Basta otto mille alla neochiesa. La proposta di un lettore

In vista della prossima dichiarazione dei redditi, riceviamo, condividiamo e immediatamente pubblichiamo quanto ci scrive Paolo Cii a proposito della destinazione dell’otto per mille. Dove non può la fede, magari riesce la fame.

È ormai prossima la scadenza annuale per la compilazione della dichiarazione dei redditi e della connessa scelta in merito alla destinazione dell’otto per mille. Per un cattolico si pone la questione se abbia ancora senso operare una scelta a favore della chiesa cattolica o effettuare le cosiddette offerte deducibili. A mio avviso, la risposta non può che essere negativa e mi piacerebbe che sulla questione si aprisse una discussione sui media e social che potremmo definire “di area”

Personalmente, da anni ormai ho smesso di fare la tradizionale offerta per il sostentamento del clero e questo è il secondo anno in cui non firmo più per attribuire l’otto per mille alla Chiesa Cattolica. Troverei infatti imperdonabile sovvenzionare un organismo che nella maggioranza dei suoi massimi rappresentanti ha assunto posizioni chiaramente incompatibili con gli insegnamenti che da sempre la Tradizione cattolica tramanda. Gli esempi sono infiniti.

Da tempo la neochiesa ha adottato in molte comunicazioni ufficiali la logica dello “sviluppo sostenibile” e della “salute riproduttiva”, termini che da sempre fungono da cavallo di Troia delle ideologie antiumane promosse dall’Onu e dalle altre organizzazioni internazionali.

Da tempo la neochiesa, tra annuncio della verità e accomodamento rispetto alle esigenze del mondo, ha scelto il secondo (insuperata rimane la perla del signor Galantino: “Io non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche che praticano l’interruzione della gravidanza” – Il Giorno del 12 maggio 2014).

Solo per restare al 2017-2018 ecco altri esempi.

il nuovo generale dei Gesuiti che non sa bene cosa abbia detto Gesù e quindi ha bisogno di grandi dosi di discernimento per estrarre dai miti del passato quelle affermazioni che l’uomo di oggi possa capire (“Intanto bisognerebbe incominciare una bella riflessione su che cosa ha detto veramente Gesù… a quel tempo nessuno aveva un registratore per inciderne le parole”)

Il signor Paglia, nel 2016 messo a capo della Pontificia Accademia per la vita, che lavora alacremente per cambiarne finalità e principi (è quello che parlando di Pannella ha detto: “uomo di grande spiritualità”, “ha speso la vita per gli ultimi”, “ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, ma per questo nostro mondo, che ha bisogno più che mai di uomini che sappiano parlare come lui”).

Tale don Giordano Goccini che, spalleggiato dal suo vescovo, si dissocia da quei fedeli che ritengono di organizzare una processione in riparazione del gay pride di Reggio Emilia (“non è nello stile della Chiesa rispondere a una provocazione con una provocazione. Quelli che si oppongono anziché andare in piazza potrebbero pregare in una chiesa, benché il pregare in riparazione dei peccati altrui sia un atto di presunzione»).

Il gesuita signor James Martin che giustamente si angustia per le difficoltà sopportate dai trans per accedere ad una toilette.

Vari Vescovi (tra cui quello di Bologna) che organizzano cene in cattedrale (Matteo Zuppi: “Quello che è successo non significa desacralizzare, anzi ci aiuta a capire ancora meglio e a sentire ancora più umana l’Eucarestia”);

Un parroco (tale Fredo Olivero) che dichiara pubblicamente “Io al Credo non ci credo”, ovviamente senza che il suo vescovo abbia nulla in contrario;

Un altro vescovo (Sanchez Sorondo) che ci spiega come la Cina sia all’avanguardia nella difesa della dignità della persona.

Mi rendo conto di aver mischiato esempi relativi alla chiesa italiana ad altri riferiti a pastori di altre nazionalità e, soprattutto, di aver trascurato l’episodio più clamoroso e toccante di quest’anno (l’omicidio di Alfie Evans, da cui l’immagine della neochiesa esce a pezzi).

