Un’altra Storia è possibile. Rubrica di studi storici di Massimo Viglione

Pro-memoria per il 14 luglio. Legittima difesa contro il fiume di retorica che domani ci sommergerà

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zzzzfaro

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La Rivoluzione Francese è figlia dell’illuminismo anticristiano, scettico e materialista, a sua volta fomentato e preparato nelle logge massoniche di tutta Europa. Nella sua prima parte (1789-1792) ha introdotto nel mondo il liberalismo democratico, ispiratore del mondo liberal-capitalista e massonico dei due secoli trascorsi e che oggi sta arrivando alle sue più estreme conseguenze di follia anarchica e immorale che tutti conosciamo. In realtà, è proprio in questi primissimi anni che inizia la guerra alla Chiesa e alla religione

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Pro-memoria per il 14 luglio

di Massimo Viglione

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zghigliottinaLa Rivoluzione Francese ha provocato direttamente la morte di 500.000 esseri umani (più, in via consequenziale, 1.500.000 causati dalle guerre napoleoniche). Ha ghigliottinato il Re di Francia Luigi XVI, la Regina Maria Antonietta, la sorella del Re Elisabetta, il Delfino è morto a dieci anni dopo essere stato affidato a un vinaio che lo ha alcolizzato e seviziato.
Ha massacrato centinaia di aristocratici, migliaia di sacerdoti e suore, decine di migliaia di borghesi e centinaia di migliaia di contadini che non erano d’accordo con Robespierre e soci.
Siccome la ghigliottina era troppo lenta per “smaltire” velocemente la massa dei condannati a morte, si usarono altri mezzi, come prendere interi “equipaggi” di religiosi e religiose, metterli in grandi barconi sulla Loira, legarli nudi (si badi: nudi) uomo donna corpo a corpo (in modo da indurli fortemente in tentazione nell’ultimo istante della vita) e gettarli nel fiume facendoli annegare in tal maniera. Il numero fu talmente elevato che la Loira si infettò, e per anni i contadini non ebbero raccolti e soffrirono la fame.

Si usarono anche altri mezzi diretti: solo per un esempio a nome di tutti, una mattina 184 carmelitani erano in cappella nella loro chiesa a Rue des Carmes in Parigi quando entrarono 2-3 sanculotti con dei coltelli e li scannarono uno ad uno, tutti, mentre pregavano e cantavano (consiglio di leggere la meravigliosa opera – esiste anche un film bellissimo di Georges Bernanos, I dialoghi delle carmelitane, dove racconta del simile martirio di 16 carmelitane a Compiègne). Vescovi, sacerdoti, suore, monaci e frati, hanno pagato con la vita la loro fedeltà a Cristo e alla Chiesa, in numero di migliaia. Molti di costoro sono oggi martiri della Fede, riconosciuti tali dai papi, ultimo Giovanni Paolo II.
Ma non meglio andò agli aristocratici, ai borghesi, ai semplici cittadini, massacrati magari solo per i loro stato sociale, o solo per una soffiata di qualcuno che approfittava della legge sui sospetti per togliersi di torno rivali di affari, di amore, di lavoro, o magari per vendicarsi di qualcosa.
La legge sui sospetti e il tribunale rivoluzionario furono gli strumenti che Robespierre e soci utilizzarono per instaurare la dittatura terroristica in Francia. Bastava una semplice denuncia di sospetto di essere “controrivoluzionari” per essere inviati al patibolo senza processo o con processo farsa. Ogni mattina si stilavano le liste di proscrizione e centinaia di persone ogni giorno venivano ghigliottinate o eliminate.

