Francescani dell’Immacolata: denunce, carabinieri e censura – di Marco Tosatti

Dagli Stati Uniti ci hanno mandato il testo di una lettera in cui Francesco Colafemmina, titolare di un blog molto noto e seguito in campo ecclesiale, “Fides et Forma”, racconta la sua storia: e cioè di essere stato convocato, con la moglie, dai Carabinieri in seguito a una denuncia per diffamazione da parte di padre Alfonso Bruno, il braccio destro del Commissario dei Francescani dell’Immacolata. Questa è l’Italia, questo il Vaticano. La lettera era in inglese, la traduzione è nostra.

di Marco Tosatti

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ffii2Dagli Stati Uniti ci hanno mandato il testo di una lettera che Francesco Colafemmina, titolare di un blog molto noto e seguito in campo ecclesiale, “Fides et Forma”, racconta la sua storia. Così presenta il blog l’autore: “filologo saggista e scrittore pugliese con la passione per l’arte e l’architettura sacra. Certo per quell’arte che autenticamente incarna il cattolicesimo e la tradizione della Chiesa. Oggi viviamo in una convulsa società occidentale decadente e smemorata. Viviamo in un mondo dove la bellezza è un semplice guizzo, un momento destinato a svanire, ad esser risucchiato nel magma delle immagini, delle sensazioni, delle emozioni che scolorano il quotidiano in una pellicola già vista, noiosa e ripetitiva. Il mio obiettivo sin dall’anno di creazione di “Fides et Forma” è stato quello di dar voce a quell’anima antica del cattolicesimo rimasta sepolta sotto le coltri della retorica dell’aggiornamento. Una strana dinamica tendente ad annullare l’identità della Chiesa in una vagamente irenistica idea di modernità e di progresso avevano ridotto anche l’arte e l’architettura sacra a mere larve prive di senso”.

Quindi un blog di carattere tradizionale. Che ha preso posizione con vigore contro il commissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata, commissariati senza che alcuna accusa specifica sia stata elevata contro di loro, se non quella vaga di “cripto-lefebvrismo”, e con modalità, secondo quanto è apparso sui giornali, ben lontane dalla misericordia proclamata molte volte da papa Francesco.

Ecco la lettera, che abbiamo ricevuto in inglese, e che abbiamo tradotto.

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“Caro amico,

Scusa per il ritardo ma la settimana scorsa mi è accaduto qualche cosa di molto triste. Mia moglie è stata convocata dai Carabinieri per essere interrogata. Ora, mia moglie è incinta, ed è stata realmente turbata da questo avviso. Il giorno dopo siamo andati dai Carabinieri, che l’hanno interrogata, e poi mi hanno interrogato. L’interrogatorio si è concentrato su internet e la struttura dei telefoni a casa. Mia moglie è titolare del contratto con la compagnia telefonica e con internet e così avevano bisogno di sentirla.

Dopo un’ora di interrogatorio e domande assolutamente stupide, come “avete un router, avete un antivirus, quanti strumenti avete…” chiesi di sapere perché usassero quella procedura. Mi hanno risposto: “un minuto…” e poi ripresero con una nuova domanda: “Conoscete padre Alfonso Maria Bruno?”.

In poche parole, questo padre Bruno sembra che abbia aperto una procedura contro di me per diffamazione. E i carabinieri in questo modo molto strano stavano cercando di certificare che gli articoli scritti da me con il mio nome erano realmente scritti da me. Così l’interrogatorio di mia moglie, qualcosa che mi ha fatto venire in mente storie del regime sovietico cambogiano… Dopo tutto non so se sia compito dei carabinieri fare cose del genere.

Non mi è stato permesso leggere il testo della lamentela, ma l’ufficiale è stato così gentile da spiegarmi che padre Bruno ha scritto alcune pagine di denuncia, accusandomi di averlo diffamato “come uomo e religioso” dicendo che era un “traditore”.

