Papa Francesco: «L’avvenire della Chiesa è più intorno alla parola di Dio che intorno all’eucarestia» – di Francesca de Villasmundo

di Francesca de Villasmundo

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Pubblicato sul sito francese Medias presse info

Le immagini sono nostre

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Quest’anno che ha visto celebrare il triste 500° anniversario della nascita della Riforma protestante, vedrà anche la definitiva consumazione della vittoria del protestantesimo, dello spirito protestante, sullo spirito cattolico, in seno alla Roma attuale che Mons. Lefebvre qualificava già a suo tempo come «neo-modernista e neo-protestante»?

Infiltrare la Chiesa cattolica è stato il principale obiettivo del protestantesimo fin dalla sua creazione nel XVI secolo. Se la Santa Sede ha saputo neutralizzare la sua influenza fino alla metà del XX secolo, il concilio Vaticano II ha spalancato le porte della Chiesa romana. Si sarebbe potuto sperare, come nella parabola del Vangelo, nel ritorno del figliuol prodigo pentito, ed invece fin troppi padri conciliari hanno finito col piegarsi alle rivendicazioni di questo figliastro emancipato e liberale; con le terribili conseguenze di un aggiornamento alla moda protestante e di una riforma liturgica post-conciliare che fecero dire trionfalmente al noto teologo protestante Roger Mehl:

«Se si tiene conto della decisa evoluzione della liturgia eucaristica cattolica, (…) non c’è più ragione per le Chiese della Riforma di interdire ai loro fedeli di prendere parte all’Eucarestia nella Chiesa romana».

Da quel momento, i fedeli hanno disertato le chiese, i seminari si sono svuotati, le vocazioni si sono inaridite, nei conventi e nei monasteri sono rimasti solo dei vegliardi religiosi solitari sopravvissuti allo sconvolgimento conciliare, la scristianizzazione della società continua inesorabilmente a muovere le anime verso il materialismo e il suo insito nichilismo interiore, «la civiltà moderna» diceva Malraux «è una permanente cospirazione contro la vita interiore».
Ma tutti questi mali mortiferi non risvegliano la coscienza dei gerarchi conciliari, i quali, come ciechi orgogliosi, camminano senza pentimento in questo mondo moderno in decomposizione; senza curarsi di considerare seriamente l’unico rimedio necessario: un ritorno a ciò che hanno devastato per compiacere il mondo apostata, una conversione alla Tradizione bi-millenaria della Chiesa cattolica.

Al contrario, con Papa Francesco sul Soglio petrino, la deriva protestante e modernista del mondo cattolico si aggrava ogni giorno di più. Al cospetto dei disordini derivati da questa protestantizzazione della società e della Chiesa, El Papa argentino attua delle soluzioni nello spirito protestante. E’ il serpente che si morde la coda!

Ultimamente, si è potuto leggere su Radio-Canada che «dei vescovi del Quebec» sono stati a Roma in «visita ad limina» nel maggio 2017.

«In occasione di questi incontri – spiega il giornalista – Mons. Dorylas Moreau ha manifestato le sue preoccupazioni sulla penuria di preti nelle piccole comunità.
«Il Papa mi ha detto, sentite, non dimenticate due cose: l’avvenire della Chiesa è più intorno alla parola di Dio che intorno all’eucarestia». E il vescovo ha parafrasato: «La parola di Dio non necessita necessariamente dei preti per essere espressa e messa in opera nei nostri ambienti. Il Papa ha insistito molto sulla misericordia. Ciò che importa è fare del bene, prendersi cura dei poveri, essere aperti sul piano della giustizia, ecc. E’ questo che costituisce la testimonianza della Chiesa».