La questione è comunque chiara: la neochiesa ha un credo diverso da quello che ha avuto la Chiesa Cattolica per duemila anni.

A me delle sorti della neochiesa non interessa nulla e anzi se sparisse domani sarei solo contento.

Pertanto mi guardo bene dal correre il rischio di darle un qualche sostegno economico. Tanto se qualcuno ha a cuore il vero bene dell’uomo, basta guardarsi un po’ in giro, cercare qualche prete Cattolico e fare un’offerta per sostenere la sua opera. Se poi non è deducibile, pazienza, vorrà dire che avremo contribuito anche al contenimento del debito pubblico.

Cordiali saluti,

Paolo Cii

 

43 commenti su “Basta otto mille alla neochiesa. La proposta di un lettore”

  1. Purtroppo l’attuale sistema di distribuzione del 8×1000 rende la sua rispettabile scelta del tutto inefficace. Infatti, sebbene solo il 35% dei contribuenti esprima una scelta sulla destinazione, lo Stato distribuisce l’intero ammontare del 8×1000 dell’IRPEF, incluso quello di chi non ha indicato alcuna scelta. E lo fa in proporzione alle scelte espresse: ovvero circa l’85% alla Chiesa Cattolica, circa il 15% allo Stato e una serie di 0,…% alle altre denominazioni per lo più protestanti (eccetto i Valdesi che sono sopra il 2%). Questo significa che, non esprimendo una scelta, lei non solo continua a sostenere la Chiesa Cattolica ma sovvenziona anche lo Stato e persino, sebbene in minima parte, le denominazioni protestanti. Altro discorso sarebbe se si effettuasse una scelta diversa, indicando uno degli altri soggetti ammessi. Ma chi? L’unica alternativa valida potrebbero, forse, essere gli Ortodossi. Se non fosse che l’unica intesa sottoscritta dall’Italia è con una delle branche ecumeniste della galassia ortodossa: la Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta. Un bel…

    1. Vabbè, ma anche non effettuando scelte (come ha fatto il sottoscritto) in ogni caso la percentuale si abbassa. Se quest’anno la percentuale di chi sceglie la CC si abbassa, diciamo, all’80% la cei si cucca un 5% in meno. E si tratta comunque di bei soldini che non spenderanno in “migranti” o incontri ecumenici.

      1. Quindi, se capisco bene, pur di diminuire la quota del suo 8 per mille che sarà percepita dalla Chiesa Cattolica, accetta di buon grado che la restante parte del SUO 8 per mille sia destinata in parte allo stato Stato e in parte a: chiesa valdese, chiesa cristiana avventista del settimo giorno, pentecostali, unione delle comunità ebraiche italiane, chiesa evangelica luterana, unione evangelica battista, unione buddhista italiana e unione induista italiana. Onestamente mi ricorda quella barzelletta del marito che si mutila per far dispetto alla moglie… Io capisco bene e condivido le ragioni che spingono chi vorrebbe togliere l’8 per mille alla Chiesa Cattolica, ma il fatto è che non è possibile! Se per il sacrosanto desiderio di togliere i soldi ai modernisti finisco per darlo ad atei, protestanti vari, ebrei e persino buddisti e induisti… beh, forse c’è qualcosa che non va.

        1. Una piccolissima fetta a ciascuno meglio che dargli l’intera sommma. Anche a me scoccia darli a protestanti ed ebrei, oltreché allo stato, però non trovo altra soluzione. Se per te questo è mutilarsi le gonadi va bene, ma facci sapere se hai un’idea migliore….

          1. Colaus de Arce (Francesco)

            Come è già stato detto se non si danno alla neo-chiesa, e quindi allo stato gli ritornano in proporzione, quindi meglio alla chiesa Ortodossa.
            La chiesa povera a dire di Bergoglio non è poi tanto povera, visto che in Germania ogni anno racimolano con la famigerata tassa qualcosina come 4 Miliardi di euro l’anno.
            Da parte mia ……cinghia, aiuto la parrocchia direttamente.

