Scriptorium
Recensioni – rubrica del sabato di Cristina Siccardi
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Venite ad amare l’amore – di S. Maria Maddalena de’ Pazzi – a cura di Paola Moschetti. Questo volumetto è idoneo a quelle persone che anelano ad una vita più alta e che non si accontentano di beccare nel terreno della materia. Il Signore entrò nell’anima di santa Maria Maddalena de’Pazzi e la trasformò così pienamente che ella comprese i misteri della Fede.
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«Una santa da capogiro», l’ha definita Domenico Agasso. È santa Maria Maddalena de’Pazzi (2 aprile 1566 – 25 maggio 1607). Parte della sua vita si svolge come fuori dal mondo, in lunghe e ripetute estasi, con momenti e atti mistici straordinari, come lo scambio del suo cuore con quello di Gesù, le stigmate invisibili, i colloqui con la Santissima Trinità… Scene vertiginose di familiarità divino-umana; dopo le quali, però, lei ritorna tranquilla e laboriosa monaca, riassorbita nella quotidianità delle incombenze.
Appartiene alla Famiglia de’ Pazzi, potenti e violenti a Firenze. Battezzata con il nome di Caterina, a 16 anni entra nel monastero carmelitano di Santa Maria degli Angeli in Firenze e come novizia prende il nome di Maria Maddalena.
Le sue estasi vengono descritte in cinque volumi manoscritti, opera delle sue consorelle che registravano tutto, anche le sue frasi “misteriose”: utilizzava un linguaggio colto, specialistico, teologico, decisamente superiore al livello della sua istruzione. Tali cronache, che lei leggeva e correggeva, venivano poi esaminate da esperti teologi per vagliarne la dottrina. Santa Maria Maddalena de’ Pazzi espresse in mille modi e visioni e voci l’invito appassionato a ricambiare l’amore di Cristo per l’uomo, testimoniato dalla Passione.
Più tardi le voci dall’alto le chiedono di promuovere la “rinnovazione della Chiesa” (iniziata dal Concilio di Trento con i suoi decreti), esortando e ammonendo le sue gerarchie. Maria Maddalena esita, teme di ingannarsi. Preferirebbe offrire la vita per l’evangelizzazione, segue con gioia l’opera dei missionari in Giappone… Voci autorevoli la rassicurano, e allora lei scrive a papa Sisto V, ai cardinali della Curia; e tre lettere manda ad Alessandro de’ Medici, arcivescovo di Firenze, che poi incontra in monastero. Dichiarerà lo stesso Arcivescovo: «Questa figliola ha veramente parlato in persona dello Spirito Santo». Maria Maddalena gli annuncia la sua prossima elezione a Sommo Pontefice, ma che il suo mandato non durerà molto, così come aveva predetto anche san Filippo Neri. Infatti, Alessandro viene eletto il 10 maggio 1605 con il nome di Leone XI, e soltanto 26 giorni dopo muore.
Per suor Maria Maddalena finisce il tempo delle estasi e incomincia quello delle malattie. Il «nudo soffrire» durerà fino alla sua scomparsa. La fama di santità si diffonderà anche grazie ai miracoli che avverranno per sua intercessione. Sarà canonizzata da Clemente IX il 22 aprile del 1669. Le spoglie di santa Maria Maddalena de’ Pazzi ora riposano nell’omonimo monastero, a Firenze.
Cantagalli ha pubblicato un volumetto molto invitante, s’intitola Venite ad amare l’Amore, si tratta di una raccolta di brani tratti dalle estasi di santa Maria Maddalena de’Pazzi; oltre a pagine in prosa, troviamo anche appassionate liriche. Questo volumetto è idoneo a quelle persone che anelano ad una vita più alta e che non si accontentano di beccare nel terreno della materia. Il Signore entrò nell’anima di santa Maria Maddalena de’Pazzi e la trasformò così pienamente che ella comprese i misteri della Fede.
«O gran cosa condursi in verità di cuore a confessare di essere un niente! Eppur amor lo fa in quel cuore di cui piglia possesso. O Iddio mio, grande è la tua operazione! Fai poi il contrario. Dopo aver disfatto il tutto e condotta l’anima a tale annichilazione, cominci a edificare un altro edificio, con gli atti gli abiti delle vere e reali virtù. E alle operazioni che fa tal anima non voglio dare altro nome e sublimità se non che sono a imitazione del Verbo umanato, cioè di quelle che fece nella sua umanità stando quaggiù in terra con noi.
Fa un’altra operazione […] Ed è che concepisce ogni momento Iddio nell’anima sua in quel modo che n’è capace chi amor possiede […] O Verbo, che fa che muoia di una morte vivente,/perché metta in effetto l’opera tua. / O morte che dai vita, io muoio vivendo. O gloriosa pena, sei gloriosa e penosa. Pena che mi dà contento, e contento che mi dà pena» (p. 106).
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Venite ad amare l’amore – di S. Maria Maddalena de’ Pazzi – a cura di Paola Moschetti – ed. Cantagalli (pag. 112, € 7,75) – per acquisti on line inviare una mail a info@riscossacristiana.it . Per le modalità di pagamento, clicca qui