Lutero, Calvino e gli altri riformatori sarebbero i mentori di Francesco? Sostanzialmente, nelle sette protestanti la stessa idea del Sacrificio della Messa è rigettata e di conseguenza l’importanza della Comunione eucaristica per la salvezza delle anime viene disprezzata. Di contro, tutti i riformatori protestanti danno il primato alla Parola di Dio. Don Guéranger, nel suo Le istituzioni liturgiche, ne sottolinea tutta la pericolosità:

«la preferenza data da tutti gli eretici alla Sacre Scritture sulle definizioni ecclesiastiche, non ha altra ragione che la facilità per loro di far dire alla Parola di Dio quello che vogliono, presentandola o tacendola a proposito».

L’attuale detentore del trono petrino, dedito alla prassi atta a capovolgere i pochi fondamenti che ancora sussistono dell’antico ordine cattolico, sostenendo che l’avvenire della Chiesa è nella Parola e minimizzando così l’importanza della Comunione sacramentale, sembra proprio che si sia ispirato a tali principi rivoluzionari protestanti. E considerati questi suoi principi ispiratori ed altri ancora, ci si può chiedere: per meglio fare avanzare la sua rivoluzione? Per finire col trasformare questa nuova Chiesa conciliare in una setta protestante nemica?

Nel sistema dottrinale protestante il prete è bello che rigettato, poiché non vi è più l’altare: per dispensare la Parola di Dio sono sufficienti i laici. Questo ha segnato la fine del sacerdozio presso i protestanti. Ora questo dramma tocca anche la Chiesa cattolica con la mancanza di preti, ma non turba oltre misura il riformatore Francesco, poiché «la parola di Dio non necessita necessariamente dei preti per essere espressa e messa in opera… »

Infine, scrive Robert Beauvais nel suo Saremo tutti protestanti: «Secondo Lutero, la meditazione, la vita contemplativa dei conventi sottraggono l’uomo ai doveri di questo mondo; esse gli appaiono come il prodotto dell’egoismo e della sterilità…».

E’ in questo modo che il protestantesimo definisce il primato dell’azione sulla contemplazione, il che si ritrova sostanzialmente nelle parole di Papa Francesco citate prima. Secondo i vescovi canadesi egli ha insistito non sulla preghiera come prima opera di misericordia, ma sul lavoro per la giustizia e per la carità, che egli concepisce – non bisogna dimenticarlo – come valori sociali derivati da un Vangelo rivisitato alla luce dei Diritti dell’Uomo, anch’essi frutto dell’egualitarismo protestante.

L’anno 2017, V centenario della Riforma protestante esaltata in Vaticano con l’insediamento della statua del monaco eresiarca Lutero, vedrà, grazie a questo pontificato bergogliano, la vittoria totale dello spirito protestante sul cattolicesimo?
Difficile dirlo, ma in ogni caso sembra che Jorge Mario Bergoglio, deviato da un pensiero conciliare che ha riabilitato il protestantesimo, vi si impegni assiduamente e solo Dio sa se volontariamente o involontariamente.

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fonte: UnaVox

37 commenti su “Papa Francesco: «L’avvenire della Chiesa è più intorno alla parola di Dio che intorno all’eucarestia» – di Francesca de Villasmundo”

  1. normanno Malaguti

    L’articolo descrive da solo l’atteggiamento da anticristo, dell’infelicemente ‘malregnante’ dell’usurpatore del trono di Pietro.

  2. Affermare che l’avvenire della Chiesa sta più intorno alla Parola di Dio che intorno alla Eucaristia… non è forse una dichiarazione eretica? La Chiesa si fonda su’Eucaristia Presenza Reale di Gesù Risorto in seno ad Essa è di conseguenza sul Sacerdozio per cui senza sacerdozio non c’è Eucaristia quindi non c’è la Chiesa e non c’è papato. Di conseguenza questa affermazione di Bergoglio non mina forse le Fondamenta della Chiesa e il suo ministero petrino?

    1. …é da mo’ che il nostro emette affermazioni eretiche… L’eretico diviene tale “per la natura delle cose”, perché intrinsecamente si stacca da Dio e non c’é bisogno di un decreto ufficiale per renderlo tale. Generalmente lo si fa per permettere all’eretico di ravvedersi e perché le persone attorno a lui se ne rendano conto.