Il Terrore (con la T) fu appunto lo strumento di governo di Maximilien Robespierre, l’instauratore ufficiale nel mondo e nella storia del totalitarismo contemporaneo, il primo dittatore stragista di una lunga serie, che noi oggi conosciamo bene. Il tutto, s’intende, al servizio del progetto di Jean-Jacques Rousseau e al fine di realizzare la libertà, l’uguaglianza e la fraternità, ovvio.
Una regione della Francia osò ribellarsi a Robespierre e alla sua repubblica assassina e stragista. Era la regione della Vandea, e lo fece in nome di Cristo, del Sacro Cuore e del Re. Arrivarono le colonne infernali da Parigi e massacrarono in tre anni 300.000 persone su 500.000 totali. È il primo genocidio della storia umana, voluto a tavolino dai governanti nei confronti dei propri sudditi: celeberrima è la frase di Robespierre: “uccidete anche i bambini, perché saranno i controrivoluzionari di domani”.
L’inferno cadde sulla Vandea cattolica e monarchica: uomini massacrati, donne prima violentate da decine di soldati, e poi uccisi in maniere terrificanti (normale era la pratica di appenderle a testa in giù con le gambe divaricate e poi passare una spada dalla vagina in giù verso la testa, perché in tal modo si moriva più lentamente, in quanto il sangue era concentrato nel capo, appunto), mentre con la pelle dei bambini si facevano saponette e pantaloni per i soldati rivoluzionari (vi ricorda nulla questo?).
Lione è stata rasa al suolo per aver osato ribellarsi a Parigi e non parliamo di quello che i soldati rivoluzionari hanno fatto poi per anni fuori dalla Francia, a partire dall’Italia.
Ovviamente, come si può comprendere facilmente, si potrebbe parlare per ore – o meglio, scrivere interi libri – di tutto questo. Perché ricordarlo ancora? Perché il cardinale Oscar Maradiaga, nel suo libro Parlare di Dio nel mondo, ha scritto che «la Rivoluzione francese, ed essa soltanto (…) occupa il posto di rivoluzione autenticamente umana – pur nei limiti e negli eccessi di quella violenza che non era tra le componenti originarie del suo pensiero».

Diciamoci la verità: non se ne può più di questa caterva senza ritegno e senza fine di falsità di cui siamo vittime tutti noi cattolici (e non solo). Non se può più.
Ovviamente il cardinale e i suoi difensori d’ufficio diranno che egli si riferiva ai principii generali, non alle stragi.

Bene. Chiariamo anche questo punto.

zVandeaLa Rivoluzione Francese è figlia dell’illuminismo anticristiano, scettico e materialista, a sua volta fomentato e preparato nelle logge massoniche di tutta Europa. Nella sua prima parte (1789-1792) ha introdotto nel mondo il liberalismo democratico, ispiratore del mondo liberal-capitalista e massonico dei due secoli trascorsi e che oggi sta arrivando alle sue più estreme conseguenze di follia anarchica e immorale che tutti conosciamo. In realtà, è proprio in questi primissimi anni che inizia la guerra alla Chiesa e alla religione, fin da subito, con la Costituzione Civile del Clero, che provocò lo scisma in Francia con la spaccatura del clero in costituzionalisti (traditori del papa e fedeli a Parigi) e refrattari (fedeli alla Chiesa e al papa fino in fondo), il tradimento di vescovi e cardinali, l’impossessamento di quasi la totalità delle terre della Chiesa, con le quali il clero aiutava gli indigenti (il risultato fu la pauperizzazione del clero basso e delle popolazioni povere e l’arricchimenti ulteriore del clero alto e dei ceti borghesi che acquistarono a basso prezzo quelle terre, come avverrà esattamente poi in Italia dopo l’unificazione), l’obbligo di giuramento di fedeltà alla Rivoluzione per ogni ecclesiastico, la guerra generale alla fede.

