Scriptorium – Recensioni – rubrica del sabato di Cristina Siccardi

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Recensioni  –  rubrica del sabato di Cristina Siccardi

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Gender diktat. Origini e conseguenze di una ideologia totalitariadi Rodolfo de Mattei. Un puntuale studio che, senza occuparsi delle scelte private dei soggetti, si propone come una dura e ferma critica all’omosessualismo militante che, attraverso forme di propaganda massiccia, cerca di lavare il cervello (secondo la metodologia dei totalitarismi) delle persone.

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zzgenderdiktatDalla Rivoluzione francese in poi i totalitarismi tornano di quando in quando seminando errori, devianze, corruzioni delle coscienze e catastrofi. Ideologia totalitaria della nostra età è la teoria del gender «legata a doppio filo con il movimento omosessualista, con il quale ha stretto un’alleanza ideologica di ferro, mirante al raggiungimento degli stessi fini: il riconoscimento di qualsivoglia tendenza sessuale e la distruzione della famiglia naturale», spiegazione che ritroviamo all’inizio dell’esaustivo libro di Rodolfo de Mattei, dal titolo Gender diktat. Origini e conseguenze di una ideologia totalitaria, edito da Solfanelli e indirizzato a tutti coloro che desiderano comprendere che cosa sta realmente avvenendo nella nostra civiltà sempre più pagana, anticristiana e sempre più demolitrice dei diritti naturali.

L’omosessualità è un grave problema (perché di problema si tratta) che fra gli uomini esiste da sempre, ma soltanto oggi viene proposto e imposto alla gente come un qualcosa di lecito e, addirittura, di buono. Il puntuale studio di Rodolfo de Mattei, senza occuparsi delle scelte private dei soggetti, si propone come una dura e ferma critica all’omosessualismo militante che, attraverso forme di propaganda massiccia, cerca di lavare il cervello (secondo la metodologia dei totalitarismi) delle persone.

Questo saggio è un incitamento a non arrendersi, quella resa di cui parlava Mario Palmaro su «il Timone» dell’ottobre 2013 (Matrimoni gay: come i cattolici perderanno questa battaglia in dieci passi): «Questa “resa” spiega in fondo come è possibile che l’omosessualità, giudicata come un’anormalità deleteria dalla gran parte dell’opinione pubblica fino a poco tempo fa, improvvisamente sia diventata una condotta non solo lecita ma degna di una tutela giuridica speciale. Facendola diventare perfino più meritoria della tradizionale relazione uomo-donna. Molto ha fatto, è chiaro, il lavoro della lobby gay e il terreno favorevolissimo creatole dai mass media. Tuttavia, va aggiunto che il cattolicesimo si è per così dire “scavato la fossa”».

Palmaro, nella sua formidabile battaglia per la vita e per la realtà della vita, affermava che dal linguaggio contemporaneo, compreso quello cattolico (prediche, catechesi, conferenze, libri), è sparito il termine «contro natura», liquidando così anche l’idea di una natura in senso filosofico. E di rivoluzione di linguaggio ci parla approfonditamente l’autore del libro che qui proponiamo ai lettori: «Politiche di genere, differenze di genere, quote di genere, violenza di genere: negli ultimi tempi, uno dei termini più in voga e ricorrenti sui media e nel dibattito pubblico italiano, il più delle volte associato alle rivendicazioni dei movimenti per i diritti omosessuali è stato appunto la parola gender» (p. 7). Un vocabolo nuovo, ambiguo, subdolo, sotterraneo, che viene utilizzato per sostituire la parola sesso, un qualcosa di chiaro e di definito per indicare, nel genere umano, un’identità maschile ed una femminile. L’infondata e rivoluzionaria teoria del gender presuppone un’inesistente distinzione fra sesso biologico, da un lato, «e sesso sociale e psicologico, dall’altro, affermando la necessità di effettuare una chiara differenziazione tra il sesso con il quale nasciamo e il genere che diventiamo, attraverso quelle influenze sociali e culturali che determinano il nostro essere maschi o femmine» (p. 7). Insomma è l’aberrazione che si vuole portare su scala planetaria.