      Purtroppo molte persone non vogliono guardare la realtà della situazione. L’unica cosa é: a) pregare per loro il S .Rosario, b) testimoniare con la vita e con la predicazione la dottrina Cattolica, c) resistere alle eresie imperanti aggrappandoci saldamente alla S. Madre di Dio ed all’Eucarestia, due baluardi della Fede Cattolica (la terza “cosa bianca” al momento…non é pervenuto).

  3. Che Bergoglio sia traditore ed eresiarca appare chiaro. Torbido invece è il motivo per cui tanti tradizionalisti non gli voltino le spalle.

  4. Luciano Pranzetti

    Parte da lontano, da Papa Montini, lo scasso della dottrina. La santa Messa dichiarata “sinassi = assemblea” del popolo. . .di Dio, l’invocazione che segue la Consacrazione “Annunciamo la tua morte o Signore e proclamiamo la tua resurrezione IN ATTESA DELLA TUA VENUTA”, con quest’ultima parte che suona dubbio sulla presenza reale di Cristo Eucaristìa dacché invicare la ‘Venuta’ di chi è già presente suona come un esserci simoblicamente. La Comunione sulle mani, l’evitare di inginocchiarsi davanti al Santissmo realizzano quanto Lutero auspicava: “Quando la Chiesa porterà l’altare verso il popolo e riformerà la Messa nel senso della Parola,potremo dire di essere riusciri nel nosto compito”. Bravo Bergoglio, bravi tutti i predecessori, bravi quanti tacciono per viltà o per convenienza. Anche per loro ci sarà il DIES IRAE.

  5. “…CON PAPA FRANCESCO SUL SOGLIO PIETRINO”?!? E io continuo a insistere, fino a quando non mi sarà dimostrato il contrario…Quale papa, quale soglio pietrino…COSTUI, e i simili a lui che lo hanno preceduto, non sono papi e non siedono sul soglio pietrino! Questi sono figli della perdizione e, da nemici molto astuti della Chiesa, sono giunti a innalzare, nel luogo stesso dove fu istituita la sede del beato Pietro e la cattedra della Verità, il trono della loro empia abominazione, così da abbeverare del veleno della menzogna e saturare dell’ amarezza del tradimento la Chiesa Sposa dell’ Agnello Immacolato. Basta col riflesso condizionato di verdere come papa e come successore di Pietro chi si è insediato truffaldinamente nel luogo santo! (cfr Esorcismo di Leone XIII).
    Che tale resta, SANTO, nonostante la contaminazione subita: “ Deus, venerunt gentes in haereditatem tuam, polluerunt templum sanctum  tuum” …

  6. Eppure la preghiera arriva là dove la nostra solidarietà umana non può arrivare. Inoltre la preghiera unita all’ offerta della propria sofferenza, e ponendola misticamente nel cuore di Cristo salva anime, può cambiare i cuori se questi sono disposti. Non si può pregare Dio solo per scongiurare una guerra. Occorre pregare Dio che ci converrà per tornare alle sue leggi. È vero che la riflessione sulla morale sull’etica sono importanti, ma se non c’è la grazia che proviene dai sacramenti, da una Confessione frequente e ben fatta, dalla S.Eucaristia dove si trae forza e dalla preghiera frequente, di fatto non si avrà la costanza, l’illuminazione nelle cose dello Spirito. È come se un teologo sapiente pretendesse di parlare di Dio della vita divina che produce moralità ed etica senza nutrirsi alla sorgente dello Spirito. E ve ne sono di teologi deviati e di uditori che ricoprono posizioni di comando che hanno condotto la Chiesa di Cristo allo stato in cui si trova. Scrisse uno dei profeti dell’A.T.: i pastori non hanno successo con il popolo perché non si rivolgono più a Dio…

  7. Secondo le profezie il papa anticristico è questo. Non abbiamo certo bisogno di ulteriori prove. Siamo già introdotti nella battaglia. Ma gli inferi non prevarranno sulla cattolicità. Quando Gesù tornerà, troverà il suo piccolo gregge ad aspettarlo. è questa speranza che ci permette di vivere nello sfacelo attuale. E ci toglie ogni paura.