Poi nella seconda fase della Rivoluzione (1792-1794), quella repubblicano-terroristica, si passa ai massacri di cui abbiamo già detto, si instaura il culto della Dea Ragione al posto di quello della Vergine Ss.ma, si trasformano le chiese in balere e si mettono prostitute in chiesa per culti orgiastici alla nuova divinità. Di questo e molto altro non si può dare tutta la colpa al solo Robespierre: egli ha solo portato a termine con il fanatismo tipico degli estremisti rivoluzionari il progetto iniziale con cui e per cui è stata voluta, preparata e condotta la Rivoluzione Francese. È sufficiente leggere i documenti massoni a riguardo, oltre ai documenti vari riportati da molti storici, anche contemporanei agli eventi (Marat, primo mostro assassino della Rivoluzione, scrisse sull’“Ami du Peuple” nel 1789: “Se la Rivoluzione non avrà almeno 500.000 morti, fallirà”. Guarda caso, la Rivoluzione Francese ebbe 500.000 morti. E lo scrisse nel 1789, quando non vi era nemmeno un morto, quando, secondo il cardinale Maradiaga, la Rivoluzione era sinceramente “umana”).

Se la prima parte della Rivoluzione è paradigma del mondo liberal-massonico-capitalista odierno, la seconda parte è, come ognuno può capire, paradigma delle meravigliose e molto umane dittature totalitarie del XX secolo. Su questo v’è accordo pressoché generale fra tutti gli storici non ideologizzati: la Rivoluzione Francese, nel suo complesso, per la sua ascendenza ideologica (illuminismo e, ancor dietro, individualismo protestantico e umanistico) e per le sue conseguenze fattuali (il mondo del XIX e ancor più del XX secolo nella sua complessità) è madre e paradigma assoluto della società contemporanea. Che, tradotto, vuol dire di tutti gli eventi del XIX e XX secolo.
Chiaro il concetto?

Ma, potrebbero ancora dire il cardinale e i suoi difensori d’ufficio: non ci riferisce alle stragi, e neanche alle ideologie liberali e totalitarie stragiste. Ma alla famosa “trinità” rivoluzionaria.
Ebbene, Eminenza, mi permetta di spiegarle una cosa, più ovvia di quanto appaia.
Non è vero che i tre fatidici concetti siano cristiani, i tre fatidici concetti sono neutri in sé (come un coltello, dipende come lo usi). Dipende appunto dal significato che si vuole dare loro e dall’uso che se ne vuole fare. Sono cristiani ma possono essere anche anticristiani.
La libertà è il dono grande che Dio ha fatto agli uomini: ma proprio perché liberi, gli uomini sono anche liberi di usare male questa libertà, e di peccare.
L’uguaglianza vale per ogni uomo, perché davanti a Dio siamo tutti figli suoi. È vero, ma l’uguaglianza non va intesa in senso assoluto, visto che da sempre e per sempre non v’è un uomo uguale a un altro. E siamo tutti gerarchicamente inseriti in questa vita (sani e malati, intelligenti e non, belli e non, ricchi e non, ecc., secondo le infinite gradualità della vita, che peraltro possono anche cambiare nel corso della vita stessa a seconda degli eventi), e negare questo significa negare l’evidenza del creato come Dio lo ha voluto.
In quanto alla fraternità poi… quanto ha fatto la Rivoluzione Francese (e tutte le rivoluzioni sue figlie e nipoti: vogliamo parlare di quella messicana? Di quella russa? Di quella spagnola? Di quella cinese e delle altre comuniste? Vogliamo parlare del nazismo? E magari anche del nostro risorgimento nel meridione?) è esempio fulgido di come può essere applicata la fraternità che non ha Dio per base.