Mi hanno chiesto di confermare che i due articoli di Fides et Forma erano miei.

http://fidesetforma.blogspot.it/2013/09/p-alfonso-bruno-neo-segretario-dei-ffi.html

http://fidesetforma.blogspot.it/2013/09/lobby-tradizionalista-o-ipocrisia-degli.html

Ho analizzato comunque con il mio avvocato i due articoli e non c’è niente di sbagliato. Non una parola che possa essere “diffamatoria”. Solo due documenti: una lettera firmata da padre Bruno di lamentela contro la Santa Sede per la visita. E una copia del “Who is” in cui si attesta che il sito mediatrice.net è il suo sito.

Ho scritto quattro lettere alle autorità vaticane e al Papa. In Italia, anche se al momento c’è solo un’indagine, il reato di diffamazione è punito con una pena da sei mesi a tre anni di carcere e con multe, anche se alla fine nessuno – eccetto Guareschi – è stato punito con la galera. Tutto ciò è semplicemente folle”.

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fonte: La Stampa

34 commenti su “Francescani dell’Immacolata: denunce, carabinieri e censura – di Marco Tosatti”

  1. Bravo padre Bruno, complimenti vivissimi , allora denunci anche me, perchè io le ripeto la parola traditore . Anch’io sono Francesco Colafemmina.

  2. E se Lei pensa di chiuderci la bocca con tale comportamento, sappia , che non ci riuscirà, perchè noi grideremo ancora più forte, finchè il nostro grido arriverà al Cielo , e allora lei pagherà il suo tradimento fatto a padre Stefano e a padre Gabriele . Non facciamoci spaventare dalla solita tecnica delle minacce . E poi accusano noi di persecuzione intimidatoria . Anch’io sono Francesco Colafemmina .

  3. Auguri signora e Francesco !!

    Un tempo si temeva che le signore in attesa fossero turbate da qualche spettacolo non sereno.
    Oggi gli uomini dello Stato e dell’Autorità convocano la signora per farle presente che suo marito non è gradito al Potere. Non si può parlare di Autorità, per la triade di controllo dei “pericolosi” Francescani dell’Immacolata, perché autorità vuol dire etimologicamente “aiuto a crescere”, e non certo “tagliamento di teste”.
    Auguri davvero

  4. Se Colafemmina sarà ulteriormente perseguito e subirà danno oltre a quello già subito, è perché è un vero cattolico che difende la Verità.

    Onore e gloria a costui e preghiere per sostenerlo assieme ai suoi familiari contro questa indegna persecuzione.

    Disitima totale invece al denunciante Padre Bruno come uomo, come religioso, come sacerdote.

    Padre Bruno con questa “prodezza” ha definitivamente gettato la maschera e si è mostrato per quello che è.

  5. Siamo tutti Francesco Colafemmina. La mia totale, incondizionata solidarietà. Però, perché non ha pubblicato la notizia sul suo sito, che ha un certo seguito?

    1. Ha fermato il suo sito mesi fa.
      Adesso capisco perché: vuole aspettare il lieto evento con sua moglie in pace, senza passare le giornate al computer

  6. Essere perseguitati da certa gente vuol dire dare testimonianza della fede come.la sta dando p.Stefano Manelli…bravo Francesco Colafemmina Iddio ti rimeriti

  7. Non capisco il senso di un attacco personale, grave tra l’ altro perche’ ha coinvolto un familiare, quando Fides et Forma e’seguito in rete da un numero non certo esiguo di persone e quindi la cosa si sarebbe venuta a sapere. Forse e’ questo lo scopo della denuncia, rendere pubblica l’ accusa cioe’ lanciare un avvertimento a Colafemmina e a quanti si pongono nel solco della tradizione? E’ lecito dubitare che l’ iniziativa sia solo parto della mente di Padre Bruno.

  8. Cesaremaria Glori

    Attenzione! Questa denuncia per diffamazione e calunnia è soltanto un assaggio contro un divulgatore noto che usa internet per informare una platea anonima e non identificabile immediatamente. Potrà essere applicata, da quì in avanti, a chiunque risponda, ad esempio – come sto facendo io in questo momento – su un blog facilmente accessibile (salvo che per i commenti che non appaiono mai nel portale di Riscossa Cristiana) o che scriva un articolo di critica a Padre Alfonso Bruno o a Padre Volpi. Quale giudice non sarà disponibile dopo il regalo della richiesta di perdono contro le leggi razziali fasciste ( ma la Chiesa che c’entra?)? Mala tempora currunt. Ha ragione il prof. de Mattei >: motus in fine velocior.

