dirai che da qualche giorno ti sommergo di e – mail, ma i problemi sollevati da Carlo Cardia su AVVENIRE di domenica 14 dicembre sono di tale gravità che, pur essendo stati trattati molte volte da RISCOSSA CRISTIANA, mi vien da pensare che di essi non si discuterà mai abbastanza perché evidenziano pericoli enormi ed io non posso fare a meno di discuterne con te e con gli amici del nostro sito.
Nel suo ottimo editoriale il Prof. Cardia ci ricorda che in tutto il mondo occidentale è in atto una strategia finalizzata a reprimere alcuni fondamentali diritti umani, come il sacrosanto diritto alla vita e l’altrettanto sacrosanto diritto a esprimere liberamente le proprie opinioni e a vivere coerentemente con esse. Sembra che il mondo non comprenda che questi diritti – codificati nel XX secolo dalla Carta dei Diritti dell’uomo e del cittadino, dopo che l’umanità del “secolo breve” aveva sperimentato sulla propria pelle dittature, guerre e genocidi – sono ora soggetti a una grave erosione, senza che si levi alcuna voce autorevole che, a livello planetario, denunci questo misfatto all’opinione pubblica mondiale la quale, dal canto suo, sembra essersi comodamente adagiata sul soddisfacimento dei propri comodi e sul mero perseguimento dei propri interessi materiali.
Tanto per citare un solo esempio tra i molti di cui siamo a conoscenza, pochi giorni fa il Parlamento francese ha sancito l’aborto come “diritto fondamentale” e il Presidente Hollande preme perché si dia il via libera all’eutanasia, aprendo così una voragine umana e antropologica di cui non è dato neppure immaginare il fondo. Lo scontro di due diritti, quello alla vita del nascituro contro quello alla cosiddetta “autodeterminazione “ della donna (mi ripugna chiamarla madre, ma in questa circostanza essa stessa dimostra di non sentirsi tale) ha fatto sì che il secondo sia considerato “poziore” (come dicevano gli antichi giuristi) rispetto al primo, ritenuto invece meno importante e perciò non meritevole di voce in capitolo perché, appunto, privo di voce politica e (mi vien da dire) di “rappresentanza sindacale“. Questo indirizzo di pensiero si è sempre più rafforzato negli ultimi anni aprendo una comoda strada all’accettazione dell’eutanasia e alla fabbricazione di bambini in laboratorio. Se possiamo sopprimere tranquillamente un “prodotto di concepimento” perché indesiderato ovvero di impedimento ai progetti di coloro che lo hanno concepito (anche in questo caso non riesco a chiamarli genitori) chi ci può impedire di favorire il suicidio più o meno assistito dei vecchi, dei malati inguaribili, di coloro che avvertono il peso degli anni o il semplice taedium vitae? E, peggio ancora, sia per l’aborto che per le pratiche eutanasiche, sarà perseguita penalmente l’obiezione di coscienza che appena 50 anni fa era considerata il più alto e maturo dei diritti civili, perché dava voce alle più profonde istanze individuali, come il rifiuto del servizio militare “per non imparare a uccidere altri esseri umani” tra i quali, evidentemente, oggi non sono più annoverati il bambino appena concepito e l’essere umano giunto (come si dice con ipocrita, ma gentile, eufemismo) alla terza o quarta età.
Si parla di risorse economiche limitate, di un prossimo raggiungimento di un limite allo sviluppo sostenibile, stiamo attraversando una crisi economica di cui ancora non si intravede la fine; il ricco occidente, dopo aver sfruttato per più di un secolo i paesi poveri, ora non vuole fare sacrifici per favorirne lo sviluppo, consentendo anche a quelle popolazioni di raggiungere un po’ di benessere e questo egoistico atteggiamento inasprisce il risentimento di quello che una volta era chiamato il terzo mondo verso i paesi ricchi e verso il Cristianesimo, con il quale essi vengono identificati.
In questo clima di benessere materiale, la vita umana in occidente si è enormemente allungata: ora non è difficile, per una persona sana, raggiungere i 90 o anche i 100 anni senza, però, poter essere più di utilità alla società dei più giovani i quali, a causa del crollo delle nascite, si ritrovano ad essere di numero molto inferiore a quello dei vecchi che dovrebbero mantenere e curare. E allora, date le premesse filosofiche che stiamo respirando, come si potrà impedire che tra qualche decennio o ventennio non si arrivi a sancire legislativamente la soppressione dei grandi vecchi ormai di peso a se stessi e agli altri? Sono eventualità che dovrebbero destare orrore ma alle quali invece si sta facendo tranquillamente l’abitudine (come ho sentito dire qualche giorno fa in salotto di amici) prevedendone la possibilità, anche se qualcuno ancora le disapprova.