  8. giorgio rapanelli

    Se sono rientrato nella Chiesa Cattolica è solo per aver compreso appieno il cosiddetto “mistero” dell’Eucaristia. Altrimenti sarei potuto rimanere in Scientology, Rosacroce, eccetera.
    Questi riformisti puntano sull’ignoranza del clero e dei fedeli. Non si conoscono i testi sacri e due catechismi (quello attuale e quello meraviglioso Tridentino) e non si usa il dizionario per comprendere esattamente il significato delle parole che compongono i testi sacri e i catechismi.
    Per cui, ciò che dirà il papa verrà visto come illuminazione dello Spirito Santo. Se si “conosce” l’esatto significato dei termini scritti, ci si potrà opporre. Già stanno dando battesimi in modo fasullo. Se verrà cambiata la formula e le due parole “chiave” dell’Eucaristia il Cristo non potrà più scendere e i luoghi lasciati liberi saranno occupati da Satana.
    Sarà necessario uno scisma per salvare almeno qualcosa. Ma non dimentichiamo che le “insorgenze” contro Napoleone e la sua banda di ladri francesi giacobini furono fatte dalla gente comune, da qualche prete e dal cardinale Ruffo.

    1. “Napoleone e la sua banda di ladri francesi giacobini” : complimenti vivissimi, caro Giorgio, ritrovo in questa sua affermazione (che faccio mia) il frutto della rivisitazione del Risorgimento italiano fatta da Angela Pellicciari e Massdimo Viglione. I loro libri su questo tema io li ho letteralmente divorati, tanta era la voglia di vederci chiaro, dopo 150 anni di menzogne e vuota retorica massonico-risorgimentale.

  9. Non credo proprio. E’ impensabile che i laici, sia pure animati dai migliori sentimenti, possano sostituire i Sacerdoti. Al centro il Signore Gesù, la Chiesa e i Suoi Ministri, i Sacramenti. Quindi il popolo che Egli conduce. Possiamo ignorare il Giovedì Santo, l’istituzione della Eucarestia e del Sacerdozio, la Passione, la Morte e la Risurrezione del Figlio di Dio? Chi può fare a meno del Corpo e Sangue di Cristo? Quis ut Deus?

  10. La solita solfa, di origine duplice. Da un lato, un neocalvinismo (in conseguenza del quale la “congregazione” sa fare da se stessa, senza alcun ministero che serva a qualcosa). Dall’altro, la classica impostazione teologica postsessantottina (per cui il Regno dei Cieli deve già essere il regno della giustizia sociale questa terra). I Sacramenti? Il clero gerarchico? Non contano niente e non servono a nulla! L’importante è il trinomio “peace-love-justice” magari condito con una bella sbandierata arcobaleno.

  11. Tutto, di questi tempi ecclesiali,sembra così banale che mi stupisco che non salti agli occhi di tutti immediatamente. Ed invece non salta agli occhi di nessuno, se non di pochissimi.
    Il successo del papa, a parer mio, dipende dal fatto che è poco poco esigente sul piano morale e poco poco preparato su quello liturgico spirituale. Quindi parla di pancia alle pance di quelli moralmente fiacchi e vagamente preparati nella dottrina. Insomma alliscia i suoi simili, ben felici di essere allisciati. Anche volendo mettere tra parentesi la Santa Eucarestia, da coerenti eresiarchi, crede forse lui che la Parola sarà meno indigesta? E si comincerà con il verificare le interpretazioni, le scelte dei manoscritti, i tagli e le aggiunte e della Bibbia in poco tempo si faranno coriandoli. Uno dei grandi meriti della Chiesa Cattolica è stato quello di aver mantenute integre le Scritture sotto il suo occhio vigile e refrattario a tutti i traduttori e interpreti alla moda. Vada, vada pure con la parola, poi relazioni urbi et orbi, in ebraico, in greco, in aramaico, in latino.