Non per voler essere hegeliani (Dio ci scampi), ma è innegabile che il liberalismo produce libertà (anche da Dio) e quindi ingiustizia sociale, così come l’ugualitarismo rinuncia alla libertà ma riesce solo a produrre miseria e odio (come la storia ci ha abbondantemente dimostrato). E, pertanto, dopo il fallimento del primo e soprattutto del secondo, ecco arrivare la sintesi della fraternità: il nostro meraviglioso Sessantotto, dove non v’è più alcun ordine morale (libertà, certo, ma da Dio e dalla natura e da ogni Bene e Verità possibili) e dove l’uguaglianza consiste nel fare tutti ciò che si vuole senza regola alcuna in piena povertà (come oggi sta accadendo, appunto), in modo da divenire tutti schiavi di un sistema mondiale totalitario in senso assoluto, e quindi privi completamente di ogni libertà vera, di ogni giustizia vera (noi italiani lo sappiamo bene, vero?), e di ogni fraternità, perché dominati da una società retta sull’odio.
Ecco i frutti della Rivoluzione Francese, Eminenza: li ha davanti ai suoi occhi, oggi. Nel passato, altri come lei hanno detto questa sciocchezza, ma potevano ancora essere in parte giustificati dall’illusione di un mondo migliore. Il sol dell’avvenire invece oggi è realizzato dinanzi a noi. Non se ne è accorto? Oppure invece le piace questo mondo?
Occorre dire che in un certo senso sua Eminenza ha ragione su un punto: dire che la Rivoluzione Francese fu “pienamente umana” in fondo non è del tutto corretto (perché fu essenzialmente satanica, e quindi preterumana), ma neanche del tutto sbagliato. Il problema però è che Sua Eminenza non si è reso conto che proprio affermando questo si è dato la risposta da solo. È “umana”. E Dio? Dov’era?

Ciò che è umano è buono solo se fondato sul divino. Altrimenti, la storia ci dimostra bene cosa può accadere.
Attenzione, Eminenza, concludo con un avviso amichevole: anche la Rivoluzione Francese ha fatto una cosa buona. Davvero! Quale?
Dopo aver massacrato i preti refrattari fedeli alla Chiesa di sempre con la complicità del clero costituzionalista traditore, indovini che ha fatto? Ha massacrato anche il clero costituzionalista traditore. Nessuno si è salvato. Perché, come dicevano Robespierre e soci, il solo essersi fatti preti ha offeso la natura dell’uomo e pertanto, sebbene traditori del nemico, sono anche sempre traditori della Rivoluzione.

Faccia attenzione, Eminenza. Lei non è più furbo del demonio e dei suoi servitori.

17 commenti su “Un’altra Storia è possibile. Rubrica di studi storici di Massimo Viglione”

  1. Il cardinal Maradiaga, honduregno, è salesiano, e perciò legato alla “Capitale mondiale salesiana”… che non è certo Roma, bensì Torino.
    La città in cui San Giovanni Bosco subì diversi attentati alla sua vita, e in cui sorge il Santuario di Maria Ausiliatrice, espressamente richiesto dalla Vergine al Santo sul sito del martirio dei Patroni di Torino (soldati romani antichi), di cui si era persa la precisa memoria.
    Sulla facciata del Santuario, due grandi altorilievi raffigurano la Vittoria di Lepanto e la Liberazione di papa Pio VII dalla prigionia napoleonica: le due fondamentali vittorie della Santa Vergine, quella sui Turchi e quella sui “Nuovi Turchi” massoni.

    Oggi, il Cardinale figlio di don Bosco dice “Meno male che i Massoni hanno rovesciato il mondo: è diventato un Mondo Migliore”

  2. I poteri forti che agirono per instaurare il loro potere. Un filo rosso che va da Diocleziano e che, a quanto sembra, sta toccando il punto più basso oggi. Un filo rosso che sostanzia due mondi in contrapposizione: da una parte il culto a Dio creatore che dona alla sua Creatura, a sua immagine e somiglianza, ogni dominio sulla Terra e la richiesta di distruggere ogni idolo fatto dalla mano dell’uomo; dall’altra l’apogeo dello Stato moderno, realtà non estranea nella Storia a livello antropologico e teologico. Il culto dello Stato, divinità satanica, con propri dogmi, preghiere, strumenti coercitivi, magisteri, martirologi (Mazzini, Garibaldi ecc…) che mira alla schiavizzati onde dell’Uomo. La riflessione storica non può prescindere dagli abbagli di uomini di ‘destra’ che sposarono e sposano il culto ghibellino dello Stato. In fin dei conti vi sarà sempre uno scontro tra l’Uomo che cerca la libertà in Dio e gli dei del sacro e dell’immutabile.