Solo i cattolici doc, ormai, si ribellano all’idea dell’uccisione premeditata di un essere umano appena concepito o di una persona anziana e malata senza più potere né forze e sanno bene che forse dovranno scontare amaramente le conseguenze del loro rifiuto ad adeguarsi al “mondo”; noi sappiamo per fede che Dio è sempre dalla parte dei deboli, dei poveri, di chi non ha voce, ma per riuscire a contrastare costruttivamente quella nefanda filosofia di vita occorre avere una visione del mondo totalmente cristiana, senza compromessi né concessioni a quel “mondo”, senza se e senza ma. Io dico sempre che, se avessi vent’anni di meno, farei il diavolo a quattro in tutte le sedi, parrocchiali, diocesane e anche politiche, ma poi mi rendo conto che tutti noi, ed io per prima, siamo poveri, piccoli peccatori, la maggior parte dei quali “tiene famiglia” e allora mi domando amaramente: ce la faranno i futuri giovani medici e infermieri cattolici a rifiutarsi di praticare aborti ed eutanasie? Ce la faranno i futuri pubblici amministratori a rifiutarsi di celebrare matrimoni tra omosessuali o di avallare la fabbricazione di esseri umani in provetta?
Io non posso pensare a tutto ciò senza provare una profonda preoccupazione; non mi consola pensare che forse (o fortunatamente) io non vedrò realizzarsi in terra questo scenario che a me pare chiaramente ispirato da Satana. Mi addolora pensare che forse lo vedranno i nostri figli e i nostri nipoti e sarà la dimostrazione che, nel XXI secolo, quella democrazia occidentale, tanto esaltata e osannata nel secolo precedente al punto da far pensare che dovesse essere esportata e imposta addirittura con le guerre nei paesi che non l’hanno mai conosciuta e della quale non hanno mai sentito il bisogno, si sarà rovesciata nel suo contrario, cioè nell’eterogenesi dei fini. Non per nulla Benedetto XVI aveva parlato di “dittatura del relativismo“. Ora questa espressione sembra passata di moda anche per tanti cattolici i quali, travolti anch’essi dalla società liquida che impera, preferiscono tapparsi gli occhi, la bocca e le orecchie come le famose tre scimmiette, ma tutto ciò che ci circonda, che vediamo e sentiamo, ce ne rivela l’attualità.
Io credo che tutto il mondo occidentale abbia bisogno di una rigenerazione in senso umano e spirituale, ma gli operatori che la favoriscano sono pochi. Allora, noi che crediamo fermamente in Cristo, vincitore del “mondo” e padrone delle messi, non dobbiamo mai dimenticare di invocarlo perché mandi tanti nuovi operai a lavorare nelle sue terre. In altri tempi li ha mandati: S. Francesco d’Assisi, S. Caterina da Siena, S. Teresa d’Avila e tanti altri grandi Santi sono stati capaci di raddrizzare il mondo in cui vivevano. Perché Dio non dovrebbe mandarli anche ora, se glielo chiediamo con cuore sincero? Tra pochi giorni sarà Natale e allora preghiamo tutti il Santo Bambino perché protegga tutti i piccoli innocenti non ancora nati e tutti i poveri, i deboli, gli emarginati costretti, come Lui, a vivere in una mangiatoia, sia reale che metaforica.
Ancora una volta, grazie per avere avuto la pazienza di leggermi e BUON NATALE!
Carla D’Agostino Ungaretti
15 commenti su “Aborto, eutanasia e dittatura del relativismo – una lettera di Carla D’Agostino Ungaretti”
Indipendentemente da cio’ che vediamo e viviamo ora e che subiremo con sempre maggiore intensita’ nel futuro , come cristiani dobbiamo tenere a mente che Dio ha voluto ciascuno di noi qui , ora ed in questa situazione che solo apparentemente e’ senza speranza . Cristo ci ha gia’ indicato la Via da seguire , che vale per tutti i tempi della storia umana , ed in piu’ ci ha gia’ confortati assicurandoci che nessuno dovra’ sopportare una croce superiore alle sue forze . I compiti che ci aspettano individualmente e come Chiesa Cattolica non si realizzeranno con le sole forze umane : Dio ci aiutera’ a compiere il suo disegno , a cui pero’ dobbiamo dare il nostro assenso . Il migliorare la vita su questa Terra non sara’ mai l’obiettivo primario ,come ci vorranno far credere i piccoli e grandi Anticristi che verranno . Il fine vero rimane quello di sempre, combattendo la buona battaglia per noi stessi ,e recando testimonianza per liberare quanti piu’ possibile dalla schiavitu’ di Satana.