    2. Concordo con Enrico, purtroppo. Non darei più nulla (con gran dolore) alla ex chiesa cattolica, ma sta di fatto che il fisco “stacca” comunque il mio 8×1000 e lo destina: 1) se firmo, come voglio io; 2) se non firmo, come ha deciso lui, ossia “in maniera proporzionale alle scelte espresse” (testuale). Se, poniamo, centomila contribuenti non firmassero più per nessuno invece che per la chiesa cattolica, il gettito di quest’ultima calerebbe ancora poco perchè rimarrebbe in maggioranza e prenderebbe ancora una buona quota proporzionale anche da quelle “ex-firme”. E se firmassero per altro, darebbero direttamente soldi allo stato (ridiamo per non piangere) oppure a culti eretici o pagani. Piaccia o no, è così: per togliere davvero tanti soldi a una delle “istituzioni” bisognerebbe che milioni e milioni non la scegliessero più; e comunque quei soldi andrebbero alle altre, diretti o pro quota. Per me è un bel dilemma. Sperando che due o tre preti su cento (ottimismo…) siano ancora cattolici, prego che qualcosa arrivi un po’ anche a loro e in mancanza di meglio “firmo” ancora.

  2. Sono tre anni che non ho apposto la mia firma sull’8xmille per la (neo)Chiesa Cattolica.
    Sulle prime ero a disagio e con un senso di colpa, ma ormai ne hanno fatte troppe quei servi del principe di questo mondo…

    Per contro ho fatto qualche versamento per “Aiuto alla Chiesa Che Soffre” (spero che non ci sia qualche controindicazione…)

    1. Andrea da uno o due anni Aiuto alla Chiesa che soffre è diventata una ONLUS ( c’è scritto anche sui suoi bollettini di conto corrente postale ) quindi ogni offerta é deducibile fiscalmente. Inoltre ricordo benissimo su un vecchio numero de Il Timone un articolo che diceva che per ognuna delle vecchie cento lire di una volta, il 70% delle donazioni andavano alle opere sostenute ed il 30% per le spese vive dell’ Associazione. Il che è un record perché ricordo che per le altre grandi associazioni mondiali, molto meno del 50% va agli assistiti…..Concludo dicendo che i bilanci di A.C.S. sono certificati ogni anno. Più di così…Non ci sono altre controindicazioni……saluti, Nicola

      .

  3. Caro Enrico, non è vero che la scelta di non firmare l’otto per mille è “del tutto inefficace”, perché alla falsa chiesa spetterà comunque una fetta meno grande dell’intera torta, pur con tutte le possibili ridistribuzioni.
    Io non firmo più da cinque anni, e dalle dimissioni di Benedetto non do più il sostentamento clero.
    Non illudiamoci comunque: se pensiamo agli assegni che gli stacca la massoneria internazionale, non è certo finanziariamente che li danneggiamo. Ma, come diceva Solgenitsin, noi non vogliamo essere associati alla menzogna: “non in nostro nome!”.

    1. Come ho scritto sopra, la fetta che toglie alla Chiesa Cattolica la darà in parte allo stato Stato e in parte a: chiesa valdese, chiesa cristiana avventista del settimo giorno, pentecostali, unione delle comunità ebraiche italiane, chiesa evangelica luterana, unione evangelica battista, unione buddhista italiana e unione induista italiana. Io provo grande disagio ad affidare il mio 8 per mille a Galantino, ma per adesso ne provo ancora di più ad affidarlo a questi altri soggetti.

    2. Concordo anch’io; ho scelto gli ortodossi pensando che loro fossero fedeli alla tradizione, anche se alcuni punti ci dividono da loro, ma sempre meglio che darlo allo Stato o asi protestanti eretici.

  4. Da 4 anni non finanzio piu’ la chiesa ex cattolica. Preferisco dare l’ 8 x 1000 allo stato, pur provando grandi conati di vomito, che almeno pur spendendoli male, non cerca di farmi diventare protestante come vorrebbe fare di me l’argentino.