  3. Ciò che successe in Francia in quel periodo maledetto ricorda molto le persecuzioni anticristiane in Spagna negli anni ’30 e si può notare una forte analogia tra i metodi dei rivoluzionari giacobini e i metodi dei comunisti di tutte le nazioni ove hanno preso il potere. Preghiamo che in Italia non si arrivi mai a questi punti, poiché già si vedono dei segnali molto preoccupanti.

    1. “Se vedi un punto nero, spara a vista…”.
      Oggi, in più, “Se vedi uno striscione Arcobaleno, inginocchiati: il Padrone ti sta apparendo”

  4. GRAZIE di cuore per questo articolo, che ho salvato a futura memoria e diffusione. Sapevo anch’io delle atrocità ideologiche, materiali e morali della madre di tutte le rivoluzioni atee ed anticattoliche, che hanno poi insanguinato il mondo fino al momento presente; ma non pensavo fosse stata caratterizzata da atti così virulenti, quasi da una liberazione (temporanea? od oggi è ancora libero?) di satana e delle sue legioni, a danno dell’uomo. Me ne ricorderò, andando oggi stesso a pregare la Vergine affinché impetri a Nostro Signore la restaurazione di ciò che è giusto, buono e bello su questa sua martoriata terra. Voglia Dio Padre, Figlio e Spirito Santo ascoltare la nostra voce disperata, ed insegnare alle anime perse la Via verso il Paradiso, la Verità vera che ci rende liberi, e finalmente la Vita in Lui, l’unica possibile.

  5. Il Prof. Viglione è efficace perchè conseguente.
    L’analisi sistematica della coerenza interna del processo rivoluzionario, merita un saggio approfondito e snello.
    Penso ad una sua opera di non più di cento / centoventi pagine, magari in collaborazione col suo ottimo amico il Prof. Gnerre.
    Un vademecum da tenere in tasca. Vagheggio, (non vaneggio) un opuscolo di pagine sottili, con richiami ad una vasta, reperibile bibliografia per gli scettici più scettici, ma desiderosi di salda conoscenza per raggiungere una definitiva, salda conversione; supporto efficace ad un apostolato da neofiti.
    Ci pensi Professore, sarei felice di essere il primo acquirente di quest’arma santa ed efficace per risvegliare, non dico il povero cardinal Maradiaga, che appare irrecuperabile e tetragono, anche se alla Misericordia divina nessuno può porre limiti, ma ai tanti irretiti dalle folli ideologie, strumento di satana, che impaniano questo nostro misero mondo.

  6. Ottima, come sempre, la lezione del Prof. Viglione. Ma la leggiamo in pochi e per giunta pochi che la pensano come lui e che condividono le sue riflessioni. Ci vorrebbe una diffusione a più ampio raggio, ché la maggior parte della gente vive ignara della verità, imbottita com’è, primo, da ciò che bene o male ha imparato a scuola nei manuali tutti uguali e tutti proni a un unico pensiero; secondo,dalla martellante propaganda sulla stessa lunghezza d’onda che impartiscono i mezzi di comunicazione di ogni genere. Dovrebbe svilupparsi nelle persone la curiosità di conoscere l’altra faccia della medaglia della realtà che ci circonda, ché se si riuscisse in qualche modo a suscitare un tale desiderio, già si sarebbe dato l’avvio alla conquista di nuovi orizzonti e sarebbe come se si squarciasse il velo che impedisce di vedere il vero, restituendo contemporaneamente alle persone la libertà che da fin troppo tempo è stata volutamente e proditoriamente nascosta.