    1. Io non vedo alcun “successo”, cara Irina.
      Vedo un Vaticano vuoto di fedeli, “ripulito” di tutto il personale non “illuminato”.
      Vedo l’8/1000 in crollo, e uno scollamento totale fra Vertice (con il proconsole Galantino, molti Cardinali ecc.) e fedeli sull’immigrazionismo comandato, in particolare su “Quanto ci sono preziosi i Musulmani!!…”.
      Forse l’unico successo parziale è: “Ah, meno male: convivere -prima o dopo un Matrimonio- va benissimo… Comunioni a volontà!”.

      In questo preciso momento è in atto un tentativo a largo raggio di far rivivere i culti pagani: concerti sull’Etna, alberi sacri, animali più importanti degli uomini… Voci di allarme e di condanna dalla Chiesa? Zero!

      Direi che la larga maggioranza sa benissimo che il Vaticano spaccia moneta falsa, e si tiene alla larga

  12. Se un papa può farsi tromba delle eresie del cinghialozzo tedesco senza che la maggior parte dei fedeli batta ciglio, possiamo dire che regna crassa ignoranza tra i credenti? O no?

  13. Cesaremaria Glori

    Resto sereno davanti allo sfascio attuale. Da Fatima e dalla Bosnia e da altri siti nel mondo è venuta la parola profetica non per bocca di un uomo ma della Madre di Dio e nostra. In queste profezie c’è sia il male che vediamo che la certa speranza che la vittoria non apparterrà al maligno e ai suoi sgherri. I segni materiali non mancano e si ripetono in ogni parte del mondo ma particolarmente in Europa e in quel centro dell’Italia che è la culla dell’espansione cristiana. Arriverà il buio totale ma di breve durata come quello derivato dall’esplosione del vulcano Thera (Santorini) che permise l’esodo del Popolo Eletto (l’antenato della Chiesa). Ci saranno segni ancor più grandiosi di quello e la Regina trionferà riportando sul trono il Figlio dell’Uomo. I tempi sono prossimi. Non disperiamo. Il cristiano non dispera ma spera con la certezza della parola di Cristo che non abbandonerà mai la sua Chiesa.

  14. Alberto Speroni

    come si può dire se VERAMENTE ha detto o non detto ? è talmente ERETICA l’affermazione che comporterebbe la DESTITUZIONE IPSO FACTO di Bergoglio !

  15. Quell’eresiarca argentino non solo vuole accontentare i protestanti sminuendo il valore dell’Eucarestia, ma non predica neppure la parola di Dio: lui predica eresie, bestemmie, buonismo, cattocomunismo, ecologismo, distruzione della morale…peccato che i due papolatri di una certa isoletta lo difendano anche sulla SACRILEGA Comunione agli adulteri…tanti anni di studio per arrivare a questi miseri risultati? Ma Gesù ci aveva avvertiti!

  16. Marina Alberghini

    Che il papa sia eretico è un fatto.Inoltre è comunista e preferisce i dittatori sanguinare del Sud del mondo ai cristiani come Trump.Tutto ciò che dice è contro la Chiesa cattolica, la sua dottrina, il suo culto.Ora non dico di mandarlo al rogo come una volta ma che aspettano a detronizzarlo?Forse temono la massa atea che lui ha sapientemente manipolato a cominciare da Scalfari?

    1. Che un eretico NON sia papa, è un fatto! Costui è una pura sciagura, come tutto il partorito del concilio infame! La Bestia immonda si è avvinghiata al corpo santo della Chiesa, e ne pretende le movenze: CAVEAT!