    1. ovvero: continuo a dare i soldi a chi non ha fatto niente per impedire che il parlamento approvasse le unioni omosessuali e la pre-eutanasia mascherata, o li do direttamente a chi le ha approvate…? continuo a dare i soldi ai cripto-protestanti o li do ai protestanti dichiarati? Bel dilemma…

      1. forse è meglio darli, una volta tanto, sperando che sia ripristinato l’Ordine della Tradizione, alla Chiesa Ortodossa. Almeno loro celebrano la sacra eucarestia.

  5. Siete tutti molto bravi a sentenziare e a predicare, però vorrei vedervi se foste in povertà e il vostro parroco vi dicesse non ho più nulla per aiutarvi perché le persone intelligenti e veramente cristiane come voi, hanno pensato di fare opera meritoria verso l’Altissimo toglendo l’8 x mille alla chiesa cattolica: Bravi meritate una medaglia L’8 x mille alla chiesa cattolcia è servito nel caso specifico a riaprare la cupola della mia parrocchia perché cadeva in testa ai parrocchainii e per pagare le bollette e per fare i pacchi ai poveri. Fate pietà!!!!!!!!!!!!!!!!

    1. Carissimo Franz Peter, dovrebbe anche spiegare cos’è prioritario per lei: conservare l’autenticità del deposito della fede o riparare la cupola della sua chiesa? (nella quale magari si predica pure secondo la vulgata bergoglista).
      Se io fossi prete e mi trovassi di fronte al crollo dell’8/°° per i motivi che sappiamo, accetterei con fierezza il salutare castigo, chiuderei la chiesa pericolante e celebrerei nel salone dell’oratorio.
      Quanto ai sacrosanti e provvidenziali pacchi per i poveri, conosce vero le forniture della UE erogati attraverso i Banchi di Solidarietà?

    2. emanuel tribbia

      forse è lei che fa pietà, punto primo non confidando nella Provvidenza che agisce sempre per i bisognosi e non nell’8 per mille: “cercate prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia, e il resto vi verrà dato in aggiunta”; punto secondo è solo un problema suo se nella sua parrocchia i benefattori – che ovunque si prodigano e spendono e spandono soldi per tutti – non si interessano alla cupola della sua chiesa. Ciò che conta è non essere complici, neppure economicamente, di una pseudochiesa che predica solo il contrario di quello che NSGCristo ha detto.

    3. Caro Don “FranzPeter”, confida nella Provvidenza Divina e predica il Vangelo di Gesù Cristo. Vedrai che il gregge indignato per i nuovi insegnamenti della neo chiesa NON TI FARÀ PIÙ PENA, ma inizieranno a farti pena i vari Galantino, Sorondo, Lombardi etc etc e per ultimo anche i Bergoglio, a seconda dello spirito che lo guida del momento contingente.

  6. Siano lodati Gesù e Maria!
    Carissimi, io sono il primo a non sopportare tutte le modifiche post-CVII, le neo-dottrina satanica, ecc…ma anche se gli uomini di Chiesa hanno apostatato, la Chiesa Cattolica é un’altra cosa.Mi spiego.Questi apostati eretici hanno il sigillo sacramentale che viene da Dio, sono REALMENTE sacerdoti, vescovi e cardinali (su Omissis ometto…).E fra tanti eretici apostati c’é ancora qualche sacerdote fedele alla dottrina di sempre e tanti bisogni di persone veramente nell’indigenza. Partecipare alle esigenze della Chiesa é un precetto morale OBBLIGATORIO e non sta a noi sentenziare su questo.

    Quello che DOBBIAMO fare é: evitare tutte le messe Novus Horror, rifugiarci nelle S. Messe cattoliche secondo il rito di sempre e non lasciare aperto NEMMENO UNO SPIRAGLIO con il Novus Horror. Anche a costo di sacrifici che Dio ricompenserà.Quando avranno le chiese vuote e se la conteranno su fra loro, allora forse se ne accorgeranno. La crisi é NELLA Chiesa, non DELLA Chiesa, sposa di Cristo.