  7. Un numero che mi ha colpito e che mi ha trasmesso, in una delle sue bellissime conferenze, il Prof. D’Amico: Nella Franca dell’epoca i preti che giurarono in favore della Repubblica e contro la Chiesa furono 24000 su 29000. Un tradimento di massa… Oggi in Francia si contano fra i 13.000 i 15.000 sacerdoti e ci sono parroci con 60-70 parrocchie! In Corsica ci sono zone in cui la Messa della Domenica è a 130 km (con strade percorribili a non più di 50 km/h)!

    1. Non lo sapevo.
      Due note (che non vogliono affatto sminuire l’antica tragedia gallicana, e poi massonica, causata da buona parte del Clero di Francia):
      1- c’era ancora il Re. Il giuramento era preteso dallo “Stato francese”, in realtà dall’Assemblea Costituente
      2- da Wikipedia: “.. l’Assemblea Costituente… decise che per il 4 gennaio 1791 tutti i vescovi, parroci e vicari dovevano prestare un giuramento di fedeltà come funzionari civili, pena la perdita delle funzioni e dello stipendio.
      Con sorpresa generale i 2/3 degli ecclesiastici della Costituente e tutti i vescovi (eccetto sette) rifiutarono di prestare il giuramento; pressoché la metà del clero parrocchiale fece altrettanto, senza contare le ritrattazioni, incominciate assai presto, di coloro che avevano giurato. La Costituente destituì i refrattari e li sostituì con i costituzionali. Ma il vero problema erano i vescovi: non c’era nessun metropolita disposto a consacrare vescovi costituzionali…”

  8. Pochi giorni fa, un atroce massacro di Sciiti a Baghdad – in prevalenza donne e bambini.
    Ieri, un atroce massacro di Francesi a Nizza – molte donne e bambini

  9. Purtroppo, oggi, dopo la strage di Nizza, la Sala Stampa Vaticana ha dichiarato che il 14 luglio doveva essere un giorno di grande festa….
    Vorrei sapere se sono parole del Papa o solo di Padre Lombardi.

  10. Ottima analisi, in Piemonte dopo l’arrivo degli “illuminati liberatori” francesi si diceva: liberté egalité fraternité in fransies en carusa e nui a pé, tradotto: libertà eguaglianza fraternità i francesi in carrozza e noi a piedi. La negazione di Dio porta all’inferno anche nell’aldiquá Quello che spiace è vedere festeggiato e celebrato in Italia uno come Bonaparte che ha invaso e depredato il nostro Paese. I Russi mica lo celebrano dedicandogli mostre e rievocazioni storiche. Già ma ora il vescovo di Roma va a celebrare Lutero, i Lanzichenecchi che profanarono Roma non erano luterani?

  11. Chi ha buona memoria si ricorda i Penta-stellati? I cinque stelle? Se conoscete l’ideologia che sta dietro, che è quella di Casaleggio e C. – loro sono appassionati della natura dell’ecologismo all’esasperazione e perchè? Perchè la loro previsione è quella di avvicinarci a una guerra planetaria, al termine del quale resterà una piccola parte dell’umanità e adorerà la dea terra. Certo questo ecologismo sfrenato per pilotare le masse, questa caccia ai corrotti, che non stanno di casa solo nel vecchi partiti, questa analogia con i dittatori massoni francesi tra cui Robespierre i loro capi nel fare i lavori sporchi. Eh sì Grillo lo avete notato che non vuole mai confrontarsi con i giornalisti siano essi di regime o no, non è proprio di chi vuol fare il ditttatore? Che durante le campagne Europee si è lasciato scappare la battuta “che prenderebbe a calci il Papa”. Lui però è un ex-comunista borghese, gli piace andare in Ferrari. Ma dulcis in fundo in 5 Stelle fra di loro si chiamano “CITTADINI”

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