Il distretto «Scuole Pubbliche – Seattle» procede contro le società di social media responsabili della crisi di salute mentale dei giovani

Platone racconta di una servetta tracia che derise Talete caduto nel pozzo mentre guardava in alto per osservare le stelle. L’aneddoto suggerisce ai più che gli intellettuali si perdono in vane speculazioni e diventano goffi nella realtà quotidiana; agli intellettuali ricorda che la comprensione delle cose è un processo difficile, lento e costellato di imprevisti. In generale lo sforzo spirituale non offre uno spettacolo attraente come il movimento virtuosistico o la prestazione meccanica. Si dimentica così che la superba sicurezza della routine e la superiore rapidità delle macchine sono soltanto umili prodotti della nobile lentezza del pensiero indagatore. Disorientato dall’invidia futurista della velocità, il pensiero prende a disprezzare sé stesso, la mente si sente impotente ed entra in uno stato morboso. È questa la grande epidemia che la scintillante macchina digitale diffonde tra i bambini e tra i giovani. Finalmente negli Stati Uniti il distretto scolastico «Scuole pubbliche – Seattle» reagisce con una coraggiosa iniziativa giudiziaria contro le grandi piattaforme social. L’articolo che parla di questa iniziativa pubblicato il 7 gennaio scorso (si può trovare in versione originale qui) è stato tradotto per Ricognizioni da Paolo Di Remigio.

*** *** ***

Venerdì 6 gennaio, il distretto «Scuole Pubbliche – Seattle» ha mosso il primo passo perché le società di social media siano considerate responsabili del danno che hanno arrecato alla salute sociale, emotiva e mentale dei suoi alunni, intentando causa contro le società responsabili di TikTok, Instagram, Facebook, Snapchat e YouTube.

Gli alunni del distretto «Scuole Pubbliche – Seattle», come pure gli alunni di tutto il Paese, soffrono di ansietà, depressione, pensieri di autolesionismo e idee suicide, tanto che nello scorso anno la King County, insieme al Responsabile della salute pubblica, ha riconosciuto la crisi di salute mentale dei giovani di questa comunità. Secondo il Responsabile della salute pubblica, un bambino su cinque tra i 13 e i 17 anni soffre oggi di un disturbo di salute mentale.

L’aumento di suicidi, di tentati suicidi e di visite al pronto soccorso per salute mentale non è una coincidenza. Come documentato nell’accusa, questa crisi si era già intensificata prima della pandemia, e la ricerca scientifica ha identificato i social media come i primi responsabili nel causare problemi di salute mentale nella gioventù. Oggi più del 90% dei giovani li usa. La maggioranza usa soprattutto cinque piattaforme: YouTube, TikTok, Snapchat, Instagram e Facebook, sulle quali passa molte ore al giorno. La ricerca scientifica ci rivela che l’uso eccessivo e problematico dei social media è pericoloso per la salute mentale, comportamentale ed emotiva dei giovani, ed è associato a tassi in aumento di depressione, ansietà, bassa autostima, disturbi alimentari e suicidio.

Ci sono prove ugualmente evidenti che le società di social media hanno elaborato le loro piattaforme in modo da massimizzare il tempo che i giovani vi passano e da renderli dipendenti da esse, come documentato nell’accusa. Queste società hanno avuto enorme successo nell’attrarre i giovani utenti. Nell’ultimo anno, quasi il 50% degli adolescenti dello Stato ha passato da una a tre ore al giorno sui social media e il 30%, in media, più di tre ore al giorno.

I distretti scolastici come «Scuole Pubbliche – Seattle» hanno subito un impatto significativo dalla crisi che ne è risultata. Come i distretti scolastici in tutto il Paese, le scuole del distretto «Scuole Pubbliche – Seattle» e le cliniche annesse alle scuole sono tra i principali fornitori di servizi di salute mentale ai bambini in età scolare della comunità. Ma i consulenti scolastici, gli assistenti sociali, gli psicologi e gli infermieri hanno bisogno di maggiori risorse per soddisfare la forte richiesta di servizi.

Secondo il sovrintendente Brent Jones, «è sempre più chiaro che la salute mentale di molti bambini è messa a dura prova. I nostri alunni – e tutti i giovani – affrontano problemi senza precedenti nell’apprendimento e nella vita, amplificati dall’impatto negativo della maggiore quantità di tempo speso davanti agli schermi, dai contenuti non filtrati e dalle caratteristiche dei social media che inducono potenzialmente dipendenza. Abbiamo fiducia e speranza che questa causa sia il primo passo verso l’inversione di questa tendenza per i nostri alunni e per i bambini in tutto lo stato di Washington e nell’intero Paese».

Quantunque il Consilio della King County abbia recentemente stanziato risorse aggiuntive per i servizi annessi alle scuole, non dovrebbero essere i contribuenti a sobbarcarsi l’onere della crisi di salute mentale che le società di social media hanno provocato, come spiega l’accusa. Questa causa mira a rendere le società menzionate responsabili delle loro azioni e a rimettere sulla giusta traiettoria le prospettive di salute mentale dei giovani. Come ha spiegato il presidente del Consiglio scolastico, Brandon Hersey, «la nostra priorità maggiore è la salute e il benessere dei nostri alunni. Evidentemente, questa priorità include la fine del danno sociale ed emotivo che essi soffrono a causa dell’impatto negativo dei social media. Prendendo a bersaglio le società di social media, mandiamo un messaggio chiaro: è tempo per loro di dare priorità alla salute dei bambini piuttosto che ai profitti che traggono dalla pubblicità».

Il distretto «Scuole Pubbliche – Seattle» ha incaricato Keller Rohrback come difensore esterno. Keller Rohrback è uno studio legale riconosciuto a livello nazionale con sede a Seattle, specializzato nelle querele contro i maggiori imputati societari nel Paese per conto dei distretti scolastici e dei governi locali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici

Seguici su Spotify e Youtube

Cari amici,
con “Aleksandr Solženicyn: vivere senza menzogna”, primo episodio del podcast “Radio Ricognizioni. Idee per vivere senza menzogna”, il nostro sito potrà essere seguito anche in video e in audio sulle due piattaforme social.

Podcast

Chi siamo

Ricognizioni è nato dalla consapevolezza che ci troviamo ormai oltre la linea, e proprio qui dobbiamo continuare a pensare e agire in obbedienza alla Legge di Dio, elaborando, secondo l’insegnamento di Solženicyn, idee per vivere senza menzogna.

Ti potrebbe interessare

Eventi

Sorry, we couldn't find any posts. Please try a different search.

Iscriviti alla nostra newsletter

Se ci comunichi il tuo indirizzo e-mail, riceverai la newsletter periodica che ti aggiorna sulla nostre attività!

Torna in alto