    1. A parte i “regali” pontificii, caro Normano, i giudici italiani attuali sono in maggioranza a servizio della Rivoluzione. Lo dicono loro stessi.
      Ultimamente l’azione giudiziaria contro i non-rivoluzionari si sta estendendo a esponenti del Clero. Se ben ricordo, un Parroco del Lago Maggiore è stato condannato per aver ricevuto un’eredità da una signora anziana. Siamo in pieno 1800

  9. Quando nel corso di un’intervista fu chiesto ad un illustre Docente universitario, già titolare di Cattedra, nonché Avvocato di chiara fama, quale fosse l’ accadimento della vita da lui più temuto, Egli con la pronta intelligenza e la dimestichezza con le vicende giudiziarie che lo contraddistinguevano, rispose : ” l’accusa ingiusta”. Ecco, questo spiega tutto o quasi. Il dolore di una Famiglia, la costernazione dell’ Arma dei Carabinieri tenuta per Legge a dare corso all’iter giudiziario avviato con la querela e, la “grandezza d’animo” del denunciante. Avrebbe potuto semplicemente difendere il proprio operato, rivendicare la piena legittimità delle scelte fatte. Invece no. Si è preferito invocare il delitto di lesa maestà. SENZA che mai in nessuna circostanza, in nessuna sede, con nessun interlocutore siano finalmente venute alla luce quali siano le formali accuse mosse nei confronti di questi Religiosi. Né soprattutto la loro entità. Perché a fronte di tanto accanimento dovrebbero essere di una inaudita gravità. Ma giustizia piena sarà fatta da Dio ed allora niente più sarà nascosto. La verità sarà conosciuta e le menzogne distrutte. Per questo preghiamo sostenendo le vittime in ogni sede e secondo le necessità, secondo la volontà di Dio.

  10. Dante Pastorelli

    Al carissimo amico e conterraneo Francesco (Colafemmina) alla moglie, fraterna solidarietà. I preti della chiesa (minuscolo voluto) del dialogo alle critiche rispondon con le armi delle denunce tendenti ad imbavagliar gli spiriti liberi. Ma questi francescani non dovrebbero offrir l’altra guancia e considerar ogni offesa, rifiuto e battitura, “perfetta letizia”?

    1. Piena solidarietà a Francesco Colafemmina (che si è macchiato della grave colpa di “dire la verità”) e alla moglie!

  11. Io sono con Francesco Colefammina.
    Si vergogni piuttosto quel…… frate e abbandoni la veste che indegnamente porta.
    Piergiorgio

  12. natale del grande

    Si ricorre alla legge perche’ qualcuno dice la verita’!! ma…allora, anche Giuda poteva ricorrervi…solo che non lo sapeva !! Avrebbe risparmiato la sua vita e avrebbe cercato di salvare l’onore perduto. Beh! Questa volta l’ha fatto , il ricorso alla legge, pero’ il disonore non riuscira’ a cancellarlo; in compenso ha risparmiato la corda, a parte il cattivo uso che fa della propria o di almeno uno dei suoi nodi.

  13. Dante Pastorelli

    Sul blog di Francesco Colafemmina, Fides et Forma, ho pubblicato il capitolo dei Fioretti di S. Francesco sulla perfetta letiizia. L’ho dedicato a chi dovrebbe seguirne le tracce.
    Cari commentatori, se davvero siamo solidali con Francesco Colafemmina, giovane e dotto quanto fedele cattolico, uscite tutti dall’anonimato. La battaglia è comune. Si vince o si perde, per una giustizia in parte malata, insieme, a viso aperto.

    1. Forse, alle volte si rimane anonimi per difendere qualche parente, e mi capisca tra le righe , che altrimenti verrebbe perseguitato . Ma se dovesse servire , siamo qui –

      1. Dante Pastorelli

        può esser un caso, posson esser pochi casi. La quasi totalità degli anonimi a mio avviso han solo il coraggio di scriver per lo più cose insensate e volgari, accuse ed insulti. Basta far un giro per i blog anche tradizionalisti. Qui vige, mi sembra, un’attenta censura, che approvo anche ove venga esercitata motivatamente nei miei riguardi .