Sottoscrivo, come sempre, le giustissime parole di Alessio, il quale è veramente un uomo di fede illuminata e pertanto un vero testimone della Grazia di Dio, il quale “vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità” (Parola di Dio nella Lettera a Timoteo). Consiglio a tutti di meditare attentamente le parole di Alessio, che riportano l’interesse primario di ogni cristiano alla salvezza della propria anima e alla salvezza di chi può essere il nostro prossimo durante la nostra (breve) vita sulla terra.
Straordinaria, straordinaria come sempre cara Carla!
E molto belli tutti i commenti, però mi sento di obiettare qualcosa al caro Alessio:
– NESSUNA situazione è umanamente e apparentemente senza speranza per un cristiano vero: Padre Pio
si arrabbiò molto per una mia lettera nella quale gli scrissi (sono sua figlia spirituale) che ero disperata.
Il latore mi riferì dopo che lui disse con veemenza: chi é senza speranza non crede in Dio!
– .. nesssuno dovrà sopportare una croce superiore alle sue forze: è una certezza che mi rasserena sempre
molto, individualmente.
Ma si può parlare “individualmente” del genocidio che sta avvenendo da tempo da parte dei jidahisti?
Torture, stupri (anche di bambine), arsi vivi, sepolti vivi. ecc.?
E del “genocidio morale” che sta avvenendo nella Chiesa e quindi dei cristiani?
Cioè quanto scrive è molto bello, specie la conclusione, ma mi sembra molto personale.
Io “vedo”, quanto sta accadendo a livello mondiale, satanico, e l’unica via da seguire è…
Gent. Sig.ra Paola ,
‘ Umanamente ‘ l’ha scritto Lei , non io . Io ho scritto inoltre ‘ SOLO apparentemente ‘ , cioe’ NON in realta’. Non ho anche capito bene cosa c’entra la questione dei compiti di ciascun cristiano e della Chiesa con la jihad , e che significato preciso Lei da all’ aggettivo ‘ personale ‘ .
Cordiali saluti
Gentile Sig. Alessio, prima di tutto devo dire che sono molto d’accordo con Antonio Livi che la considera un uomo di fede illuminata e,
aggiungo io, un uomo molto erudito.
Mentre la mia cultura si basa solo sulle innumerevoli letture soprattutto di saggistica.
Quindi mi scuso per non essermi spiegata bene e quindi averle dato fastidio.
Provo a spiegarmi: umanamente lo aggiunto io perché tutta la frase è per spiegare quanto P. Pio condanni la mancanza di speranza
da parte dei cristiani, anche se apparente, perché appunto DOBBIAMO SEMPRE “MOSTRARE” LA SPERANZA, anche se dentro di noi siamo crocifissi.
La nostra croce personale non sarà mai superiore alle nostre forze, ma per me è una croce anche quello che stanno facendo i jidahisti:
– hanno fatto “vedere” un giovane crocifisso e hanno detto che dopo è stato decapitato, hanno decapitato 4 ragazzi anglicani perché non hanno voluto aderire ad Allah e hanno detto che loro sono per CRISTO!!!
Hanno ucciso più di 100 ragazze perché non hanno voluto sposare i jidahisti, ecc..
E la buona battaglia penso che non dobbiamo combatterla solo “PER NOI STESSI” ma per tutta l’umanità che è sempre di più sotto il giogo satanico!!
BATTAGLIA CHE STA FACENDO DA TEMPO E IN MANIERA ECCELLENTE LA CARISSIMA RISCOSSA CRISTIANA!!!
Io sono da tanto tempo sicurissima che tutto quanto avviene è Dio che lo vuole o lo PERMETTE!
E quindi tutti questi martiri sono strumenti di salvezza concessi da Dio!!! Per liberare “quanti più possibile dalla schiavitù di Satana”!!
Ancora scuse e cordiali saluti.
OVVIAMENTE SE NON VOLETE PUBBLICARE QUESTA MIA “BREVISSIMA” RISPOSTA, SIETE
COME SEMPRE LIBERISSIMI!!!!
VI SONO COMUNQUE SEMPRE GRATA E RICONOSCENTE!!!
Grazie, cara Paola, delle sue parole! E grazie per aver riferito la risposta che le dette Padre Pio, un santo al quale sono affezionatissima anche se, purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo. Io vivo in un ambiente quasi totalmente laicista, nel quale spesso sono indotta a rendere ragione della speranza che è in me e spesso sono tentata dal pessimismo, ma le sue parole mi confortano e mi incoraggiano. Grazie ancora! BUON NATALE di cuore, lodando insieme Gesù Bambino!
