa.
Poi è sufficiente guardare i fatti: lo spirito dell’Occidente è perfettamente rappresentato dalla sua arte impazzita. E’ successo che gli addetti alle pulizie dei locali che ospitano certe mostre d’arte moderna, gettino nella spazzatura opere “d’arte” che la critica considera capolavori ineguagliabili.