  14. Márcio Monteiro

    Adesso vediamo un Frate Francescano che mette in tribunale un padre i famiglia per “diffamazione”. È poi la diffamazione si centra nel dire che Bruno e un traditore… Allora, io vado in un Istituto Religioso e dopo un tempo arrivo alla conclusione che non sono d’accordo con il Fondatore. Cosa faccio? Me ne vado? Non! Dietro le spalle del Fondatore faccio una denuncia infondata che risulta nella visita apostolica e nel comissariamento e poi prendo il posto del Fondatore e delle persone della sua fiducia. Cosa sono? Un traditore, senza dubio. Mi sembra che la verità incomincia a parlare più forte.

    1. Nell’articolo pubblicato recentemente su Riscossa Cristiana : “Chi è il prof. Mario Castellano” si viene a sapere che il detto avvocato negi anni 70 fu in Nicaragua con i sandinisti a insegnare (che cosa lo sa solo lui) all’Università…poi le vicessitudini della vita lo portarono a sepapararsi dalla moglie mentre il cognato fu ucciso in una faida tra massimalisti e minimalisti della Rivoluzione . L’autore dell’articolo ci descrive il “prof” Castellano, consigliere di Alfonso Giuda Bruno, che vive a Boccea insieme ai frati,come un massone e un esoterista…cosa non smentita dal Castellano in un suo fumoso e cervellotico articolo. Francesco Colafemmina è autore di un documentatissimo libro su il tempio massonico fatto, al posto della Chiesa, a San Giovanni Rotondo e dedicato a San Padre Pio. Sarà proprio un caso che Colafemmina venga denunziato da p. Alfonso G. Bruno ?…Sarà un caso che non vengano messi in vendita i libri sulla Massoneria scritti da uno dei più grandi studiosi contemporanei del fenomeno: p. Paolo Siano che è rimasto fedele all’Ordine dell’Immacolata e ai carismi dei padri fondatori (Manelli e Pellettieri)? Sarà un caso che dopo la conferenza contro la Massoneria fatta lo scorso anno nella Chiesa di Ognissanti a Firenze da p. Siano, p. Serafino Lanzetta e dall’ex vicesindaco di Firenze, il lapiriano Giovani Pallanti, sia arrivato l’ordine di kommissariamento e siano iniziate, proprio da Firenze, le “deportazioni”?

  15. tra poco chiunque si azzarderà a denunciare la menzogna, anche nella Chiesa, sarà, non solo messo alla berlina ma addirittura denunciato alle pubbliche autorità….la persecuzione degli ultimi cristiani è iniziata!!
    p.s. qualche giorno fa, solo per aver detto a una mia amica, fervente cattolica, le mie notevoli perplessità sull’operato e il pensiero di Bergoglio, lei mi ha minacciato di denunciarmi per calunnia e di scrivere una lettera in vaticano e al vescovo locale per informarli!

    1. Lo schema farisaico/rivoluzionario è sempre “Tu sei empio, perché ti presenti come migliore di noi… Noi che siamo i Virtuosi (Robespierre), i Salvatori del Popolo (Lenin), i Migliori (Togliatti). Essendo Tu malvagio, è nostro dovere eliminarti: non fai parte del Corpo (Terreno) dei Perfetti”.
      La Chiesa scomunica dicendo “Sei fuori dalla comunione del Corpo Mistico: affrettati a rientrare, perché solo in Esso le Grazie fluiscono abbondantemente”; questa storpiatura di Chiesa dice “Non sei uno di Noi: per te c’è solo la morte degli schiavi criminali (Croce)”

    2. Con Benedetto XVI sarebbe successa la stessa cosa ai Francescani dell’Immacolata?
      .
      “Nel 2010, Papa Benedetto XVI ha costituito una nuova commissione internazionale di studio, presieduta dal cardinale Camillo Ruini. Il 18 gennaio del 2014 la commissione ha consegnato il suo rapporto sulle apparizioni di Medjugorje. La decisione spetta ora a Papa Bergoglio.”
      Cosa aspetta?
      Speriamo che almeno il caso Medjugorje venga gestito meglio del caso Francescani dell’immocolata..

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