Non dimentichiamo che il Cardinale Kasper ha osato dire, in questi giorni sinodali, che il parere dei cattolici africani non va considerato perché per gli africani l’omosessualità è un «tabù», ovvero: resta trincerato nella vita privata dei singoli e non se ne parla pubblicamente (ricordiamo che di «tabù» in termini sessuali si parlava, con i megafoni, anche nelle piazze europee del Sessantotto, quando si voleva liberalizzare tutto e, in particolare, il sesso). Ebbene, un Cardinale dell’Ottocento, Guglielmo Massaja, uno dei più grandi missionari di tutta la storia della Chiesa, affermava che, mentre notava con sgomento che in Europa, a causa del liberalismo, si perdeva ogni giorno di più il senso religioso della vita, in Africa questo senso perdurava e proprio per tale ragione era più semplice diffondere il Vangelo e battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Rodolfo de Mattei scrive che la civiltà del dovere e del sacrificio viene soppiantata dalla civiltà di tutti i piaceri e diritti. Siamo di fronte ad un’ «anti-civiltà», come ha osservato il Professor Matteo d’Amico:

«è degno del nome di civiltà solo un luogo in cui io, come padre, posso crescere un figlio nella convinzione che ci sono valori che valgono più della sua vita, più del semplice rimanere in vita; le civiltà, quando sono autenticamente tali, possono essere pensate come sistemi complessi e organicamente uniti di valori che preparano a morire,preparano a morire in battaglia, (…); la vita è una militanza — vita militia est — lo è sempre stata e lo sarà sempre perché questo segna la finitudine dell’uomo: è perché sono finito e limitato che debbo combattere» (p.17).

Di fronte a tutti coloro che sostengono l’ideologia del gender, ma anche di fronte a coloro che si astengono da ogni giudizio a questo proposito, sarà possibile, avvalendosi di tale sussidio, rispondere in maniera logica, scientifica e schiacciante, non rassegnandosi così all’imperialismo del relativismo, del soggettivismo, ma anche dell’indifferentismo, già condannato da Pio IX nel Sillabo.

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Gender diktat. Origini e conseguenze di una ideologia totalitaria – di Rodolfo de Mattei – ed. Solfanelli  (pag. 192, € 14,00)  –  per acquisti on line inviare una mail a info@riscossacristiana.it . Per le modalità di pagamento, clicca qui

3 commenti su “Scriptorium – Recensioni – rubrica del sabato di Cristina Siccardi”

  1. Libro veramente eccellente, da diffondere il più possibile!
    Alla maggior parte delle persone piace poco pensare con la propria testa, preferiscono seguire le idee della maggioranza: è così che in poco tempo si è creata un’opinione pubblica favorevole all’aborto: facendo credere che la maggioranza delle persone fosse favorevole a tale abominio.
    Ora vogliono fare lo stesso con l’ideologia gender: si fa credere che sia una cosa normale e accettata da quasi tutti, in modo che le persone ancora contrarie (per ora, ma ancora per poco, la maggior parte) diventino favorevoli ad essa!
    Non ci è rimasto molto tempo per impedire che si superi il “punto di non ritorno” ma se le Gerarchie Cattoliche tacciono o addirittura remano contro, il mondo diventerà in poco tempo peggio di Sodoma!
    Kasper ha perso un’altra buona occasione per tacere: secondo lui non va considerata neppure la volontà di Dio, che sulla sodomia è stato chiarissimo!

  2. Oggi, il tracotante sindaco di Roma (speriamo per poco) ha osato dichiarare alle persone che (giustamente!) hanno manifestato in Campidoglio contro la sua decisione (arbitraria e anticostituzionale) di registrare nel comune della capitale d’Italia 16 matrimoni omosessuali che “..L’omofobia è una patologia! Dunque chiunque sia avverso agli innaturali e anticristiani rapporti tra esseri umani dello stesso sesso è un malato che andrebbe curato! Gli anormali sono coloro che difendono la dottrina di Cristo ed il voler di Dio! Il ministro degli interni Alfano e il prefetto di Roma, che hanno dichiarato (giustamente) non validi tali unioni, invitando Marino a cancellare la sua firma dal registro sono “fascisti”! Ma come si permette questo blasfemo uomo di ignorare che in Italia le unioni omosessuali non sono ancora (speriamo mai ma purtroppo…..) legge dello Stato? Addirittura c’è qualcuno che si è lamentato perché Renzi non si è pronunciato contro Alfano e il prefetto di Roma!

    1. non è un caso che Renzi sia uscito con la proposta di legge sulle cosidette “unioni civili” contemporaneamente alle alzate di ingegno del card Kasper. Questa è la volta che spaccheranno il popolo italiano in caldi, in freddi e quelli che non sono ne caldi ne freddi. Tempi interessanti ci attendono…

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