    Ave Maria

  7. Concordo con Sursum Corda. Partecipare ai bisogni della Chiesa è un precetto obbligatorio. Ho letto su SOVVENIRE tutte le iniziative sostenute con l’8×1000. È una cosa meravigliosa ed incredibile. Ed inoltre come dice Sursum ci sono tanti bravi Sacerdoti non allineati al nuovo corso ( ne conosco alcuni) che verrebbero a soffrire per il ridimensionato della raccolta fondi. I ” grossi papaveri” non ne soffrirebbero, ma i Sacerdoti senza altre ” risorse ” ne soffrirebbero. Io quindi lo do’ l’8×1000 anche se mi costa….

    1. emanuel tribbia

      spiegatemi dunque come i santi non avevano nulla e avevano comunque di che vivere e di che distribuire ai poveri, e guarda un po’…? senza l’8 per mille!

      1. Mi perdoni Emanuel, ma l’argomento di Nicola B. è obbiettivamente condivisibile, per due ragioni. Una, di carattere teologico (che mi pare sufficientemente illustrata dal Nicola). Un’altra, di carattere un po’ più sgredevole, ma (ahimé) inevitabile. Siamo tutti d’accordo che il Novus Horror sia ormai conciato in modo irriferibile, e che vi siano pastori che fanno di tutto tranne che essere le giude del gregge fedele. Ma 1) neghiamo l’8*1000 anche a quei pochi che si/ci mantengono fermi e fedeli a N.S.G.C.? E che sono quelli stessi che battezzano, confessano, sposano, benedicono (e lodano con la loro vita l’Altissimo Onnipotente)? Inoltre 2) per quanto sia Horror, il Novus è comunque la S.Messa. Malridotta? Siamo tutti d’accordo, ma essa non può essere buttata via, pena la sparizione di un veicolo – malconciato, ma pur sempre veicolo – di grazia. Ostie, vino, paramenti, manutenzione (ordinaria e straordinaria) delle chiese, elettricità, riscaldamento… tutte cose che costano, e qualcuno deve pagarle.

  8. Giusto, piucheggiusto. La Chiesa non è solo la gerarchia ecclesiastica, meglio fare offerte mirate a chi ancora appartiene alla Chiesa invece di finanziare la gerarchia tutta, che per la maggior parte non appartiene più alla Chiesa

  9. Io continuo sempre a firmare per la Chiesa cattolica poiché la Chiesa è sempre di Cristo che provvede per il meglio, non del papa di turno!

    1. Sono in disaccordo. NSGC provvede spiritualmente, purtroppo però i soldi materialmente li gestisce Paglia. Non i miei, caro Camerata, né quelli di mia moglie. Da tre anni ormai.

    2. jb Mirabile-caruso

      Ma cosa occorrerà mai, signor Il Camerata, per farLe finalmente capire che quella che Lei si ostina a credere essere la Chiesa Cattolica è, nella REALTÀ, la neo-chiesa conciliare di creazione massonica-giudaica che si SPACCIA per la Chiesa Cattolica?

      La VERA Chiesa Cattolica – sin dal Conclave del 1958 – si trova SENZA Papa e, in forza di questa condizione, vive nell’impossibilità fisiologica di parlare, di agire e reagire! A tutti gli effetti pratici La si può considerare essere in uno stato di ‘coma indotto’: questa condizione è stata, infatti, quella assolutamente necessaria affinché l’INGANNO della massoneria di far credere al Popolo di Dio che la Sua Chiesa si era finalmente CONVERTITA all’uomo moderno con le sue ‘ferite’, le sue ‘fragilità’ e tutte le mille altre ‘paroline ad hoc’ che il ciarlatano Bergoglio si inventa nelle sue frequenti fantasticherie teologiche.

      “La Chiesa è sempre di Cristo” scrive Lei, ed ha ragione; ma quell’altra neo-chiesa-conciliare è sempre di Satana ed è proprio questo che a Lei SFUGGE nella Sua confusione!