Buon Natale anche a lei, cara Carla!! Mi scuso se rispondo con ritardo, ma sono malata e inoltre ho il PC che funziona un po’ sì e un po’ no.
Pregherò P. Pio particolarmente per lei. E, mi raccomando, niente pessimismo!!
Con tanta tanta gratitudine per le ricchezze che ci dona!
Sia lodato e ringraziato Gesù Cristo!!!
Dovremmo costituire una lega di persone che pregano per chiedere ogni volta una certa grazia. Pregare tutti insieme, anche se distanti , una catena orante per salvare il mondo, la Chiesa, le nostre famiglie, i nostri figli e nipoti, i concepiti indifesi, noi stessi. Dovremmo inventare un sistema, darci un programma efficace perché insistendo, pregando senza interruzione, come dice San Palo, il Signore abbia pietà di noi e mandi qualcuno che veramente “raddrizzi” il mondo. Ne abbiamo un urgentissimo bisogno, siamo sull’orlo del precipizio e non ce ne accorgiamo. Invochiamo la Madonna Santissima, recitiamo rosari come Lei ha sempre chiesto. Più di questo non possiamo fare, visto che il nostro pensare, il nostro intendere la fede suscita sempre più disgusto, direi anche ribrezzo, tant’è che misericordiosamente ci viene augurato di inciampare e scivolare su una bella buccia di banana. Diamoci da fare, ma sbrighiamoci, ché se per caso campiamo ancora qualche anno ci faranno fuori azzittendoci per sempre.
Tonietta cara, ma sì, loro possono incarceraci, magari torturarci, eliminarci fisicamente, ma la nostra fede, quella no, non ce la possono togliere, sull’anima non hanno alcun potere senza il nostro consenso. Loro sì, cara Tonietta, che andranno a sbattere, e contro un macigno inamovibile, su quella Pietra Angolare che è Cristo Signore, e al loro principale, la Donna vestita d sole schiaccerà il capo sotto il Suo tallone. Alleluia ! . Quindi fiducia, coraggio, e avanti! Buon Natale
Santo Natale anche a Lei, caro Pascaliano.
“Ce la faranno i futuri giovani medici e infermieri cattolici a rifiutarsi di praticare aborti ed eutanasie?”: cara Carla, mi duole moltissimo dirle che, se non cambiano le cose, NON ce la faranno!
I motivi sono 2:
1)Se verrà impedita l’obiezione di coscienza si creerà una selezione negativa rapidissima: gli immorali (compresi i falsi cattolici) commetteranno omicidi, i veri cattolici e i pochissimi pro-life non cattolici cambieranno lavoro o non diventeranno medici: nessuno farà (o continuerà a fare) il medico per farsi radiare e incarcerare, anche perchè sarebbe INUTILE: nei reparti in cui si pratica l’aborto e in cui si praticherà l’eutanasia, chi si rifiuterà di uccidere verrà denunciato e radiato subito, neppure chi ha la vocazione al martirio bianco potrebbe continuare a lavorare lì!
2)Mancanza, in Italia, di una rete di solidarietà giuridico-economica verso i medici e gli infermieri che perdono il posto a causa dei loro principi…
Come Lei sa , caro Sig. Diego , questi sono argomenti , specie il secondo, a cui anch’io – e pochissimi altri – teniamo molto . Da quel che si puo’ desumere dai commenti generali , le nostre sono voci che gridano nel deserto . Ho fatto il tentativo a cui stavamo pensando , ma comincio a credere che siamo nati nel Paese sbagliato.
…solidarietà che dovrebbe venire in primis dalla Chiesa Cattolica, ma anche i laici e le associazioni laiche potrebbero fare molto!
Quanti medici di base o di guardia medica sono disposti ad ordinare pillole contraccettive e pillole del giorno dopo? Moltissimi!
Tutti loro sono quindi disposti ad uccidere esseri umani!
Se l’eutanasia dovesse diventare legale i medici di molti tipi di reparti la praticheranno (chi non lo farà sarà costretto a cambiare mestiere, se non sarà possibile obiettare)!
Conseguenza di tutto cio?
Saremo nelle mani di medici disposti ad uccidere esseri umani, ovvero saremo nelle mani di anti-medici!
Come disse don Fanzaga ad un commento sul caso Englaro, “CI STIAMO COSTRUENDO L’INFERNO SU QUESTA TERRA”!
I nostri Pastori dovrebbero tuonare contro tutto ciò ma preferiscono bastonare i veri Cattolici e favorire, direttamente o indirettamente, la discesa nell’abisso.
Cari abortisti pentitevi finchè siete in tempo, e ricordatevi che di tutto questo risponderete a Dio. Chiaramente lo stesso discorso vale per chi è a favore di eutanasia e porcherie varie.