  17. “Ciò che importa è fare del bene, prendersi cura dei poveri, essere aperti sul piano della giustizia, ecc” : e questo sarebbe il papa cattolico? e questa sarebbe la Chiesa di Cristo? no, no, no, è una “solenne sciocchezza” affermarlo, riconoscerlo papa? no, no, impossibile, è solo un agente della massoneria, con il compito di rovesciare la Chiesa, per sostituirvi la”chiesa” dei massoni adoratori di Lucifero, con “il culto dell’uomo” di montiniana memoria, l’umanitarismo sociale ateo, il rifiuto della Trascendenza, dell’evangelizzazione, della conversione di tutte le genti al Cattlicesimo. Bergoglio vorrebbe convincerci che il Cristo sia un rivoluzionario sudamericano, un Che Guevara della situazione, ma bisogna essere proprio rimbambiti, e di brutto anche, per dar credito alle sue parole; solo i preti pavidi o conniventi possono far eco alle sue balordaggini, alle sue diaboliche menzogne. Speriamo si converta prima di lasciare questa valle di lacrime!

  18. Alberto Giovanardi

    Preghiera al cardinale Joachim Meisner.
    Eminenza, Lei che ci guarda dal Paradiso è stato uno dei cardinali che hanno inutilmente inviato i “dubia” all’eretico Bergoglio. Lei, che forse è morto anche di dolore per la terribile condizione in cui versa la Chiesa da Lei tanto amata, ispiri dall’Alto i suoi eminenti colleghi Raymond Burke, Carlo Caffarra e Walter Brandmueller perché, rotto ogni indugio, non ritardino oltre ad inviare al falso Papa quella “correctio” che tutti attendiamo ansiosamente: solo così sarà possibile cominciare a fare chiarezza, anche se questo non sarà che il punto di partenza di una lunga e difficile battaglia contro l’apostata e la sua ciurma. La prego ancora di ispirare dall’Alto il nostro amatissimo Pontefice Benedetto XVI, a Lei tanto caro, perché, superando la propria natura discreta e riservata -che in altra occasione sarebbe stata una virtù- faccia sentire sempre più forte la propria voce senza temere di provocare uno scisma che di fatto già esiste, sbugiardando l’eretico e rivendicando il proprio ruolo di unico legittimo depositario della Dottrina.

  19. Luciano Pranzetti

    Eh! sperare nell’ex B XVI! E con quale voce? Ben di lui si può dire ciò che Isaia diceva di sé stesso : “Vae mihi qui semper silui et tacui” . Chiese preghiere perché non fuggisse davanti ai lui e, poi, al primo uggiolìo di qualche botolo, è uscito dall’ ovile. Il coraggio, come dice don Abbondio. . .

  20. Come può questo cancro luterano che ha infestato il Vaticano capire qualcosa della fede cristiana, per esempio che la Parola di Dio è lo stesso sacramento del Corpo di Cristo, la Parola incarnata, il Pane della Vita, quella che ogni giorno chiediamo a Dio : “ Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, cioè Cristo, la Parola di Dio, che sta nel Principio?
    E lasciamo perdere una buona volta quel simil suo – di Bergoglio- Ratzinger detto papa, quello che irrideva la “vecchierella” per la sua devozione della visita quotidiana al SS. Sacramento…Ratzinger il Gran seminatore della zizzania modernista, padre e perito della nova chiesa luterana , sezione vaticana…che Dio ci liberi da queste peste!

  21. Francesca pone il dubbio ” e solo Dio sa se volontariamente o involontariamente.”
    Il problema è che a prescindere da tipo di causa gli effetti sono i medesimi, cioè…devastanti.

  22. lui da buon luterano ha terrore della Carne di Cristo, che dà la vita eterna a chi la mangia (Gv.6), lui che, come il suo amato Lutero, adora la carne dell’uomo!

  23. Questo sciocco uomo argentino ha, ormai, toccato il fondo dell’abisso, dove vuole, anche, condurre la Chiesa di Cristo…La contestazione alla sua evanescente dottrina, che si fa sentire ogni giorno più forte e la sua ignoranza dottrinale faranno il resto: aggiungete il passare degli anni e i neuroni (pochi) del cervello che si vanno spegnendo e, presto, sarà tutto finito! Il miracolo di un Papa degno del Soglio di Pietro, non si puo escludere del tutto…con fede ed ottimismo.

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