  10. “Partecipare alle esigenze della Chiesa è un precetto morale obbligatorio”=si deve firmare l’0tto per mille (per la falsa chiesa), è un’equazione senza corrispondenza biunivoca: il secondo termine è variabile, non è uno e uno solo, non è un assoluto morale. Francamente, non riesco a capire come si possa tranquillamente finanziare chi sventola il gagliardetto cattolico (e che cattolico poi…) solo in prossimità della dichiarazione dei redditi, e fa strame della legge di Dio nel resto dell’anno (e non solo). Io non voglio finanziare la menzogna.

  11. Mirella/Aloisia

    LA CHIESA APPARTIENE A GESU’ CRISTO! Egli l’ha fondata e resterà in eterno. Noi utilizziamo le chiese che abbiamo costruito per il culto a DIO. Non possiamo farne senza; è il luogo dove si celebrano i Sacramenti i quali ci mettono in relazione con Lui.Tutto ciò ha un costo e le offerte, come l’otto per mille rispondono a queste esigenze. Se, in questo periodo storico, una parte dei Pastori è diventato apostata o idolatra non dovrebbe scandalizzarci; infatti Gesù l’aveva profetizzato.Io CREDO che tutta la Storia dell’Umanità sia sempre stata nella mani di Dio.Ognuno di noi è libero di fare le proprie scelte ma, se le Chiese verranno chiuse ora, le perderemo per sempre. Nel bene e nel male esse sono un punto di riferimento, un faro per naufraghi, per coloro che non riescono a sopravvivere perchè mancano di tutto.Chi siamo noi per giudicare? Non possiamo fare di ogni erba un fascio e gettarla nel fuoco, non è tutta zizzania, dobbiamo aspettare la mietitura per la cernita.Coloro che ci appaiono buoni e santi oggi, domani come li giudicheremo….?
    (continua)

  12. Mirella/Aloisia

    (continua)
    Noi abbiamo deciso di firmare concedendo l’otto per mille alla Chiesa, Il Giudizio è del Signore!
    Grazie a tutti!.

  13. So che molti mi criticheranno,ma dal “Buonassera” di Bergoglio io do l’ 8×1000 alla Chiesa Ortodossa. Loro si sono staccati, sbagliando, molti secoli fa, da noi l’apostasia è adesso. E assai più grave!!!
    Bruno PD

  14. Anch’io continuo a dare il mio 8xmille alla Chiesa. Mi piace pensare che i miei soldi vadano a sovvenzionare coloro che sono ancora Cattolici. .. grazie a Dio ce ne sono ancora molti. Fatelo alla Montanelli, tutandovi il naso. Ma non regalate soldi allo Stato o peggio ai protestanti. A loro ci pensa già Bergoglio.

  15. A mio parere, l’8 per mille alla chiesa cattolica non è condivisibile a priori. Fermo restando però che la chiesa di Papa Bergoglio ha in buona parte tradito quelli che erano alcuni principi fermi della dottrina cattolica e cristiana. Io credo che, o si è cattolici o non lo si è. La chiesa Bergogliana mette in discussione il concetto stesso di chiesa. Personalmente ho molto rispetto di un non cattolico che critica l’attuale papa (so che ne sono molti, e non sono tutti come Scalfari), e al contrario non sopporto i tantissimi cattolici che approvano incondizionatamente la chiesa di Bergoglio. È soprattutto una questione di coerenza.

  16. Concordo pienamente con l’autore dell’articolo. Personalmente, già dal 2016 dono il mio 8×1000 alla Chiesa Ortodossa in Italia, credo che sia quella che più si avvicina al vero cattolicesimo tradizionale.

  17. La cosa giusta da fare è ridare l’otto per mille allo stato. Sono soldi rubati che lo stato preleva dai redditi dei cittadini
    e che vanno in grande maggioranza alla Chiesa Cattolica a causa del sistema di ripartizione.

    Ecco perchè i soldi vanno riassegnati allo stato ladro che ci usura in nome di una europa di criminali.

    Con quei soldi invece di foraggiare la falsa chiesa apostatica pagheremo nostro malgrado i tanga
    della Boschi, le zinne di gomma di Luxuria e il turbante in seta della Bonino ma ma almeno non faremo scempio a Cristo.

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