Comunione Tradizionale – circolare del 24 febbraio 2016

civitlogoCT

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Il Presidente

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Cari amici,

da giovedì 25 febbraio 2016 è in programmazione in tutta Italia il film GOD’S NOT DEAD (CLICCA QUI per vedere il trailer – sotto il video, per vedere la data della programmazione nelle varie città italiane, clicca sulla scritta “MOSTRA ALTRO”)  la cui visione caldamente raccomandiamo a tutti.

Segnaliamo anche un importantissimo incontro con S.E. Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara e Comacchio, Abate di Pomposa, che si terrà a Firenze sabato 5 marzo (CLICCA QUI per leggere e scaricare l’avviso).

Nel frattempo posso darvi il programma definitivo del

XXVIII INCONTRO DELLA TRADIZIONE CATTOLICA PRESSO LA “FEDELISSIMA” CIVITELLA DEL TRONTO – Ad memoriam di DON GIORGIO MAFFEI

sul tema

“1916 – 2016 a cento anni dalla scomparsa di Francesco Giuseppe I – dall’Impero dei popoli alla dissoluzione dell’identità europea”

che si svolgerà venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 marzo 2016 (Per vedere il programma completo   CLICCA QUI e prenota subito)

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Come ogni anno ci recheremo per tre giorni nella Roccaforte della “Fedelissima” Civitella del Tronto per partecipare a questo nostro ventottesimo Convegno che, senz’altro, rappresenta l’appuntamento più importante, in Italia, per le persone che vogliano mantenersi fedeli alla Fede e alla Dottrina di sempre (Tradidi quod et accepi). In questo momento di eclissi totale dei valori con i fedeli cattolici privi di punti di riferimento, i personaggi più prestigiosi e rappresentativi del mondo della Tradizione si ritroveranno per dibattere, insieme a voi, i problemi più importanti di questo momento.

Del resto su questa stessa Piazzaforte, ultimo baluardo del Glorioso Regno del Sud, pregna di memorie storiche, un pugno di soldati e popolani, in nome del Trono e dell’Altare, sia pur “senza speranza” tennero testa alle orde rivoluzionarie – massoniche dell’Esercito invasore tricolorato . Anche dopo la capitolazione di Messina e di Gaeta, nonostante gli ordini del Sovrano Francesco II (Dio guardi!) e anzi, contro gli stessi ordini del Re che, per evitare ancora spargimenti di sangue, ordinava la resa, questi prodi, facendo sventolare sulle mura il bianco vessillo con i Gigli di San Luigi, ricamato dalla stessa Maria Sofia che era per la resistenza ad oltranza, in nome della Monarchia, Civitella del Tronto resistette ancora più di un mese, mentre tutte le popolazioni di Europa rimasero ammirate di questo indomito coraggio…solo il tradimento fece sì che un Giuda aprisse le porte agli scherani della Rivoluzione.

Quando negli anni tristi e tragici della Rivoluzione sessantottarda sembrava che ormai tutto fosse perduto e che il Comunismo che, a differenza del ben più pericoloso Mondialismo, allora faceva paura, scoprimmo Civitella del Tronto e la sua storia, ci demmo appuntamento in quello stesso paese, in quella stessa piazzaforte, dove pochi uomini coraggiosi si erano battuti contro la Rivoluzione “italiana”, ovvero il cosiddetto Risorgimento che, da noi, fu l’equivalente della Rivoluzione francese.

E, in quegli anni, iniziò un’altra ardua lotta – ora come mai diventata vitale – contro la sovversione nella Chiesa portata dal vento della sovversione conciliare, di quel Concilio, che a dire di uno dei suoi principali protagonisti, il rosso Cardinal Suenens, portò nella Santa Chiesa di Dio i principi della Rivoluzione francese, quello che, insomma fu il Sessantotto della Chiesa.

Durante tutti questi anni a Civitella, durante i nostri incontri, “sacerdoti refrattari” hanno celebrato il Rito della Chiesa, la S. Messa in rito romano antico, la Messa di sempre, la Messa di tutti, la Messa della Cristianità. E proprio quest’anno il Convegno è dedicato alla memoria del nostro intrepido cappellano Don Giorgio Maffei  che negli ultimi venticinque anni ci è stato vicino come assistente spirituale, celebrando la S. Messa tradizionale in suffragio dei Martiri della Tradizione e di tutte quelle persone care scomparse e che, in qualche modo, erano legate a noi dai vincoli della Fede. Tra gli altri quest’anno ricorderemo anche il Marchese Luigi Coda Nunziante di San Ferdinando, che per tanti anni fu con noi su questa Rocca.

Inizieremo con la S. Messa e con la Via Crucis del venerdì 11 marzo e, fino a domenica staremo insieme, cameratescamente, a dare testimonianza della nostra Fede e della nostra tenacia nel combattere l’eresia e la sovversione, nella Chiesa e nella società, perché non vi sarà nessuna Restaurazione del Trono prima della restaurazione dell’Altare:

Chi, negli anni passati, è venuto a Civitella porta e porterà sempre nel cuore il ricordo. I giorni di Civitella non si dimenticano…per questo invito caldamente tutti i nostri amici a questo nostro Incontro della Tradizione: fate un piccolo, o grande, sacrificio, ne varrà sempre la pena, e recatevi a Civitella. Nessuno dovrà sentirsi escluso i giovani (ma anche i non più giovani) che avessero difficoltà a pagare tutta la quota completa della “tre giorni” ce lo facciano sapere : in qualche modo sistemeremo la cosa. L’importante è la volontà di essere presenti, la volontà di continuare (per i giovani “iniziare”) questa nostra battaglia in nome dei valori di sempre della Fede di sempre, il nostro premio sarà la gioia di aver reso un servizio alla “buona causa” per cui facciamo nostro il motto : “A noi la battaglia! a Dio la vittoria”-

Un saluto a tutti voi, cari amici, e un “arrivederci” a Civitella del Tronto, intanto vi ringrazio di cuore e che Iddio ve ne renda merito, davvero!

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Pucci Cipriani

1 commento su “Comunione Tradizionale – circolare del 24 febbraio 2016”

  1. pace e bene, ieri sera mio marito ed io abbiamo assistito alla proiezione del film sopra citato. Ne siamo usciti edificati, commossi, rincuorati e incoraggiati perché sempre più spesso ci sentiamo derisi per la determinazione con cui cerchiamo, limiti e miserie permettendo, di testimoniare la nostra FEDE in CRISTO UNICO E VERO DIO !!!!!
    Mercoledì abbiamo altresì assistito in duomo a Ferrara la bellissima catechesi del nostro vescovo mons. Luigi Negri, nella seconda delle 3 serate dedicate al commento al libro di Benson Il Padrone del Mondo. E’ una grande Grazia poter avere un tale Pastore che non teme il mondo per condurre senza esitazione il gregge che il Signore gli ha affidato sulla strada della VERITA’, con profondo amore e umiltà.
    La frase con la quale ha chiuso la serata resterà per sempre nel mio cuore cito;”quando si fa parte di una Chiesa che non giudica il mondo, si fa parte di una Chiesa che sta morendo”. grazie in Cristo daniela

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